E DUNQUE LA RUSSIA HA BOMBARDATO UN CENTRO COMMERCIALE, GIUSTO?

È così che la solita Premiata Ditta ce l’ha confezionata, e dato che le menzogne che funzionano meglio sono quelle che contengono almeno un frammento di verità, andiamo a cercare questo frammento per ricostruire e risistemare poi il resto. E partiamo dalle immagini. Ecco, qui vediamo il supermercato che è stato colpito, come ci hanno raccontato, ma lì vicino, proprio vicino vicino, c’è anche qualcos’altro, che non ci hanno raccontato

Davvero dobbiamo credere che l’esercito russo abbia scelto di bombardare un supermercato ignorando le vicinissime strutture militari? Dopo averci raccontato che sono criminali, spietati, crudeli, infami, perfidi, satanici peggio di Satana in persona, adesso pretendono di raccontarci che sono anche ritardati e talmente autolesionisti da sprecare preziosi missili ad alta precisione per demolire un supermercato?! Cari ragazzi, voi siete in totale malafede e per giunta deficienti, ma noi no! Quindi la dinamica appare perfettamente chiara: i missili hanno centrato le strutture militari, e a causa della loro criminale vicinanza a diverse strutture civili, qualcuna di queste è rimasta inevitabilmente coinvolta nell’esplosione. A questo proposito

“Il Tribunale dell’Aja considera convenzionalmente legittima la distruzione –  non intenzionale – di obiettivi civili dentro 200 metri dagli obiettivi militari.  Con il supporto di questa tesi vengono presentate due foto satellitari. La prima foto mostra che lo “spazio legittimo” si trova entro i 200 metri: 100 metri dall’impianto militare di Artem o a 187 metri dall’officina 27, che produce missili aria-aria. Il supermercato era a 90 metri circa.” (Qui, con tutti i dettagli e ulteriore documentazione fotografica)

Ecco dunque le foto

Quest’ultima la sdoppio, in modo che le immagini e le didascalie appaiano più chiare.

Ora, se riguardate un momento la prima foto, vedrete in alto un albero, icona che indica la presenza di un parco, che potete vedere meglio in quest’altra foto

Quello che segue è un video che mostra in sequenza le riprese delle diverse telecamere presenti nel parco al momento dell’esplosione:

Come possiamo chiaramente vedere, l’esplosione è molto vicina, decisamente più vicina rispetto al supermercato, e le cose che si vedono volare non fanno precisamente pensare a cose provenienti da un supermercato. E in ogni caso, ecco qui un brevissimo video dell’impianto militare distrutto dai missili russi:

https://t.me/lamiarussia/11532

Quello vicino al supermercato – l’unica cosa che la propaganda nazista ci fa vedere.
E ora vediamo un’ulteriore documentazione dei crimini di guerra ucraini, ossia l’esecuzione di civili grazie a Patrick Lancaster

Altre distruzioni operate dall’esercito ucraino documentate da Graham Phillips in questo video del 27 giugno

E da Vittorio Rangeloni il 28 giugno

E infine, nel caso qualcuno ancora si ostinasse a nutrire dei dubbi, la prova documentale che la NATO sta accuratamente e sempre più aggressivamente perseguendo la terza guerra mondiale:

“Le politiche ambiziose e coercitive della Cina minacciano i nostri interessi, sicurezza e valori”. Così testualmente si apre il punto 13 del documento strategico sottoscritto dal vertice NATO di Madrid. 
I guerrafondai in malafede che ancora parlano di una alleanza difesa sono smentiti da un documento che dichiara guerra a gran parte del mondo. Non sola la Russia vi e definita nemico principale, evidentemente da sconfiggere. Ma tutto il pianeta viene sottoposto all’’intervento del Patto EuroAtlantico. Dall’Africa, al Medio Oriente, all’Indocina, ovunque nel mondo la NATO proclama la su intenzione di intervenire a sostegno dei propri interessi, sicurezza, valori, contro tutti i paesi ed i regimi che considera nemici. 
Altro che difesa dell’Europa. Il documento strategico proclama l’impegno al confronto mondiale su tutti i piani militari compreso quello nucleare. Il cui rischio però viene definito, bontà loro, “remoto”.
Giorgio Cremaschi
, qui.

