IL DELIRIO PIANETOCENTRICO

Pronto a sacrificare l’intera umanità sull’altare di un ammasso di minerali.

“L’oscurantismo degli omini verdi minaccia l’Occidente”

Intervista al filosofo Yves Roucaute, autore di un gran libro sull’estremismo ambientalista. “Quando il ministero per la Promozione delle Virtù Ecologiche e la Repressione del Vizio?”                              

“L’Europa dovrebbe creare una giornata commemorativa per le vittime del cambiamento climatico”, ha chiesto il capo del Green Deal dell’UE Frans Timmermans. Il clima “ultima religione occidentale” come spiega nel suo nuovo libro il filosofo tedesco Peter Sloterdijk. Si intitola L’oscurantismo verde il nuovo libro del filosofo francese Yves Roucaurte. Ne ha parlato Le Figaro e Roucaurte è qui a colloquio con me. Mostra che l’imperatore verde è nudo e spero che un editore italiano lo porti all’attenzione della nostra opinione pubblica da anni maltrattata dal pensiero unico. C’è bisogno di voci libere…

Nel libro sviscera in 63 brevi capitoli le fantasie dell’ecologia ideologica e dimostra cos’è la religione oscurantista verde e come ci siamo arrivati.

All’oscurantismo verde, al suo processo inquisitorio contro l’umanità e al suo culto animistico del pianeta, mi oppongo con le scienze, la storia del pianeta e la verità della condizione umana. Era necessario difendere un’ecologia che mette al centro l’umanità. Tutto ha avuto inizio con la sconfitta del pensiero. Di fronte all’ondata ideologica che ha portato al culto oscurantista del pianeta, il campo della libertà e dell’Illuminismo ha perso la battaglia delle idee. Ha consentito a un’armata di demagoghi di sfruttare il vuoto spirituale dopo la caduta del muro di Berlino per stabilire il suo dominio sulle menti più fragili. Ha imposto il mito di una Madre Terra benevola di cui sarebbero i sacerdoti e che sarebbe necessario salvare da un’umanità ridotta a essere un sottosistema del pianeta, colpevole di distruggerlo per aver accettato un ‘modello occidentale’ di sviluppo basato sul liberalismo, l’antropocentrismo e l’individualismo. Abbiamo così potuto veder convergere le coorti dei nemici delle democrazie liberali, dai Verdi della cosiddetta ecologia ‘profonda’ agli ex marxisti riciclati in ecologia, circondati da pochi cosiddetti studiosi ideologizzati, come già sapevano i marxisti fare ieri, vendere l’odio degli Antichi e l’odio per le società basate sulla libertà. Hanno inventato un pianeta che brucia e di inondazioni o cicloni, malattie e così via, mali di cui l’umanità sarebbe responsabile, al punto da attribuirle la schiavitù di ieri e il presunto aumento della miseria sociale oggi. Alla fine, intorno agli altari sacrificali dove stanno le pire degli amici dei Lumi, abbiamo la sconfitta del pensiero, la debacle politica e la depressione morale. Una depressione che colpisce i giovani, che credono nell’apocalisse in arrivo e che denunciano le generazioni precedenti. Questa nuova religiosità non solo crea una situazione di odio generale tra gli esseri umani che vivrebbero secondo virtù ecologica e gli altri, e che è essenzialmente totalitaria. Poiché l’umanità si è trasformata in un sottosistema del pianeta, non c’è una parte della nostra vita che non possa essere controllata dallo stato ecologico salvifico e dai comitati di salvezza verde che affermano di parlare in nome del pianeta con cui avrebbero una connessione wifi, come l’illuminata Greta Thunberg. Invece di mettere al centro delle nostre città la libertà e l’amore per l’umanità, questa religiosità ci ordina di metterci il pianeta

In Europa vengono denunciati i comportamenti ecologicamente scorretti…

Dagli idrocarburi all’albero di Natale, dal foie gras all’auto, l’inquisizione colpisce ovunque con leggi, decreti, regolamenti repressivi. Una mediocre burocrazia fa andare di pari passo la governance con l’ignoranza al punto da proclamare che a causa della diabolica molecola di Co2 prodotta dall’uomo, che sarebbe la principale causa dei gas serra, la causa del riscaldamento globale, dovremmo vietare le auto termiche, senza ogni considerazione della verità scientifica, dei bisogni sociali e del potere delle nazioni. Così si stanno gradualmente costruendo gli altari dove dilagano i ministeri per la Promozione delle Virtù Ecologiche e la Repressione del Vizio Verde, mentre la transizione ecologica si sostituisce alla transizione socialista di un tempo. E che le ghigliottine e le punizioni dei media siano innalzate per coloro che osano sorridere a questo fumoso ‘Salva il pianeta’.

Ma chi si oppone a questo ambientalismo e alla sua religione animista viene accusato di essere un “negazionista climatico”.

Ecologia deriva dal greco ‘oïkos’ che significa ‘casa’ e non pianeta. E la casa è sempre stata costruita artificialmente depredando la natura, le sue foglie, i suoi alberi, i suoi metalli, per proteggersi dalle malefatte della natura, pioggia, neve, sole, vento, attacchi di animali, per umanizzare l’ambiente. Quindi, sì, sono per la vera ecologia, per l’umanizzazione dell’ambiente a servizio dell’umanità. Contro il culto animistico del pianeta, voglio ricordare che il pianeta non è un essere, né un ecosistema, ma un ammasso molecolare formatosi 4,55 miliardi di anni fa, parte dell’ecosistema solare. E devi avere un orgoglio tale per immaginarti come Hulk, il gigante verde dei fumetti, capace di influenzare le variazioni climatiche e i processi naturali. Perché il nostro ambiente è il sole e la luna, i movimenti dell’asse di rotazione terrestre e l’angolo della sua orbita, meteoriti e supernove lontane come dimostrato dal mostruoso riscaldamento di 359 milioni di anni fache distrusse il 70 per cento della vita, è il nucleo e il mantello terrestre, con le sue conseguenze, eruzioni vulcaniche, terremoti, tsunami, cicloni e così via, queste coccole che sono il nostro pane quotidiano sulla terra. E le conseguenze di questo ambiente sono irrevocabili. Al posto della fantasmagoria di un’armonia perduta con la natura a causa dell’umanità, era urgente ricordare che il 99,99 per cento dei vivi sul pianeta era stato distrutto anche prima dell’arrivo dei primi ominidi, 7 milioni di anni. Sì, era urgente ricordare che la prima causa delle fosse comuni sono le variazioni climatiche del pianeta, che continua a navigare tra riscaldamento e glaciazione. E, senza offesa per gli inquisitori, allora è sempre stato più caldo di oggi, escluse le glaciazioni per 4,5 miliardi di anni. Talvolta così considerevolmente che la grande massa dei vivi fu sterminata, come 359 milioni di anni fa, 259 milioni di anni fa, 252 milioni di anni fa, durante questo episodio chiamato ‘la Grande Morte’ che vide lo sterminio, in questo unico episodio, del 96 per cento dei vivi. Sì, era sistematicamente più caldo, anche i nostri antenati hanno sperimentato queste distruttive violenze naturali tra il caldo e il freddo. Così, per 2,8 milioni di anni, i nostri antenati hanno subito 17 glaciazioni. Gli ippopotami fecero il bagno nel Tamigi 130.000 anni fa. E per 12.000 anni e i primi insediamenti, è continuato. La civiltà di Akkad, la VI dinastia egizia, quella dell’Indo, di Liangzhu, furono distrutte dalla terribile siccità di 4.200 anni fa e allora non c’era ancora l’estrazione di idrocarburi. Forse troppo lontano dalla data di nascita degli ignoranti omini verdi? Ma i Vichinghi costruirono due colonie in Groenlandia nel 950 mentre noi coltivavamo la vite nel nord Europa e poi dovettero fuggire al ritorno di una piccola era glaciale nel Rinascimento, è ancora troppo lontano? E migliaia di eruzioni vulcaniche come quella che seppellì Pompei, quella di Krakatoa, nel 1883, pari a 13.000 bombe di Hiroshima e cicloni che hanno ucciso centinaia di migliaia di esseri umani, come nel Bangladesh pre-industrializzato nel 1970. Sì, cicloni non sempre più importanti, né più numerosi oggi di ieri nonostante ciò ne parlano i mercanti di fantasie. Contro i Bouvard e Pécuchet dell’Europa verde, era urgente ricordare che la CO2 non è una molecola malvagia, che è prodotta molto poco dall’umanità, che non è l’effetto principale del gas serra, perché è più del 60 per cento di acqua vapore, che il suo tasso non è grave per la salute e, infine, che per 541 milioni di anni è stato di 817 volte superiore a quella attuale, escluse le glaciazioni, e talvolta anche durante le glaciazioni. In ogni caso, è giunto il momento di dire che l’ignoranza non è un argomento e che l’umanità deve essere rimessa al centro delle Città respingendo le forze oscure nel nulla del pensiero da cui provenivano.

