EVVIVA EVVIVA!

Salvini non c’è più! Salvini non c’è più! Ora l’amore regna sovrano! Ora l’amore regna sovrano! Niente più odio! Niente più odio! Ora noi amiamo gli immigrati e gli immigrati amano noi, perché odio chiama odio e amore chiama amore. Viva il nuovo governo che ci ha liberati dal fascismo, dall’odio, dal razzismo! (Le immagini sono un po’ forti, anche se non c’è sangue che corre, si regolino i deboli di stomaco)

LECCO – Sono immagini brutali quelle immortalate dalle telecamere di videosorveglianza poste nel sottopasso della stazione ferroviaria: la scena ripresa è quella dell’aggressione subita lunedì da due donne, una 18enne che si apprestava a salire le scale, poi lo straniero si muove con sfida nel sottopasso e punta una seconda donna di 55 anni. Vittime casuali della furia di un giovane 24enne del Togo. Gli agenti della Polfer, intervenuti subito sono riusciti ad individuare il ragazzo e ad arrestarlo. E’ risultato essere irregolare sul territorio nazionale e con diversi precedenti.
Un’aggressione immotivata e gratuita che ha costretto le due donne al ricovero in ospedale. La 55enne ha riportato un serio trauma cranico.

Del resto, poverino, bisogna capirlo: non poteva certo celebrare il magnifico 11 settembre ormai prossimo dirottando un aereo e facendolo schiantare su qualche grattacielo, ma qualcosa doveva pur fare e, onore al merito, nel suo piccolo ha fatto quello che poteva, e con discreto successo. La boldrinessa e la bonina saranno sicuramente fiere di lui.
E poi leggi qui, che magari tu pensi che non c’entra e invece sì che c’entra.

barbara

SEA-WATCH E DINTORNI

Un paio di domandine facili facili.

1. Dice che dopo quattordici giorni in mare – dopo quattordici giorni che la signora capitana li trascina in giro per il mare – sono stremati: quanti giorni sarebbero occorsi per arrivare in Olanda, Paese di cui l’imbarcazione batte bandiera?

2. La signora capitana afferma che “deve salvarli”; rubo le parole a Toscano irriverente: salvarli da cosa, esattamente?

3. La Libia, si narra, è un autentico lager, sevizie, stupri, ruberie: come mai a nessuno degli efferati aguzzini in quei lager che fanno impallidire le SS e i loro campi di sterminio viene mai in mente di rubargli gli smartphone?

Abbiate pazienza, ma sono una bimba un po’ tarda e forse anche torda: se le cose non me le spiegano bene faccio un po’ fatica a capirle. Una che invece non mi sembra né tarda né torda è Giorgia Meloni:

PS: forse però il motivo per cui non li ha portati in Olanda c’è:
mappa nautica
barbara

DEDICATO A TUTTI COLORO CHE CIANCIANO DI “CROCE ASSASSINA”

La croce assassina è esattamente come la montagna assassina, la curva assassina, la nebbia killer: non esiste (e ogni volta che sento le suddette espressioni, la mano mi corre, come si suol dire, alla pistola). Esistono dei pazzi criminali che affrontano a 120 curve che ne tollerano sì e no 60. Esistono pazzi criminali che si buttano a 100 all’ora con una nebbia che non ci si vede a due metri. Esistono dei coglioni che affrontano la montagna senza conoscerla e senza esservi preparati. Ed esiste un coglione criminale che si immagina di poter sfidare la forza di gravità, e una banda mastodontici coglioni criminali che danno tutte le autorizzazioni necessarie (in un Paese in cui ti occorrono decine di scartoffie e anni di attesa per essere autorizzato a modificare di due centimetri il balcone di casa) e non ritengono neppure necessario recintare quella spada di Damocle sospesa sugli innocenti. Quando poi un sedicente giornalista ritiene di dover aggiungere e per una tragica coincidenza residente in via Papa Giovanni XXIII (che infatti se la vittima avesse abitato in via Massimo D’Azeglio, la famiglia ne sarebbe stata di molto ma di molto racconsolata, e lui molto meno dispiaciuto di dover morire), e il titolista, fulminato sulla via di Damasco da questa geniale osservazione, decide di riprenderla nel sottotitolo Per un’assurda coincidenza la vittima abitava in via Papa Giovanni XXIII, ecco, forse ripristinare la pena di morte sarebbe un pelino eccessivo, ma la tortura dell’olio bollente secondo me ci starebbe tutta. Ma proprio tutta. E ogni volta che qualcuno pronuncia o scrive le suddette espressioni che attribuiscono a cose inanimate e innocenti l’umana criminalità, una robusta martellata sull’alluce.

barbara