PARTORIRE SOTTO LE BOMBE

partorire sotto le bombe
Queste donne hanno partorito all’ospedale Barzilai di Ashkelon (450 missili in 48 ore, del costo di 200.000 dollari l’uno)
Ashkelon
Hanno partorito in un rifugio antibomba sotterraneo. Come disse il poeta greco Dinos Christianopulos: “Hanno tentato di seppellirci, ma non si sono accorti che eravamo semi”.

Am Israel chai

Fonte: Sara Esther Matz Crispe, via Fulvio Del Deo

Sono convinti che vinceranno perché amano la morte più di quanto noi amiamo la vita… Per vincere occorre naturalmente essere forti, ma anche la stupidità del nemico aiuta un bel po’.

barbara

CHI NON CREDE NEI MIRACOLI NON È REALISTA

Così affermava David Ben Gurion. E questo è ciò che è accaduto l’altro ieri:

Michi Nazrolai

INCREDIBILE!!!
Tutti abbiamo sentito ieri del grande miracolo: un autobus che trasportava dozzine di soldati israeliani (che Hashem protegga) arrivato a Gaza è saltato in aria a causa di un missile, ma pochi minuti prima i soldati erano scesi trovando così la salvezza.
Ma ascoltate nel video cosa cantavano poco prima, cantavano AL HANNISSIM quella preghiera che cantiamo a Chanukah nel quale elogiamo e benediciamo Dio per i suoi miracoli, al tempo dei nostri padri e ai giorni nostri.

OK, pura coincidenza… Ma non lo sentiamo un brividino lungo la schiena?

Nel frattempo, sotto i missili, la vita continua. Nel senso più letterale: questo è il reparto di neonatologia dell’ospedale di Ashkelon, spostato in un bunker a prova di missile.
neonatologia Ashkelon
Qui, in mezzo al cemento armato, i bambini continuano a nascere, e i prematuri a essere accolti nelle culle termiche.

Ma vorrei anche ricordare il peccato originale, che ha portato alla tragedia che da tredici anni si è abbattuta sui kibbutz e villaggi al confine di Gaza – peccato originale perpetrato da un Ariel Sharon passato ormai da falco a pollo, irretito da un illustre demografo di sinistra che per mezzo di cifre palesemente false lo ha terrorizzato con lo spettro del sorpasso demografico, inducendolo a deportare da Gaza gli ottomila ebrei che vi risiedevano

barbara

E POI HO VISTO 2

E poi ho visto Halutziot, anche questo in mezzo al deserto.
Halutziot 1
E ci hanno costruito strade e case e aiuole verdi.
Halutziot 2
Halutziot 3
E la sinagoga.
Halutziot 4
E il parco giochi per i bambini
Halutziot 5
Halutziot 6
(quel giorno quasi vuoto perché era Yom Yerushalaim, il giorno della liberazione di Gerusalemme, ed erano tutti lì a festeggiare). Che poi il deserto continua a sgusciare fuori da tutte le parti,
Halutziot 7
ma loro continuano imperterriti a coltivare anche nella sabbia
Halutziot 8
(requiem per sei milioni d’anime che non hanno mausoleo di marmo, e che malgrado la sabbia infame han fatto crescere sei milioni d’alberi).
E poi ho visto Felicita,
Felicita
che è riuscita a farmi piangere raccontando una storia che conosco a memoria (gran cosa la passione per le cose che si fanno).
E poi ho visto i bambini che vanno a prendere il loro primo libro di preghiere
bambini 1
bambini 2
(e, sì, anche le bambine naturalmente).
bambine
E poi ho visto uno spettacolare tramonto sul mare di Ashkelon
Ashkelon 1
Ashkelon 2
(sì, il Mediterraneo è storto, fatevene una ragione).
E poi ho visto tante belle pecorelle al pascolo
io
(sì, in mezzo al deserto anche loro).
E poi ho visto un sacco di altre cose, talmente tante che raccontarle tutte sarebbe davvero impossibile, e se volete vederle non dovete fare altro che andarci. Io comunque fra un po’ ci torno.

barbara