ATTENTATO ALLA SINAGOGA

La sinagoga è quella di Roma. L’attentato è quello del 9 ottobre 1982 – già più volte e con vari documenti ricordato in questo blog – che ha provocato la morte di Stefano Gaj Tachè di due anni e il ferimento di 37 persone, alcune delle quali in modo molto grave.
Il libro, riccamente documentato, ripercorre gli avvenimenti che hanno preceduto l’attentato e, parallelamente, gli atteggiamenti e i sentimenti predominanti in Italia nei confronti di Israele, influenzati anche da una stampa in gran parte faziosa, soprattutto quella di sinistra, influenzata a sua volta dalle direttive dell’Unione Sovietica, che a partire dal 1967 aveva scelto di abbandonare Israele e passare al campo arabo. Libro prezioso, anche per chi, per età, ha potuto seguire quelle vicende in diretta, perché raccoglie documenti e umori a 360°, mettendoci a disposizione anche tutto quello che all’epoca potrebbe esserci sfuggito.
Peccato solo che un incomprensibile pregiudizio ideologico induca i due autori a prendere per buona la rinuncia al terrorismo da parte di Arafat, quando era sotto gli occhi di tutti che fino al suo ultimo giorno di vita a continuato a invocare la distruzione di Israele e a promuovere il terrorismo (e gli articoli che prevedono la distruzione di Israele quale obiettivo primario e irrinunciabile sono tuttora presenti nella costituzione di al-Fatah), e l’esame di coscienza e lo spostamento verso posizioni più equilibrate e meno ostili – se non addirittura amiche – verso Israele da parte della sinistra italiana: davvero difficile da comprendere una simile cecità in due studiosi così seri.
Resta comunque un libro che vale la pena di leggere per la sua documentazione, davvero imprescindibile.

Arturo Marzano – Guri Schwarz, Attentato alla sinagoga, Viella
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