Un sacco di politica interna.
Per quanto riguarda i “famosi” 49 milioni di cui tutti sanno tutto, un paio di considerazioni di non trascurabile importanza.
La recente sentenza della magistratura genovese sui conti della Lega, fino al recupero immediato dei famosi 49 milioni di Euro, appare una clamorosa conferma del marasma legislativo e dell’arbitrio che sembrano caratterizzare la nostra democrazia (democrazia?).
Intanto qualche precisazione, per avere una quadro passabilmente chiaro del problema.
1-I fatti risalgono a circa dieci anni fa, quando segretario della Lega era Bossi e l’amministratore era Belsito.
2- I soldi contestati sono poco più di 300.000 Euro, ma i giudici pretendono il recupero di 49 milioni di Euro, cioè l’intero ammontare del finanziamento pubblico ricevuto dalla Lega negli anni 2008- 2010 (ora il finanziamento pubblico non esiste più), contestandone l’invalidità di principio per l’intero ammontare, perché considerato infedele.
3- In un caso analogo il partito La Margherita, con Rutelli segretario e Lusi amministratore, non fu tenuto a rimborsare i soldi rubati e anzi fu considerato parte lesa e risarcito.
4-Bossi e Belsito sono stati condannati solo in primo grado, ma i giudici non si sono fermati davanti ad una simile quisquilia, pretendendo il recupero immediato dei soldi e condannando la Lega di Salvini a morte certa per asfissia. (consiglio di leggere anche il resto del post qui)
E ancora, per una più dettagliata analisi tecnica della questione, raccomando di leggere qui.
barbara