e nasci in Ucraina.
Questa cosa mi è stata raccontata da un tizio che per alcuni anni è stato periodicamente in Ucraina per motivi di lavoro. In uno di questi viaggi ha preso parte, accompagnato da un ministro ucraino, a una manifestazione fotografica. È stato in questa occasione che ha appreso che lì, quando nasce un bambino handicappato, non avendo evidentemente il coraggio di ucciderlo, lo mettono nudo per terra e lo lasciano lì a morire di freddo e di fame. Possono metterci, a morire, ore oppure giorni. Ha appreso questa cosa perché era stata documentata da uno dei fotografi partecipanti alla manifestazione. Sul quale fotografo si è avventato il ministro urlandogliene di tutti i colori per avere osato mostrare questa cosa in presenza di un ospite straniero. Gli ho chiesto in che periodo sia avvenuto questo; ha risposto che lui ci è andato dal 2009 al 2014, quindi è stato in questo intervallo, e non credo ci siano buoni motivi per pensare che le cose siano cambiate. E dato che non faccio troppa fatica a immaginare quali saranno state le conseguenze – lontano da occhi indiscreti – per lo sventurato fotografo, voglio almeno far sì che il suo coraggio non sia stato vano, diffondendo la notizia.
barbara