Perché l’opposizione a questa ideologia è fondamentale?

L’umanità non è un essere vivente tra gli altri, ma una specie eccezionale e meravigliosa, composta da esseri liberi e creativi. L’unica che trasforma il suo ambiente umanizzandolo e adattandosi alle sfide planetarie. L’unica che guarisce e trasforma il proprio corpo. L’unica che trasforma le sue relazioni costruendo civiltà. Che qualcuno mi mostri una pianta o un animale che dimostrerebbe in ogni momento la sua triplice creatività, nei confronti dell’ambiente, di sé e dei suoi amici? L’umanità non è una specie tra le altre, ma un creatore che crea i suoi territori non solo terrestri ma celesti. Certo, capita di sbagliare, inquinare, il che avvantaggia i demagoghi. Ma è proprio perché se l’umanità cerca il meglio, come diceva Aristotele, trova sempre e solo il meglio possibile. E quando sbaglia, cerca di sfruttare i suoi errori per andare sempre oltre. L’auto termica, che ha liberato molta energia, inquina un po’, ecco quindi l’auto elettrica. La batteria al piombo non soddisfa più, ecco la batteria agli ioni di litio, e se non funziona più, ecco la batteria allo stato solido. La libertà segue le orme del vero progresso quando è messa al servizio dell’umanità. L’Illuminismo unisce la saggezza biblica e quella di Confucio che diceva che è bello vivere nella terra dell’umanità.

In che modo questo oscurantismo logora l’Occidente dall’interno?

Una nazione che non crede più nel proprio futuro è una nazione morta. Un segno della sua decadenza. Si noti, inoltre, che questa ondata oscurantista verde esiste solo in Occidente e che mina il potere delle nazioni europee. Già ieri, quando i sovietici minacciavano l’Occidente, i pacifisti erano l’Occidente, i missili erano l’Oriente, come notò in un momento di lucidità il compianto François Mitterrand. Oggi oscurantismo e demagogia sono a Occidente, ragione e pragmatismo a Oriente.
Giulio Meotti

Atto primo: bisogna smettere di pensare che l’uomo bianco sia superiore alle altre razze (sì lo so, le razze non esistono, ma quando serve si fanno esistere): ok, va bene.
Atto secondo: bisogna smettere di pensare che la specie umana sia superiore alle altre specie – che poi sarebbe a dire che ogni specie vivente fa parte della catena alimentare di qualche altra specie vivente tranne la specie umana che può benissimo, se capita l’occasione, far parte della catena alimentare della tigre ma deve rinunciare ad avere nella propria catena alimentare il pollo il manzo e financo il branzino, e col piffero che va bene, oltre al delirio di pensare che io non sarei e non dovrei sentirmi superiore alla mosca stercoraria.
Atto terzo: bisogna che i regni animale e vegetale la smettano di pensare di essere superiori al regno minerale, il pianeta inanimato conta molto di più, e per esso vale la pena di sacrificarsi e morire (sicuramente lo pensano quelli che programmano di annientare centinaia di ettari di verde per piazzarvi i famigerati pannelli solari).
Arriverà un atto quarto in cui qualcuno spiegherà al pianeta Terra che deve smetterla di ritenersi superiore agli altri corpi celesti e che farebbe bene a sacrificarsi in nome di… boh, prima o poi qualcuno sicuramente lo inventerà un buon motivo per cui anche lei si debba sacrificare. Ma andate affanculo tutti quanti, va’.
Nel frattempo, mentre i protagonisti del secondo atto si accomodano tra i loro fratelli rospi cornacchie e scarafaggi, io mi accomodo tra i fratelli miei.

barbara

Una risposta

      • Vuoi delle argomentazioni? Posso darti di più. Ti do dei fatti.
        Per esempio: «la diabolica molecola di CO2 prodotta dall’uomo sarebbe la principale causa dei gas serra» è un’emerita fesseria perché la CO2 È un gas-serra. E i gas-serra, guarda te la combinaziùn, si chiamano così perché producono il cosiddetto “effetto serra”, un fenomeno fisico esattamente quantificabile. Lo potresti verificare anche tu, allestendo un semplice esperimento in casa con qualche lampadina, termometri e scatole di Nalgene, un modesto data-logger e bombole di gas da testare (CO2, metano, argon, protossido d’azoto…) e qualche altra semplice attrezzatura. Oppure se desideri convincerti che l’effetto serra esiste davvero su questo pianeta, con minima spesa puoi acquistare un termometro a infrarossi del Brico, e puntarlo verso il cielo constatando che quando è nuvoloso ha una temperatura più alta di quando è limpido.
        La tua è una presa di posizione, che può essere giusta ed è senz’altro legittima, ma porta a conclusioni ridicole quando si negano i fatti.
        Che il riscaldamento del pianeta Terra sia in fase parossistica è un fatto indiscutibile e dimostrato non solo dalle misurazioni strumentali ma soprattutto dagli effetti sensibili e macroscopici già in atto (scioglimento dei ghiacci, tropicalizzazione…). Che questo riscaldamento parossistico sia dovuto fondamentalmente all’aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera da 280 ppm in epoca pre-industriale agli attuali oltre 400 ppm (2,5 ppm/anno) è un altro fatto di fortissima evidenza. Che i 2,5 ppm/anno di aumento della concentrazione di CO2 siano dovuti alle emissioni prodotte dalle attività umane è un fatto che collima esattamente con il calcolo della CO2 contenuta nei combustibili fossili estratti dal sottosuolo (carbone, petrolio, gas naturale) più i contributi dovuti alla deforestazione e alla combustione del legname.
        Ora, negare tutto questo per una presa di posizione ideologica è controproducente.
        Che i governi (o meglio i politici che li costituiscono) usino il riscaldamento del pianeta (o qualunque altro motivo di crisi) a scopo puramente demagogico, come pretesto per aumentare la vessazione e il controllo sul popolo, è un’ovvia banalità. In realtà, sono un branco di ebeti ignoranti come la merda, non potrebbero fare qualcosa di utile nemmeno se lo volessero. Le grandi discussioni e propositi e strategie per correggere il problema sono pateticamente vane, servono solo a tenere occupate persone inutili che non fanno nulla di concreto. In particolare, il cambiamento climatico ha preso una corsa inarrestabile. È un volano immenso, a cui è stata impressa un’energia incalcolabile, perché è un fenomeno a reazione positiva e si rinforza da sé, attraverso vari meccanismi tra cui il rilascio del metano imprigionato nel permafrost. Cinquant’anni fa, quando sono stati lanciati i primi allarmi assolutamente inascoltati, era già tardi. Ce la vogliamo ricordare la metafora dell’effetto farfalla? È del 1962, la formulò Edward Lorenz (pochi sanno che Alan Turnig aveva espresso un concetto simile qualche tempo prima). «Il battito d’ali di una farfalla a Pechino può causare un uragano a New York.» E una nuova centrale a carbone che entra in esercizio ogni settimana in Cina non dovrebbe avere alcun effetto nel resto del mondo? Il problema vero, è che i cinesi avrebbero dovuto continuare a mangiare riso e pedalare in bicicletta. Invece la Cina è diventata la fabbrica di ogni genere di prodotto per il resto del mondo, e questo comporta consumi di energia e di risorse di enorme portata, senza alcun riguardo per l’ambiente – devono solo costare poco. Del resto, bisogna riconoscere che i cinesi almeno ci avevano provato a ridurre l’esplosione demografica, e quella era la strada da seguire. C’è troppa gente se tutti devono vivere in condizioni umane e senza distruggere il mondo.
        Qual’è il pericolo? Le prese di posizione ideologiche, disgiunte dai fatti, comportano di screditare la tesi che si sostiene.
        Provo a spiegarmi con un esempio. Se dici che i vaccini per il covid sono farmaci sperimentali di cui non è possibile prevedere gli effetti avversi a lungo termine, e che somministrarli con metodi coercitivi alla popolazione è un crimine, prendi una posizione e ne definisci le motivazioni con argomenti inoppugnabili. Se dici che i vaccini per il covid contengono i nanochip di Bill Gates che quando passi davanti ad un ripetitore 5G ti fanno diventare magnetico così attiri le puntine da disegno, ridicolizzi la posizione di chi si oppone alla somministrazione forzosa dei vaccini sperimentali: danneggi tutti coloro che si oppongono, anche quelli che sostengono tesi ben fondate e provate da studi scientifici.
        Fai bene attenzione: copiaincollando una serqua di puttanate – scritte forse da qualcuno al soldo delle caste – rischi di rovinare i tentativi di opposizione ragionevoli e sensati.
        Spero di essermi spiegato bene, sennò sono a disposizione per chiarimenti, con immutata simpatia e amicizia.

