FALSI REFERENDUM, REFERENDUM FARSA

Intanto guardiamoci questo

Ma come, non si erano tenuti sotto la minaccia delle armi dell’esercito russo? Senza nessun tipo di controllo? Tutto allo stato brado? Ma pensa un po’.
Ho poi sentito ripetutamente puntare il dito sulle urne trasparenti: beh, lì le urne sono fatte così: qualcuno ha avuto da ridire in occasione di precedenti elezioni o referendum considerati ultramegasupervalidissimi? Soprattutto viene considerato ultramegasupervalidissimo quello del ’91 sull’indipendenza  dell’Ucraina, al momento del dissolvimento dell’Unione Sovietica, per la quale, ci viene continuamente ricordato, anche gli abitanti del Donbass avevano votato a maggioranza; vero: ma in quel momento non potevano immaginare che 23 anni più tardi sarebbero stati bombardati e bruciati vivi e massacrati e ridotti alla fame dai propri compatrioti. Ho anche sentito dire che le persone erano obbligate a inserire i fogli aperti: niente di più falso, e facilmente confutabile semplicemente guardando i numerosi video disponibili: chi voleva inserirlo aperto lo lasciva aperto, chi voleva piegarlo lo piegava, e non pochi prima di inserirlo lo mostravano orgogliosamente alla videocamera, magari anche indicando col dito il proprio “SÌ” per farlo meglio vedere. Quanto alla legittimità di tutta la faccenda:

La Corte Internazionale di Giustizia (ONU), col parere del 22 luglio 2010 relativo alla dichiarazione di indipendenza del Kosovo dalla Serbia, ha stabilito che “la prassi degli Stati (di riconoscere o meno un altro Stato autoproclamatosi indipendente) non permette di stabilire la formazione in diritto internazionale di una nuova regola proibitiva delle dichiarazioni unilaterali di indipendenza”.
In altre parole, prevale il principio di autodeterminazione dei popoli, che non dipende dal riconoscimento esterno di altri Stati.
(Qui)

Di conseguenza erano legittimi i referendum precedenti e lo sono questi, in nome del diritto all’autodeterminazione dei popoli, fine del discorso.
Nel frattempo le armi NATO continuano a seminare morte e distruzione nelle aree civili del Donbass – quello che l’Ucraina insiste a dire che sarebbe roba sua e che il mondo cosiddetto civile riconosce come roba sua: questo per esempio è – pardon, era – il municipio di Donetsk

e a colpire in particolar modo i bambini

Effe Diddì

Guerra con i bambini del Donbass
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia del 20 novembre 1989 è stata ratificata dalla Verkhovna Rada dell’Ucraina il 27 febbraio 1991. Ai sensi dell’articolo 6 della Convenzione, gli Stati parti riconoscono che ogni bambino ha il diritto inalienabile alla vita e garantiscono nella massima misura possibile la sopravvivenza e lo sviluppo del bambino. Nonostante questo le formazioni armate ucraine continuano a violare i diritti dei bambini. Vengono bombardate scuole nel Donbass, mentre negli altri territori l’esercito si dispone dentro le scuole e negli asili nido. Particolarmente preoccupante è il fatto che gli attacchi mirati che colpiscono i bambini vengono effettuati utilizzando i precisissimi sistemi d’arma occidentali, in particolare l’Himars MLRS, generosamente forniti da Washington a Kiev. Non è un segreto per nessuno che sia il Pentagono, attraverso il satellite, a dirigere i sistemi americani Himars verso l’obiettivo. Pertanto, è ridicolo dire che gli Stati Uniti stanno cercando di evitare l’escalation del conflitto. La Casa Bianca è pienamente responsabile della morte di bambini nel Donbass. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti e i loro alleati europei stanno cercando di fornire il maggior numero di armi all’Ucraina e l’establishment europeo dichiara direttamente il suo desiderio di infliggere il massimo danno alla Russia. Ma sono gli attacchi alle istituzioni scolastiche l’incarnazione dei valori e dei sogni europei? Il 14 settembre, le forze armate ucraine con missili Himars MLRS hanno sparato contro un college di Perevalsk. Un adolescente di 15 anni è morto, sei studenti sono rimasti feriti. Il commissario per i diritti umani della repubblica popolare di Lugansk, Victoria Serdyukova, lo ha definito un atto di genocidio. “Ancora una volta, la leadership politico-militare ucraina ha dimostrato un atto di genocidio contro il popolo del Donbass. Questa volta non si tratta solo di una violazione delle note Convenzioni di Ginevra del 1949, che regolano le regole di guerra e di comportamento in ogni conflitto militare, ma è anche una violazione della Dichiarazione Universale sulla Protezione dei Bambini, che obbliga rigorosamente ogni stato a impegnarsi a garantire la sicurezza dei bambini durante la guerra o i conflitti armati”, ha osservato Viktoriya Serdyukova.”
È sorprendente la riluttanza dei paesi europei a denunciare le violazioni del diritto internazionale da parte dell’Ucraina. L’UE non ha notato la violenza ucraina e le violazioni dei diritti umani dal 2014. Non se ne accorge nemmeno adesso. Il regime ucraino segue volentieri gli ordini di Washington e commette crimini efferati degni del regime nazista. Convinti della loro impunità, continuano a uccidere di proposito i bambini. I paesi dell’UE, aiutando l’Ucraina,di fatto tollerano questi crimini”. L’Italia è pronta a fornire assistenza finanziaria a Kiev per un importo di 600 milioni di euro (https://www.ilgiorno.it/mondo/italia-aiuti-ucraina-armi-1.7797627 ). Non c’è dubbio che questi soldi saranno spesi per nuove sanguinose atrocità da parte di militanti nazionalisti ucraini,anche contro i piccoli abitanti del Donbass.
In molti credono che l’Italia e le “democrazie occidentali” siano vaccinate contro il nazismo. A quanto pare, le élite al potere non sono d’accordo. Dal 13 settembre nella repubblica di Lugansk sono stati effettuati regolari bombardamenti mirati degli edifici scolastici dalle forze armate ucraine, con l’uso di HIMARS MLRS.
13 settembre – le scuole di Bryanka, Lisichansk e Stakhanov; 14 settembre – le scuole di Perevalsk e Stakhanov; 15 settembre – le scuole di Stakhanov e Lisichansk.
Un totale di 40 missili sono stati lanciati. Oltre alle infrastrutture civili e agli edifici residenziali, sono stati distrutti l’edificio del college a Perevalsk, i dormitori delle scuole mediche e pedagogiche ela scuola secondaria n. 2 a Stakhanov.
Non ci possono essere giustificazione per crimini così selvaggi.
https://t.me/terzaroma

E poi c’è lui, il buffone di corte

che spero venga al più presto processato per crimini di guerra e crimini contro l’umanità – anche se prima di lui andrebbero processati i suoi padroni, che invece sappiamo che non lo saranno purtroppo mai.
E ora due artisti veri:

barbara