I VACCINI, L’ANESTESISTA*, LA MAMMA INFORMATA

(*sempre lui, quello strafigo strafighissimo da urlo)
(conversazione svoltasi in spiaggia)

Senta signora, chiudiamo qui il discorso, perché poi se no divento sgarbato e vorrei evitarlo.
Ma guardi che io mi informo, leggo…
Dipende da che cosa legge: se legge pubblicazioni scientifiche ci trova le stesse cose che dico io; se dicono cose diverse, si tratta di ciarpame che non vale niente.
Ma lei crede di stare parlando con un’ignorante?! Io ho un dottorato!
In che cosa?
In filologia romanza.

Non c’è niente da fare: più sono ignoranti, e più si danno da fare per dimostrare che sono molto più ignoranti, oltre che molto più deficienti, d quello che avevi pensato.
Anti-Vaxxer
barbara

C’È ANCORA SPERANZA. FORSE.

Le due ragazze che lavorano nello studio di estetista che frequento non sono dei campioni di sveglitudine – anche se comunque sul lavoro sono decisamente migliori delle due titolari che hanno, entrambe, una mano che dire da zappatore è dire poco. Però come sveglitudine c’è da stendere un velo pietoso, per non dire un tendone da circo pietoso. Che io poi non ho ancora capito se quando dicono certe cose lo facciano per guadagnarsi onestamente lo stipendio che percepiscono o perché ci credono davvero. Come quando G. si è messa  a leggermi con aria compunta il foglio illustrativo di una crema che voleva rifilarmi: “Penetra nella cellula e trasforma il grasso in muscolo”. Poi, allargando entrambe le braccia e guardandomi fissa: “Più di così!” L’altra ancora peggio.
L’anno scorso, a pochi mesi una dall’altra, hanno avuto entrambe una bambina.  Avendo ragionevoli perplessità sulle loro doti intellettive nonché sulle loro conoscenze scientifiche, non ho mai osato addentrarmi sulla questione vaccini. Poi l’altro giorno ho sentito la parola galleggiare nell’aria, e allora mi sono arrischiata: “E voi le avete vaccinate?” Entrambe, in coro: “Certo! Già a due mesi e mezzo! Anche quelli solo consigliati!” Erano anche a conoscenza del bambino morto a due anni perché l’otite gli era stata “curata” con l’omeopatia e l’infezione gli ha mangiato le ossa dell’orecchio fino a raggiungere il cervello, e della bambina che sta lottando tra la vita e la morte per il tetano, per il quale non era stata vaccinata. Sì, nonostante i criminali psicopatici antivax che non solo urlano sempre più forte, ma arrivano addirittura a farsi ascoltare alla Camera, forse non tutto è ancora perduto.

Arrivata fin qui, propongo questo delizioso scambio tra un troglodita e Roberto Burioni
burioni 1
burioni 2
(poi nei commenti dice che un suo studente lo ha rimproverato per quel “pulire i cessi”, decisamente pesante, di cui riconosce l’effettiva pesantezza, mentre un altro lo rimprovera, per la stessa espressione, perché il pulitore di cessi ha una sua dignità che l’altro decisamente non ha).
Per esemplificare tutta la questione, comunque, penso che possa essere utile questa immagine.
ricerca vaccini
barbara

FRA POCO SI RIAPRONO LE SCUOLE

E i bambini indifesi, verranno difesi?

TUTTI A SCUOLA. E PROTETTI

Le condizioni di immunodepressione e immunosoppressione possono avere diverse cause. Barbara è la mamma di un bambino che convive con questo problema e ci ha scritto una lettera che vogliamo condividere con voi:

“Sono mamma di un bambino che ha una malattia genetica del sistema immunitario e vive in una condizione irreversibile di immunodeficienza.
Enrico ha 9 anni (quindi perfettamente nell’età della ragione) e una cosa che mi ha fatto davvero arrabbiare è stata vederlo spaventarsi all’idea che, siccome lui non può vaccinarsi, potrebbe essere messo in una classe speciale.
Può mai un Ministro della Repubblica pensare che per risolvere un problema di salute pubblica (e ormai quasi anche di ordine pubblico) si debba penalizzare, ghettizzandoli, i soggetti che andrebbero difesi? Il decreto Lorenzin aveva come scopo quello di tutelare i nostri bambini non quello di metterli alla berlina.

