BEMIDBAR 4

Netiv HaAsara

Netiv HaAsara è un moshav a ridosso della striscia di Gaza, nel deserto del Negev.
Netiv HaAsara 1
Netiv HaAsara 2
(clic per ingrandire)
È stato costruito nel 1982, per reinsediarvi settanta famiglie evacuate dal villaggio recante lo stesso nome nel Sinai, da cui erano state evacuate nell’ambito degli accordi di pace di Camp David con l’Egitto. Gaza è lì, a 400 metri di distanza.
Gaza
Come più o meno dappertutto in Israele, anche qui si vede del verde,
verde 1
verde 2
ma le coltivazioni vengono effettuate per lo più nelle serre,
serre
a causa dell’aridità del terreno desertico. Dal 2005, dopo la tragedia (o dovrei piuttosto dire crimine?) della deportazione degli oltre ottomila ebrei di Gush Katif, nella striscia di Gaza, da parte del governo di Ariel Sharon, gli abitanti di Netiv HaAsara vivono nel terrore quotidiano dei terroristi e dei cecchini che non hanno più alcun ostacolo per introdursi nelle case del moshav e portarvi morte e terrore. Per i missili il tempo a disposizione non è di quindici secondi, come nei centri più vicini di cui siamo soliti sentir parlare, bensì di tre, come viene ricordato in questo ottimo reportage, e non c’è la copertura di Iron Dome perché, proprio per l’estrema vicinanza, il sistema non ha il tempo di entrare in azione. Per difendersi almeno dagli attacchi di terra, il mohav è stato circondato da muri
muro 1
muro 2
e recinzioni,
recinzione 1
recinzione 2
recinzione 3
e per avere sempre un riparo a portata di mano dai missili si sono costruiti un’infinità di rifugi, che tuttavia non mettono il villaggio al riparo dai tunnel: uno usciva proprio qui, in mezzo a questo campo.
tunnel
Ora è in programma l’espansione del villaggio per dare spazio all’accrescimento naturale e per accogliere nuove famiglie; in questo momento si sta lavorando alla preparazione del terreno,
espansione 1
espansione 2
espansione 3
espansione 4
sempre con l’attiva collaborazione del KKL.
KKL
Conoscendo la straordinaria intraprendenza israeliana, possiamo essere certi che chi vi andrà fra qualche mese potrà già vedere un paesaggio molto diverso.
Questa è Smadar,
Smadar
tra i fondatori del moshav, dalla bellezza assoluta nonostante i molti anni sulle spalle e la vita durissima che da sempre conduce. E questo è un video che ho trovato in rete in cui risalta una delle più singolari caratteristiche di Israele: la straordinaria serenità che si respira anche nei luoghi dove più si scatena il terrore portato da chi ha scelto di sposare la morte anziché la vita.

barbara

BEMIDBAR 3

Il monte Hiriya – Parco Sharon

Il Parco Ariel Sharon – della cui costruzione il lavoro sul monte Hiriya rappresenta il primo passo – a rigor di termini, non dovrebbe rientrare nel capitolo “deserto”, essendo praticamente alle porte di Tel Aviv,
p. Sharon 1
ma ci rientra in pieno in senso morale, dato che fino a pochi anni fa, prima di diventare quello che è, era una discarica: una montagna alta 60 metri su una superficie di 450.000 m² per un totale di 16 milioni di metri cubi, con un incremento quotidiano di 3000 tonnellate di rifiuti domestici. Con tutto ciò che una discarica, soprattutto di quelle dimensioni, porta con sé: tanfo insopportabile, pantegane, esalazioni di gas, incendi, esplosioni.
Hiriya 1
Hiriya 2
Solo nel 2001 è stato deciso di procedere alla bonifica, con una serie di opere tuttora in corso, e dallo scorso maggio l’area è stata aperta al pubblico, che ora può ammirare panorami come questi.
p. Sharon 2
p. Sharon 3
p. Sharon 4
p. Sharon 5
p. Sharon 6
p. Sharon 7
p. Sharon 8
p. Sharon 9p. Sharon 10
p. sharon 11
Tutto ciò che è stato costruito nel parco, è stato fatto con materiali reperiti nella discarica;
p. Sharon 12
p. Sharon 13
discarica che è tuttora in funzione, solo che oggi tutto il materiale che vi affluisce, viene riciclato.

Non manca il chiosco dei gelati, in stile far west.
p. Sharon 14
L’ultimo arrivato, completato una settimana prima del nostro arrivo, è il parcheggio per i disabili (lui è l’addetto alla nostra protezione, e al pronto soccorso),
p. Sharon 15
ma praticamente non passa giorno che non venga messo in cantiere o completato qualcosa di nuovo.
Poi, se vi capita un colpo di fortuna, può accadervi di vedere un’aquila volteggiare,
aquila
o un’eclissi parziale di Barbara.
eclissi
E adesso, visto che non avete niente da fare, andate a leggere anche questo.

barbara