QUESTA LE BATTE TUTTE

TGCOM 24
Migranti, barcone ribaltato in Libia: 17 salvati, 30 dispersi | Alarm Phone: “Italia ritarda i soccorsi” (Qui)

Il Fatto Quotidiano (più che altro strafatto, direi)
Barca rovesciata in acque libiche: 30 dispersi. Alarm Phone: “Italia ha ritardato i soccorsi”. (Qui)

Corriere della Sera (che anche nell’infamia ci tiene a fare il primo della classe)
Un barcone con a bordo 47 migranti che si trovava alla deriva nelle acque libiche e per il quale era stato lanciato da ore un allarme da parte della Ong Alarm Phone si sarebbe ribaltato (sarebbe? Cioè è ancora lì che galleggia? Oppure è affondato perché gli hanno messo una bomba? O che altro?). […] Alarm Phone accusa invece l’Italia: «[…] Le autorità italiane hanno ritardato deliberatamente i soccorsi, lasciandole morire» (Qui)

E finalmente una cronaca tutto sommato decente (cosa non scontata per l’agenzia in questione, ma quando non c’è di mezzo Israele a volte riesce a essere onesta, o quasi), che riferisce i fatti e, soprattutto, li riferisce TUTTI.

ANSA
Drammatica sorte delle 47 persone segnalate ieri su un barcone alla deriva nelle acque Sar libiche […] E dall’Ue arriva l’attacco dei Socialisti e Democratici Ue (S&D). “Un’altra catastrofe evitabile che mostra la vera mancanza di umanità e compassione nel governo Meloni“, scrive su Twitter la presidente Iratxe Garcia Perez. […]
Sul posto si sono, quindi, trovati quattro mercantili. Durante le operazioni di trasbordo sulla motonave Froland, il barchino si è capovolto: 17 persone, di cui due ferite che verranno portate a Malta, sono riuscite a salire a bordo, mentre circa 30 sono cadute in acqua.

E non posso non riproporre questo passaggio dell’amico Shevathas:

Il problema del soccorso con mare agitato non è il navigare fino alla barca in difficoltà quanto il poter fare in sicurezza il trasbordo senza scontri fra le navi. Con il mare agitato è una manovra difficile già nel caso di navi non sovraccariche e condotte da persone capaci di manovrarle. Alcune tragedie del mare son capitate perché, all’arrivo dei soccorsi, le persone su una nave sovraccarica si erano spostate in massa sbilanciandola e facendola rovesciare. E stiamo parlando di una nave rovesciata davanti alla nave di soccorso. (Qui)

Sì, lo so, se invece di piangere per le povere vittime dico che sono dei coglioni andrò all’inferno. Però anche se non lo dico restano dei coglioni lo stesso. E poi leggo:

I quindici sopravvissuti, dopo lo scalo a Malta dei due feriti, raggiungeranno l’Italia (qui, con parecchie altre cose da raccontare)

e chiedo: e perché?
Quanto a tutta la faccenda, ero partita con l’idea di commentarla, ma cosa vuoi commentare in un simile delirio? Fra un po’ verrà incriminato il governo italiano al gran completo per il naufragio del Titanic e per tutti quei morti? Adesso comunque andate a leggere anche qui.

E dato che si torna sempre sul luogo del delitto:

barbara

TITOLI DI DISTRAZIONE DI MASSA

Per non parlare degli articoli.