        "Mi piace"

        • La cosa che tu a quanto pare trascuri è che ci sono i fatti e c’è la lettura dei fatti (c’è un passo interessante in Il pendolo di Foucault di Umberto Eco in cui mostra che uno stesso testo può essere letto come il programma di un complotto planetario o come la lista della spesa, ed entrambe le letture sono accompagnate dalle argomentazioni più logiche e ragionevoli). E volendo si potrebbe anche aggiungere che tutti noi, quando guardiamo, tendiamo a rilevare selettivamente ciò che conferma le nostre convinzioni e a vedere meno nettamente ciò che le confuta. E dunque succede che tu e un certo numero di studiosi vedete determinate cose e ne traete determinate conclusioni, mentre un certo numero di altri studiosi ne trae conclusioni totalmente diverse. Giustamente hai ricordato che l’allarme è stato lanciato cinquant’anni fa (in realtà, come più di una volta ho documentato qui, sono sessanta), ma forse dimentichi che cinquant’anni fa il grido d’allarme era per la prossima imminente glaciazione e per correre ai ripari c’erano non più di dieci anni. Poi la glaciazione non è arrivata e il grido d’allarme è diventato quello per il riscaldamento globale che doveva far salire il livello del mare di non ricordo quanto metri e sommergere tutte le città costiere, e anche in questo caso il tempo limite per correre ai ripari era di non più di dieci anni. Poi non è successo neanche quello e allora per non rischiare di sputtanarsi troppo è arrivata la scappatoia dei cambiamenti climatici, così che venga caldo o che venga freddo siamo sempre a posto, e di dieci anni in dieci anni siamo arrivati a oggi, sempre con le grida di disperazione delle prefiche e sempre con dieci anni di tempo prima della catastrofe. Se per caso vuoi sapere se credo ai cambiamenti climatici, ti rispondo che è una domanda del tutto priva di senso: sarebbe come chiedere se credo ai terremoti, alle eruzioni vulcaniche, alle tempeste marine, ai movimenti delle placche tettoniche: ci sono sempre stati da quando esiste la Terra, e sempre ci saranno finché la Terra esisterà, e siamo in grado di influenzarli tanto quanto possiamo influenzare terremoti, eruzioni vulcaniche, tempeste marine o movimenti delle placche tettoniche.

          "Mi piace"

        • Qualcuno sta facendo un po’ di confusione, oppure ha fumato troppe robe strane: qui non siamo su FB e nei blog non esistono “profili”. Non ho messo il signor Minsky né in black list, né in moderazione, e avendo approvato il suo primo commento senza limitazioni, ogni commento successivo dovrebbe comparire automaticamente, tranne il caso che abbia scritto qualche parola che per motivi personali ho messo in moderazione, nel qual caso sarebbe in moderazione e vedrebbe il proprio commento anche se non ancora approvato. Quindi non so proprio di che cosa tu stia parlando. Fermo restando che una persona con un minimo di educazione e con qualcosa da dire, lo dice subito, e non si presenta affermando che ho detto un sacco di fesserie.

          "Mi piace"

        • Fatto sta, che l’amico Minsky afferma di non essere riuscito a postare più alcunché qui sopra, nonostante tre tentativi anche da indirizzi IP diversi, per cui ritiene che i dati identificativi da lui usati per qualificarsi attraverso WordPress per postare i commenti (ciò intendeva con “profilo”) siano in qualche modo stati esclusi, oppure – ipotesi plausibilissima – potrebbe essere la sgangherata piattaforma WordPress che funziona male.
          Ad ogni modo, si scusa per la lapidarietà del commento, ma dice che voleva solo darti un amichevole “buffetto” con la certezza che avresti capito da te il come e il perché.
          E con questo passo e chiudo.

          "Mi piace"

        • In effetti era finito in spam, non so perché. Ogni tanto WP si monta la testa come HAL9000 in 2001 Odissea nello spazio e pretende di decidere lui chi deve vivere e chi deve morire, figurati che ogni tanto manda in spam anche me. Adesso comunque l’ho ripristinato, e grazie per avermelo segnalato.

          "Mi piace"

      • Carissima Barbara, innanzi tutto grazie per la tua diligenza nel cercare e ritrovare il mio intervento. Sappiamo bene entrambi che la struttura di un blog non è l’ideale per ospitare un dibattito articolato e animato da multipli scambi. Infatti ti vorrei suggerire di spostarci sul forum, dove sei e sarai sempre la benvenuta come è stato in passato.
        Tralasciando peraltro quanto appena detto, provo a replicare senza indugio alla tua cortese risposta, quanto meno per sottolineare alcuni punti che vedo forieri di equivoci e fraintendimenti.
        L’allarme a cui faccio riferimento è quello del Club di Roma, “Rapporto sui limiti dello sviluppo” anche conosciuto come “Rapporto Meadows”, pubblicato nel 1972: quindi sono giusto 50 anni. Mi dispiace che “hanc marginis exiguitas non caperet” tutto quello che mi piacerebbe spiegare sull’argomento, che personalmente seguo da poco meno di mezzo secolo. E c’è anche il tempo che mi è tiranno, perché a dispetto della mia veneranda età ancora mi tocca lavorare, e tanto.
        Vediamo se tuttavia riesco a chiarire almeno il nocciolo del problema. Le previsioni di glaciazioni o surriscaldamenti non c’entrano ovvero non sono altro che effetti collaterali (sebbene, ribadisco, il surriscaldamento sia un fatto del tutto evidente e che era stato già previsto con straordinaria precisione). Il rapporto del Club di Roma infatti riguarda essenzialmente l’esaurimento delle risorse, il depauperamento dell’ambiente, la distruzione degli ecosistemi, l’inquinamento, la crisi alimentare. Si tratta di uno studio basato su una simulazione algoritmica. Perché – forse ti sorprenderà – 50 anni fa c’erano già computer capaci di eseguire calcoli molto complessi, sebbene non avessero o forse proprio perché non avevano tutti i frizzi e i frazzi di Windows o macOS. Ebbene, tutto ciò è causato dalla sovrappopolazione. La globalizzazione non è stata altro che la risposta del capitalismo di rapina al problema dei Paesi occidentali che hanno superato – del doppio, del triplo, del quadruplo – la propria capacità di sostentamento autonomo. Sì, potremmo anche campare in dieci o venti miliardi sul pianeta, riducendoci a vivere come i servi della gleba, salvo i pochi appartenenti alle caste del potere politico ed economico, ma questa per me non è vita, cara Barbara. Per me ricchezza è poter andare nei Monfalconi e non incontrare altro che due stambecchi e un camoscio dopo otto ore di cammino.
        Quindi, non facciamo confusione tra eventi geologici ed eventi economici. I secondi sono esclusiva pertinenza degli umani, ma possono, sì, mettere in gioco anche terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche, siccità, etc. Alcuni esempi. Se piove un po’ in Liguria, saltano in aria le strade, costruite sopra torrenti intubati perché non c’era altro posto per costruire case e la gente da qualche parte deve pure abitare. Se un bel giorno dovesse eruttare il Vesuvio o i Campi Flegrei, sarà una strage immane, d’altronde lì c’è tanta buona terra fertile (un po’ tossica, ma sempre fertile) e non vorrai mica non coltivarla, la gente deve pur mangiare. Ma tutto questo è un errore, come costruire case di mattoni – oggi che si conoscono le tecnologie antisismiche – dove la terra trema frequentemente.
        È tutto uno sbaglio: voler sfruttare ogni angolo, ogni sorgente, ogni minerale, ogni vegetale, ogni animale. Il territorio, insomma; e il possesso / controllo del territorio guarda caso è sempre stato il motore delle guerre, anche oggi.
        Sai cosa sono le “Regole d’Ampezzo”? Sai cos’è il “Maso corto” (Erbhof)? Antica saggezza. Dimenticata.
        Intanto qui in Italia siamo in deficit di cibo, energia, combustibili, e paghiamo carissimo tutto quello che ci manca.
        Trai tu le conclusioni.
        Baci baci.

