E MI DOMANDO

Quando riferisce di un partito che vuole far inserire nella costituzione l’abolizione dell’uguaglianza fra uomo e donna, perché la signora Viviana Mazza, giornalista – o sedicente tale – del Corriere della Sera, lo definisce “partito islamico moderato”? È forse il partito stesso a definirsi tale? Sì? E allora? Se parlo della mia collega L., che dice di rispettare il ramadan, sono forse obbligata, ogni volta che la nomino, ad aggiungere “quella che rispetta il ramadan”, anche se poi io senza sigaretta in bocca non l’ho mai vista?

E poi mi domando: perché il signor Morsi, signore e padrone dell’Egitto, dopo aver silurato il precedente capo di stato maggiore ha scelto quello che aveva sottoposto le donne che protestavano al test di verginità? Voleva dimostrare, aveva spiegato all’epoca, che le donne che vanno in piazza a protestare sono tutte puttane; e infatti, aveva annunciato trionfante, nessuna di loro era risultata vergine. Peccato – oltre alla vergogna del fatto in sé – che i test non fossero stati fatti al momento dell’ingresso in caserma, bensì immediatamente prima di lasciarla…

E poi ancora mi domando: che differenza c’è fra le leggi razziali del ’38 che vietavano l’adozione di testi scolastici di cui l’autore, o uno degli autori, fosse ebreo, o che fossero illustrati da un ebreo, o stampati in una tipografia di proprietà di un ebreo, o pubblicati da una casa editrice di proprietà di un ebreo, e questa porcata qui?

(No, le domande non vanno in vacanza a ferragosto. E neanche l’indignazione)

barbara