dimmi, chi è il più cretino del reame?
I redattori dei bollettini quotidiani sul coronavirus?
Che tutti i giorni, ma proprio tutti tutti tutti tutti, non sia mai che il pianeta esploda se una volta se ne dimenticassero, ripetono che i numeri della Lombardia sono spaventosamente alti, che la Lombardia ha più contagiati di tutti, che la Lombardia ha più malati di tutti, che la Lombardia ha più persone in terapia intensiva di tutti, che la Lombardia ha più ricoverati di tutti, che la Lombardia ha più morti di tutti (se ne è già parlato qui) e se per caso un giorno il numero di morti è modesto ti spiegano che però forse non sono arrivati tutti i dati da tutte le province, o forse hanno cambiato criterio e non sono stati conteggiati tutti, o forse qualche medico ha sbagliato diagnosi… tutti alla caccia disperata del morto lombardo. E anche oggi… Spaventoso numero di contagiati in Lombardia! Spaventoso aumento rispetto a ieri! La Lombardia resta un caso! “Un dato che significa solo una cosa: il virus circola e quindi il dato dei contagi lombardi si abbassa solo se si fanno pochi test.” Poi provi a fare due conti e trovi che i tamponi sono stati 6,6 volte quelli di ieri e fra questi i positivi sono stati 4,78 volte quelli di ieri, cioè ieri è risultato positivo un testato su 35,7, oggi uno su 49,75, con uno straordinario decremento di 14,05. E il 18 maggio era positivo un testato su 29.
Il signor Bersani Pier Luigi?
Già smacchiatore di leopardi e pettinatore di bambole oggi esperto in densità cimiteriali (qui).
Il futurgerundiatore?
Roberto Saviano?
“Chi rompe il negozio e ruba una Nike o un Rolex, lo fa per sottolineare il suo disperato bisogno di sentirsi integrato.”
Quindi anche chi stupra, immagino.
PS: integrato con chi poi? Io per esempio non ho mai avuto né l’una né l’altro, e non credo di sbagliare di molto se penso di non essere l’unica.
Myrta Merlino?
Che si inginocchia di fronte al nome di un’organizzazione terroristica al servizio di loschi figuri e di giochi sporchissimi.
Gli antirazzisti?
Quelli che hanno trasformato un delinquente seriale in un santo?
L’UCEI?
Ossia l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il cui organo ufficiale scrive
Il contagio della violenza
Guerriglia urbana a Minneapolis dove, complice anche l’entrata in scena dei suprematisti bianchi [eh già, chi altro mai poteva essere stato], la tensione sociale è ormai alle stelle. Una situazione che, a detta degli analisti, rischia di costituire una polveriera non solo per gli Stati Uniti.
Scrive il Corriere a proposito delle proteste degli afroamericani: “Le marce, i sit-in sono onde increspate, imprevedibili. C’è chi si limita a gridare gli slogan. ‘No justice, no peace’, il più ricorrente. Ma molti ragazzi e ragazze si spingono fino al limite della provocazione [ecco, “al limite”, precisiamolo bene, che qualcuno non si vada a immaginare che arrivino anche alla provocazione vera e propria]. Premono sui cordoni degli agenti. Agitano il dito medio a dieci centimetri dalle visiere, dagli scudi [ma cattivi proprio eh?]. Fanno vibrare le transenne, le strappano dalle mani dei poliziotti. Li sfidano a usare lo spray urticante. Rispondono lanciando gavettoni”. [Noooooo! Addirittura i gavettoni! Ma non ci posso credere! Dai, ditelo che mi state coglionando]
Ad aumentare il caos l’infiltrazione di militanti dell’estrema destra [poteva forse mancare l’estrema destra, fascista nazista razzista?]. Lo scrittore André Aciman, intervistato dalla Stampa, accusa il presidente Trump di soffiare sul fuoco [qualcuno mi potrebbe cortesemente spiegare per quale bizzarra ragione l’opinione su ciò che sta accadendo di un egiziano naturalizzato americano esperto di Marcel Proust dovrebbe essere più autorevole di quella della mia fruttivendola?] e per il futuro vede scenari particolarmente cupi: “C’è questa minoranza armata di suprematisti bianchi, che vuole avvenga qualche disastro, perché così potrebbe attaccare il sistema messo in piedi all’epoca del movimento per i diritti civili. Dall’altra parte ci sono persone così arrabbiate e danneggiate, che vogliono la rivoluzione anche loro”. [Cioè, ricapitolando: ci sono questi suprematisti bianchi, persone a cui fanno schifo – proprio fisicamente schifo – negri ebrei asiatici arabi ispanici, tutto ciò che non è rigorosamente WASP insomma e questi qui sono andati a mescolarsi fisicamente alle orde di negri per fomentarli. E poi ci sono questi negri arrabbiati che dal momento che i suprematisti bianchi stanno andando a fare la rivoluzione hanno detto spettampò che ci andiamo a fare la nostra rivoluzione anche noi… no, aspe’… Prima si sono mossi i negri incazzati per il tizio negro ammazzato per motivi razziali da un poliziotto bianco mentre, sempre per motivi razziali, stavano a guardare senza intervenire i suoi colleghi: un bianco, un negro, un ispanico e un asiatico
e poi i suprematisti che sono in agitazione da quando in America ci sono i diritti civili… no aspe’… prima c’erano i diritti civili e i suprematisti contrari e poi il bianco ha ammazzato il negro e allora i ne… Oddio, mi gira la testa!]
