BATTIGIA

Un’onda. Un’altra onda. Un’altra onda. Un’altra onda… Arrivano, battono contro le mie caviglie e si sciolgono. Arrivano, battono contro le mie caviglie e si sciolgono. Arrivano, battono contro le mie caviglie e si sciolgono… Tutte uguali. Tutte con la stessa forza. Tutte con lo stesso ritmo. Un’onda. Un’altra onda. Un’altra onda. Un’altra onda… E in questo susseguirsi di onde sempre uguali, di ritmi sempre uguali, finisco per perdere la dimensione del tempo. Cammino, lentamente, al di fuori della dimensione del tempo, con lo sguardo sfocato sull’orizzonte mentre le onde lontane che vanno a morire sulla sabbia sfiorano distrattamente la retina, e finiscono per farmi perdere anche la dimensione dello spazio. E mentre continuo ad avanzare fuori dal tempo, fuori dallo spazio, percepisco, per un istante, la dimensione dell’assoluto. Divento, per un istante, l’ASSOLUTO.
battigia 1
battigia 2
battigia 3
battigia 4
battigia 5
battigia 6
battigia 7
barbara

MARE

Ci sono andata, oggi pomeriggio. Un paio di persone in acqua coi retini, per procurarsi di che condire la pasta della cena. Un paio di persone col cane. Una giovane coppia abbracciata stretta: nessun altro. Un silenzio profondo, accarezzato ma non rotto dal lieve sciacquio delle onde di un mare calmo, di quell’argento leggermente offuscato che assume sotto un cielo velato.
Ho camminato a lungo, lentamente, sulla battigia. La sensazione di pace era così assoluta da riuscire persino a stemperare gli effetti di un robusto trauma abbattutosi su di me nel primo pomeriggio.
Ho passato una vita a dire che il mare d’inverno è una delle più straordinarie meraviglie che la natura possa offrire – e pensare che c’è chi lo trova noioso o deprimente.

barbara

ALZATI E CAMMINA

(non solo Rewalk)

Questa è Isabella, quattro anni.
Isabella 1
Isabella è affetta da paralisi cerebrale, a causa della quale non può stare in piedi da sola, né tanto meno camminare. E tuttavia, grazie all’invenzione che una mamma israeliana ha messo a punto per aiutare il proprio figlio affetto dallo stesso problema, ha potuto prendere parte al matrimonio della zia, e percorrere tutta la navata della chiesa, tra la gioia emozionata dei presenti.
Isabella 2
(Qui tutte le notizie in dettaglio e altre immagini)

POST SCRIPTUM: guardate, per favore, il viso di Isabella. Guardate la sua espressione. Guardate il suo sorriso. Guardate quello del bambino del video che trovate nell’articolo linkato. Queste sono persone che, secondo qualcuno, sarebbe eticamente corretto buttare nella spazzatura in quanto affette da un difetto di fabbricazione, ossia non rispondenti al progetto iniziale. Perché fra le prerogative dei genitori nei confronti dei figli, c’è anche quella di sopprimerli (con una iniezione di fenolo nel cuore, magari?) se non corrispondono all’idea di figlio che avevano in mente. Altri, qualche decennio fa, hanno provveduto ad eliminare chi non corrispondeva all’idea di uomo che avevano in mente, ma non si devono fare paragoni, sappiatelo, perché i nazisti ammazzavano degli estranei, e quindi erano cattivi, mentre questi altri ammazzano solo i propri figli, e dunque sono buoni.