Raid missilistico su Kiev. Cosa c’è dietro la mossa di Putin

Era un avvertimento? Oppure un cambio di strategia? La dimostrazione che Putin è alle corte o la conferma che l’Armata russa ha ritrovato rinnovato vigore? [Non è fantastico questo incipit da film giallo? Sarà il maggiordomo l’assassino? O la governante? O la cuoca? O il giardiniere beccato dal padrone a scoparsi la padrona giocando con le violette?] Difficile interpretare le tre esplosioni avvertite oggi a Kiev [eh sì, tanto tanto tanto difficile. Troppo tanto difficilissimo]. Ma sono un punto importante in questa guerra, che doveva essere “rapida” [i famosi lettori del pensiero, che sanno esattamente che cosa aveva in mente Putin quando ha iniziato la guerra, che cosa voleva, come lo voleva, di che colore forma peso e misure lo voleva] e che invece si sta trasformando in un conflitto lungo e doloroso. Con tutto il carico di morte e distruzioni che comporta. [Perché noi siamo buoni, e ci preoccupiamo delle sofferenze del mondo e ne soffriamo quanto le vittime. Forse anche di più]
Dopo il fallimentare assalto iniziale di fine febbraio [fallimentare in che senso? Ah già, che stupida: fallimentare rispetto a quello che aveva programmato Putin, che io non so cosa fosse, ma loro sì], quando alcuni reparti speciali russi approdarono all’aeroporto di Hostomel e cercarono di far cadere il governo ucraino [cercarono come, esattamente? Con quali azioni? Con quali strumenti? Hanno messo anche loro dei cecchini a sparare sulla folla per provocare il colpo di stato come hanno fatto gli americani otto anni fa al costo di cinque miliardi di dollari? A proposito, lo sapete che youtube ha fatto sparire il video con tutte le ammissioni della Nuland?], ne è passata di acqua sotto i ponti. Prima Mosca ha cercato di conquistare la città con i carri armati fatti partire dalla Bielorussia. Poi ha dovuto rivedere i suoi piani, lasciare la zona Nord-Ovest dell’Ucraina per concentrarsi sul Sud e sul Donbass [idea, quella di occupare il sud e il Donbass, che mai mai mai aveva sfiorato “Mosca” prima di “fallire” la conquista di Kiev. Ma vaffanculo, va’]. Adesso la Russia controlla circa il 20% del territorio di Kiev [del territorio di Kiev? Ma se hai appena detto che hanno dovuto abbandonarla dopo il fallimento del tentativo di occuparla?], Odessa resta assediata dalle navi di Putin e l’esercito russo avanza negli Oblast rivendicati dai separatisti. Gli scontri ora si concentrano a Severodonetsk, dove fino a ieri i russi controllavano il 70% del territorio ma una controffensiva ucraina pare averne liberato la metà [pare…].Da diverse settimane, comunque, Kiev viveva una sorta di tranquillità irreale. Niente più soldati russi alle porte [? Non ne occupano il 20% del territorio?! L’hai detto tu!]. Meno bombardamenti [come “meno” bombardamenti? Se hai appena detto che da settimane era tutto tranquillo? Non soffrirai mica di schizofrenia per caso?]. Niente sirene che suonano ogni cinque minuti.Poi stamattina la capitale si è svegliata sotto attacco [notare le parole scelte: LA CAPITALE – SOTTO ATTACCO: la città sotto attacco, le strutture della città sotto attacco, gli abitanti sotto attacco]. La missione missilistica russa è partita da un aereo Tu-95 che sorvolava il Mar Caspio, almeno secondo quanto riporta l’Aviazione Ucraina. La tipologia di caccia utilizzato non è un dettaglio secondario: quadrimotore di fabbricazione sovietica, il Tu-95 è in grado di portare a termine anche attacchi nucleari. E nella sua versione moderna può anche lanciare missili da crociera a lungo raggio [ma quello usato è la versione moderna in grado di lanciare eccetera? Perché se lo è, la precisazione (“nella sua versione moderna”) è del tutto inutile, se non lo è la precisazione è solo pretestuosa e serve unicamente a fare scena e terrorismo mediatico]. Sembra quasi che Putin volesse mandare un messaggio. Del tipo: abbiamo ancora grosse capacità belliche [Chissà, forse Putin legge i giornali occidentali che dal primo giorno di guerra lo danno per spacciato, in ginocchio, finito, e sta provando a svegliarvi dai vostri deliri onirici].
