Che sarebbe una cosa, libro e CD, pubblicata da Feltrinelli, su Ai Weiwei, quel poliedrico artista e dissidente cinese a cui hanno chiuso il blog e poi lo hanno messo in galera e poi gli hanno dato una multa pari a circa un milione e mezzo di euro e un po’ di queste cose le avevo lette in giro e così quando ho visto il libro sullo scaffale della libreria mi era sembrato che fosse una buona idea prenderlo. Mi era. Perché il libro comincia con una intervista che dire che due palle dovrebbe rendere l’idea ma invece non la rende mica, perché altro che due palle, saranno almeno una dozzina, e di una cretinitudine che se lo fate fare come esercitazione ai bambini delle elementari non ci riescono mica, a fare domande e commenti altrettanto cretini.
Incredibile!
Trovo interessante che il blog sia cominciato con una frase scritta.
Anche tu trovi che, rispetto agli inizi del Ventesimo secolo, ora ci sia un rapporto meno stretto tra arte e letteratura?
Come definiresti la poesia?
Trovo affascinante che tu, come rarissimi altri artisti, sia riuscito a sviluppare una vera pratica architettonica, accanto a quella artistica.
È estremamente affascinante. Quindi per te Wittgenstein [il filosofo, ndb] è stato molto più importante di qualsiasi architetto?
È un’ottima rivista.
Poi c’è una roba che non mi ricordo più, poi qualche pagina dal suo blog e poi un po’ di articoli di Mauro Del Corona pubblicati sul Corriere della Sera. Insomma, se lo volete comprare, per carità, siamo in democrazia, non vengo mica a prendervi a botte, però insomma vedete voi.
barbara