        P.S.: sperando che anche questo in vada in SPAM…

        "Mi piace"

        • Mamma mia quanta confusione ragazzo. Si parte dai cambiamenti climatici e dalla convinzione di alcuni che siano di origine antropica, ossia dalle cause – e tu mi parli delle conseguenze, della gente che muore per le eruzioni vulcaniche perché costruisce e coltiva sulle pendici del vulcano?! E mi tiri fuori che il problema è la sovrappopolazione perché tu vuoi camminare otto ore senza incontrare esseri umani?! Ma se l’umanità ti disturba è un problema tuo, ragazzo, non dell’umanità. E, a parte questo, che soluzione proporresti? Lo sterminio sistematico – di quanto? un terzo? due terzi? quattro quinti? nove decimi? – dell’umanità? E con quale metodo lo attueresti? Se poi mi vieni a parlare di algoritmi, cioè di quella roba in cui qualcuno sceglie quali parametri inserire mentre poi l’universo continua a procedere per i fatti suoi come sta facendo da miliardi di anni fregandosene degli algoritmi e di chi li crea, non posso che ridere. Dici che siamo in deficit di energia e combustibili? Falso: abbiamo semplicemente, manifestando livelli stratosferici di idiozia, scelto di non sfruttare quelli disponibili, dai giacimenti di gas dell’Adriatico ai modesti ma non nulli giacimenti di petrolio, per non parlare del nucleare. Quanto al “capitalismo di rapina” sarà anche brutto, ma è un dato di fatto che nessuna persona può in buona fede contestare che dove vige il sistema capitalistico la povertà è andata progressivamente diminuendo mentre col sistema opposto non si è creata altro che miseria, senza eccezione.
          PS: non ho mai frequentato forum in vita mia: se ritieni di avermici vista in passato, mi confondi sicuramente con qualcun altro.

          "Mi piace"

      • Errata corrige… (unica giustificazione l’ora tarda):
        Non è “Maso corto” (località della Val Senales) ma “Maso chiuso”.
        E ovviamente il poscritto voleva essere: “sperando che anche questo NON vada in SPAM”.

        "Mi piace"

      • Grazie per il “ragazzo”. Sarei abituato a sentirmi chiamare “vecio mato”, ma anche “ragazzo” mi sembra abbastanza gratificante!
        Eh, qui temo che la confusione la stia facendo tu, e molta.
        I cambiamenti climatici non sono una causa, sono una conseguenza dell’antropizzazione – ma sarebbe meglio dire dell’iper-antropizzazione in modalità di brutale sfruttamento delle risorse e dell’ambiente. In effetti, se ci rifletti un attimo, converrai che il 99% dei problemi dell’umanità sono causati dall’umanità stessa. I fenomeni naturali ci danneggiano solo perché noi ci esponiamo ad esserne danneggiati, come cercavo di spiegare, spinti dalla sovrappopolazione. Ma in realtà questo genere di problemi rappresenta solo l’uno per cento dei problemi complessivi; che dico l’uno, lo zero virgola uno o anche meno. Tutti gli altri problemi sono causati da pura cattiveria o pura idiozia umana. Io vado per esempi cercando di spiegarmi meglio, tu gentilmente non prendere gli esempi come argomento globale e conclusivo, sono esempi. Per esempio: nella mia email stamattina ricevo un messaggio di Amnesty International che dice (sintetizzo) che da un anno i talebani in Afghanistan stanno vessando le donne (afgane) e le sottopongono ad ogni sorta di angherie (“intimidazioni, violenza, arresti arbitrari, sparizioni forzate e torture fisiche e psicologiche”). Ma chi sono i talebani? Perché fanno questo alle loro donne? Queste donne, un anno fa, non erano vessate, eppure in Afghanistan la gente viveva lo stesso. Vessare le donne non ha alcuna ragione, scopo o utilità: è pura cattiveria. Non esiste un problema che si risolva vessando le donne afgane. Al contrario, così facendo si crea un problema e si fanno soffrire milioni di persone inutilmente. Sì, lo so: fanno così perché la loro religione da psicopatici lo prescrive. Ma se questi talebani non fossero riforniti di armi, munizioni e vettovaglie con cui fare la guerra, la loro religione se la potrebbero attaccare all’uccello. Allora, cara Amnesty International, anziché scrivere a me dicendomi “bisogna fare qualcosa”, rivolgiti a chi fabbrica e vende armi e digli di smettere. Perché le armi servono solo ad una cosa: a fare la guerra, e una volta che le hai costruite hai bisogno che qualcuno te le comperi, per fare la guerra: uccidere, mutilare, vessare, torturare. È chiaro l’esempio?
        Allora, quando faccio l’esempio che per me la ricchezza vera è lo spazio naturale incontaminato (nella misura in cui ragionevolmente si può mantenere incontaminato, oggi), non sto arrogandomi il privilegio di essere io a godere in esclusiva di quella ricchezza. In effetti, ne godiamo io e un relativamente ristretto gruppo di fulminati disposti a consumare gli scarponi per raggiungere angoli di mondo privi di ogni e qualsiasi comodità e sicurezza, ricompensati solo dalle nostre, personali, intime emozioni. Tuttavia è una ricchezza disponibile a tutti, e di cui realmente (in modo indiretto) beneficiano tutti, anche quelli che nel tempo libero vanno solo ed esclusivamente in spiaggia sulla sdraio.
        Ah, e a proposito di sicurezza. Vedi com’è distorto il concetto di “sicurezza” nella società attuale? Questa è una cosa che mi suscita veramente la massima indignazione. A causa di questo falso concetto di sicurezza in tempi recenti sono state commesse le peggiori nefandezze, come tu sai bene. Potrei dilungarmi un pezzo ma non voglio divagare, anche se in realtà è tutto collegato. Anche qui porto solo un esempio (di milioni che si potrebbero fare). Oggi l’ANSA ha battuto la notizia che un tricheco (probabilmente un vecchio esemplare sdentato) che era “un’attrazione estiva nel fiordo di Oslo” è stata abbattuto (ucciso, non per mangiarlo, perché ci può stare, dobbiamo mangiare e mangiamo gli altri animali, no, ucciso e basta) in quanto era una “continua minaccia alla sicurezza umana”. Ma ti pare possibile?
        Pertanto, cara Barbara, non è che l’umanità mi disturba, mi disturba il modo in cui le caste al potere stanno conducendo l’umanità alla distruzione. Lo sterminio dell’umanità è proprio quello che vorrei che fosse evitato, perché nell’umanità ci siamo io, i miei figli, i miei nipoti e tutte le persone a cui voglio del bene. Invece quello che sta succedendo è che tutti stiamo correndo verso il baratro come lemming storditi.
        Ancora. Se non capisci niente di algoritmi e di modelli matematici non so cosa farci, salvo perdonarti. Sappi però che il mondo che conosci, in cui vivi e ti muovi, non potrebbe esistere senza gli algoritmi (detto in maniera veramente terra-terra).
        Il gas dell’Adriatico: per l’amor del cielo, non crederai mica a questa propaganda da bifolchi. Sono giacimenti di irrisoria entità e di qualità troppo scadente. Il gas tirato fuori da lì non si potrebbe nemmeno immettere in rete, non è conforme allo standard minimo. Poi, se ci fosse davvero del gas buono, ti pare che non sarebbe stato già estratto? Odio dover proclamare la mia competenza, sembra quasi un voler appellarsi al principio di autorità che io detesto, ma ho lavorato decenni con le principali aziende di questo settore. So quel che dico.
        E oltre a capitalismo di rapina e comunismo stalinista ci sono altre opzioni di sistema economico che non devastano il mondo e consentono di mantenere l’equilibrio tra l’umanità e il pianeta. Ma le altre opzioni non vanno bene per le caste.
        E… basta, s’è fatto tardi. Nel forum in qualche maniera devi esserci stata, perché è lì che ho trovato il link al tuo blog, diversi anni fa, e da quella volta di tanto in tanto passo a dare un’occhiata qui dentro. Forse è stato un altro utente che ti conosceva,a mettere il link. Comunque, caso mai ti venisse voglia di venire a trovarci, sarai sempre benvenuta. Per te faremo anche una promozione: iscrizione gratuita (costerebbe 100 €) (inserire_faccina_buffa). Dài, ho sempre apprezzato le tue disquisizioni, vivaci, acute, ben congegnate. Per una volta ho avvertito la necessità di correggerti. Non avertene a male. Baci baci.

