SIAMO SOTTO ATTACCO

La nostra civiltà è sotto attacco, da parte dell’islam

Giulio Meotti

Notre Dame, Saint Denis, Rennes, Saint Sulpice a Parigi, Nancy, Pontoise e ora Nantes, la città dei Duchi… Benvenuti in un anno di roghi alle cattedrali e basiliche di Francia e restando solo alle più importanti. Le immagini che vediamo contorcersi riflesse come fantasmi negli incendi che hanno colpito un patrimonio millenario – il più importante d’Europa dopo quello italiano – si uniscono a mostrarci la decivilizzazione in corso.
incendi chiese
Ci vuole cuore, testa, amore per la storia, coraggio intellettuale, apertura a un fede anche quando non è vissuta appieno, senso del tragico, per capire che ci troviamo di fronte a un passaggio storico, forse di consegne. Ho ripensato ad Agostino, che quando seppe del sacco di Roma disse di aver visto le stelle cadere in mare.

Perché le chiese, al di là del patrimonio artistico, sono la nostra civiltà. Credenti, non credenti, atei convinti, se pensiamo che non mentire, non rubare, non uccidere abbiano un valore assoluto e non siano attenzioni dovute a chi appartiene alla nostra religione/razza/cultura con autorizzazione a sbizzarrirci a piacimento con le altre, lo dobbiamo alla civiltà giudaico-cristiana. Che loro, gli islamici, stanno annientando. E a chi pretende di venirmi a raccontare che “non c’è un unico islam” rispondo: quando “gli altri islam” saranno insorti contro i tagliagole e li abbiano estromessi dalla società civile, ne riparleremo. Fino a quel momento io mi rifiuto di chiudere gli occhi di fronte alla realtà, quella delle infinite chiese bruciate e quella di storie come questa. E, ciliegina sulla torta, mettiamoci anche la signora Hidalgo, sindaco di Parigi, da sempre nemica acerrima del cristianesimo e baciatafanario  dell’islam, che ha deciso che il 15 agosto resta sempre festa “di precetto”, e non si lavora, ma non più in onore della Madonna Assunta, bensì dei gatti.

La nostra salute è sotto attacco, da parte del governo (e della magistratura)

Che sta importando a rotta di collo clandestini positivi al coronavirus, che poi se ne vanno per conto proprio e scorrazzano per la penisola in lungo e in largo, che ha istituito, a quanto pare, un salvacondotto (cliccare sull’immagine per ingrandire),
salvacondotto covid
e con un ministro dell’interno che addirittura se ne va in Libia per concordare (a nome di chi? Su mandato di chi?) che ci portiamo a casa tutti coloro che si trovano nei centri di detenzione libici. Per prevenire gli ingressi illegali, dice, e quindi li dichiariamo legali ad honorem e di illegali non ce ne sono più. E per combattere le reti di trafficanti. Sostituendoci a loro. Poi quando ne saranno arrivati in numero sufficiente per scatenare una nuova ondata di epidemia, il governo potrà tornare a rinchiuderci in gattabuia e annullare le elezioni previste per settembre.

Le nostre forze dell’ordine sono sotto attacco, da parte del governo
Gianni Tonelli
La nostra economia è sotto attacco, da parte del governo
Castelli
Ed è pure recidiva. Quasi quasi le sciolgo all’urna un cantico che forse non morrà:

Con questa faccia da cretina
sono soltanto una gallina
come a voi chiaro apparirà.

So dire solo puttanate
e una montagna di cazzate
perché il cervello non l’ho più.

Sono imbecille e scema assai
di sproloquiar non smetto mai
perché io altro non so far.

E la mia anima si sa
dritta all’inferno finirà
è sicurissimo oramai.

La nostra libertà di pensiero, di parola e di culto è sotto attacco, da parte delle autorità istituzionali
contro famiglia
La nostra cultura è sotto attacco, da parte dei “progressisti”

musicisti
Ma che nessuno ceda alla tentazione di dire che non ci resta che piangere. Perché c’è ancora una cosa che ci resta: COMBATTERE!

barbara