Stando al portavoce del ministero della Difesa di Mosca, il raid avrebbe permesso di distruggere blindati inviati dalla Nato e dall’Occidente all’Ucraina [aaaahhhhh…]. “Missili ad alta precisione a lungo raggio lanciati dalle forze aerospaziali russe contro la periferia di Kiev hanno distrutto i carri armati T-72 forniti dai paesi dell’Europa e altri veicoli corazzati che erano negli hangar”, ha detto Igor Konashenkov. Anche questo, dettaglio non indifferente [cioè stai dicendo che lo sai che è così? Che lo sai che è vero quello che dice? Che lo sai che il raid non è stato un avvertimento, né un cambio di strategia, né la dimostrazione che Putin è alle corte, né la conferma che l’Armata russa ha ritrovato rinnovato vigore, ma semplicemente la distruzione delle armi finalizzate a uccidere i russi? E quindi il senso di tutte quelle domande retoriche con cui hai iniziato l’articolo quale sarebbe?]. Perché dopo la promessa da parte di Biden di inviare missili in grado teoricamente di colpire il territorio russo, sembra quasi che Mosca volesse confermare quanto annunciato ieri da Putin [sembra quasi…]. Ovvero che la Russia è in grado di “schiacciare come noci” le armi inviate dalla Nato [cioè la distruzione delle armi non aveva lo scopo di eliminare un pericolo mortale per i soldati russi – e magari anche per i civili russi in territorio russo – bensì una banale esibizione di muscoli, da bulletto di periferia, per la quale le armi non erano che un mero pretesto?].
Non è un mistero che i sistemi Himars preoccupino il Cremlino. Ed è forse per questo che il raid odierno ha voluto mandare un messaggio. Questo: siamo in grado di distruggerli [ecco, ribadiamolo: lo scopo del raid non era quello di distruggere le armi, ma unicamente di mandare un messaggio, un ammiccamento, un inarcare di sopracciglio. E chissà come avrebbe fatto a mandare quel messaggio se non ci fossero state, provvidenzialmente, tutte quelle armi]. Per Putin, infatti, qualora i missili verranno [qualora verranno?!?!] consegnati, allora la Russia ne trarrà “le conseguenze appropriate” e utilizzerà le “armi distruttive, e ne abbiamo in quantità sufficienti, per colpire obiettivi che non stiamo ancora colpendo [ehm… proviamo a rileggere con calma la frase:” Per Putin – – qualora i missili verranno consegnati – – allora la Russia ne trarrà le conseguenze – – e utilizzerà le armi – – e ne abbiamo in quantità sufficienti”: ma si può costruire una frase tanto sgangherata?]. Il raid odierno sembra quasi una asserita “prova” a sostegno della minaccia. A cui va aggiunto anche l’annuncio di aver abbattuto vicino ad Odessa un aereo da trasporto ucraino Antonov An-26 carico di armi [mi concedete una standing ovation per l’aeronautica russa?].L’altra ipotesi, invece, è che la mossa del Cremlino nasconda difficoltà. E che sia il tentativo disperato di evitare l’invio dei missili a lungo raggio da parte degli Usa [nel senso che se non fosse in difficoltà potrebbe tranquillamente permettere a Biden di mandare quei bellissimi missili con una gittata di 300 chilometri? E questo sì che è un genio, un maestro di strategia militare!] minacciando non solo l’escalation militare con la Nato, ma anche una ripresa dei bombardamenti su Kiev. (Qui)

