Hai presente? E improvvisamente spunta fuori un fungo, e poi altri due, e poi altri cinque e infine tutto un intero tappeto di funghi. Poi, certo, ci sarà sempre chi si ostina dire che no, non è spuntato nessun fungo, sono solo il riflessi del sole sull’erba, ma dovrebbero stare attenti: ci sono funghi talmente velenosi che uccidono solo a toccarli

e a insistere a credere che non ci sono si rischia di finir male. Molto male
Il Pentagono ammette: gli Usa supportano 46 biolab in Ucraina
Gli Stati Uniti hanno finalmente ammesso di aver “supportato” 46 biolaboratori in Ucraina, dopo aver respinto per mesi le dichiarazioni in tal senso dei suoi antagonisti geopolitici. Lo ha riferito il Pentagono, ovviamente dichiarando che le ricerche ivi svolte erano legittime e non dirette a creare armi biologiche, anzi.
Il documento del Pentagono spiega che l’interesse per tali siti nasce nel 1991, quando fu varato il Programma Nunn-Lugar Cooperative Threat Reduction (CTR) con il compito di trattare le armi di distruzione di massa nei Paesi dell’ex Unione sovietica. Quattro le missioni del Programma, che elenchiamo di seguito.
“1) consolidare e proteggere le armi di distruzione di massa e il materiale relativo alle armi di distruzione di massa in un numero limitato di siti sicuri; 2) inventariare e rendicontare tali armi e materiali; 3) fornire [attrezzature e competenze per] una manipolazione e uno stoccaggio sicuro di tali armi e materiali, come richiesto dagli accordi sul controllo degli armamenti; e 4) offrire assistenza per un ricollocamento retribuito a migliaia di ex scienziati sovietici esperti in armi di distruzione di massa, in materiali relativi alle armi di distruzione di massa e nei trasferimenti delle stesse”. [Ricollocamento di migliaia di esperti in armi di distruzione di massa e materiali relativi alle armi di distruzione di massa, senti senti senti. Le quali armi di distruzione di massa non devono essere distrutte bensì trasferite. Senti senti senti senti)
Questa le missioni, alle quali gli Stati Uniti, spiega il documento, si sono adoperati distruggendo o mettendo in sicurezza le testate nucleari, in collaborazione anche con la Russia, come anche le bio-armi risalenti al tempo sovietico.
“Gli Stati Uniti, attraverso la collaborazione internazionale, hanno anche lavorato per affrontare altre minacce biologiche in tutti i Paesi dell’ex Unione Sovietica. A tale scopo il governo degli Stati Uniti ha ingaggiato esperti in materia di biologia, biodifesa, salute pubblica e campi correlati”.
Quanto all’Ucraina, specifica il documento, gli Usa hanno eliminato la minaccia nucleare, in collaborazione con la Russia (collaborazione durata fino al 2014, l’anno di Maidan [sicuramente una coincidenza]), tanto che nel Paese sarebbe rimasto solo un quantitativo poco rilevante di uranio arricchito, non sufficiente per produrre una testata atomica (e una bomba sporca?).
Riguardo alle bio-armi ucraine, si legge, “Gli Stati Uniti hanno lavorato in collaborazione [con Kiev] per migliorare la sicurezza biologica, la protezione e la sorveglianza delle malattie dell’Ucraina, sia per quanto riguarda la salute umana che degli animali, fornendo supporto, negli ultimi due decenni, a 46 laboratori pacifici ucraini, strutture sanitarie e siti diagnostici delle malattie. La collaborazione si è concentrata sul miglioramento della salute pubblica e delle misure di sicurezza agricola, rispettando i dettami della non proliferazione”. [E non appena finito di studiare le proprietà biologiche del virus dell’influenza aviaria, la cui letalità è risultata essere del 100% cosa ti va a capitare? Che nel sud della Russia, giusto al di là del confine, scoppia un focolaio di influenza aviaria causando perdite fino a 150 milioni di rubli… Quando si dice la sfiga]
Arduo immaginare che gli Stati Uniti potessero dire il contrario: di certo non potrebbero mai ammettere, anche se così fosse, che questi 46 biolab servivano (servono?) a produrre bio-armi. E, però, leggere nero su bianco che gli Usa ingaggiavano esperti di armi biologiche da tutta l’Unione sovietica, al di là dello scopo dichiarato, vero o falso che sia, fa un certo effetto.