Consoliamoci almeno gli occhi

barbara

  1. Pingback: E DUNQUE LA RUSSIA HA BOMBARDATO UN CENTRO COMMERCIALE, GIUSTO? – Capitan Daddy

  2. Immaginavo che c’erano le balle pure qui… Non ascolto più i TG, ho fatto un abbonamento a due canali dedicati ai motori, di sport preferisco quelli (sono forse più estremista del mio amico sviluppatore: oltre all’amore per sua moglie, a portarlo in India è stato il fatto che lì il calcio è pressochè sconosciuto…).
    Beh, bellissime le ballerine, favoloso come diano l’impressione di fluttuare o di scorrere; io e la mia fidanzata le avevamo scoperte circa un anno fa. Non so se ci sia ancora, avevano trovato un video in cui pareva si muovessero all’indietro ma se si osservava bene era solo un’illusione dovuta al movimento di tutte. Ma non lo abbiamo trovato.
    Per cui, la mia fidanzata manda questo:

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    • Se solo si conserva una briciola di spirito critico – che io ho già di mio, e in più affinato da vent’anni di lavoro sull’informazione per Israele – una puttanata di queste dimensioni la sgama in un microsecondo: come si fa a immaginare che un esercito in guerra sprechi quattro preziosissimi e costosissimi missili di precisione per spianare un supermercato?! È vero che sia i tedeschi che gli alleati lo facevano sistematicamente per demoralizzare il nemico e indurlo alla resa, ma prima di tutto spianavano tutto ciò che potesse avere la benché minima rilevanza dal punto di vista bellico, non le strutture civili e basta!

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      • Adesso dicono che hanno colpito (magari deliberatamente?) un condominio.
        Altre pallonate in arrivo?
        Fortunatamente stanotte facciamo la seconda tranche di un grosso contratto manutentivo, che non dovrebbe finire “a marcia Radetzky”, almeno. E non sento la radio o la TV sparare queste solite balle.

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        • Sì, ho sentito, non ho capito se in alternativa o in aggiunta al supermercato. Un po’ come quando da bambini ci facevano tanto tantissimo male malissimo al ginocchio e dovevamo fasciarlo e poi il giorno dopo fasciavamo l’altro perché non ricordavamo la versione precedente. O, meglio ancora, il bambino palestinese a cui gli schifosissimi soldati israeliani hanno fatto tanto tantissimo male malissimo alla gamba al punto da dover zoppicare e poi perfino fermarsi con conati di vomito tenendosi la pancia e poi arriva l’ambulanza e gli fasciano il braccio (credo che il video poi lo abbiano fatto sparire).

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      • Le munizioni costano, e più sono precise e/o potenti, più costano. Da giovane ho militato come ufficiale di complemento in artiglieria, e alle poche lezioni di tattica, una delle prime cose che ci hanno spiegato è che si bersagliano solo obbiettivi remunerativi. Però, secondo me, sarebbe ora di spostare l’attenzione sul terzo incomodo di questa vicenda: “il popolo ucraino”. Ormai, dovremmo avere centinaia di migliaia di sopravvissuti ai bombardamenti del proprio condominio, anche nella parte Ovest dell’ucraina. Sono alla disperata ricerca di qualche intervista a qualcuno di loro, nella quale gli venga chiesto, per esempio, se hanno visto truppe o armamenti nelle vicinanze della loro abitazione, che ne pensavano, se qualcuno se ne fosse lamentato, che cosa gli fosse successo, o in generale come erano i loro rapporti con i militari ucraini. Per il momento mi devo accontentare di vecchiette appena estratte dalle cantine in cui si sono rintanate per settimane, che chiedono all’intervistatore di fermare la guerra subito. L’intervistatore, purtroppo, non pone mai la domanda “Vi spiace se ricacciamo a casa i maledetti Russi invasori prima?”. Comunque un cento euro sulla risposta che riceverebbero, mi sento di scommetterli…

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    • A me, colonna vertebrale rigida (sia nel senso di priva di lordosi e cifosi, sia nel senso di priva di flessibilità), artrosi cervicale, artrosi lombare, tre ernie, due protrusioni, esiti di due fratture vertebrali di cui una con avvallamento, fa solo una grande invidia. Quelli che invece mi fanno proprio senso e che mi rifiuto di guardare sono i contorsionisti, quelli che buttano il corpo indietro e poi infilano la testa in avanti tra le ginocchia.

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      • Essendo questo un blog per famiglie, evito di postare foto di quelli, e quelle ( per le donne è più difficile) che si autopraticano il sesso orale. Ma esistono, vivono fra di noi.

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      • Quindi non ti piace questa? È thailandese.

        Alla mia fidanzata queste ricordano me, che sono però un pochino più florido, quando le descrivo certi contorsionismi che io e i miei soci e colleghi dobbiamo fare in alcuni casi (per fortuna non in questi WE: abbiamo già concluso la seconda tranche proprio perchè abbiamo un bello spazio in cui muoverci e possiamo fare svelti).

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  3. Il Tribunale dell’Aja considera convenzionalmente legittima la distruzione – non intenzionale – di obiettivi civili dentro 200 metri dagli obiettivi militari.
    Eggià.. qui però il missile ha colpito il supermercato direttamente, non l’obbiettivo militare e danneggiato il supermercato come conseguenza.
    Una bella differenza direi. Sostanziale. La differenza che passa tra un crimine e un danno collaterale.
    Anyway, non riesco a capire come si possa parteggiare per la Russia, cioè per l’invasore. E sorvolando sul sistema di potere russo (avendo la moglie russa ho le traduzioni vere, non filtrate da qualche giornalista schierato). Come se nel 39 ci si fosse schierati con la Germania sul caso polacco.