        "Mi piace"

        • Leggo in ritardo, forse perché non erano disponibili in precedenza i commenti più vecchi. Avrei innanzitutto una domanda frivola: io conosco due Minsky. Uno è un economista post-keynesiano, e mi vergogno un po’ di dire cosa penso di questa corrente di pensiero. Il secondo è un teorico dell’intelligenza artificiale che fece scuola mezzo secolo fa, per essere successivamente criticato. Sarei curioso di sapere a quale dei due ti ispiri, oppure se si tratti di un personaggio di romanzo russo, o un menscevico che io abbia dimenticato.
          Per quanto riguarda il merito della questione, io non sono un climatologo, ma a furia di avverbi (tu usi “fondamentalmente”) non mi convincete. Voglio sapere qual è la percentuale di origine antropica. Percentuale vuol dire un numero. Tutto il resto è poco serio.

          "Mi piace"

        • Scusa l’enorme ritardo con cui ti rispondo, ma è un periodo molto incasinato. E passo a risponderti.
          Nota preliminare: se lavori ancora direi che posso tranquillamente permettermi di chiamarti ragazzo.
          Quanto al merito, vedo che proprio non ci sono canali di comunicazione fra noi due, a partire dalla tua fede nell’esistenza dei cambiamenti climatici, o meglio nell’esistenza di cambiamenti climatici con caratteristiche diverse da quelle che hanno avuto per quattro miliardi e mezzo di anni, con la fede aggiuntiva nella religione che dice che noi avremmo a che fare con tutto questo: se sei disposto a credere a queste leggende in confronto alle quali la bibbia è un trattato storico-scientifico dalle fondamenta solidissime, temo proprio che sia molto ma molto difficile dialogare: la fede è fede, si sa, e non esistono prove o documenti razionali in grado di scalfirla.
          Solo una cosa desidero controbattere: la leggenda che le armi sarebbero la causa di tutto. Sei partito dalla denuncia di AI sulla violenza che subiscono le donne afghane (in realtà di tutto il mondo islamico e in India): ecco, parlare di armi qui è semplicemente ridicolo: queste donne vengono giustiziate con le pietre, o con una corda al collo. Mani e piedi ai ladri e lingua ai blasfemi vengono tagliati con coltelli da cucina o con accette da legna. Quanti degli omicidi in ambito domestico e in risse da strada o da bar vengono commessi con armi da fuoco e quanti con coltelli, bastoni, colli di bottiglia, pietre, ombrelli, corde, benzina e accendino, o semplicemente a mani nude, come alcuni recentissimi? E prima dell’invenzione delle armi da fuoco non c’erano guerre e non si uccideva? E non c’erano guerre e non si uccideva prima che si fabbricassero lance spade e catapulte? Dai su, siamo seri per favore. Capisco che per vivere è necessario avere una qualche fede e che le fedi, per loro natura, difficilmente sono molto amiche della logica, ma quando oltre che illogiche sono anche delle balle facilmente smontabili, direi che si sta andando davvero un po’ troppo oltre rispetto al livello di razionalità che mi è necessario per poter dialogare.

          "Mi piace"

      • Orpo, caro Erasmo, scusa ma leggo solo adesso la tua domanda. Abbi pazienza, ho avuto poco tempo per pistolare su internet, sono momenti difficili: giusto a proposito di cambiamenti climatici, è successo un disastro al petrolchimico di Ferrara a causa del nubifragio di venerdì scorso. Una cosa mai vista a memoria d’uomo. Ma non voglio annoiare nessuno, sorvoliamo.
        Ebbene sì, hai indovinato. Marvin Minsky è stato un fulgido esempio per me, quando ero un bel ragazzo. E quel fulgido esempio ha guidato i miei passi. Lui e Papert, per la verità. E anche molti altri. Purtroppo il nome della disciplina da lui avviata è diventato un marchio per vendere porcherie. Ma anche su questo preferisco sorvolare.
        Allora, se ho capito bene la questione, tu vuoi sapere qual è la percentuale di CO2 immessa in atmosfera di origine antropica, giusto? Ti potrei rispondere: il 101%, ma sarebbe una risposta “ad usum delphini”. Una spiegazione un minimo corretta deve essere più articolata. Le emissioni in atmosfera di origine naturale provengono principalmente dalla respirazione dei vegetali (compresi i microbi che vivono nel terreno) e degli animali , dagli oceani, dagli incendi (che però sono solo in parte di origine spontanea) e dai vulcani. Facendo le somme, abbiamo: 220 Gt/anno per i vegetali, circa altrettanto gli animali (non dimenticando che oggi una buona parte della biomassa animale è costituita da animali di allevamento), 332 Gt sono rilasciate dagli oceani, mentre incendi e vulcani arrivano complessivamente a 2 Gt/anno. In totale abbiamo 774 Gt emesse in atmosfera ogni anno. Però, le piante assorbono ben 450 Gt/anno e gli oceani altre 338 Gt/anno. Questo porta ad un bilancio, addirittura, negativo: 788 – 774 = -14 Gt. Restano le emissioni dovute alle attività antropiche (soprattutto bruciare combustibili fossili), che contribuiscono per 26 Gt/anno, e portano il bilancio in positivo (aumento della concentrazione di CO2) di circa 12 Gt/anno. È chiaro che questi numeri sono stime, mica nessuno può misurare tali enormi volumi di materia. Allora come facciamo a sapere che le cose stanno proprio così? Ci viene in aiuto la chimica. Il Carbonio si presenta sotto forma di 2 isotopi, il C12 (più comune) e il C13. Gli organismi viventi preferiscono il C12, quindi il rapporto C13/C12 nelle piante è inferiore a quello presente in atmosfera. Pertanto, le piante tendono a lasciare più C13 in atmosfera, e questo significa che il C13/C12 nella CO2 in atmosfera dovrebbe aumentare, quando aumenta la concentrazione di CO2. Invece sta diminuendo (campionamenti dal 1980 ad oggi), con meravigliosa correlazione rispetto agli ipotizzati contributi delle attività antropiche.
        C.V.D.
        Stammi bene.

