E QUESTE SÌ CHE SONO SODDISFAZIONI!

Amira Hass, la donna che dell’odio per Israele ha fatto una ragione di vita, la donna che su tale odio ha costruito la sua carriera di giornalista, la donna che assecondando tale odio ha scelto di vivere a Gaza e a Ramallah, la donna che in nome di tale odio ha giustificato, quando non addirittura esaltato, qualunque forma di terrorismo, la donna che in onore di tale odio ha mentito e calunniato, questa donna è stata buttata fuori dall’Università di Birzeit presso Ramallah PERCHÉ EBREA.
Adesso vado a brindare.
amira-hass
barbara

… E TANTI TANTI TANTI ALTRI ANCORA

pietre
A chiamarla “legittima forma di protesta”, per inciso, è stata la signora Amira Hass, ebrea per incidente di nascita e interamente venduta alla causa terrorista, che vive nei “territori occupati” e scrive per l’organo di Hamas in lingua ebraica Haaretz (e dato che rappresentanti di Hamas hanno dichiarato di sentirsi pienamente rappresentati da Haaretz, direi che la definizione è assolutamente adeguata). Questo per chiarire che chi nega di essere antisemita con l’argomentazione che “ci sono anche ebrei che dicono quello che dico io” deve aspettarsi da parte mia una robusta scarica di calci nel culo.
E poi vai a leggere l’imprescindibile Ugo Volli.

barbara