Sapete qual è il risvolto che mi fa sorridere? Che se io avessi ragionato come queste schiere di no vax, free vax, indipendent vax sarei dalla loro parte perché mio figlio ha avuto una violentissima reazione al vaccino del morbillo a causa del quale ha sviluppato una polmonite gravissima. Invece sono andata a fondo, ho cercato di capire, mi sono rivolta a medici competenti (in strutture pubbliche), ho fatto tutte le domande del mondo e ho avuto l’umiltà di ascoltare e cercare di comprendere le risposte. Sarebbe stato molto più facile incolpare l’entità oscura dei vaccini invece di accettare che mio figlio ha una malattia genetica che gli ho trasmesso io, inconsapevolmente ovviamente.
È più facile urlare e sbraitare verso gli altri, attaccarsi ai metalli pesanti e a fantomatiche cospirazioni piuttosto che ascoltare medici e infermieri che hanno dedicato la vita allo studio di certe malattie e accettare che purtroppo le malattie terribili esistono e che il nostro compito di genitori in questi casi è solo quello di lavorare con i medici per garantire ai nostri figli una vita il più possibile normale.
Per questo la proposta della ministra Grillo è un oltraggio. Noi ci battiamo per garantire una vita normale ai nostri figli, a bambini che conoscono la sofferenza, che passano le ore in ospedale attaccati ad una pompa per la somministrazione di un farmaco (il mio, 6 ore ogni 3 settimane da quando aveva 14 mesi e non l’ho mai, giuro mai, sentito reclamare una volta), che non possono andare al cinema a vedere Star Wars nella settimana di Natale perché la prima regola è no posti affollati, che non hanno ancora visto il posto dove è nato il padre perché in Senegal esiste una terribile malattia (per altro senza vaccino) che si chiama malaria.
Quello che non si comprende è come siamo arrivati a questo punto, perché questa guerra tra poveri? Lo Stato dovrebbe garantire i diritti di tutti ma in primis proteggere gli ultimi.
La domanda che più mi urta è “prima come facevano gli immunodepressi?” sottintendendo che l’obbligo esiste solo da un anno e quindi perché ci lamentiamo solo adesso? Quindi visto che c’è il problema del calo delle coperture vaccinali, penalizziamo chi il problema lo subisce e non chi ne è la causa?
È come se invece di mettere in galera il ladro si facesse una legge che impone alle persone di dotarsi a loro spese di una guardia all’ingresso della propria casa.
Fortunatamente, nella fascia di età di mio figlio la maggior parte delle vaccinazioni è stata fatta e fortunatamente viviamo in un meraviglioso contesto dove tutti conoscono il suo problema e collaborano con me per tenere Enrico in sicurezza. Abbiamo un meccanismo di comunicazione dei bollettini medici all’interno della classe e della scuola, ormai rodato dai tempi del nido, che cerca di non violare la privacy degli altri e prova a tutelare mio figlio. Questa è la nostra fortuna ma non possiamo basare la sicurezza dei nostri bambini sulla fortuna.
Quindi, prima della legge ci affidavamo al buon cuore di chi ci sta intorno e al passaparola, osservavamo continuamente i nostri figli alla ricerca di possibili avvisaglie di malattia, ci precipitavamo dal medico ad ogni innalzamento della temperatura, correvamo all’ospedale a fare le profilassi ogni volta che sospettavamo il contatto con una malattia esantematica (mio figlio ha fatto 3 cicli di antivirale per sospetta varicella: pensiamo anche a questi costi), mettevamo le mascherine in aereo.
Certo, l’obbligo vaccinale non esclude del tutto queste procedure, specie per chi come mio figlio è in una condizione controllata ma irreversibile, ma se non altro ci permetteva di stare più tranquilli rispetto alla possibilità di incappare in certe malattie. Già io vivo con l’incubo del tetano… perché devo avere anche quello del morbillo che è evitabile con un semplice vaccino? Io lo ricordo il morbillo: la febbre così alta da sentirsi scoppiare, la voglia di rotolarsi per terra per sentire le mattonelle fredde, mi hanno raccontato il delirio che mi aveva convinta di avere un elefante rosa in casa, se potessi vi giuro che a mio figlio risparmierei volentieri il rischio di questa sofferenza. Invece ci sono genitori che si assumono il rischio, ma non la responsabilità, di far provare certe sofferenze ai loro figli, non pensando che potrebbero essere loro i primi a rimetterci.
Spero che le mie parole possano servire per diffondere il punto di vista del cuore di una mamma che potendo comprerebbe tutti i vaccini del mondo per difendere il proprio figlio.“

