RESILIENZA

Vacchi-Resilienza
resilienza
Pescato su FB da mia cugina. A dire la verità non lo so se il termine sia stato coniato in riferimento a quello, ma l’accostamento mi sta bene.

Guarda penso a mia nonna che ha passato 2 guerre la fame perso 5 figli il marito patito la fame e vissuta fino a 90 anni prendendosi la sua felicità… E colei era resiliente o mio fratello con 3 interventi a cuore fermo con metri di cicatrici ecco lui è resiliente. Perciò chi lo dice a cazzo si becca un fanculo

risposta di tale Francesca: Ma pure due!

Del vaccoso signore mi ero già occupata qui.

Di mio aggiungo: resilienti sono le soldatesse curde che combattono l’ISIS

Resilienti sono le donne iraniane che sfidano il governo ballando per strada, sapendo di rischiare frustate e prigione

Resiliente è un uomo che, colpito prima da SLA e poi da un tumore al cervello, continua con fatica e sofferenza ma con indomito coraggio a regalarci la sua arte.

barbara

E VOI NEANCHE VE LO IMMAGINATE

che razza di impresa sia mettersi le mutande senza chinarsi neanche di un millimetro (e lo so, non c’è niente da fare: ogni volta che ho un incidente si finisce inevitabilmente a parlare di mutande). Nel frattempo comunque sto diventando un’autentica specialista nell’arte di raccogliere oggetti caduti per terra e aprire sportelli bassi con i piedi (qualcuno ha fatto invereconde illazioni su cos’altro potrò imparare a fare con i piedi, se mi esercito a sufficienza). Poi ho un bel po’ rivoluzionato la sistemazione della casa per rendere accessibili cose che al loro posto consueto non lo erano e ho contattato un’associazione privata per avere un po’ di aiuto (dalle istituzioni pubbliche non ne ho diritto, cioè nel senso che non esiste questo tipo di offerta). Certo che sputtanarmi l’intera stagione balneare, guardare il mare dalla finestra e fargli ciao ciao da lontano (sì lo so, è la canzone più cretina della storia dell’umanità, e cantata con quei due sedanini imbraghettati di rosa e quella vocettina della misericordia fa ancora più pena. E tanto peggio per voi, così imparate a farmi fracassare la spina dorsale), è di un deprimente, ma di un deprimente… Vabbè, proviamo a consolarci con questa:

Mi viene in mente la volta che in barella, mentre mi portavano in sala operatoria, digiuna da un giorno intero continuavo a strepitare “Voglio una fiorentina! Con le patate al forno!” Adesso ho una voglia di ballare, ma una voglia di ballare, ma una voglia di ballare (periodico fisso).

barbara

NON PREVALEBUNT!

Voi uccidete? E noi cantiamo e balliamo. Perché sta scritto “E tu sceglierai la vita”: noi abbiamo scelto la vita, voi avete scelto la morte, per questo noi vivremo e voi morirete, e scomparirete dalla scena, come sono scomparsi tutti i nostri nemici prima di voi.



POST SCRIPTUM: l’ho fatto anch’io, in prima persona: ne avevo parlato qui; adesso sono anche in grado di mostrarvi qualche immagine.
Maalè Ha’Hamisha 1
Maalè Ha’Hamisha 2
Maalè Ha’Hamisha 3
Ecco, lì in mezzo, a ballare e saltare come un grillo, ci sono anch’io.

barbara

TEL NOF

Sarà perché in aeronautica militare ci sono nata. Sarà perché ho avuto il battesimo dell’aria a sei mesi, su un aereo militare. Sarà perché gli aerei li ho pilotati e ci ho fatto acrobazie, sempre in aeronautica militare. Sarà quello che si vuole, sta di fatto che l’aeronautica militare ce l’ho sotto la pelle, e poche cose mi emozionano come il rombo di un caccia.
Grande è stata dunque l’emozione regalatami dalla visita alla base di addestramento della IAF (Israeli Air Force) di Tel Nof, soprattutto sapendo quanto sia fondamentale l’arma aeronautica per la difesa di questo piccolo, meraviglioso Paese, costantemente minacciato di annientamento da nemici tanto più grandi e potenti; vedere questi splendidi animali da combattimento nonché autentici gioielli tecnologici

An Israeli air force F15-E fighter jet takes off for a mission over the Gaza Strip, from the Tel Nof air base in central Israel November 19, 2012. Israel bombed dozens of targets in Gaza on Monday and said that while it was prepared to step up its offensive by sending in troops, it preferred a diplomatic solution that would end Palestinian rocket fire from the enclave. REUTERS/Baz Ratner (ISRAEL - Tags: CIVIL UNREST POLITICS MILITARY)

