AVVISO

Cari amici, oggi parto e per due settimane sarò in Israele. Come sa chi mi conosce di persona, io non ho portatile, né tablet, né smartphone (detesto i cordoni ombelicali, e quando mi chiudo dietro la porta di casa voglio essere fuori del tutto); di conseguenza nelle prossime due settimane non mi collegherò, per cui tutti i commenti saranno letti solo al mio ritorno ed eventuali commenti in moderazione resteranno tali fino alla metà di novembre. Poi al ritorno, come al solito (quasi: del quindicesimo viaggio non ho mostrato né raccontato niente), vi mostrerò e racconterò un po’ di cose, che spero vi piaceranno.
Intanto, in attesa del mio ritorno, imparatevi i numeri in ebraico da 1 a 100

E prima di andarmene, come diceva quel tale, vi lascio una canzone

Anzi due

Vabbè, facciamo tre e non se ne parli più

Mi raccomando, aspettatemi e fate i bravi.

barbara

CHE CULO RAGAZZI

Ieri sera il mio modem ha pensato bene di andare in malora. Per fortuna andando al supermercato, che è a 100 metri da qui, avevo visto un negozio di computer proprio lì di fianco. Per fortuna il negozio, che è in fase di trasferimento, si trasferirà ai primi di aprile: se lo avesse fatto prima non lo avrei mai visto e non ne avrei mai conosciuto l’esistenza. Per fortuna aveva lì disponibile un router molto simile al mio, cioè da dover sostituire solo il cavo di alimentazione, mentre per gli altri due andavano bene i miei già collegati, vale a dire che si trattava di una cosa fattibile anche da una come me. Per fortuna il tizio me lo ha configurato lui e oggi pomeriggio sono andata a prendermelo. Per fortuna il tutto, dopo qualche momento di tentennamento, ha preso a funzionare regolarmente. Per fortuna il tizio del negozio è anche tecnico e fa anche assistenza, anche a domicilio, eventualmente (non avendo un portatile bensì una bestia mastodontica, non è molto praticabile per me andarlo a portare). E così adesso, oltre al pc funzionante, dispongo anche di un tecnico.
Quanto al resto, giusto per fare un po’ il punto della situazione, posso dire che dopo quarant’anni di colite spastica, da due settimane ho preso a funzionare come un orologio; che un altro fastidiosissimo problema, che mi affliggeva da un buon paio di decenni e che diventava particolarmente drammatico quando ero sotto stress, è miracolosamente scomparso. E nonostante il superlavoro continui senza tregua, sto tenendo egregiamente botta. Dai, diciamolo: noi ragazzi della primavera del Cinquantuno siamo forti!


E ricordiamoci che la vita…


barbara