        "Mi piace"

        • Grazie per la risposta, molto documentata e chiara. Peccato che non fosse questo che volevo sapere.
          Devo comunque ammettere che la colpa è mia, perché ho lasciato volutamente nel vago la domanda. Perché l’ho fatto? Per fare un test, se non ti offendi. Seguimi, ti prego.
          Io sono l’uomo della strada, e gli dicono che il riscaldamento globale è un male, che bisogna contrastare. Gli parlano di un processo che dura da decenni, anzi, da secoli, ma ha accelerato pericolosamente in coincidenza con l’aumento delle emissioni di CO2. Di recente, in apparente contraddizione con quanto sopra, ogni evento climatico appena un po’ diverso dalla normalità viene tranquillamente attribuito, se possibile, al riscaldamento globale, e, se non comporta aumento di temperature, a un non meglio specificato “cambiamento climatico”. In ogni richiamo di questo tipo c’è una implicita o esplicita colpevolizzazione dell’uomo, unita a un esplicito invito a “fare presto”, che, nella mia grettezza, decodifico in un “date subito soldi ai governi, così diminuiranno le temperature”.
          A questo punto, uno può dirmi: uomo della strada, affidati agli esperti, pirla che non sei altro. E io mi ci affido. Constato che la scienza ufficiale è schierata sull’origine antropica, mentre un gruppo di scienziati anziani no. Ciò si può spiegare in due modi: 1. Gli anziani sono rincoglioniti; 2. Gli anziani sono in pensione, e quindi non rischiano rappresaglie che mettano a rischio la loro carriera. Contro la prima ipotesi gioca il fatto che non tutti i pensionati hanno l’Alzheimer; contro la seconda … no, non riesco a trovare niente contro la seconda.
          E veniamo finalmente alla mia domanda, la cui vaghezza, ti ripeto, era admittedly maliziosa. Volevo vedere se avresti risposto sull’origine antropica del CO2 o, come è di maggior interesse per tutti noi, sull’origine antropica del riscaldamento globale. Ci ho pescato, come prevedevo.
          Ma puoi sempre darmi quell’altra percentuale.

          "Mi piace"

        • Allora, caro Erasmo, rispondo prima a te e poi a Barbara. L’ordine di precedenza deriva solo dalla convenienza, in quanto la risposta alle tue osservazioni include elementi che in parte servono a replicare anche alle osservazioni di Barbara.
          Mi spiace che questo scambio proceda con un ritmo che fa sembrare i piccioni viaggiatori una tecnologia di Star Trek, ma che ci posso fare: lavoro, sì, nonostante la mia veneranda età, e quando non lavoro vado in montagna più che posso, perché a me non resta molto tempo, e per come si stanno mettendo le cose, c’è il rischio che non resti molto tempo neanche alle montagne prima che crollino… (no pun intended, a richiesta lo spiegherò).
          E inoltre, ci si è messo di mezzo anche questo WordPress del cavolo che non mi faceva più accedere al profilo di Minsky (ammesso che si chiami “profilo”, Barbara sostiene che non si chiama così), per cui ne ho dovuto fare un altro… ma c’è sempre la foto del nobilissimo volto dell’Eroe Gaetano Bresci a identificarmi, così sapete che sono io.

          Dunque, “uomo della strada”, amico mio. Il riscaldamento globale non è un “male” in sé e per sé. Bisogna capire bene qual è il punto importante. L’equilibrio climatico del pianeta è sempre stato molto critico, per motivi dipendenti dalla fisica dell’atmosfera e dalle complesse interazioni tra fenomeni astronomici (eccentricità dell’orbita, precessione, attività solare), oceani, terre emerse, biosfera, etc. etc.
          Questo delicato equilibrio, tante volte nel corso della storia della Terra ha subito grandi oscillazioni passando da ere glaciali in cui per esempio la Val d’Adige era sotto duemila metri di ghiaccio, ad ere interglaciali in cui per esempio dove adesso ci sono le Dolomiti c’era un mare tropicale ricco di atolli e barriere coralline (è buffo, ma non c’è un termine positivo per indicare le ere “calde”. Uno magari si aspetta che si chiamino “ere torride” o qualcosa del genere, invece no, si chiamano “interglaciali” come se la glaciazione fosse la condizione normale e il periodo caldo un intermezzo temporaneo. Pertanto adesso ci troviamo a vivere in un’era interglaciale).
          Ma!
          Il passaggio da un’era glaciale ad una interglaciale è sempre stato relativamente lento, questione di diverse migliaia di anni. Perché è importante questa lentezza? Perché le specie viventi hanno bisogno di tempo per adattarsi, in quanto l’unico meccanismo che possono sfruttare per farlo è la selezione naturale, che richiede molte generazioni per attuarsi. Anche così, ogni volta che ci sono questi grandi cambiamenti molte specie vanno incontro all’estinzione. C’est la vie. Noi umani possiamo (in linea teorica) campare lo stesso, perché abbiamo i frigoriferi, l’aria condizionata, i dissalatori, oppure per converso le caldaie, i calzettoni di lana e le giacche di Goretex. Possiamo sopravvivere anche sulla Luna o in orbita attorno alla Terra, per qualche tempo, con l’opportuna attrezzatura.
          In quest’ultimo secolo, però, il trend del riscaldamento ha preso una corsa che non si era mai verificata prima nella storia del pianeta. La velocità di questo andamento è almeno cento volte maggiore di quanto fosse mai successo prima. Quindi: hai una cosa che sta in precario equilibrio, tende a cascare a destra o a sinistra, e tu gli dai un calcio fortissimo. Ovvio che cascherà malamente, no? È chiaro il concetto? E quale sarebbe la “contraddizione” nell’attribuire gli eventi atmosferici estremi al riscaldamento globale? Cos’è il calore? Il primo principio della Termodinamica ce lo ricordiamo? Più energia si accumula, più massicci sono gli effetti. È la Fisica.
          Ora, facciamo attenzione però ad un fatto. L’ho già scritto sopra ma repetita iuvant. Ogni problema, di qualunque genere, viene affrontato dai politici in un solo modo e con una sola prospettiva: usarlo per affossare gli avversari e/o tirare acqua al proprio mulino. Tutti gli altri che non sono politici ma hanno potere economico, invece pensano a come farci dei soldi. Nessuno, per quanto riguarda il riscaldamento climatico, ha intenzione di fare niente per rimediare, anche perché nessuno sa come fare e anche se qualcuno lo sapesse, sarebbe tremendamente difficile farlo.
          In pratica, il riscaldamento c’è, farà il suo corso e sarà un bagno di sangue: per l’ambiente, le popolazioni che vivono già in condizioni precarie e dispongono di scarse risorse (okkio che qui in Itaglia non siamo affatto messi bene quanto a risorse), le specie animali e vegetali che non riusciranno ad adattarsi (ma chi se ne frega dirai tu, gli animali vado a vederli allo zoo e le piante al giardino botanico), etc. etc.
          Beh, eppoi, amici miei, se come mi par di capire siamo una banda di vecchietti da ospizio, non faremo neanche in tempo a vedere tutti questi disastri. Sarà brutto per chi resta, però.
          Comunque, se c’è qualcuno da “colpevolizzare” è solo chi ha avuto la smania dello sviluppo senza freni (nota bene: fino a solo poco tempo fa, tutti i politici farneticavano di “crescita” e “sviluppo”, e ancora oggi c’è chi si lamenta per il cosiddetto “inverno demografico”, che sarebbe solo una benedizione, almeno fosse arrivato molto ma molto prima). Quindi: chiese, capitalisti, politici. Sapete cos’è l'”Earth Overshoot Day”?
          No, non date soldi al governo, non date soldi a nessuno. Sono tutti avvoltoi.
          Che ci sia chi non concorda con alcuni aspetti delle analisi scientifiche del fatto (ripeto: è un fatto misurabile con lo stesso criterio per cui quando il termometro clinico segna trentasette e mezzo decidi che hai la febbre) che il pianeta si sta riscaldando (ancora: è un modo impreciso di esprimersi, non è il pianeta che si riscalda, il pianeta ha un nucleo di ferro fuso, è già ben caldo di suo, è l’atmosfera, il suolo e gli oceani), niente di strano, ognuno ha le sue opinioni, come diceva Clint Eastwood. Questi scienziati anziani espongono argomenti convincenti? Bene. Vediamo cosa dicono. Ma se sparano cazzate che un liceale è in grado di smontare, forse sono proprio rincoglioniti.
          Infine, non capisco che cosa intendi con la distinzione tra “origine antropica del CO2” e “origine antropica del riscaldamento globale”. Ci “hai pescato” che cosa? Nel dire una sciocchezza? Secondo te i “gas serra” si chiamano così per quale ragione? Perché generano l’effetto serra? Bravo. Allora se il gas serra (in eccesso) è di origine antropica (come dimostrato), anche il riscaldamento è di origine antropica. O Aristotele è vissuto invano?