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      • Non riesco a capirlo nemmeno io… come si fa a parteggiare per la Russia in questo momento?
        Secondo i tedeschi la Polonia stava facendo dei torti eccome. C’era la questione di Danzica, il corridoio con la Prussia orientale. Oh, secondo i tedeschi dell’epoca pure gli ebrei stavano opprimendo l’ariano da dietro le quinte.

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        • Non era questa la domanda: ho chiesto se i polacchi stavano da otto anni massacrando i tedeschi. Se bombardavano le loro case scuole asili ospedali. Se li costringevano a vivere nelle cantine, Se tagliavano loro acqua e gas. Se rifiutavano di pagare loro le pensioni. O se, almeno, i tedeschi abbiano mai affermato che i polacchi o gli ebrei abbiano fatto questo.
          E hai fatto bene a precisare “in questo momento”: non sono mai stata ideologicamente né russofila né putinofila; lo sono però, fortemente, esattamente IN QUESTO MOMENTO.

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    • Qui più che parteggiare, si tratta di capire se la Russia, oltre che essere un invasore, stia commettendo altri crimini di guerra. Leggere, da una parte, di un centro completamente distrutto senza superstiti, che conteneva mille persone, e sentire una conta di 18 morti, 50 feriti e 36 dispersi (e gli altri 900 che fine hanno fatto?), non aiuta a fidarsi della stampa occidentale e soprattutto delle fonti ucraine che quest’ultima spesso riporta senza verifiche. Poi se Putin ha colpito un centro commerciale con un missile, è probabile che abbia commesso un crimine di guerra. E’ comunque una cosa strana, perchè di solito questi costosi missili non si buttano via su bersagli privi di valore militare. Per terrorizzare la popolazione, puoi limitarti a bombardare con munizionamenti più economici e meno precisi. Inoltre, di solito (comunque molto più frequentemente di quanto Zelensky ami riconoscere) per puntare i bersagli i Russi si basano su coordinate fornite da collaborazionisti ucraini o da agenti russi infiltrati nelle zone da colpire.

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    • I collaborazionisti servono per dirti che lì dentro c’è qualcosa che vale la pena di colpire, tipo attrezzature militari, centri comandi, batterie antiaeree, e magari darti la posizione precisa all’interno dell’area. Fra l’altro gli indizi più importanti su quello che accade a volte si trovano proprio nei servizi secondari dei media filo nato. Un paio di mesi fa, aveva fatto molto scalpora la notizia del bombardamento di un centro commerciale a Kiev (probabilmente il centro commerciale in quel periodo era in disuso, come anche le scuole, ma su questo si sorvolava). La sera dopo, ascoltando una trasmissione radiofonica su radio Capital (filo-Nato come quasi tutte), mi sono imbattuto in una conversazione telefonica fra il conduttore e un loro contatto a Kiev, che, in mezzo alla miriade di informazioni su come si viveva sottoterra e si cercasse una parvenza di normalità anche lì, sotto le bombe, raccontava come in quei giorni, ci fosse un coprifuoco per riposizionare gli armamenti, e nel contempo dare la caccia ai collaborazionisti che indicavano ai Russi, appunto dove puntare per centrali. Il corrispondente raccontava anche di avere chiaccherato con residenti nelle vicinanze del centro commerciale bersagliato, e che questi avevano riferito di aver notato notevole movimento di mezzi militare e soldati, nei giorni precedenti l’attacco. Tutto probabilmente accadeva in diretta, altimenti non penso che questo pezzo sarebbe stato lasciato. Un’ altra volta (qui, con un po’ di fatica, posso risalire al link e al minutaggio) ho assistito ad un intervento di un giornalista occidentale, che, pur riferendo che nella parte di Ucraina controllata da Kiev c’è un vaglio meno stretto che nella zona Russa su quello che i giornalisti possono raccontare, i fotoreporter, dopo un bombardamento, possono fotografare e pubblicare solo le macerie degli edifici bombardati, ma non le vicinanze, per non dare indicazioni utili ai Russi su dove sparare il prossimo missile. Segno questo che, solitamente, nelle vicinanze qualcosa di meritevole di una missilata è rimasto.

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      • Certo, un deposito missili indicato come deposito missili lo trovi su google maps, un deposito missili nascosto sotto una scuola o un ospedale devi avere chi te lo dice. E quanto al resto, mi confermi quello che mi diceva sempe un amico informatico: in internet trovi tutto, assolutamente tutto. A patto di sapere dove e come cercare, ovviamente.

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