(illustrati dalla voce calda dell’ufficiale addetto alla nostra accoglienza, colonnello Kaufmann – che poi io non ho mai capito come facciano i soldati israeliani a essere tutti così belli, ma questa è un’altra storia) è stata davvero una festa per gli occhi e per lo spirito. Dopo le spiegazioni, le domande, e dopo le domande serie, la domanda mia: il grande sogno della mia vita è sempre stato di volare su un caccia, F15 o F16: devo rinunciare al mio sogno? Naturalmente se avesse detto di sì, avrei risposto: “Ma io non lo farò”; lui però ha risposto: “Ma no, è semplicissimo: basta che si arruoli, e potrà volare su tutti i caccia che vuole”.
La giornata è idealmente proseguita con l’intervento (tra gli altri), al ricevimento presso il kibbutz Maalè Ha’Hamisha, del giornalista televisivo Alon Ben David che ha esaustivamente illustrato la situazione attuale, i pericoli rappresentati da Hamas ma soprattutto dall’Iran, in particolare dopo il famigerato accordo voluto da Obama. E poi i discorsi sono finiti ed è iniziata la musica, e abbiamo riso e cantato e saltato e ballato fino allo sfinimento (anch’io, per un’ora di fila, senza stancarmi mai, con un fiato che non sospettavo di avere; anzi, con un fiato che non avevo mai avuto neanche quando avevo quindici anni e non avevo ancora incominciato a fumare): centinaia di persone di trenta Paesi diversi, gioiosamente unite in un unico, immenso, festoso inno alla gioia, all’amore, alla vita. Perché sta scritto: “E tu sceglierai la vita”, e noi l’abbiamo scelta. E sempre la sceglieremo, qualunque inferno i nostri nemici promettano di prepararci.
Am Israel chai.

barbara

 

SGOMINATA IN IRAN UNA PERICOLOSA BANDA DI CRIMINALI

Vuoi sapere che cosa hanno fatto? Te lo dico subito: hanno ballato! Come dici? “Tutto qui?” Tzè, figuriamoci! Hanno anche ripetutamente dichiarato di essere felici! Felici: ti rendi conto, sta banda di impuniti che non sono altro? Ecco, guardate un po’ qua:

 

Qui tutti i dettagli e il video con gli interrogatori dei criminali. Se poi andate a vedere il primo video in youtube, fra i commenti potrete trovare questo:

Salam please remove the video of Happy in Tehran from your channel as soon as you see this message. As you may read on the news the producer of the other version of Happy in Tehran have been arrested.
http://www.bbc.com/news/entertainment-arts-27499642

E qui abbiamo un comico decotto, aspirante politico a suon di vaffanculo, pregiudicato per omicidio e tante altre cose ancora, che impazzisce di ammirazione per questo regime e ci racconta, tra le varie altre cose, che lì la donna è molto più libera e rispettata che da noi (scusate, non avevo intenzione di fare un post di politica interna, ma questa cosa qua viene proprio fuori da sola)

barbara

IO VADO

Starò via un po’ di giorni. Come sapete, non ho portatile né smartphone o altre diavolerie, quindi fino al mio ritorno niente post. Se vi annoiate o vi intristite per la nostalgia, andate a rileggervi qualcosa di vecchio, che vi farà bene di sicuro. Poi lunedì 27 gennaio andate a rileggervi questo e poi, subito subito senza perdere neanche un secondo correte a guardare questo, che è la cosa più adatta


(quello che vedete a partire dal minuto 2.38 lo avrei fatto anch’io, questa volta, se non fosse stato per il cannocchiale. Stavolta mi sentivo veramente di farlo) e poi ballate,

e ballate,

e ballate

e ballate ancora.

Perché noi siamo VIVI, e i vivi BALLANO!
A presto.

barbara

MIRACOLO DI CAPODANNO

Perché dovete sapere che da dodici giorni, oltre che da un pc in coma farmacologico che in attesa della fine delle feste sto mantenendo in vita a suon di massaggi cardiaci, respirazione bocca a bocca e defibrillatore, sono afflitta anche da un micidiale mal di schiena. Di quelli che non riuscite a muovervi, che per sedervi e alzarvi vi tocca studiare strategie degne di Napoleone  ma con tutte le strategie di questo mondo, prima di avere completato l’operazione qualche strillo vi scappa lo stesso. Ecco, uno così. E me ne stavo qui con la mia cintura da motociclista –  che ho comprato apposta perché la prima volta che ne ho vista uno ho detto ecco cosa ci vuole per il mal di schiena e infatti avevo visto giusto, è proprio una mano santa, provare per credere – e sopra quella la cintura elastica e sopra quella il vestito di lana e sopra il vestito una sciarpa di lana girata intorno tre volte per tenermi caldo ma niente, il mal di schiena proprio non se ne voleva andare. E oggi pomeriggio improvvisamente alla radio parte un twist. Ora, voi capite, avevo dieci anni quando è venuto fuori, è stato il primo ballo che ho imparato. Poi dopo qualche anno è uscito lo shake, ma prima di quello avevo imparato il charleston e il can-can, così per sfizio. Insomma, voglio dire, il twist è parte integrante della mia storia, della mia vita, carne della mia carne e sangue del mio sangue! E così ho cominciato a ballare, quello tutto completo, con gli ondeggiamenti avanti e indietro, a destra e a sinistra, e poi l’accucciamento piegando le ginocchia fin quasi a toccare terra col sedere e poi di nuovo su… E quando la musica è finita il mal di schiena non c’era più. Ho tolto la sciarpa, ho tolto le due cinture, e adesso sono qui, senza un filo di male e mi muovo come una gazzella, come una libellula, come un colibrì: una botta di preadolescenza, ecco cos’era che mi serviva.

barbara