BASTA UN VIDEOCLIP A MANDARE FUORI DI TESTA LE VESTALI DEL MIGRANTISMO E DELLE PARI OPPORTUNITÀ

Ancora un magistrale quanto micidiale articolo di

Max Del Papa, 11 Dic 2019

La notizia non è Checco Zalone, il suo nuovo film, il suo essere scorretto. La notizia è la solita non notizia della stupidità degli intelligenti, l’ignoranza dei colti, l’intolleranza dei tolleranti, l’arroganza dei miti, la stronzaggine dei buoni. Gente che ormai neanche si rende conto di essere ridicola, imbarazzante. Gente che ad ogni stormir di fronda parte in automatico, sessista, razzista, sovranista. Non sono umani, sono app. Hanno facce ridicole, pose ridicole, discorsi ridicoli, dicono: ah, questo Zalone non fa ridere, è di destra. Fanno più ridere loro, certamente, anche se vorrebbero invece essere seri, autorevoli, indiscutibili. E così, lenzuolate, paginate sul video di Checco, che manca di rispetto agli immigranti, anzi ai migranti; han tirato fuori ad minchiam gli invalidi, gli ultimi, i derelitti, i diseredati, la santa canaglia, la lotta di popolo, la resistenza, il partigianato, l’Anpi, Weimar, il nazismo e la Shoah e si attende la fondamentale presa di posizione delle sardine di tutte le età. Hanno teorizzato che la satira, sì, è libera, ma deve patire controlli. Hanno detto che la satira non deve avere colori, ma quella “di destra” non è satira e quindi va fatta nera. Hanno ripetuto che sui cristiani sì, sull’Islam no; sui bianchi sì, sui neri per niente; sugli indigeni assolutamente, sui cittadini del mondo (che però si fermano qua, in questa odiosa terra di comici razzisti) per carità mai. Hanno, come ha soavemente detto Daniele Capezzone da Porro, “rotto i coglioni”.

Ma guardatele, certe facce, ma vedetele certe capigliature improbabili. Ma sentiteli certi discorsi di spaventosa pochezza. Articolesse, discussioni, ore di trasmissioni, e per dir che? Che Zalone non ha diritto di esistere, o meglio, come va di moda oggi, alla sardinesca, può anche fare i suoi film, basta che poi nessuno vada a vederli? Zalone, che non riesce a stare senza pigliar per i fondelli tutto e tutti?

A questa stregua, un personaggio fenomenale come dr House non avrebbe mai dovuto esistere; e un compositore geniale e urticante come Frank Zappa non avrebbe mai potuto scrivere una sola nota. Zappa, che in un solo disco spruzzava copioso vetriolo su chiunque, neri, bianchi, democratici, repubblicani, ebrei, cattolici, islamici, atei, agnostici, carnisti, animalisti, americani, europei, musicisti rock, pop, jazz, classici, scienziati, antiscientisti, profeti della religione del soldo, teleimbonitori, e non si fermava neanche davanti a Bob Dylan, ai Beatles, al Papa. Zappa, che difatti quella strega di Tipper, la moglie di Al Gore, il falso profeta del catastrofismo ambientale, il padre imputativo di Greta, tentò in tutti i modi di sabotare.

La stupidità liberal non ha confini, davvero. Ma che vogliono questi? Perfino Federico Rampini, in collegamento dall’America, stentava a credere alle sue orecchie; e ci girava intorno, argomentando elegantemente per dire che il politicamente corretto aveva raggiunto livelli parossistici anche là. Ma l’Italia è provincia dell’impero e tutto ci arriva in ritardo, rigurgiti compresi. Questa schiatta di pseudointellettuali decaduti si ostina nel dettare regole di comportamento, di stile e di pensiero che ormai nessuno ascolta più: e meno sono ascoltati e più s’incarogniscono, digrignando i sorrisi siliconati. Ma se davvero il video-parodia di Celentano (non di Toto Cotugno, di Celentano) è sessista-razzista-fascista, che ci va lì un africano, nero, come protagonista? Ma sì, quello che prima spilla il soldino al Checco, e poi gli spilla pure la moglie. Che fa? Non se ne è reso conto? O è un immigrato rinnegato? Oppure è semplicemente uno che, di fronte a tanta isterica scemenza, saggiamente si fa una risata, “che manica di coglioni però”? E lei, l’attrice che impersona la moglie di Zalone, maliarda di ritorno grazie alle attenzioni del migrante? Che è, sessista anche lei? Contro di lei?