Cioè, oltre al titolo totalmente fuorviante, anche una montagna di letame sparso a piene mani per tutto l’articolo. Caro Porro, e se te ne andassi a fare una bella cagata?
Qui, se avete ancora due minuti, un articolo che guarda molto più realisticamente alla situazione e alle questioni in gioco.
Ancora più realistico questo video, col numero di testate nucleari Paese per Paese. I nomi sono scritti in cirillico, ma ci sono le bandiere.

Questi invece sono i dati di estrazione dell’oro per anno, sempre Paese per Paese, e anche questo può dare informazioni utili, soprattutto a chi si illude di mettere in ginocchio la Russia con le sanzioni e con i furti di proprietà private.

barbara

ANCORA SUI VACCINI 3

Le migliori in rete

Perché loro sono furrrrbi, mica come noi pecore che ci beviamo tutto quello che ci propinano.

Perugia
21 Agosto 2021 22:40
Caro Porro, sul sito di Maurizio Blondet è stato pubblicata una dichiarazione del Prof Meluzzi il quale dichiara che ai potenti, ai politici, ai ricchi, vengono vaccinati con della semplice Soluzione Fisiologica. Dunque le nostre Istituzioni, i nostri politici, i vari Presidenti di Confindustria e Federmeccanica, che adottano il green pass alla mensa, e addirittura AUSPICANO L’OBBLIGO VACCINALE, SI SONO VACCINATI CON ACQUA FRESCA. Il Prof. Meluzzi aggiunge che la proposta e’ stata fatta anche lui. ALLORA CHI CI GOVERNA E I VARI PRESIDENTI DI CONFINDUSTRIA ecc. NON SI FIDANO DI VACCINI SPERIMENTALI!

Pig – Perugia
22 Agosto 2021 7:29
Credibilissimo, ci avevo pensato anche io.
Cosa ci vuole a prelevare la dose dall’acqua anziché dal flacone con il vaccino? E gettare il vaccino nel cesso?
L’inoculazione non avviene in presenza di un pubblico ufficiale e non viene registrata con una webcam.
Quindi l’inoculazione non ha prove che sia veramente avvenuta, se non la parola di chi la fa e chi la riceve.
A me certe improvvise conversioni da parte di certi politici puzzano lontano un chilometro,

Prisco – Perugia
22 Agosto 2021 10:00
Era già nel credo che ci fossero cittadini di seria A e serie B ed era già nel credo la possibilità di avere un finto siero . Vi immaginate un Draghi o un Mattarella che dopo la punturina si sentono male ???? diventerebbe una CAPORETTO e tutto il marcio creato fino ad ora verrebbe spazzato via. Ad ogni modo punterei l attenzione sul fatto che probabilmente Mattarello abbia già messo le mani avanti avvallando l ipotesi di prorogare per altri 4 anni lo stato di emergenza in gran segreto , se cosi fosse la tanto amata COSTITUZIONE italiana varrebbe quanto la carta igienica.

Quindi essenzialmente quello che fai è usare iniezioni per iniettare materiale nel corpo e creare l’equivalente di un sistema operativo. Tutti conoscono il concetto di Microsoft che ti fa scaricare un sistema operativo nel tuo computer, che dà a Microsoft e a una varietà di altri concorrenti una porta di accesso nel tuo computer, e ogni mese o due o tre devi aggiornarlo perché ci sono i virus, tornando al virus magico, e possono risolvere tutti i problemi. E quindi questo è un sistema simile per il tuo corpo… che diventa un ricevitore e può letteralmente agganciare tutto al cloud… Questo sistema arriva al controllo completo non solo della tua capacità di effettuare transazioni finanziarie… ma a un controllo mentale tecnologico… In pratica stiamo parlando di collegamento ad un cyborg, se vuoi. E quindi transumanesimo e tecnocrazia vanno di pari passo… Stiamo parlando di togliere le libertà dove ne abbiamo, la libertà di girare e la libertà di dire quello che vogliamo…
Dario Gallinaro che riassume Catherine Austin Fitts, citato da Pepa Vezzo sulla bacheca di Deborah Fait

Maya Larissa – Deborah Fait (Deborah Fait è ebrea israeliana e sostenitrice del vaccino come strumento utile per liberarsi dal virus)
ah ah ah da che pulpito, i discendenti degli avvelenatori di pozzi adesso vogliono salvarci ah ah ah, stiamo vivendo proprio la fine dei Tempi se gente come la Fait ci tiene alla nostra salute, mi aspetto la discesa dell’anticristo da un momento all’altro, ci mancano solo i 2 suprematisti nirenstein e fiano ah ah ah che triade di raccattacicche ah ah ah

Fabio Bertoncelli
23 Agosto 2021 18:41
Ci stiamo avvicinando alla “SOLUZIONE FINALE”.
IL VACCINO RENDE LIBERI.

