Anche gli israeliani hanno trovato il modo di parlare con gli animali.
Ricercatori israeliani sviluppano un gilet vibrante per comunicare con i cani
Un nuovo gruppo di ricerca interdisciplinare presso l’Università Ben-Gurion del Negev (BGU) in Israele ha sviluppato un modo completamente nuovo di addestrare i cani usando le vibrazioni legate al tatto.
Il team ha sviluppato un gilet in mesh modificato, che incorpora la tecnologia tattile, adatto per essere indossato dai cani. Il gilet include quattro piccoli motori vibranti indolori che funzionano tramite telecomando.
Yoav Golan ha sviluppato la tecnologia
Yoav Golan, l’autore principale dello studio e dottorando in ingegneria meccanica alla Ben Gurion University, spiega a Nocamels che un cane che indossa il gilet imparerà “ad associare vibrazioni diverse a comandi diversi. Una vibrazione farà girare il cane, mentre un’altra lo farà venire da te”.
Golan ha affermato che lo studio, dal titolo “A Vibrotactile Vest for Remote Human-Dog Communication”, è il primo ad esplorare la tecnologia tattile e i comandi dei cani. I risultati sono stati presentati alla World Haptics Conference il 12 luglio a Tokyo, in Giappone, una conferenza internazionale che tratta i principali risultati scientifici, gli sviluppi tecnologici, gli algoritmi e le applicazioni nel settore.
In queste situazioni la comunicazione non vocale è vantaggiosa e persino preferita.
“Oggi la comunicazione con i cani che svolgono determinati lavori, che vanno dalla ricerca al salvataggio, è ancora prevalentemente visiva e uditiva“, scrive il team nello studio.
Questa tecnologia, sostiene il team, può anche aiutare a “riconnettersi con animali domestici in fuga, a far comunicare con i cani persone con problemi di linguaggio e persino a comunicare con cani sordi”.
La maglia tattile è una scelta ideale quando non è possibile la comunicazione vocale, ad esempio in un ambiente rumoroso, con un cane sordo o con un proprietario o gestore di un cane che ha una disabilità del linguaggio.
In questi scenari, l’uso del giubbotto tattico è molto più facile che battere le mani quando si ha bisogno di avvisare il tuo cane.
Il gilet è stato già testato sul cane di Golan, un mix di Labrador e German Shepard chiamato Tai.
L’obiettivo futuro
In futuro lo studio, sostengono i ricercatori israeliani, metterà alla prova la tecnologia del giubbotto tattico su diverse razze, età ed esperienza di addestramento di cani e integrerà dispositivi più avanzati nella ricerca e nel salvataggio.
(SiliconWadi via https://www.ilvangelo-israele.it/, 26 luglio 2019)
Si noti la finezza di quel “german shepard”, in inglese, per evitare “pastore tedesco”.
barbara