E per questa splendida festa di Chanukkah, che cosa meglio di questo per festeggiare?
barbara
E per questa splendida festa di Chanukkah, che cosa meglio di questo per festeggiare?
barbara
Per oggi avevo già tutt’altro pronto, ma non posso lasciare andare il grandissimo Charles Aznavour senza un ultimo saluto. Lui che sapeva perfettamente che cosa sarebbe saggio fare quando si avvicina la fine ma che si dichiarava – ancor più saggiamente – incapace di farlo.
E vispamente attivo praticamente fino alla fine, sempre pronto, quando tocca a lui, a recitare la sua parte.
Ciao Charles, e grazie per averci resi tutti più ricchi.
barbara
Tornato, a 93 anni, per l’ennesima volta in Israele (ci era venuto per la prima volta nel 1949), ricevuto dal presidente Rivlin,
premiato con la medaglia “Raoul Wallenberg” per gli ebrei salvati dai suoi genitori durante l’occupazione tedesca, intervistato nel suo albergo,
e infine esibitosi in concerto, con una voce che certamente non è quella di mezzo secolo fa, ma che ancora si difende dignitosamente
e a cui la passione, nel cantare Sa jeunesse, “La sua giovinezza” riesce a tratti a restituire una forza inaspettata in un uomo di questa età.
Qui in italiano con qualche anno in meno (non pochissimi, comunque).
barbara
Il figlio dei sopravvissuti al genocidio armeno dal figlio dei sopravvissuti ai pogrom polacchi (eh già, c’è sempre chi riesce a sfuggirvi e poi cresce e si moltiplica e diventa numeroso come le stelle del cielo, come i granelli di sabbia del mare… Fatevene una ragione) (qui)
E ora buon ascolto
barbara