REFERENDUM

Luciana Littizzetto

ha detto che si può andare al mare. Quindi, grazie alla signora Littizzetto, ora sappiamo che cosa è giusto fare. Poi Enrico letta:

E ora, grazie al signor Letta, sappiamo anche come è giusto votare. Poi c’è che, a quanto leggo in giro, i nostri mass media non sembrano molto interessati a dare informazioni in merito, quindi, per chi ancora non avesse le idee chiare, vi propongo questa tabella che mi sembra spieghi le cose in modo chiaro e conciso (cliccare sull’immagine per ingrandire).

E dato che è appena passata la festa della repubblica: 

Poi, visto che ci siamo per un momento allontanati dal Grande Tema del momento, vi offro una bella lezione sull’alimentazione

e una di grammatica

E già che ci siamo, anche una di pronuncia:

A proposito di Israele, vi ricordate Shireen Abu Akleh, la giornalista di al Jazeera rimasta uccisa durante uno scontro fra Israele e palestinesi? Finalmente le indagini israeliane sono giunte al termine; indagini complicate dal rifiuto palestinese di consegnare il proiettile, che avrebbe immediatamente indicato la provenienza (o almeno fotografarlo), di fare un’autopsia, che avrebbe mostrato da quale parte era arrivato il proiettile, e anche di condurre un’indagine congiunta. Comunque i risultati sono arrivati, e sono questi 

Poi, volendo, ci sarebbe anche questa cosa qui

Proseguo con un’esemplificazione di un modo di acquistare piuttosto in voga di questi tempi

per tornare poi alla guerra in corso, con la doverosa denuncia di un’altra terribile nefandezza commessa dai russi

Concludo riprendendo una riflessione fatta all’inizio della guerra: l’unica speranza che non vada a finire troppo male, la ripongo sui nervi saldi di Putin, che forse riuscirà a resistere a tutte le provocazioni, o a rispondervi in maniera sufficientemente moderata da non scatenare la catastrofe. Di avere nervi d’acciaio lo sta dimostrando da vent’anni, e una piccola prova del suo eccezionale autocontrollo l’abbiamo anche qui

C’è da dire, comunque, che gli egiziani sembrano avere un’attitudine particolare per gli inni nazionali:

Beh no, non solo gli egiziani

barbara

    • Io ce l’ho, ma non la guardo da oltre quarant’anni. Lei l’ho scoperta un po’ di anni fa per via di un video che ha girato molto per blog, con un discorso sulla violenza contro le donne, che si concludeva così: “Un uomo che vi picchia non è un uomo che vi ama: un uomo che vi picchia è uno stronzo”. Ora, uno stronzo per me è per esempio uno che mi propone un appuntamento e poi mi dà buca; uno che mi mena non è uno stronzo, è un criminale, e il fatto che questa qui non veda la differenza fra le due cose la dice tutta.

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    • Un conto è il turpiloquio come esemplificazione di quanto si è incazzati, o indignati, altro è usarlo come Paolo Rossi (il comico, non quello che ci ha salvato i mondiali dell’82) di cui si diceva levagli il cazzo e non resta più niente.

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  1. Pingback: REFERENDUM — ilblogdibarbara – Buseca ن!

  2. Proprio ieri ho scoperto che la L vive in un villone a Superga. Luogo di costosissimi privilegi residenziali.
    Già prima mi risultava poco credibile. Ora neanche un po’.

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    • ah, ha traslocato? fino a poco fa viveva all’ultimo piano del palazzo dove sta un mio amico (precollina, comunque un posto decisamente “su”)…. che aveva smesso di andare alle riunioni di condominio per evitare di finire denunciato per ingiurie, percosse e tentato omicidio. dice di aver mai conosciuto persona più antipatica, fasulla, ipocrita, prepotente e odiosa, e facendo l’avvocato credo avesse un bel campionario di miserabili come riferimento, tra clienti e controparti….

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      • A me lo hanno riferito degli amici di Torino 3 giorni fa, durante una gita a Superga.
        Essendo gente di un certo livello, hanno i contatti “giusti” e li trovo affidabili.
        Non so se per posa, ma mi dicevano che -pur potendesolo permettere- non sarebberto mai andati ad abitare in quella zona: ville troppo isolate ed esposte ad attacchi di rapinatori notturni.
        Ovviamente non ho suonato al campanello per controllare.

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  3. Dopo ‘sta racchia, rifacciamoci la vista con due danzatrici russe di tribal fusion, Anastasja Maksimova (in arte Anais) e Elina Zolotareva, coreografia di Anais e Tiana Frolkina.

    Da parte della mia fidanzata. Perchè la bellezza è necessaria.

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