Postato il 19 agosto 201819 agosto 2018 by Redazione di IoVaccino

All’inizio di agosto abbiamo lanciato una petizione per supportare un gruppo di mamme di bambini trapiantati preoccupate dalle ultime decisioni del governo. Le adesioni, ad oggi, sono oltre 261.000 (qui)

L’altro giorno ho visto una cosa che se non fosse tragica sarebbe da rotolarsi dalle risate. L’ho vista in un blog francese che combatte la disinformazione su Israele, vale a dire gente che dovrebbe essere esperta nello stanare le bufale; ebbene questo blog da molto tempo conduce una battaglia serrata contro i vaccini, lancia grida d’allarme sulla loro terrificante pericolosità, si indigna che l’eroico medico che mette in guardia contro tali mostruosi pericoli, invece di vincere un Nobel viene radiato dall’ordine. Bene, traduco titolo e incipit di un post dell’altro ieri.

Epidemia di rosolia batte tutti i record: dono dei migranti?

41 000 casi in Europa in 6 mesi, 37 morti. La Francia è fra i Paesi più colpiti.
Naturalmente per i dhimmi del Figaro l’epidemia sarebbe dovuta al calo delle vaccinazioni… hahaha!

E subito dopo avere parlato dei 37 morti, spiega:

Ora, la rosolia è una malattia innocua, che il più delle volte passa inosservata, perché vaccinare?

Oltre alla stratosferica ignoranza, si noti la brillantissima logica che spiega che quelle decine di morti in sei mesi sono state provocate da una malattia talmente innocua da passare addirittura inosservata. E quindi niente, il calo delle vaccinazioni non c’entra: a provocare l’epidemia sono stati i migranti. E le scie chimiche. E le congiunzioni astrali. E il gatto nero che mi ha attraversato la strada. E la fattura che mi ha fatto la vicina di casa perché suo marito mi ha fatto un complimento. E…

SVEGLIA, GENTE: VACCINATE E VACCINATEVI!

barbara

E PER RESTARE PIÙ O MENO IN TEMA

Ecco il Grande Divulgatore che si è arricchito con le sue straordinarie rivelazioni scientifiche.

E qui in un’altra indimenticabile performance.

Che poi quello che mi sconvolge non è neanche lui; ognuno, dopotutto, sceglie la forma di prostituzione che più gli si confà: c’è chi sceglie di esercitarla affittando parti del proprio corpo – che secondo me è, fra tutte le possibili forme di prostituzione, la più onesta, la più pulita, soprattutto la più innocua – e chi vendendo bufale stratosferiche, balle mastodontiche, colossali prese per il culo. No, quello che mi sconvolge è tutta quella massa che si accoppa dalle risate, che applaude entusiasta. La stessa accorsa più tardi in piazza in folle oceaniche a gridare vaffanculo, che secondo me l’ispirazione l’ha presa dalle litanie lauretane, avete presente? Sancta Maria – ora pro nobis, Sancta Dei Genetrix, – ora pro nobis, Sancta Virgo virginum – ora pro nobis… Ecco, così: le banche – vaffanculo, i pregiudicati al governo – vaffanculo, i finanziamenti ai partiti – vaffanculo, i poteri forti – vaffanculo, le multinazionali – vaffanculo. Che se vi andate a rivedere qualche vecchio filmato sono praticamente identici alle folle oceaniche di piazza Venezia DU-CE-DU-CE, a quelle del Lustgarten a Berlino, SIEG HEIL, pronte a seguire il padrone che grida più forte. A partire da quello che dice che i vaccini sono un’emanazione di satana.

barbara

VACCINI IN FAMIGLIA

La mia, intendo. Quello che segue è un post di mia cugina.