          Ed eccomi a te, Barbara. Non ho intenzione di fare a gara a chi è più anziano, ci mancherebbe. Non si chiede l’età ad una signora. Per cui puoi pure chiamarmi “ragazzo”.
          Ora, se cominci dicendo “cambiamenti climatici con caratteristiche diverse da quelle che hanno avuto per quattro miliardi e mezzo di anni”, devo sospettare che tu non abbia chiaro di che cosa si sta parlando.
          Infatti, quattro miliardi e mezzo di anni fa la Terra non aveva atmosfera e la superficie era roccia fusa. Successivamente, nel corso di molti milioni di anni, ha cominciato a formarsi un’atmosfera costituita da azoto, vapore d’acqua, metano, idrogeno, ammoniaca, anidride carbonica, etc. Niente di molto buono, eh? Bisogna aspettare fino a circa due miliardi di anni fa, perché apparissero i primi cianobatteri capaci di ridurre gli ossidi e liberare ossigeno, poi “aiutati” dalla fotosintesi delle alghe. Ma un’atmosfera utile a sostenere la vita degli organismi complessi cominciò a formarsi solo ottocento milioni di anni fa. Ottocento milioni di anni è comunque tanto tempo, siamo d’accordo, e allora ti perdono e penso che tu abbia voluto usare un’iperbole.
          Dunque, le “caratteristiche diverse” dell’attuale cambiamento climatico rispetto a quelli che si sono succeduti in questi ottocento milioni di anni, consiste nel fatto che adesso il cambiamento è troppo repentino. Centinaia di volte troppo. Questo causerà danni terribili. E penso che qualche brutta conseguenza faremo in tempo a subirla anche noi vecchietti, anzi almeno per quanto mi riguarda, la sto già subendo.
          Quanto al “credere”, vedi: c’è un “credere” che non è altro che prendere atto delle evidenze osservabili e misurabili, e delle deduzioni che secondo logica se ne possono inferire (il buon vecchio Aristotele insegna), che si chiama più appropriatamente “sapere”. Poi c’è il “credere”, che è quello a cui alludi tu, che è prendere per buona qualsiasi fregnaccia, anche le idiozie di Enzo Pennetta, quando dice qualcosa che collima con quello che ti fa piacere sostenere.
          Il problema è, che se metti nel minestrone, oltre alle patate, i fagioli, le carote, gli spinaci, il sedano, le zucchine etc., anche la cicuta, il minestrone è velenoso e lo devi buttare tutto quanto.
          Ed è così che succede quando argomenti e critiche giuste, circostanziate e legittime, contro le prevaricazioni e le bugie del potere, vengono mescolate ad autentiche fesserie, che violano tanto le evidenze quanto il buon senso. Si sputtana tutto!
          Bene. Avevo premesso: “io vado per esempi cercando di spiegarmi meglio, tu gentilmente non prendere gli esempi come argomento globale e conclusivo, sono esempi”. Hai ignorato, a quanto pare, la mia premessa.
          Gli eserciti occidentali (in massima parte USA) sono stati venti anni in Afghanistan per risolvere il problema dei talebani. Sono stati lì con tutto l’armamentario tecnologico: missili, cannoni, proiettili a guida laser, droni, e chissà quant’altro. Alla fine sono scappati, e i talebani erano lì, pronti e arzilli come non mai. Ora vuoi raccontarmi che i talebani hanno vinto tirando le pietre? Facendo assalti armati di coltello e accetta? Oppure con armi quasi altrettanto moderne ed efficaci, quanto quelle degli occidentali? Ma dove le trovano armi e munizioni, i talebani? Hitler aveva acciaierie, officine meccaniche avanzatissime, ingegneri aeronautici, miniere di carbone, tecnologia all’avanguardia in ogni settore. I talebani sono come il Terzo Reich? Hanno le acciaierie? Le fabbriche di munizioni? Lo capisci che, se nessuno gli vende le armi, quelli possono armarsi solo di coltelli (spuntati) e di bastoni, e in una settimana vengono fatti fuori tutti? Ma allora, perché dopo venti anni sono ancora lì? Perché chi detiene il potere nelle nazioni occidentali (basilarmente, USA) non vuole che le guerre finiscano. L’industria bellica è una miniera d’oro. E anche l’Europa sta bene così. Qualche guerricciola vedi che riusciamo a farla anche noi, ogni tanto.
          Hai capito finalmente quello che sto dicendo o vuoi continuare a storpiare il mio pensiero per dimostrare che hai ragione tu?

          "Mi piace"

        • A quanto pare devo avere grosse difficoltà a farmi capire, anche se normalmente non mi succede, quindi ci riprovo per l’ultima volta: tu credi a quelle puttanate perché hai trovato dei calcoli rigorosissimi che ti hanno convinto, esattamente come c’è chi crede all’astrologia perché anche quella è basata su calcoli rigorosissimi che danno l’impressione di essere basati su qualcosa, e c’è stato addirittura un fisico che ha dimostrato, con le leggi della termodinamica, la verginità della madonna: il fatto che i calcoli siano rigorosi non dimostra assolutamente niente, quindi tu continua pure a goderti l’apocalisse prossima ventura mentre io continuo a godermi il pianeta che dei terroristi climatici e delle loro previsioni se ne è sempre fregato e sempre se ne fregherà. Quanto alle armi, Roma ha costruito un impero senza bombe, senza caccia, senza cannoni e i barbari, senza caccia senza bombe e senza cannoni lo hanno distrutto. Punto.

          "Mi piace"

        • Nonnò, nessuna difficoltà, io ti ho capito benissimo. Ho capito che ti mancano le basi minime per un confronto dialettico non dico costruttivo, ma che almeno stia nei paraggi della logica e del senso comune.
          Accumuli fallacie argomentative come un orso bruno marsicano in pasciona accumula grasso corporeo.
          I “non sequitur” si intrecciano con gli “argumentum ad hominem”, abbondano le “ignoratio elenchi” (anche dette “omini di paglia”), e intravvederei anche qualche velato “argumentum ad Hitlerum”, che funziona sempre perché come dicevano i nostri vecchi “al peggio non c’è mai limite”.
          Chi crede alle puttanate mi pare che sia tu, faccio un esempio: «abbiamo … scelto di non sfruttare … i giacimenti di gas dell’Adriatico».
          Io non ho modo in questo spazio di mostrarti che hai detto una fesseria, ma te lo spiega bene lui:

          Anzi, meglio ancora, te lo racconta, perché non c’è niente da spiegare, solo da raccontare i fatti.
          «Tu credi a quelle puttanate perché hai trovato dei calcoli rigorosissimi» no, questo è un omino di paglia: io non ho accennato da nessuna parte a “calcoli rigorosissimi”, ho parlato di “evidenze osservabili e misurabili, e delle deduzioni che secondo logica se ne possono inferire”.
          Poi, oh, tu te ne puoi fregare sia dei fatti che delle evidenze osservabili che dei calcoli, ma al tuo posto non sarei tanto sicuro che i fatti se ne freghino di te. Ti piaccia o no, ci sei in mezzo. Forse dovresti renderti conto che il “pianeta”, ormai, non è più un posto dove basta stare attenti a non farsi mangiare dalla tigre dai denti a sciabola e a rifugiarsi nella grotta per non farsi colpire dal fulmine quando arriva il temporale. Il “pianeta” è un posto, oggi, dove nazioni con centinaia di milioni di abitanti, governate da caste prive di qualsiasi scrupolo etico (come è sempre stato nella Storia, ci mancherebbe), devono trovare il modo di mantenere uno stile di vita che consuma le risorse del pianeta ad un ritmo forsennato. E quando le risorse diventeranno (ancora più) scarse e il gioco si farà (ancora più) duro, ho la sensazione che tanti budini molli che se ne fregavano faranno una triste fine.
          Poi guarda, commento ancora solo questo e basta.
          «Quanto alle armi, Roma ha costruito un impero senza bombe, senza caccia, senza cannoni e i barbari, senza caccia senza bombe e senza cannoni lo hanno distrutto.»
          Ma capisci che nella foga di contraddirmi stai affermando la stessa cosa che ho detto io?
          I romani non erano forse all’avanguardia nel campo militare, rispetto a qualsiasi altra popolazione del tempo? Lo sai che potevano costruire un ponte fluviale in meno tempo di quanto ne impiegano oggi i genieri per stendere un Bailey?
          Allora, non ti pare che sia un esempio esattamente equivalente al Terzo Reich di Hitler che aveva le acciaierie, cambiata l’epoca, o magari alle superpotenze di oggi che hanno armamenti tecnologici sofisticati oltre agli arsenali atomici?
          Senti, io non ho alcun interesse a convincerti delle mie idee, ero solo dispiaciuto che un goffo errore concettuale imbrattasse la tua pagina, e te l’ho segnalato. Sforzo vano, pazienza. Rimane valido l’invito a passare dal forum se vuoi.
          Buona vita.

          "Mi piace"

        • Amen, la messa è finita, andate in pace, e che la benedizione del Signore ti accompagni e ti protegga.
          Sai, non è che ripetendo trenta volte sempre le stesse fregnacce queste diventino vere e convincenti; in ogni caso ci rivediamo fra vent’anni e faremo il punto della situazione.
          Quanto al forum, come ho già detto e ripetuto, non li ho mai frequentati perché non mi interessano e non mi piacciono, e sicuramente non ho nessuna intenzione di iniziare adesso.

          "Mi piace"

  1. ***
    il self-hate funziona a strati concentrici, come una cipolla.

    Ogni volta che, per dire, un giornale tedesco rivanga qualche stereotipo sugli italiani, tipo ai mondiali del 2006, chiunque voglia aspirare al titolo di progressista si spertica a dargli ragione – lo stesso per i progressisti inglesi quando un giornale spagnolo o francese riciccia qualche trito stereotipo, per carità. Però anche i tedeschi, o i francesi, o gli spagnoli, che sono tanto intelligenti quando parlano male di noi (chiunque sia noi) sono merda se è un giornale russo a parlar male dell’Europa occidentale; e anche i russi, diciamocelo, sono cacca davanti a qualunque Paese in via di sviluppo. Per non parlare, per dire, di quanto schifo faccia qualunque società che accetta il modello di sviluppo di tecnologia e industrializzazione, tipo India, quando c’è da giustificare che i suoi abitanti vengano fatti saltare in aria da gente che ritiene che lo stato di pastori nomadi sia il massimo della vita. E così via. Se gli esseri umani morissero tutti per salvare i pappataci e le talpe marsupiali, insomma, sarebbe anche una buona cosa. E naturalmente, quando arrivano gli alieni, anche i pappataci e le talpe marsupiali diventano merda. Il sottotesto che permea tutto il film è immutato e immutabile: “sì, ce lo siamo meritato, siamo cattivi come dimostra il fatto che accogliamo queste pacifiche macchine da guerra alte 600 metri armate di raggi della morte di 14 tipi diversi con due soldatini armati di M-16, hanno fatto bene a incenerirli”

    ***
    Eugenio Mastroviti che recensisce il film The day the Earth stopped.nel 2009, mi sa che noi adesso stiamo vedendo gli effetti del culto di gaia iniziato in quel periodo nel mondo anglosassone.
    il link all’articolo è: http://inminoranza.blogspot.com/2009/02/self-hate.html

    "Mi piace"

  2. Guarda, Barbara, è una cosa più grande di così. Nonostante sia sotto gli occhi di tutti quello che è successo in Sri Lanka, l’agenda 2030 procede alacremente nell’affamare progressivamente (hai colto il doppio senso?) il pianeta e i suoi abitanti, almeno i bipedi. In Olanda, e poi in Irlanda e in Canada, il nuovo obiettivo è abbattere i nitrati, cioè, più prosaicamente, abbattere il bestiame e, limitando o vietando i fertilizzanti azotati, i raccolti. Se consideri che la guerra in Ucraina ha già di suo bloccato le esportazioni dei due maggiori produttori mondiali di granaglie e di Urea (elemento-base dei fertilizzanti), ed a questo punto mi chiedo chi e perché abbia voluto la guerra, la carestia è alle porte. A noi costerà spendere (parecchio) di più per riempire il frigorifero, ma nel Terzo Mondo sarà una tragedia.
    Carestie “per disegno” me ne vengono in mente alcune: Ucraina negli anni ’30, Cina negli anni ’50, Etiopia negli anni ’70, Sudan negli anni ’90… tutti i Governi in questione avevano una cosa in comune, indovina quale?
    Qui Pietro ‘o Svedese:
    https://petersweden.substack.com/p/dutch-farmers-11200

    "Mi piace"

        • Considerando che IO MI SONO TROVATA A NON AVERE DA MANGIARE (e tu lo sai), e mi sono anche trovata a vivere per quattro anni, pagate le spese fisse come affitto ecc., con tre euro al giorno (mangiare vestirmi benzina per andare a scuola eccetera, e sai anche questo), non riesco davvero a capire da dove ti sorga la bizzarra idea che i soldi possano sembrarmi superflui.
          Quello che ti stavo chiedendo è se tu pensi che si limitino a volere i nostri soldi e una volta avuti quelli si ritengano sufficientemente soddisfatti da non pretendere altro.

          "Mi piace"

        • Mi scuso per l’incomprensione. Avevo capito che ne facessi una questione ideologica. Abbiamo a che fare con gente molto concreta. Penda alla faccia Herr Schwab, che dovrebbe essere il teorico.

          "Mi piace"

        • Il punto è che i soldi sono sempre solo un mezzo, e anche quando sono un fine, si tratta sempre di un fine intermedio, quindi il punto è che cosa vogliono alla fine della partita, quando avranno fatto saltare il banco e intascato tutto.

          "Mi piace"

        • Non so, Erasmo, mi sembra riduttivo. Certo i soldi sono un bell’incentivo, ma alcuni degli obiettivi non sembrano averci nulla a che fare: ad esempio la riduzione di oltre il 90% della popolazione mondiale (l’obiettivo degli Illuminati è arrivare a 500 milioni, dagli attuali sette miliardi), e poi gli yacht chi glieli costruisce? O la soppressione della cultura e della struttura sociale dell’Occidente, che ha prodotto, fra le altre cose, quegli yacht. E per conseguire questi obiettivi, di soldi ne spendono veramente tanti, Bill Gates ha letteralmente buttato una montagna di milioni per lanciare una catena di supermercati eco-chic in Olanda che è rapidamente fallita, Soros ha buttato un miliardo di dollari solo nella campagna di Hillary Clinton del 2016. Sembra che per loro andare broke sia una conseguenza accettabile dell’andare woke.
          La mia speranza, che è quasi una certezza ma sono un inguaribile ottimista, è che stiano facendo un passo decisamente più lungo della gamba, e che finiranno appesi ai lampioni prima di capire cosa stia succedendo. Inoltre, il resto del mondo non sembra d’accordo con i loro obiettivi, è strano ma la nostra eredità culturale è più rispettata in Oriente (Cina compresa) che da noi.

          "Mi piace"

Lascia un commento