I DIRITTI DI

I diritti dei bambini, i diritti delle donne, i diritti delle minoranze, i diritti degli omosessuali, i diritti degli handicappati… Altro che mano alla pistola: se avessi un mitra a portata di mano vuoterei l’intero caricatore. Sembra che troppo spesso qualcuno dimentichi l’esistenza di una cosa che si chiama DIRITTI UMANI: diritti che sono prerogativa inalienabile di ogni essere umano, uomini e donne, bambini e adulti, bianchi neri ciclamino lilla e blu di Prussia, omosessuali eterosessuali bisessuali nosessuali, abili e disabili. Sono diritti DI TUTTI. Se qualcuno reclama diritti per una specifica categoria, in realtà non sta reclamando un diritto: sta pretendendo un privilegio. Poi ci sono determinate persone o categorie, come i bambini e gli handicappati psichici, che non sono in grado di far valere i propri diritti: in questo caso ci sarà qualcuno che avrà il DOVERE di farlo al posto loro, nient’altro che questo: i diritti, restano gli stessi di tutti gli altri. E, restando sostanzialmente in tema, aggiungerei anche questo:

(clic)

In questo momento, poi, c’è una gran bagarre a proposito dei “diritti dei figli delle coppie non etero”. Credo che un disegnino sia utile per chiarire la questione in modo semplice e chiaro:

Ecco, la questione è tutta qui: un uomo non può fecondare un uomo e una donna non può fecondare una donna. Se io faccio un figlio con un uomo – direttamente o indirettamente –, se vivo con lui noi due siamo i genitori di quel bambino, se io vivo con qualcun altro, uomo o donna che sia, il bambino vive con un genitore solo. Se io sono vedova o ragazza madre e poi mi sposo con un uomo che non è il padre del bambino, quell’uomo non diventa padre del bambino sposandomi, mio figlio non viene iscritto all’anagrafe come figlio di quell’uomo. Allo stesso modo se un uomo feconda una donna – direttamente o indirettamente – e poi il bambino lo tiene lui, la persona che vive con lui non diventa sua madre se donna, o suo padre bis se uomo. È così da sempre: perché mai ciò che non è consentito per legge a un bambino che vive con una coppia eterosessuale dovrebbe diventare legale per uno che vive con una coppia omosessuale? Quindi chi ciancia di diritti dei figli di coppie omosessuali sta parlando del nulla: non esistono diritti dei figli di coppie omosessuali perché, semplicemente, non esistono figli di coppie omosessuali, tutto qui:

e i bambini di una persona che vive con un partner dello stesso sesso hanno ESATTAMENTE gli stessi diritti di qualunque altro bambino (ovviamente non dappertutto: sto parlando del mondo civile, dove tutti i bambini hanno gli stessi diritti e una minoranza sciroccata strepita perché pretende che certi bambini ne abbiano di più. Sicuramente non troveremo gli stessi strepiti per esempio nel mondo islamico, dove i diritti di donne e bambini sono pari a zero e nessuno, qui, strepita perché ne abbiano almeno un po’, tipo come da noi i cani, che se vieni beccato a maltrattarli vieni punito).

Presto, appena avrò un po’ più tempo (me ne serve per procurarmi un po’ di documentazioni che ho visto in giro e mi sembrano interessanti) riprenderò anche il discorso, già precedentemente affrontato, dell’oscena compravendita di carne umana.

barbara

  1. Io avrei scritto “You’re a racist”, ma la scuola pubblica USA è quella che è.
    Non vorrei essere stato un tuo scolaretto, neppure in seconda elementare, se avessi scritto “6 un razista” in un dettato.

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      • Sono arrivato tardi. Anch’io volevo annotare la stessa cosa (la prima, non lo spelling di color. La differenza fra americani e inglesi è che i primi parlano espirando, i secondi risucchiando l’aria).

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        • La maggiore differenza nello spelling è che gli americani cercano di semplificare al massimo, e te ne accorgi se scrivi in Inglese con il correttore automatico fissato sull’American o sul British English: non solo tutte le parole in che finiscono in -our modificate in -or, ma anche ad es. Theatre – Theater; avevano anche cominciato a scrivere “Lite”, Brite”, “Nite” eccetera, poi credo abbiano lasciato perdere (ma c’è ancora la schifosissima Bud Lite).

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        • PS: potrebbe essere di Churchill anche questa, ma non ne sono sicuro: Inglesi e Americani sono due nazioni sorelle, divise dalla stessa lingua.

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        • Se ci addentriamo nello slang scritto, si vede di tutto. Comunque, la parola “lite” ha cittadinanza anche nei modelli di smartphone (che poi sono cinesi, ma i cinesi scrivono in American English).
          Il più bell’esempio di misspelling americano che abbia visto è la scritta su un cesso guasto: “out of odor”. Questa rasenta la poesia.

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