Vorrei dire ai genitori antivaccini che se mi piglio il morbillo la varicella e simili perché non hanno voluto vaccinare i figli, io che non ho ricevuto il vaccino da bimba perché non esisteva e che non ho avuto nessuno malattia infettiva nonostante i ripetuti contatti alle scuole e che non posso vaccinarmi perché cardiopatica visto che adulti i rischi sono maggiori… Beh sappiate che verrò a casa vostra a ringraziarvi personalmente e non ne sarete felici… Ah se tra le mie amicizie ci sta qualche intelligentone contrario ai vaccini mi levi serenamente l’amicizia.

io sono per le vaccinazioni obbligatorie, a parte i casi in cui sia sconsigliato, se ad esempio tuo figlio si prende la varicella e contagia il mio che magari ha un qualche problema e muore io vengo da te e ti butto in Brenta con buona pace della mia coscienza

Ah e vorrei aggiungere che i figli sono vostri fino a che li tenete a casa, quando escono sono figli della società perché è lì che vivono e in quanto tale seguono le sue leggi cioè quelle sociali e il vaccino è una di queste

Perché una cosa in comune sicuramente l’abbiamo: quando ci incazziamo sono cazzi acidi per tutti. E poi andate a leggere questa storia allucinante.

barbara

ANCORA UN MORTO PER IL MORBILLO

morbillo
Roberto Burioni, Medico

Non è Cicciobello, non è un bambolotto. E’ un bambino ad essere morto a Catania per il morbillo. Un bambino di dieci mesi, appena affacciatosi alla vita ma ancora troppo piccolo per essere vaccinato. Un bambino che avremmo potuto proteggere con l’immunità di gregge e che invece pare che – per una beffa atroce del destino – sia stato contagiato proprio dalla madre, non vaccinata.
Il morbillo è una malattia grave. Uccide, lascia sordi, ciechi, paralizzati. Invece il vaccino è sicurissimo (gli effetti collaterali gravi sono praticamente inesistenti) ed è efficace al 98% nel prevenire la malattia. Il morbillo in un caso su mille ammazza lo sfortunato paziente.
Non date ascolto ai cialtroni che vi mettono paura, a quei medici falliti (e purtroppo impuniti) che raccontano bugie pericolose, ai quei genitori confusi e spaventati che sono caduti nelle trappole di questi delinquenti che dovrebbero a mio giudizio essere puniti severamente dalla legge e che invece continuano a seminare panico. Vaccinate in tutta serenità i vostri figli come io ho vaccinato mia figlia Caterina Maria e se siete adulti parlatene con il vostro medico.
Di vaccino non si muore. Di morbillo sì.
Questo si dovrebbe scrivere nei manifesti, e non bugie pericolose che dovrebbero essere punite con la galera.

L’antivaccinismo è una belva assetata di sangue. L’antivaccinismo è un Moloch che esige sacrifici umani. Quanti cadaveri dovremo ancora fornirgli, prima che si dichiari sazio e ci lasci vivere?
vaccino
barbara

IL VACCINO NON È UN’OPINIONE

È il titolo del libro di Roberto Burioni, ed è un titolo che esprime un concetto molto chiaro: esprimiamo opinioni quando diciamo ciò che pensiamo su cose per le quali non esiste un vero e un falso, un giusto e uno sbagliato; i vaccini non rientrano in questa categoria: se dico che i vaccini sono sicuri dico una cosa vera, se dico che sono pericolosi dico una cosa falsa. E Roberto Burioni lo dimostra inconfutabilmente, con spiegazioni chiare e semplici da poter essere capite anche da chi sia totalmente digiuno sia della materia che di cultura in generale, con assoluto rigore metodologico, con dovizia di esempi, con logica inoppugnabile. Andrebbe letto da tutti, e sono sicura che chi è intellettualmente onesto lo farà. Del testo voglio riportare solo una pagina, questa.