Inoltre, la descrizione dei biolab in oggetto come una sorta di laboratori diagnostici, del tipo di quelli disseminati nelle grandi città italiane, fa un po’ sorridere. Con 46 di tali centri, poi, se lo scopo fosse davvero quello dichiarato, dovremmo presumere che gli ucraini e i loro animali godono di una salute di ferro.
Sul punto, torna prepotentemente alla memoria la famosa dichiarazione di Victoria Nuland al Congresso degli Stati Uniti. Interpellata sui biolab ucraini, allora ancora de facto negati dagli Usa, la sottosegretaria di Stato disse: “Siamo piuttosto preoccupati che l’esercito russo possa cercare di prenderne il controllo”. Perché preoccuparsi tanto, se si trattava di innocui centri benessere?
Al di là dell’ironia del caso, ce ne scusiamo con i lettori ma era d’obbligo, resta che, dopo tanta reticenza, l’America ha finalmente messo nero su bianco il suo lavoro oscuro nei biolab ucraini (nel documento si parla di trasparenza, ma di trasparente c’è ben poco, se si considera che alcuni mesi fa negavano l’esistenza di tali biolab, bollando le accuse come Fake News)
Concludiamo riprendendo l’inizio della nostra nota, cioè alle missioni assegnate al CTR e chiedendoci, ingenuamente, perché gli incaricati di tale programma non abbiano semplicemente distrutto le bio-armi ereditate dall’era sovietica, perché hanno ingaggiato gli esperti che ci lavoravano perché proseguissero quel lavoro e, infine, quanti saranno i biolab sparsi nei Paesi ex sovietici oggi passati nell’orbita occidentale, supportati dagli Usa, se già 46 sono disseminati in Ucraina.
Ps. Ipotizzare che un biolab possa servire per creare armi biologiche, ad esempio virus che si diffondono tramite insetti, non è necessariamente complottista. Alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti, ad esempio, nel luglio 2019, chiesero al Dipartimento della Difesa se avesse creato o usato tali armi biologiche tra gli anni ’50 e la metà degli anni ’70.
Dubitiamo che la richiesta abbia ottenuto risposta, anche perché, di lì a poco, sarebbe arrivato il coronavirus e c’era il rischio di gettare benzina sul fuoco alimentato dai cosiddetti complottisti.
A pochi giorni dalla richiesta, coincidenza temporale, fu chiuso il più importante biolab della Difesa Usa, Fort Detrick, nel quale si studiavano pericolose “tossine, e germi chiamati agenti selezionati , che secondo il governo avevano ‘il potenziale per rappresentare una grave minaccia per la salute pubblica, animale o vegetale” (New York Times). Le autorità si peritarono di rassicurare che non era successo nulla, solo un problema di sicurezza delle acque reflue, Nessuna informazione ulteriore, perché fu chiuso per ragioni di “sicurezza nazionale”, sulle quali vige il segreto. (Qui)
E questa è una. Ora vediamone un’altra.
Donetsk: bombardamento a tappeto della città
è il più pesante bombardamento dal 2014
Donetsk: bombardamenti ucraini su obiettivi civili, colpo diretto in maternità
I bombardamenti ucraini sulla città sono continuati per tutta la giornata di ieri. Il numero delle vittime è sconosciuto. È necessario lasciare le strade e scendere ai rifugi. Le forze ucraine effettuano tiri random su tutta la città di Donetsk. stanno uccidendo civili nel Donbas per vendetta.
I distretti di Kyiv, Budenovsky e Kuibyshevsky di Donetsk sono stati presi di mira dalla parte ucraina. I canali locali di Telegram pubblicano foto e video delle conseguenze del bombardamento del mercato Maisky nel distretto di Budyonovsky. Il DPR afferma che già alle 12:09 sono stati sparati 3 proiettili con un calibro di 155 mm nel distretto di Budyonovsky e alle 12:19 – 4 proiettili dello stesso calibro nel distretto di Kuibyshevsky della città. Durante il bombardamento del mercato, secondo i dati preliminari, sarebbero morte tre persone.
Il capo della DPR, Denis Pushilin, ha rilasciato in serata una dichiarazione sul bombardamento di Donetsk, che ha sparato più di 300 proiettili. Ha esortato le imprese a trasferire al lavoro a distanza tutti coloro che hanno tale opportunità. Secondo lui, “tutte le forze alleate aggiuntive necessarie” saranno utilizzate per fermare i bombardamenti della città, in primo luogo l’esercito russo.
