Premetto che alcune affermazioni mi lasciano abbastanza perplessa, come la libertà di critica e di opposizione e il fatto che i partiti di opposizione abbiano pochi sostenitori, come l’autore sembra suggerire tra le righe, solo perché a quasi tutti il governo va bene e non per altri motivi, soprattutto se consideriamo i precedenti. E ignoro – qui non c’è alcuna documentazione – se sia vero che Navalny è un agente provocatore finanziato dai servizi segreti americani ed europei (al momento non mi sembra che USA ed Europa abbiano interessi comuni particolarmente stretti). Detto questo, queste domande mi sembrano ragionevoli, e i sospetti plausibili.
CUI PRODEST… A CHI GIOVA?
- Chiedetevi come mai Navalny, il presunto “avvelenato” abbia subito trovato “rifugio” dalla Merkel (non esattamente nota per la sua grande generosità) e si sia scatenata tutta la macchina propagandistica dei media occidentali/Deep State?
- Chiedetevi come mai si sia subito riuscito a fare una tale diagnosi a distanza, prima ancora di sapere a che cosa fosse dovuto il malore?
- Chiedetevi come mai “l’avvelenamento” sia successo proprio ora, quando il Deep State UE/CIA/NATO attacca la Russia tentando di destabilizzare la Bielorussia dall’interno, per farne una seconda Ucraina e una base NATO alle frontiere russe?
- Chiedetevi come mai Navalny non sia stato ucciso negli ultimi 10 anni, come se, volendo, non ci fossero state mille occasioni senza fare tanto clamore e in modo così dilettantesco? È risaputo che ci sono delle sostanze che provocano un infarto fulminante che non sono dimostrabili, solo per dare un esempio.
- Chiedetevi perché queste mosse politiche proprio adesso, prima delle elezioni americane dove vincerà Trump?
- Chiedetevi, inoltre, perché si parli nei media propagandistici dei regimi europei e americani sempre di Navalny come dell’ “Oppositore” unico, principale di Putin? Sono sciocchezze della propaganda occidentale, Putin ha molti oppositori politici, come è giusto che sia, e chi segue i talk show russi, per esempio, si renderà conto che hanno sempre occasione di esprimere pubblicamente le loro critiche. Ci sono anche dei partiti che fanno opposizione (solo che non hanno molti sostenitori in Russia). Navalny è il personaggio più conosciuto solo per le sue continue, volute provocazioni: sta continuamente e volutamente infrangendo le leggi del paese per farsi arrestare per 15 giorni e poter passare come martire del “tiranno” Putin. È quello che in passato si chiamava un tipico, volgare AGENTE PROVOCATORE, finanziato dai vari servizi segreti americani e europei: è noto da tempo, i flussi finanziari sono tracciabili.
- Chiedetevi quindi perché ci abbiano tenuto tanto a farlo arrivare in Germania: adesso ne faranno un martire, inventandosi chissà quale sostanza che abbia causato la sua malattia o morte (bisogna vedere se serve più da vivo o da morto) e incolpando Putin e la Russia senza dover presentare nessuna prova, come già successo in passato. Sarà un altro motivo per aumentare le sanzioni economiche, che poi vanno soprattutto a discapito dei paesi europei, per impedire che Putin mandi i suoi militari in Bielorussia e faccia fallire l’ennesimo tentativo di un colpo di Stato alle porte della Russia.
Il pensiero, naturalmente, corre a Michele Sindona e alla leggenda del caffè al cianuro. Sulla quale è bene ricordare che: a parte il fatto che l’idea che uno si senta male e inizi immediatamente a gridare “Mi hanno avvelenato! Mi hanno avvelenato!” è semplicemente ridicola. A parte il fatto che l’effetto del cianuro è rapidissimo, e sentirsi male, capire che si tratta di veleno, alzarsi dalla sedia, correre alle sbarre e gridare mi hanno avvelenato mi hanno avvelenato, sono un po’ troppe cose, e un po’ troppo impegnative, da fare. A parte il fatto che si sapeva che da molti anni portava con sé una capsula di cianuro da usare in caso di processo e condanna perché “non riconosco a nessun tribunale umano il diritto di giudicarmi” (tutto questo l’ho letto in “In nome di Dio” di David Yellop, sul quasi sicuro assassinio di papa Luciani e tutta la faccenda intorno, Banco Ambrosiano, Calvi, Marcincus, IOR, Sindona, eccetera, pubblicato in Italia nel 1985 e in Inghilterra l’anno prima; la morte di Sindona è del 1986). A parte tutto questo, non sono state trovate tracce di cianuro né nella tazzina, né nel thermos in cui gli era stato portato il caffè. Questo all’epoca è stato scritto sui giornali quando sono stati resi noti i risultati della perizia: Sindona è morto per avvelenamento da cianuro, ma quel cianuro non era nel caffè. E ciononostante tutte le notizie relative a Sindona riportano che è morto per avvelenamento da cianuro contenuto in una tazzina di caffè.
Adesso abbiamo la tazza di tè.
barbara