Commenterò tra le righe, perché di roba da commentare ce n’è troppa per poterla sistemare tutta in un commento finale.
Capitol Hill come uno stupro: il racconto su IG di Alexandria Ocasio-Cortez
Paragone azzardato o legittimo?
Secondo la scrittrice Dacia Maraini, storica femminista, l’accostamento tra l’assalto a Capitol Hill e lo stupro, a seguito delle dichiarazioni della deputata americana Alexandria Ocasio-Cortez, sarebbe giustificato e plausibile.
E Dacia Maraini è un uomo d’onore.
Vediamo di capire il perché.
L’assalto al Congresso vissuto da Alexandria Ocasio-Cortez
Alexandria era nascosta nel bagno del suo ufficio quando, il 6 gennaio scorso, i sostenitori estremisti di Trump irrompevano all’interno del Congresso americano, mettendolo violentemente a soqquadro.
Se questa è l’idea di soqquadro che ha questa gente,

casa mia in un giorno normale sembra Waterloo dopo la battaglia.
Dei fotogrammi indelebili per la storia americana e per la democrazia intera.
E tutti gli assalti precedenti fatti dalla sinistra, che fotogrammi sono? Tutti spariti? Dimenticati? Cancellati? Immeritevoli di menzione?
La trentunenne deputata democratica ha condiviso pochi giorni fa, in una diretta sul suo profilo Instagram, la trepidazione e la paura di quel momento.
Nei primi minuti della diretta-video, Alexandria ribadisce con forza l’importanza di continuare a parlare dell’assalto a Capitol Hill. Sottolineando che chi chiede di dimenticare ciò che è successo assume lo stesso atteggiamento di chi commette violenza.
Quindi riconosce che tutti quelli che non parlano MAI dei violenti assalti precedenti sono complici della violenza, giusto? E, a parte questo, questa non doveva essere la presidenza della pacificazione? Della riunificazione di un’America divisa – ed evitiamo accuratamente di ricordare per colpa di chi è divisa.
Lasciare che tutto venga gettato nel dimenticatoio come se non fosse mai esistito, minimizzandone i traumi e i turbamenti.
Vedi sopra.
“Sono una sopravvissuta”
Tipo Settimia Spizzichino? Primo Levi? Nedo Fiano? Shlomo Venezia? Sami Modiano? Sorella spirituale di tutti loro? O, scendendo a livelli più modesti, di chi ha fatto a piedi decine di piani di scale di una delle Torri Gemelle riuscendo a sbucarne fuori un secondo prima del crollo?
Ed è soffermandosi su questa immagine che la giovane deputata fa la sua spiazzante dichiarazione. Confessa di esser stata lei stessa vittima di abusi, definendosi una sopravvissuta, e l’attacco al Congresso le ha fatto tornare in mente quelle inquietudini del passato che le sono rimaste cucite addosso.
Messa in questi termini, siamo centinaia di milioni di sopravvissute, ma non andiamo in giro a farcene belle. Senza contare che se assimila quando accaduto al Campidoglio a uno stupro e qui si limita a parlare di abusi, non posso che dedurne che deve per forza essersi trattato di cose decisamente modeste: un complimento pesante? Uno sguardo indiscreto?
Alexandria ha raccontato di aver avuto paura di morire quel giorno,
ellapeppa
quando rannicchiata e tremante nel bagno del suo ufficio
tipo Cosetta nella taverna dei suoi aguzzini? Ma quanto ci piacciono queste immagini strizzabudella. E perché rannicchiata poi? Rannicchiati dietro una porta chiusa si è meno visibili? Più al sicuro?
sentiva un uomo urlare dietro la porta: “Where is she?”, “Dov’è lei?”.
Volevano lei, facendola ancora sentire il centro di un triste bersaglio.
Hitchcock, sei un dilettante (ma i bersagli sono tristi?).
Nelle ore successive, una volta invitata ad uscire, si scoprì che l’uomo in realtà era un agente di polizia.
Ma per Alexandria, purtroppo, la rivelazione della sua identità non fece più alcuna differenza.
Il film dello stupro ormai se lo era già girato tutto e le era piaciuto un sacco, figurati se aveva voglia di riavvolgere la pellicola.
Il terrore provocato da quella possente voce e i pugni sulla porta
un attimo fa aveva parlato solo della voce, adesso saltano fuori anche i pugni?
le avevano fatto tornare a galla il trauma degli abusi subiti.
Il rapporto tra la violenza dei suprematisti di Capitol Hill
suprematisti di cosa? Abbiamo conosciuto i suprematisti bianchi tipo KKK (quattro gatti, ma non sta bene dirlo) che chiamiamo così perché conosciamo le loro aspirazioni di dominio dei bianchi sulle altre razze, abbiamo conosciuto i suprematisti negri, tipo BLM che chiamiamo così perché conosciamo le loro aspirazioni di dominio dei negri sui bianchi, abbiamo conosciuto i suprematisti islamici che chiamiamo così perché conosciamo le loro aspirazioni di dominio dei musulmani sul resto dell’umanità. Questi qui erano suprematisti di quale specie? Qualcuno si è fatto dire da loro chi vogliono che domini e su chi?
e lo stupro
In seguito alla sua diretta, la deputata del Congresso è stata sommersa da commenti solidali e ringraziamenti per il suo coraggio nel parlare di un episodio così doloroso e strettamente personale.
Ah, un coraggio guarda che i pompieri delle torri gemelle al confronto sono dei conigli.
Il contatto che Alexandria ha subito e generato tra la violenza dei protestanti e lo stupro, ad alcuni è sembrato azzardato ma resta comprensibile da un punto di vista “simbolico”.