Armando
[…] Io, come sapete, auguro la morte veloce per malattia, incidente stradale o di altro tipo a questi banditi di Stato che impongono restrizioni e vaccini e minacciano 24 ore al giorno.

Andreia Alexandra Machado
[…] il vaccinato (se non muore prima o non rimane menomato tutta la vita a causa di questi pseudo-vaccini transgenici e sperimentali) […]

Pigi
Ma no. Il vaccino manda direttamente i cittadini al camposanto, per cui non intasa le strutture ospedaliere e, soprattutto, non fa correre rischi agli operatori.
E’ per questo che i nostri addetti ospedalieri ne sono entusiasti.

max
23 Agosto 2021 23:41
Nel 1933 Adolf Hitler, diede vita al “Der Ahnenpaß”, ossia un ”passaporto genealogico”, certificava che il possessore era ariano. Dava accesso ai musei, agli edifici pubblici, ai teatri, allo studio e al lavoro, al matrimonio.
Inizialmente usato per discriminare gli ebrei, poi esteso ad altri territori come l’Alto Adige. [copia-incolla da wikipedia, tranne il passaggio relativo a musei ecc. che si è inventato lui]
Oggi in Italia nel 2021, dopo 88 anni, è richiesto il certificato genealogico di vaccinazione, detto “greenpass”, per lo stesso identico uso discriminatorio ai danni di chi non si è sottoposto al siero salvifico.
[il fascismo ormai non basta più, e bisogna ricorrere al nazismo, e pazienza se genetica e scelte non sono esattamente la stessa cosa]

Stefano Bisogni – Luciano Braga
ti hanno usato come ratto da esperimento. Ci vogliono 5 anni per avere la sicurezza che non ci siano controindicazioni. E’ facile che finirai sulla sedia a rotelle metà paralizzato, come i dati inglesi di questi giorni dimostrano (dati ufficiali).

Stefano Bisogni – Giovanni Cattazzo
più che eletto, a letto per le consegue della vaccinazioni che ormai sono tremende

Isa Bi
Che immensa pena per tutte queste persone che sono morte così giovani. Mi chiedo quando finirà tutto questo, un incubo, una persecuzioni che ci sta avvelenando la vita. Quante vite si dovranno ancora sacrificare prima che qualcuno dica basta?

Boscu Maria Paola
Fossero anche 500 i morti in Italia post vaccino non è che siano pochi!!!!

Emilio Tarantino – Boscu Maria Paola
sono molti di più. Personalmente ne conosco due, altri due scampati per miracolo e tante reazioni avverse gravi

Gianni
26 Agosto 2021 21:57
se i politici e vipponi non avessero fatto un placebo ma un vaccino come i comuni mortali si starebbe parlando di altro.ma tantè che i dubbiosi vengono additati come criminali da scovare ……….la gatta frettolosa fa i gattini ciechi si dice dalle nostre parte………

erman67 – Stefano
27 Agosto 2021 0:31
Non ha senso nemmeno per i sanitari se il vaccino non garantisce l’immunità sterilizzante.

Stefano – Erman67
27 Agosto 2021 0:33
Allora se va all’ospedale con l’appendicite, e sono tutti in malattia, faccia il self-service. [vabbè, qualcuno capace di ragionare c’è, e la proporzione è più o meno quella che ho riprodotto qui]

