Covid, in Israele i contagi risalgono
Record di contagi in Israele: ieri 501, il numero più alto da marzo. La variante Delta è la causa del 90% dei nuovi focolai nel Paese con il più alto tasso di immunizzazione al mondo (65% della popolazione). L’indice R è salito a 1.43, così come il tasso di positività allo 0,7%. Da inizio luglio, sono stati diagnosticati 2.024 positivi: a giugno erano 2.389. A fronte di questi dati preoccupanti, non vi è stato nessun decesso da Covid nelle ultime due settimane, né si registra un conseguente aumento delle ospedalizzazioni.
Secondo gli esperti, questo è il dato significativo a cui guardare, che avvicina il Paese alla condizione di «imparare a convivere con il Covid», grazie alla campagna vaccinale avanzata. Dati preliminari rilasciati dal ministero della Salute lunedì — che dovranno essere confermati da un’ampia indagine in corso — indicano che l’efficacia del siero* Pfizer di fronte alla mutazione indiana cala del 30% rispetto a quanto sperimentato con la variante inglese.
Sharon Nizza, La Repubblica.
Vale a dire che i positivi non sono ammalati, o almeno non in forma abbastanza grave da dover essere ricoverati. Quindi per favore finitela di frignare sui vaccini che non proteggerebbero e sulla fine del mondo prossima ventura.
Concludo con una sua domanda particolarmente pertinente:
Non essere vaccinati quanto è efficace sulla variante Delta?
*Vabbè, nessuno è perfetto. Ritengo comunque doveroso ricordare che il Pfizer è un vaccino, NON un siero.
barbara