A riprova della teoria del collega e amico Adriano Aguzzi, secondo la quale le cretinate fanno presa anche sulle menti intelligenti, tra gli oppositori della vaccinazione [antivaiolosa] ci fu anche Lord Byron (che la definì “una moda passeggera”) e questo può essere di consolazione per chi oggi si rammarica a causa delle posizioni antivacciniste di Eleonora Brigliadori e Red Ronnie [oddio, accostare questi due nomi – e il primo soprattutto – a “menti intelligenti”…]. Tuttavia il bello della scienza è che prima o poi (spesso prima) la verità viene a galla. I fatti hanno la loro forza inarrestabile. Quando durante la guerra franco-prussiana del 1870 scoppiò una terribile epidemia di vaiolo, tra i soldati prussiani che erano stati vaccinati con germanica precisione ci furono 440 morti, mentre l’esercito francese ne dovette contare oltre 23.000. Oramai nessuno metteva più in dubbio l’efficacia del vaccino, che grazie al contributo decisivo di due italiani (Michele Troja e Gennaro Galbiati) era diventato più semplice da produrre e più efficace. Con quest’arma l’umanità cominciò una marcia trionfale contro il vaiolo. Nel 1974 una bimba, Prisca Elias, fu l’ultima persona infettata dal virus nel Botswana; nel 1976 Kausar Parveen chiuse il capitolo in Pakistan, poco dopo Rahima Banu in Bangladesh e Amina Salat in Etiopia furono gli ultimi malati nei loro paesi. Il cerchio si stava stringendo. Nella serata del 12 ottobre 1977 Ali Maow Maalin, un cuoco somalo ventitreenne, portò in auto due fratellini ammalati di vaiolo dall’ospedale per il quale lavorava verso il centro locale di sorveglianza contro la malattia. Il viaggio era di un solo quarto d’ora e Ali fu molto attento. Ma il 22 ottobre cominciò a stare male; all’inizio si pensò che la causa fosse la malaria, invece era il vaiolo. Ali non voleva finire in isolamento e non si era presentato subito all’ospedale; così entrò in contatto con 161 persone. Ma grazie alla vaccinazione diffusa il virus uscito dal corpo di Ali non riuscì a trovare un solo individuo vulnerabile e quindi non fu in grado d’infettare nessun’altra persona. Non essendo in grado di riprodursi, nel momento in cui l’ultima particella virale dispersa nell’ambiente da Ali perse la capacità d’infettare, il virus semplicemente scomparve dalla faccia della terra. Fu l’ultimo caso di vaiolo nella storia dell’uomo. L’8 maggio 1980, con una cerimonia ufficiale, l’Organizzazione mondiale della sanità dichiarò che il virus del vaiolo era scomparso dal pianeta. Una delle piaghe più terribili che il genere umano avesse mai conosciuto era ormai debellata. Non c’era più bisogno di vaccinarsi, siccome la malattia non esisteva più. Il virus aveva perso. Perché dovete sapere che i virus sono terribili, ma hanno un tallone d’Achille. Sono feroci come lupi affamati, ma vengono sconfitti dal gregge, quando il gregge si procura l’immunità.

Immagino che non per tutte le malattie sia possibile arrivare a una così totale sconfitta del virus (non per quelle che possono contagiare anche gli animali, per esempio), ma per alcune sì. Se non ci siamo ancora arrivati, e per molto tempo ancora saremo costretti a continuare a vaccinare i nostri bambini per queste malattie, ne dobbiamo ringraziare gli antivaccinisti, che danno loro (alle malattie) la possibilità di continuare a circolare e infettare e proliferare. Grazie, signori, a nome di tutta l’umanità.

Roberto Burioni, Ilvaccino non è un’opinione, Mondadori
il vaccino non è
barbara

I GUADAGNI SUI VACCINI

A farmi tornare sul tema sono stati i commenti lasciati in questo post da una signora, appartenente all’eletta categoria degli informati: all’autore del post che spiega che, non essendo medico, ed essendo quindi privo di piena cognizione di causa, ha finora evitato di esprimersi in materia, replica veemente (avevo scritto veementemente, ma ho preferito, pur se grammaticalmente meno corretto, mettere l’aggettivo al posto dell’avverbio, che suona proprio bruttino) (scusate, la pignoleria, ma nei confronti della lingua italiana sono una purista) (forse potrei dire addirittura puritana) (in altri ambiti un po’ meno, per la verità) (e riscusate se la sto buttando che sembra quasi una barzelletta, ma a indurmene è il tenore dei commenti della suddetta signora, che se non fossero istigazioni alla strage sarebbero davvero una barzelletta) (vabbè, riparto) veemente, dicevo, replica la signora:

Quando si hanno figli, anche se non si è medici, credimi, è meglio informarsi
Non bisogna mai dimenticarsi che, per molti, i soldi sono più importanti della salute del prossimo (enfasi mia)

[interessante, tra l’altro, l’approccio alla questione: bisogna informarsi “anche se non si è medici”: alla signora evidentemente sfugge che è esattamente quando non si è medici che bisogna – che bisognerebbe – informarsi: i medici sono GIÀ informati]

