Un’onda. Un’altra onda. Un’altra onda. Un’altra onda… Arrivano, battono contro le mie caviglie e si sciolgono. Arrivano, battono contro le mie caviglie e si sciolgono. Arrivano, battono contro le mie caviglie e si sciolgono… Tutte uguali. Tutte con la stessa forza. Tutte con lo stesso ritmo. Un’onda. Un’altra onda. Un’altra onda. Un’altra onda… E in questo susseguirsi di onde sempre uguali, di ritmi sempre uguali, finisco per perdere la dimensione del tempo. Cammino, lentamente, al di fuori della dimensione del tempo, con lo sguardo sfocato sull’orizzonte mentre le onde lontane che vanno a morire sulla sabbia sfiorano distrattamente la retina, e finiscono per farmi perdere anche la dimensione dello spazio. E mentre continuo ad avanzare fuori dal tempo, fuori dallo spazio, percepisco, per un istante, la dimensione dell’assoluto. Divento, per un istante, l’ASSOLUTO.
barbara
Archivi tag: battigia
MARE
Ci sono andata, oggi pomeriggio. Un paio di persone in acqua coi retini, per procurarsi di che condire la pasta della cena. Un paio di persone col cane. Una giovane coppia abbracciata stretta: nessun altro. Un silenzio profondo, accarezzato ma non rotto dal lieve sciacquio delle onde di un mare calmo, di quell’argento leggermente offuscato che assume sotto un cielo velato.
Ho camminato a lungo, lentamente, sulla battigia. La sensazione di pace era così assoluta da riuscire persino a stemperare gli effetti di un robusto trauma abbattutosi su di me nel primo pomeriggio.
Ho passato una vita a dire che il mare d’inverno è una delle più straordinarie meraviglie che la natura possa offrire – e pensare che c’è chi lo trova noioso o deprimente.
barbara