Dice il reporter Rangeloni, da Donetsk : “Bombardamento a tappeto sulla città”
Donetsk, ho perso il conto delle bombe che ininterrottamente, da circa un’ora e mezza, piovono sulla città, sulle case, sui condomini. Non sono state risparmiate chiese e ospedali.
Centinaia tra razzi Grad, Uragan (con testate a grappolo) e proiettili di artiglieria da 155mm hanno colpito – e continuano a colpire anche in questo momento – i distretti Kievsky, Kuibishevsky e Voroshilovsky.
sempre Rangeloni, in un secondo messaggio video “(…) centrato anche il reparto di maternità di un ospedale. Nel momento dell’impatto dei razzi le donne e il personale medico – per la terza volta nell’arco della giornata – erano stati evacuati negli scantinati. Sono 5 le strutture ospedaliere colpite solo oggi; 4 i civili uccisi e oltre 22 feriti”.
“I sistemi di artiglieria ucraini si trovano ad Avdiivka, i cui proiettili raggiungono facilmente Donetsk, Makeevka, Yasinovataya e Gorlovka. Come è consuetudine con le forze armate ucraine, i pezzi di artiglieria si trova nelle aree residenziali della città. I proiettili di quasi tutti i tipi di armi straniere provengono da lì”, affermano i militari della DPR.American Radio Liberty ha pubblicato un video di un obice Caesar francese che bombarda Donetsk. Nonostante il mistero, gli specialisti OSINT sono riusciti a determinare la sua posizione e la direzione del tiro (La Open Source INTelligence, acronimo OSINT, è quella disciplina dell’intelligence che si occupa della ricerca, raccolta ed analisi di dati e di notizie d’interesse pubblico tratte da fonti aperte. OSINT è stata introdotta durante la seconda guerra mondiale dalle agenzie di sicurezza di alcune nazioni – wikipedia)
(? Motore? Armata? Che lingua è?)
Le forze ucraine usano le armi fornite dalla NATO per sparare a caso sui civili a Dontesk. Ieri, i cittadini di Donetsk hanno probabilmente assistito al bombardamento più devastante della loro città in Ucraina dall’inizio del conflitto nel 2014.
Probabilmente l’iniziativa ucraina tende a forzare la mano alla Russia , provocando un intervento devastante, sperando così di dare occasione alla Nato di aumentare il proprio supporto.
In questo momento in Ucraina c’è allarme aereo su tutto il territorio nazionale. Segnalazioni di raid aerei e combattimenti intorno a Kharkov.
In connessione con il bombardamento di Donetsk, in cui continuano a morire civili, l’ONU ha invitato tutte le parti in conflitto in Ucraina a rispettare il diritto internazionale umanitario. Lo ha annunciato lunedì nell’ufficio del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. L’ONU richiede anche che i civili siano protetti.
Patrizio Ricci, 14 Giugno 2022, VPNews, qui, con diversi altri video, compresi quelli che può vedere solo chi è su telegram.
Aggiungo questa presa di posizione che condivido totalmente.
“In considerazione del fatto che ad accomunare le persone inserite nella lista vi è la volontà di lottare per una soluzione diplomatica in Ucraina e l’essersi schierate affinché fossero svelati i motivi occultati di questa guerra, che è ciò che vorrebbe anche la maggior parte del popolo italiano, come hashtag di solidarietà ho scelto #AggiungetemiAllaLista”, Sara Reginella, qui.

E per concludere l’immancabile chicca: l’Inno nazionale dal coro giovanile del Bolscioi.
barbara
Come volevasi dimostrare. Il che fa ritornare il sospetto che il CoViD lo abbiano invece sparso i cinesi. Il problema è che per primo lo aveva detto Trump (e non esplicitamente, pure lui aveva paura a dirlo).
Visto che oggi non c’è la bellezza russa (solo la bravura)… da parte della mia fidanzata:
La danzatrice è nota col nome d’arte di Jana Jamana (spesso scritto con le Y al posto delle J per evitare che gli anglofoni distorcano la pronuncia), ma non abbiamo trovato quale sia il suo vero nome.
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Certo che guardare una cosa così per una come me con la colonna vertebrale completamente rigida…
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