barbara

CHISSÀ SE QUALCUNO PROPORRÀ DI BOICOTTARLO

Il sogno di Manuela realtà grazie a ReWalk

Inventato dall’imprenditore israeliano e fondatore di Argo Medical Technologies Amit Goffer, il dispositivo ReWalk permette alle persone con paraplegia e in sedia a rotelle di mantenere una posizione eretta, deambulare e salire le scale. Un movimento possibile attraverso l’integrazione di un esoscheletro da indossare e controllare con un sistema computerizzato e sensori di movimento. Grazie a ReWalk una giovane atleta paraplegica, Manuela Migliaccio, la prima in Italia ad usare questo sistema, correrà domenica i dieci chilometri della Stramilano. Un risultato straordinario, frutto della collaborazione scientifica i due paesi. Negli ultimi cinquecento metri Manuela correrà insieme ad altri due paraplegici che hanno recentemente completato la loro formazione per l’utilizzo del ReWalk. Manuela è la seconda paraplegica al mondo a correre su questa distanza. Prima di lei solo l’israeliano Radi Kaiof che ha negli scorsi giorni ha partecipato alla maratona di Tel Aviv. A partire dal mese di giugno, essendo terminata la sperimentazione sull’apparecchio ospedaliero per riabilitazione, l’Inail inizierà la fornitura del dispositivo personale ReWalk nella propria sede di Budrio in provincia di Bologna. “Sono molto orgogliosa dei progressi e dei risultati che sono riuscita a raggiungere grazie al mio esoscheletro. ReWalk – spiega Manuela Migliaccio, ospite negli scorsi mesi dell’Associazione medica ebraica – ha davvero migliorato la qualità della mia vita. Correre la Stramilano è l’ulteriore conferma di come si possano ancora ottenere soddisfazioni inaspettate”.
(22 marzo 2013, qui)
mm1
?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
mm3
mm4
mm5
Ecco, io li aspetto al varco: al primo boicottatore paraplegico che fa domanda per avere ReWalk vado lì con una mazza ferrata (ho visto in internet che per una quarantina di euro se ne trovano di ottime) e gli frantumo gambe e braccia (sì, sono un po’ cattivina: qualcosa da ridire?)

barbara

BILANCIO DI UN MESE DI MARE

–      Ho fatto una cinquantina (forse un po’ meno) di ore di spiaggia e quindici bagni

–      Ho camminato abbastanza, in buona parte con le zampe in acqua, cosa che in futuro potrò fare anche in inverno. Praticamente il paradiso in terra

–      Ho sonnecchiato e ogni tanto anche un po’ dormito

–      Ho perso due chili e mezzo – ma tanto ci metterò mezza giornata a recuperarli

–      Per un pelo non sono stata stesa da un biciclettaro mentre attraversavo la strada. Indicando il semaforo ho detto: “È rosso, amico”. Mi ha risposto: “Sì, lo so”. Scusarsi? Ma quando mai!

–      Mi sono comprata quattro bellissimi vestiti di lino – uno un po’ quasi mini che mi sta una meraviglia – per una spesa totale di €55. Spero solo che l’etichetta made in Italy fosse autentica, che non mi piacerebbe davvero risparmiare sulla pelle di qualche bambino cinese o indiano

–      Ho letto sedici libri

–      Mi sono disintegrata un piede

E vi lascio con una delle nostre voci più ricche e originali, che troppo presto ci ha lasciati.

barbara

AGGIORNAMENTO: (ero sicura che doveva esserci qualcos’altro, ma non riuscivo a ricordare che cosa)
– Ho mangiato quasi cinque chili di gelato

CAMMINO

Ufficialmente, in realtà, andrei in pensione il primo settembre, ma il mio servizio è di fatto terminato, e cammino. Per decenni non l’ho fatto, tranne che al mare – e l’anno scorso, con le zampe bendate e col bastone, neanche lì. Adesso sto dando libero sfogo a questo bisogno, a questa voglia, a questo piacere: sono qui seduta al computer e improvvisamente mollo tutto e vado a camminare; sono seduta in poltrona a leggere e improvvisamente mollo tutto e vado a camminare; sono in cucina a preparare qualcosa e improvvisamente mollo tutto e vado a camminare: è una tale sensazione di leggerezza, di libertà!
Vabbè, questo per il momento è il mio ultimo post: adesso vado al mare e, come sanno gli amici di vecchia data, lì non ho il PC. Spero che la crisi d’astinenza non vi tormenterà troppo, ma potrete sempre tenerla a bada andando a spulciare negli archivi del blog e leggendo o rileggendo – che non fa mai male – le vecchie cose. Prima, però, dovete assolutamente leggere questo.
Arrivederci alla fine del mese e fate i bravi, mi raccomando.

barbara