Io credo che chi ha realmente subito uno stupro, non avrebbe grosse difficoltà a distinguere fra uno stupro e un simbolo.
Il punto di partenza è quello di non concepire lo stupro come un abuso legato prettamente al sesso.
Lo stupro è legato al sesso. Le altre forme di violenza si chiamano violenza, gli altri tipi di abusi si chiamano abusi (per la verità anche gli abusi sessuali, se non sono stupri, si chiamano abusi e non stupri), o devo forse raccontare che sono stata stuprata tutte le volte che qualcuno mi ha insultata, tutte le volte che qualcuno bestemmia in mia presenza, tutte le volte che subisco un’ingiustizia? Le parole hanno un significato, e una società basata, come quella umana, sulla parola, può funzionare solo se ogni parola viene usata con il significato codificato e condiviso. Uno stupro è quando uno te lo mette dentro, punto.
Quest’ultimo è il misero mezzo attraverso cui si realizza, ma la cultura dello stupro resta quella del dominio, il voler sottomettere ed annientare un’altra persona calpestandola nel suo profondo essere.
Lo stupro squarcia irrimediabilmente la dignità e l’anima di una donna; l’assalto al Congresso, come già ribadito, ha colpito l’anima della democrazia.
Al pari di tutti gli altri assalti al Campidoglio di cui nessuno degli stuprati si è mai sognato di parlare, meno che mai condannare.
Sull’onda di questo veemente intreccio,
ecco che torniamo al film
Alexandria Ocasio-Cortez ha deciso perciò di confessare quell’episodio della sua vita,
confessare in che senso? Si confessano gli errori, i torti, le colpe.
cogliendo l’occasione per elaborare il trauma, sia personale che pubblico, dando coraggio a tante altre vittime come lei.
Cioè io ho subito un trauma, vado su instagram, lo racconto e – sim salabim – in tre secondi il trauma è elaborato e non c’è più. C’era l’occasione e non me la sono lasciata scappare.
CRISTINA RIGGIO, 7 FEBBRAIO 2021, qui.
Ricapitolando: un po’ di persone sono entrate in Campidoglio senza che nessuno glielo impedisse, anzi addirittura accompagnate, e non mi sembra di avere letto che siano anche entrati negli uffici privati; lei se ne sta rannicchiata nel bagno del suo ufficio, un poliziotto bussa (forse: questo non è chiaro), probabilmente, immagino, mandato a cercarla dagli altri che si erano accorti che quella deficiente non era con loro, bussa, dicevo, lei non apre, e lui se ne va. Conclusione: è stata praticamente stuprata. Se qualcuno avesse fatto scattare un accendino per fumare una sigaretta avrebbe detto che era sopravvissuta al rogo. Asia Argento, sei una dilettante.


barbara
AGGIORNAMENTI (grazie ai miei solerti commentatori)
Aggiornamento 1
Myollnir: Alla ricostruzione manca un dettaglio non da poco: La AOC NON era nell’edificio invaso. Era nel suo ufficio, che sta, assieme agli altri uffici dei deputati, a centinaia di metri di distanza, e che non è mai stato preso d’assalto.. Dunque non ha mai corso alcun rischio.
E’ solo una piccola contaballe.
Aggiornamento 2
Myollnir: Qualche anno fa si è fatta fotografare piangente davanti alle gabbie dove il perfido Trump rinchiudeva i bambini. Pubblicata su tutti i giornali. Poi qualcuno ha pubblicato una foto da un altro punto di vista, in campo più lungo: circondata dai fotografi, era aggrappata alla recinzione di un parcheggio vuoto. Una cosa ridicola, degna degli eroici reportages da Gaza, più volte sputtanati da Memri.
Una piccola contaballe, ma d’altra parte il Grande Contaballe, e plagiaro, ora fa finta di essere il Presidente degli Stati Uniti. C’è in rete un filmato surreale: lui seduto alla scrivania, gli mettono davanti una cartellina e lui, alzando lo sguardo fuori campo con l’occhio perso, chiede: “ma cosa sto firmando?”.
per la precisione: “Io non so che cosa sto firmando qui:
Poi ovviamente, mansueto, firma. Che poi hanno anche già mostrato diverse firme da lui apposte sugli ordini esecutivi: identiche, fatte evidentemente con un timbro. (Vale a dire che potrebbe averle messe chiunque? Da quella banda di magliari mi aspetto qualunque cosa. Non dimentichiamo che la Clinton ha sulla coscienza – si fa per dire – decine di morti su cui ha costruito le sue carriere professionale e politica)
Siamo in buone mani.
Aggiornamento 3
Paolo Ghezzi: questa una tipa tremante rannicchiata sotto il tappetino del cesso di fronte a un poliziotto deficiente (un bambino di cinque anni avrebbe capito che era nel bagno e avrebbe detto qualcosa tipo: “sono un poliziotto e sono qui per aiutarla. Apra la porta.”)…
E un bambino di cinque anni, dovendo inventare, avrebbe inventato un poliziotto che dice qualcosa tipo: “sono un poliziotto e sono qui per aiutarla. Apra la porta.” Che era nel bagno ovviamente lo sapeva, visto che, in questo ridicolo film, i pugni e la voce possente li aveva sentiti solo lì e non anche alle altre porte. Ma in realtà, dovendo inventare un film dell’orrore, il suddetto bambino di cinque anni avrebbe inventato qualcosa di totalmente diverso. A patto che avesse un QI non inferiore a 70.
Va bene che patriarcato e machismo non sono più di moda, ma una mozzarella simile dovrebbe rappresentare una superpotenza?
Aggiornamento 4 (a proposito di AOC sconvolta di fronte alla rete di recinzione del parcheggio vuoto)
Myollnir: sono qui per servire: clic.