2019
2020
Che poi uno si chiede: ma dove lo trova il coraggio, una che evidentemente si ritiene di razza impura, di venire in un posto come l’Italia, nazista con l’ossessione della razza pura?
Poi magari, per completare il panorama…
barbara
2019
2020
Che poi uno si chiede: ma dove lo trova il coraggio, una che evidentemente si ritiene di razza impura, di venire in un posto come l’Italia, nazista con l’ossessione della razza pura?
Poi magari, per completare il panorama…
barbara
Ovvio: a metterlo in c**o a Salvini, che altro? Lo ha capito bene questo signore, che adesso giustamente gongola e festeggia:
Questa sera il mio pensiero va a #Salvini e i suoi elettori che si sono visti vincere un ragazzo per metà sardo (la secessioneeeeee!), metà egiziano (invadono pure i palchiiiiii!) e omosessuale (vogliono i nostri stessi dirittiiiiii!) .
Bacioni
[letto su twitter] (qui)
Non so se le altre canzoni fossero meglio o peggio, perché non le ho sentite. Ho però voluto sentire la sua, e devo dire che è proprio bruttarella assai, insulsina assai, ripetitivuccia assai, squinternatina e sconclusionatina assai un bel po’. Insomma, non credo sia complottismo pensare che sia proprio una vittoria decisa a tavolino – viste oltretutto le premesse, le dichiarazioni preliminari del Grande Capo, le esclusioni note – per “dare un segno”. Quello che fa scompisciare è vedere questa gente convinta che chi ha votato Salvini, o comunque lo apprezza, in tutto o in parte, stia perdendo il sonno e strappandosi i capelli per la tremenda batosta che gli hanno rifilato facendo vincere quello lì. Il fatto che la sua vittoria sia stata realmente decisa a priori poi mi sembra ampiamente dimostrato da tutti quei giornalisti che gli hanno detto cose come “saranno stati contenti i tuoi genitori”. Che evidentemente non hanno ascoltato una sola parola della canzone. Perché se lo avessero fatto si sarebbero accorti che, pur nel suo inesistente valore artistico, la canzone è una pesante requisitoria nei confronti del padre egiziano, che ha abbandonato lui ancora bambino e la madre. Interessante poi il verso “Beve champagne sotto Ramadan”, con cui da una parte ironizza sull’ipocrisia religiosa del padre musulmano, dall’altra dimostra, sull’islam, un’abissale ignoranza, dato che a Ramadan è vietato mangiare e bere qualunque cosa, non solo l’alcol, e d’altra parte l’alcol è vietato sempre, non solo a Ramadan. Perché questa è l’altra cosa buffa di tutta la baracca: tutti i discorsi sul trionfo dell’integrazione. Quando questo qua è nato in Italia da madre italiana, la sua madrelingua è l’italiano, di arabo conosce giusto le tre parole inserite nel testo, non so quale sia la sua religione formale, ma sicuramente non è né di cultura né di pratica musulmana: a cosa diavolo si doveva integrare? Ma ha un cognome arabo, e tanto basta ai moralmente superiori per festeggiare la vittoria su Salvini. O tempora, o mores!
PS: d’altra parte, come ha giustamente osservato qualcuno, al festival delle mummie
chi altro poteva vincere se non un egiziano?
barbara