Si scannano su un videoclip, su un film non ancora uscito. E già lo hanno censurato, da par loro. Siamo al grottesco, le vestali del migrantismo e delle pari opportunità vorrebbero impedire a un africano nero di partecipare al film di un meridionale, un pugliese, che sfotte tutto e tutti. Ma come fanno a non capirlo, come fanno a guardarsi allo specchio e a non trovarsi un po’ imbarazzanti, un po’ repellenti? (qui)

Non c’è niente da fare: la satira è di destra, la censura è di destra quando la destra è al potere e di sinistra sia quando la sinistra è al potere che quando non lo è.

barbara

LA RISORSA, LA POLIZIA, IL TESTIMONE INDIGNATO

Succede che una risorsa colorata MOLTO ROBUSTA investe una donna anziana e poi tenta la fuga. Succede che interviene la polizia. Succede che siccome non possono usare armi e neanche manganelli e neanche il taser che è una cosa bruttissima e magari potrebbero abusarne e questa è la preoccupazione più grande delle persone per bene, e siccome lui è più forte di tutti loro insieme, non riescono ad averne ragione. Succede che ad un certo punto uno dei poliziotti gli dà qualche colpo su un braccio. È a questo punto che interviene il testimone, che non ha visto quello che era successo prima perché “sono arrivato dopo”, ma si ritiene sufficientemente informato per poter esprimere tutta la sua indignazione per le cose terribili che sta vedendo.

Comunque tranquilli, col nuovo governo queste cose non succederanno più:

QUI DI SEGUITO RIPORTIAMO UNA SERIE DI FATTI E LINK CHE SMENTISCONO AMPIAMENTE QUANTO AFFERMA IL NUOVO MINISTRO DEGLI INTERNI:

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Adam Harun – nigeriano, sbarcato a Lampedusa nel 2011
Attentato a Lagos nel 2013, in una ambasciata americana. Numerosi morti
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Anis Amri – tunisino sbarcato a Lampedusa nel febbraio 2011
Strage di Berlino 129 dicembre 2016 – 12 morti tra cui bambini e 48 feriti.
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Yahya Faroukh – 21 anni, rifugiato siriano, sbarcato a Lampedusa nel 2014.
Attentato alla metro di Londra nel 2017. Ferite gravemente 22 persone.
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Salah Abdeslam – terrorista sbarcato a Bari nel 2015
Uno degli attentatori di Bruxelles nel 22 marzo 2016
35 morti e 340 feriti.
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Khalid el Bakraoui – arrivato a Treviso il 23 luglio 2015
Uno degli attentatori di Bruxelles nel 22 marzo 2016
35 morti e 340 feriti.
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Mohammed Lahlaoui – marocchino arrivato nel 2007 a Treviso e vissuto a Brescia.
Alla guida del camion nella strage di Nizza nel luglio 2016 dove perirono 86 persone lungo la Promenade des Anglais tra cui diversi bambini e 6 Italiani.
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ChokriChafoud – tunisino sbarcato in Puglia, ha vissuto a Gravina (Bari)
Compice di Mohammed Lahlaoui nella strage di Nizza nel luglio 2016 dove perirono 86 persone lungo la Promenade des Anglais tra cui diversi bambini e 6 Italiani.
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Omar Mostefai – sbarcato a Bari nel 2013
Protagonista della presa d’ostaggi e strage al Bataclan nel 2015.
Morti 130 – 400 feriti
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Osman Matammud – somalo, kapò in un campo libico. Sbarcato a Lampedusa il 4 agosto 2013.
Autore di stupri, torture e 13 omicidi, riconosciuto per caso a Milano, arrestato e condannato all’ergastolo.
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Djamal Eddine Ouali – Jihadista algerino, sbarcato al porto di Palermo nel 2016
Ha fornito documenti falsi ai jihadisti che hanno colpito Parigi e Bruxelles.
Sillah Osman – terrorista 34enne del Gambia, sbarcato a Palermo nel 2016
Pianificava attentati. Arrestato a Napoli
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Alagie Touray – terrorista 21 enne del Gambia, sbarcato a Palermo nel 2016
Complice di Sillah Osman in pianificazione di attentati terroristici.
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Noureddine Coucha – sbarcato ad Ancona nel 2007.
È l’ideatore dell’attentato al museo del Bardo, a Tunisi, costato la vita a 24 persone, quasi tutti turisti. Fù anche il carceriere dei 4 tecnici italiani della Bonatti in Libia, due dei quali barbaramente uccisi.
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Youssef Zaghba – marocchino e cittadino Italiano vissuto a Bologna assieme alla madre.
Uno dei responsabili dell’attentato a London Bridge con 8 morti e 48 feriti. Arrestato poi a Bologna.
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Driss Oukabir – 28 anni, componente della cellula terroristica di Barcellona. Ha vissuto a Viterbo.
Arrestato dopo la strage di Barcellona del 2017 sulla via principale della città, la Rambla.
13 morti e 15 feriti gravi.
A questi aggiungiamo:
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Innocent Oseghale – nigeriano, sbarcato in Italia nell’ottobre del 2014.
Autore dell’assassinio di Pamela Mastropietro, stuprata e tagliata in 24 pezzi.
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Awelima Lucky – nigeriano sbarcato al porto di Augusta in Sicilia nel 2016, implicato per complicità nel delitto di Pamela Mastropietro
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Lucky Desmond – nigeriano sbarcato al porto di Augusta in Sicilia nel 2016, implicato per complicità nel delitto di Pamela Mastropietro
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Khalid De Greata – profugo nigeriano sbarcato a Lampedusa e poi vissuto a Torino.
Al mercato di libero scambio della città della Mole, sgozzò il cinquantunenne Maurizio Gugliotta, di Settimo Torinese, ferendo anche l’amico che si trovava con lui, il 15 ottobre 2017.
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Gara Mamadou, 26 anni, e Minteh Brian, 43 anni, e Alinno Chima, nigeriano di 46 anni
Autori dello stupro e dell’uccisione di Desirée Mariottini, 16 anni, morta nel 2018 dopo un’agonia durata dodici ore.
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Said Machaouat – marocchino, ha ucciso sgozzandolo Stefano Leo, in riva al Po a Torino nel 2019.
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Adam Kabobo – ghanese di 36 anni, sbarcato a Lampedusa nel 2011.
Massacrò l’11 maggio 2013 tre passanti a colpi di piccone nel quartiere Niguarda di Milano.
Morti Ermanno Masini, Daniele Carella e Alessandro Carolè e feriti Andrea Canfora e Francesco Niro.
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Ablaye Ndoye, spacciatore, sbarcato in Italia nel 2005, è stato carcerato per aver massacrato a pugni Ilaria Leone, una ragazza di diciannove anni.
“Frontex: Terroristi infiltrati con falsi passaporti sui barconi di migranti”
Link
https://www.ilmessaggero.it/…/terroristi_infiltrati_migrant…

