DI MORTE, DI DANZE MACABRE E DI ALTRE CONSIMILI COSE (PER RILASSARCI UN PO’)

Ho cominciato a preparare un post con varie cose e documenti ma mi ci vuole ancora un po’ per finire di metterlo a punto, e quindi per ingannare l’attesa vi propongo un Angelo Branduardi d’annata con questa meravigliosa danza con la morte

questa deliziosa danza macabra

e questo splendido post di una coltissima signora che fa sempre dei post meravigliosi.

barbara

CHAD GADYA – UN CAPRETTO

Canto inserito nella Haggadah di Pesach nel XVI secolo (qui informazioni utili e testo) e da allora cantato ogni anno come parte integrante delle celebrazioni di Pesach. Io però ve lo propongo nella speciale interpretazione di Chava Alberstein, che vi ha messo una sua aggiunta personale dal momento che, se la storia di base non cambia, poi mi dor le dor, di generazione in generazione, la Storia si incarica di aggiungere nuove tragedie e a imporre nuove riflessioni.

Quest’altra speciale versione italiana che vi propongo invece, è ciò che accade quando due Grandi Maestri prendono in mano un capolavoro e lo fanno proprio. Buon ascolto e buona visione.

AGGIORNAMENTO: il video con le illustrazioni di Emanuele Luzzati a quanto pare non esiste più, quindi vi dovete accontentare di questo:

barbara

UN CAPRETTO

L’originale, in yiddish, si intitolava Dos kelbl, il vitellino. Herbert Pagani, nel suo originale rifacimento della canzone, lo ha trasformato in capretto: sicuramente per evidenti questioni metriche ma anche, forse, per un richiamo al capretto di cui si narra nel corso della celebrazione di Pesach, storia alla quale si è a sua volta ispirato Angelo Branduardi per una delle sue canzoni più famose, Alla fiera dell’est. Qui ve lo propongo con uno straordinario video inedito e con una speciale “aggiuntina”…
Buon ascolto e buona visione.

barbara