Per il politologo Marc Lazar, che ne parla con Repubblica, “non si possono escludere repliche in Europa di quella che potremmo definire ‘sindrome di Minneapolis’, laddove possono verificarsi anche da noi episodi di violenza e razzismo della polizia in zone in cui si concentra la vulnerabilità economica, sociale e, in questo ultimo periodo, anche sanitaria”. [Polizia razzista anche da noi, certo, tutti i giorni lì a sprangare e ammazzare negri dalla mattina alla sera. Meno male che in compenso abbiamo i city angels nigeriani che controllano che nessun italiano infame spacci droga, che nessun italiano scellerato vada in giro ad ammazzare ragazze, farle a pezzi e infilarle nelle valigie per farle sparire, che nessun italiano pervertito si metta a stuprare donne ragazze bambine, magari gridando Gesù akhbar…E soprattutto, tenetelo bene a mente, magari scrivetevelo così andate sul sicuro, la polizia italiana – non qualche mela marcia, no: la polizia in generale – non è che si accanisca con particolare ferocia contro i più violenti, mammancopeccappero!, no no, la nostra polizia si accanisce contro i poveri, contro le classi inferiori e contro i malati, questo fa, lo sanno tutti] Tra i paesi più esposti Lazar vede anche l’Italia.
“I negazionisti di destra”: così Repubblica presenta i gruppi di estrema destra scesi in piazza a Milano e Roma per protestare contro le misure intraprese nella lotta al Covid-19. “Militanti neofascisti, disoccupati più o meno organizzati, lavoratori imbufaliti. Un fronte – si legge – solo in apparenza disomogeneo, gravitante intorno all’ultradestra populista che, per cavalcare la protesta e soffiare sulla rabbia sociale, da un paio di mesi abbraccia deliranti posizioni negazioniste”. [E qui rinuncio a commentare, perché il mio pur ricco turpiloquio di figlia del sottoproletariato urbano non arriva a coprire tutte le necessità, e d’altra parte trovare argomenti razionali per confutare un tale delirio sarebbe come provare a dimostrare l’esistenza di Babbo Natale con le leggi della meccanica quantistica (che per la verità non so esattamente che cosa sia, però mi suona bene, vero che suona bene?].
D’altra parte ricordiamo che fin dal primo momento l’UCEI ha sostenuto a spada tratta il magnifico governo Conte bis che ci ha salvati dal fascismo di Salvini e ha posto fine alla deriva antisemita a cui Salvini ci stava conducendo, e che un giorno sì e uno no leva alti lai sul fascistissimo Victor Orban che ha instaurato la dittatura – e il cui stato è l’unico, credo, in Europa a non avere bisogno della protezione della polizia davanti a sinagoghe e scuole ebraiche. E naturalmente si sprecano anche gli attacchi a Trump. In tutto questo, beninteso, sono in buona e ricca compagnia, ma credo che loro, più di chiunque altro, dovrebbero conoscere, e ricordare, che cosa succede quando per distogliere l’attenzione dai problemi di cui si è responsabili, si fabbrica un capro espiatorio.
Parafrasando (di molto) quel tale bardo non privo d’ingegno, ci sono più cretini in terra, Orazio, di quanti ne possa sognare il più fantasioso romanziere.
barbara