E, alla risposta dell’autore,

Anche allarmare la popolazione di una grande epidemia di morbillo (inesistente) è sbagliato
I soldi fanno gola a molti
Io preferisco avere dei figli sani

I soldi, certo. La famigerata Big Pharma che specula sulla nostra salute e inventa storie inesistenti, allarmi inesistenti, bisogni inesistenti per indurci a fare vaccini assolutamente non necessari, e per giunta spaventosamente pericolosi, ma per fortuna ci sono gli illuminati che hanno capito il gioco, e adesso che sono arrivati i castigamatti possono finalmente gioire.
crimini vaccinali
OK, smetto di chiacchierare e cedo la parola al dottor Roberto Burioni, medico e virologo di straordinaria preparazione e competenza, che ha scelto di dedicare molto del suo tempo alla lotta contro il delirio antivaccinista. Purtroppo sugli antivaccinisti convinti i suoi inoppugnabili argomenti non possono fare presa, perché nessun argomento razionale può far presa su una mente delirante, ma agli indecisi, a coloro che, nel turbine delle troppe esternazioni contrastanti si trovano in difficoltà a distinguere il grano dal loglio, a loro probabilmente una parola chiara, informata, documentata, potrà essere utile.

Roberto Burioni, Medico

“Le multinazionali”. Nei giorni del dibattito sui vaccini nelle piazze e purtroppo anche in parlamento ha risuonato spesso – gridata da volti paonazzi – la frase “gli interessi delle multinazionali” collegata ai vaccini.
Le multinazionali farmaceutiche sono aziende votate al profitto, ma di profitto sui vaccini ne fanno veramente poco. Invece di fermarci alle chiacchiere di vocianti senatori omeopatici e di genitori informati, guardiamo i numeri, perché su quelli c’è poco da discutere.
Nel rapporto OSMED sulla spesa sanitaria 2015 è riportato quanto si spende per i diversi farmaci. I farmaci per l’epatite C, contro la quale non abbiamo un vaccino, hanno venduto per un totale di 1 miliardo e 721 milioni di euro nel 2015.
Tutti i vaccini (proprio tutti presi complessivamente) hanno venduto nel 2015 per 317 milioni di euro. Pensate, hanno venduto meno della metà dei farmaci contro HIV (altro virus per il quale non abbiamo il vaccino) che hanno fatturato 672 milioni di euro. Per darvi un’idea, i soli farmaci contro l’ulcera hanno fatturato un miliardo di euro.
Ripeto per i senatori magari distratti dal loro alto mandato: nel 2015 farmaci anti HCV (non abbiamo un vaccino), 1,721 milioni di euro; farmaci anti HIV (non abbiamo un vaccino) 672 milioni euro, vaccini (tutti, dal primo all’ultimo, compreso l’antinfluenzale per il nonno) 317 milioni di euro.
Aggiungete a questo che la quasi totalità dei vaccini non è più coperta da brevetto (che dura 20 anni) e capirete che il vero favore alle multinazionali lo fa chi non vaccina i propri figli e chi invade le piazze bestemmiando la parola “libertà”, visto che la libertà che chiedono è quella di fare tutto ciò che gli pare anche se danneggia gli altri.

PS: vi segnalo l’apertura di una bellissima pagina dedicata alla diffusione della scienza e della verità da parte di due bravissimi amici e colleghi, Andrea Cossarizza e Guido Silvestri. Sono due scienziati a livello mondiale e sono felice che abbiano deciso di dedicare un poco del loro prezioso tempo a questa importante missione, che forse noi medici e ricercatori per troppi anni – visti i risultati – abbiamo delegato a figure del tutto inadeguate. Dobbiamo fare da soli, perché “rem tene, verba sequentur”. Complimenti a Guido e Andrea, la pagina la trovate qui.

Fonti

Ed ecco una tabella riassuntiva di quanto contenuto dell’articolo:
spese vaccini
La prima colonna indica la spesa in milioni di euro, la seconda la percentuale rappresentata dalla classe di farmaci nella spesa complessiva, la terza i milioni di dosi giornaliere consumate per milione di abitante.

Ma non illudetevi di tirare il fiato, cari antivaccinisti: tornerò da voi molto presto.

barbara