Le ultime cose
Dell’ultimo viaggio in Israele, intendo dire (nota per chi è nuovo da queste parti: i resoconti dei miei viaggi in Israele si trovano sulla destra del blog, alla voce “in Israele”), se no va a finire che parto per il prossimo senza avere finito di raccontare del precedente. Per problemi di salute e altro avevo interrotto il racconto, ma ora è arrivato il momento di concludere (per le foto mi sono avvalsa come sempre del contributo di Carla).
La prima cosa che voglio farvi vedere è questa auto
È una di quelle, blindate, che vengono usate per andare nei cosiddetti territori, ossia in Giudea e Samaria.
Le macchie nere che si vedono sulla carrozzeria non sono di sporco, ma bruciature di bottiglie molotov, così come le bozze non sono errori di parcheggio bensì macigni scaraventati contro. E naturalmente neppure questo
è frutto di un incidente stradale. Quando invece le stesse cose succedono alle auto normali, le conseguenze sono queste, e queste, e queste.
E passo a qualcosa di decisamente più gradevole, ossia i colori delle spezie
e dei fiori,
che si incontrano ovunque.
Poi questa sono io dopo essermi riempita la pancia (sì, lo so, si vede, risparmiatevi pure le battute) e prima di metterci alla ricerca di una toilette, nell’irrinunciabile foto accanto alla più bella bandiera del mondo
Mentre questo
è il sapiente dito della nostra guida che ci indica la direzione.
Questa è la mia caviglia, gonfia e dolorante per la storta presa sul monte Hermon, con accanto la bottiglia di acqua ghiacciata gentilmente offertami dal nostro solerte capogruppo.
Poi lui ovviamente si è bevuto l’acqua tiepidina, ma per dare sollievo a una compagna di viaggio, questo e altro, no?
Questa sembra una foto pornografica, lo so, ma garantisco che non lo è: io c’ero!
E per chiudere in bellezza (non si accettano battute!) io, con alle spalle Gerusalemme, a cui tornerò presto presto.
E per l’occasione, regaliamoci anche una botta di karaoke.
https://youtu.be/5bwkqZ6tavE
barbara