#Terrorismo, tratta di #migranti dalla #Tunisia, 15 arresti. Sgominata banda che portava in Italia sospetti #jihadisti.
Chi diceva che nessun terrorista arrivava sui barconi?
https://www.ilmessaggero.it/…/tratta_tunisia_terrorismo_jih…

Un ventenne ‘profugo’ del Bangladesh, in Italia come richiedente asilo e sbarcato a Lampedusa, è stato arrestato con ordinanza di custodia cautelare a Montichiari, nel Bresciano dalla gdf con l’accusa di apologia di terrorismo.
L’islamico viveva a spese dei contribuenti in un una struttura d’accoglienza. Attraverso il suo profilo Facebook manifestava vicinanza all’Isis e inneggiava alle stragi islamiche.
Ci sono guerre in Bangladesh?

Link https://www.google.com/…/ContentItem-3c2f8b76-dac8-4bcc-919…

“Faceva parte di un gruppo approdato in Italia un anno fa, un gruppo legato all’Isis e pronto a colpire in Italia e in Europa. Sillah Osman, ganbiano di 34 anni, è stato arrestato in provincia di Napoli, dopo una lunga permanenza in Puglia, dove era stato ospitato in un centro accoglienza a spese dello Stato per la ricezione degli immigrati.
Secondo arresto di un cittadino gambiano, dopo quello messo a segno a carico di un 21enne – il cui nome era Alagie Touray – ospite di un hotel a Pozzuoli lo scorso aprile. Stando alle indagini condotte dal Ros e dalla Digos, si rafforza l’ipotesi di un progetto di attentato in Italia o in Francia. Stando al primo arresto, quello di Alagie Touray, il piano era di schiacciare la folla con un’auto impazzita, sulla falsariga di quanto avvenuto in altri contesti europei.
Sia il gambiano arrestato in questi giorni, sia Alagie Touray erano addestrati all’uso di coltelli e armi esplosive, oltre all’uso delle auto come arieti. Fanno parte di un gruppo strutturato e violento che ha ricevuto la prima radicalizzazione in Libia e in nordafrica. Decisiva nel corso di questa inchiesta la Collaborazione offerta da Alagie Touray, che in questi mesi ha fornito la propria testimonianza rafforzando le indagini della Procura di Napoli. (Link al video che incastra il “migrante” nel centro di accoglienza) (su “Gruppo ‘Gnazzzio”, FB)

barbara