Assomigliano terribilmente agli antisionisti (che ci tengono a precisare ogni tre secondi che loro NON sono antisemiti), che passano metà del loro tempo a vomitare veleno e menzogne su Israele, e l’altra metà a frignare che grazie alla potentissima lobby ebraica che controlla tutti i mass media Israele è intoccabile e nessuno può dire mezza parola di educatissima critica. Questi per metà del loro tempo riempiono i social di esternazioni di questo genere e l’altra metà a inveire – sempre pubblicamente – contro la censura che impedisce di criticare i vaccini. E FB, che censura di tutto di più, ha bloccato per un mese Deborah Fait per avere invitato una persona che ha scritto cose come quella che ho riportato a sputarsi addosso – e che, essendo bloccata, non può cancellare – mentre per le cose sui vaccini si accontenta di mettere il bannerino e per il resto si può scrivere tutto quello che si vuole. Ma loro sono i covintelligenti, come già detto.
Certo che recitare la parte delle vittime per qualcuno deve essere proprio una libidine.

barbara

QUESTE MI FANNO MORIRE

Qui.
Ma quelli che invecchiano sono gli stessi a cui si attaccano le forchette o sono due vaccini diversi?
Verità sacrosanta inoppugnabile. Oltre alle sistematiche frenate in curva.
Sempre un passo avanti, i napoletani.

“Io non godo proprio mai/se qualcuno sta nei guai/ma se lui da sempre dice/che l’avviso fa felice/perché è come una malia/a tutela e garanzia/io aderisco al sentimento/e anch’io sono contento”.

“Ora deve (e gli fa orrore)/nominare un difensore/tra lo stuolo di avvocati/che da lui son tanto amati. Se costui trova un cavillo in favor di Piercamillo/per un fatto di coerenza/lui gli oppone resistenza/perché vuol esser prosciolto/(ed a questo tiene molto)/non perché l’ha fatta franca/o perché la prova manca/ma perché la sua innocenza/venga a galla in trasparenza/mica come gli altri rei/brutti, sporchi e farisei/che per colpa del sistema/hanno eluso l’anatema”.

“Ma pensando a quel vicino/ che ti ruba il cucchiaino/e che eviti già adesso/senza attendere il processo/Io vi chiedo: affidereste/per il ruolo che riveste/un segreto o un grosso intrigo/ nelle mani di Davigo? O attendete il risultato/del passaggio in giudicato/per saper se nelle more/è o non è un divulgatore?”.
Jacopo Pensa

E poi c’è questa, che non c’entra con le precedenti ma ci sta bene lo stesso.

Qui.

barbara

PER CHI AVESSE INTENZIONE DI ANDARE ALL’ESTERO

e avesse poi la malaugurata idea di volere anche rientrare in Italia: preparatevi.

