che oltre che a Berlino c’è un giudice anche a Tel Aviv (e vorrei vedere che avessero affidato il bambino a uno già condannato per abusi e violenze contro moglie e figli e responsabile di una violenza inaudita nei confronti del bambino!)
D’altra parte, se c’è da gioire perché il peggio è stato evitato, c’è comunque da rattristarsi per la violenza, che difficilmente resterà senza conseguenze, consumata sul bambino. Il vecchio infame ha annunciato che continuerà a combattere “con tutti i mezzi legali”, bontà sua, per riavere i bambino. Sembra la donna della storia di Salomone, pronta a lasciar tagliare in due il bambino pur di non lasciarlo all’altra.
barbara