Moduli e privacy   

Trovandomi in Svizzera, ho dovuto compilare il dPLF – digital passenger locator form – il nuovo documento digitale richiesto da oggi per entrare in Italia dall’estero.
Ci ho messo una buona mezz’ora per la mole delle informazioni richieste e alcune incongruenze. Per esempio è necessario indicare il secondo numero di telefono, campo obbligatorio. E chi non ce l’ha? Dopo vari tentativi, ho inserito per due volte lo stesso numero, ed è stato accettato.
Ma al di là dell’incombenza in sé, mi è parsa una misura preoccupante per la nostra libertà, una forma di controllo alla “1984”, il profetico “Big Brother is watching you” di George Orwell. Mi sono vaccinata con entusiasmo, non sono una cospirazionista, non credo alle potenze occulte che ci manipolano, ai complotti di entità oscure che vogliono prendere il controllo del mondo. E sono convinta che sia necessaria qualche forma di tracciamento per evitare un nuovo picco del Covid, soprattutto in periodo di vacanze estive e di rinato turismo internazionale. Infatti ho scaricato, appena sono uscite, l’app Immuni e anche la corrispondente SwissCovid, per i periodi in cui soggiorno in Svizzera. Ma queste app, che sono state studiate bene, garantiscono l’anonimato, e le informazioni rimangono sul telefono dell’utente, salvo nel caso in cui non sia necessario tracciare le persone con cui ha avuto contatti, se si dovesse palesare la malattia.
Il dPLF invece, che forse andrebbe definito dPCL – passenger control form – va compilato online, fornendo il numero di targa, se si viaggia in macchina, l’indirizzo di residenza e quello di destinazione, l’orario di partenza e di arrivo previsto e anche eventuali tappe intermedie – e se si cambia itinerario o si è vittime di qualche contrattempo che provoca un cambiamento di programma? – il numero della carta di identità, i membri del proprio nucleo famigliare, se ci accompagnano, il proprio indirizzo email e il numero di telefono e un contatto telefonico in caso di emergenza… Tutte queste informazioni vengono poi spedite a un cervellone, non si sa dove, che ci restituisce il formulario compilato da stampare e portarsi dietro, con il codice QR, senza il quale teoricamente almeno non è possibile varcare la frontiera, imbarcarsi su un treno, su un autobus, su un aereo o su una nave. L’autocertificazione precedentemente richiesta era un modulo che si scaricava da Internet e si compilava, con l’obbligo di tenerlo con sé ed esibirlo in caso di controllo – la mia esperienza e quella di parecchi amici è che i controlli fossero sporadici. E comunque, come per tutti i documenti cartacei, si suppone che dopo un po’ finissero nel cestino… Stavolta invece è evidente che tutto finisce nell’insaziabile bocca di un supercomputer, che potrà verificare, anche a distanza di anni, i nostri movimenti, i nostri soggiorni, le nostre scappatelle amorose, i nostri viaggi di piacere o di lavoro. È una necessità sanitaria, o uno strumento – potenzialmente pericoloso – di controllo della popolazione, che in futuro potrebbe cadere in mano di parti politiche estremiste, di investigatori privati, dei servizi segreti, di tecnici capaci di hackerare il sistema, o più semplicemente di qualcuno che fa ricerche su di noi?
Basta alzare lo sguardo per vedere il numero di telecamere che ci spiano in ogni momento. I nostri telefoni cellulari, grazie al sistema di localizzazione, di pagamento digitale, dei cookies di navigazione, sono diventati una fonte di informazioni accessibile a chiunque sulla nostra vita privata, i nostri gusti, i nostri acquisti, le nostre ricerche. Ora arriva anche il Big Brother che ingoia tutte le informazioni sui nostri spostamenti da e per l’estero. Si tratta, va chiarito subito, di un formulario richiesto dalla Comunità Europea al quale l’Italia ha aderito con grande sollecitudine. Mi chiedo se, prima di farlo entrare in vigore, non sarebbe stato giusto aprire un pubblico dibattito, come si sta facendo in Svizzera, che non ha ancora aderito. Comprendere qual è la “corazza” normativa che garantirà la riservatezza dei nostri dati. A chi andranno in mano? Che cosa succederà nel futuro? Con che criteri saranno catalogati? Quali pericoli presentano per la nostra privacy?
Sì è molto discusso sul cosiddetto “passaporto vaccinale” che garantirebbe libertà di movimento ai vaccinati. Pare non sia stato ancora approvato per le proteste di chi rifiuta il vaccino ma si ritiene discriminato dal fatto di non poter godere della libera circolazione concessa agli altri. Ma il passaporto, magari unito al tampone, mi sembra darebbe maggiori garanzie sanitarie del dPLF senza comportarne i rischi di violazione della privacy.
Forse dovremmo chiederci seriamente a quanta libertà siamo disposti a rinunciare per i benefici della sicurezza, sia essa sanitaria o di altro tipo. Per chi come me ha vissuto una lunga vita sentendosi libera, il dPFL è una seccatura a livello psicologico. Ma i nostri figli e i nostri nipoti, in che mondo vivranno? E non c’è il rischio che, come nel bellissimo film “Truman show”, un giorno scopriranno di non vivere la realtà, ma un mondo fasullo come un set televisivo, manipolati, fin dalla nascita, da un deus ex-machina di cui nemmeno sospettano l’esistenza?

Viviana Kasam, ‍‍24/05/2021, qui.

Mi sto sempre più chiedendo se non arriverà il giorno in cui dovremo concludere che Orwell era un ingenuo dilettante.

barbara