UN PAIO DI PUNTUALIZZAZIONI

La prima riguarda le scandalosissime parole di Medvedev che “odia gli occidentali” e vuole farli sparire tutti, che hanno indignato tutti. Cioè, per essere precisi, tutti gli idioti che prendono per buone le traduzioni dei media allineati senza che passi loro per la testa di porsi qualche domanda, di nutrire qualche dubbio, di fare qualche ricerca – d’altra parte abbiamo ben imparato che porsi domande, nutrire dubbi e fare ricerche è crimine contro l’umanità, perpetrato unicamente dai venduti a Putin. Beh, ho una brutta notizia per voi ragazzi: la parola “occidente” Medvedev non l’ha mai detta. Quella ve la siete inventata voi primo perché siete delle teste di cazzo, secondo perché siete psicopatici e proiettate sistematicamente sui vostri nemici le vostre peggiori pulsioni.

I media usano le parole di Medvedev per far considerare i propri estremismi legittimi e giustificati

Un’ondata di condanna è stata provocata da un messaggio pubblicato sul canale Telegram del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, che ha scritto: «Mi viene spesso chiesto perché i miei post su Telegram sono così duri». «La risposta è che li odio. Sono dei bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. Finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire»
In realtà Medvedev non nomina l’occidente: non ha specificato a verso chi brucia tale odio ma è facile intuire a chi sia rivolta la sua riprovazione. Tuttavia, sì, non è difficile intuire che il messaggio di Medvedev sia rivolto alle autorità dell’Ucraina, dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, non all’intero mondo civile.
Ma ugualmente, questo viene trasformato sulle principali testate giornalistiche italiane in “odio e voglio fare sparire gli occidentali“. Si nota una certa soddisfazione in questa invettiva, finalmente esplicita. Sembra che i media possano finalmente provare che in fondo i loro estremismi sono legittimi e giustificati. A loro avviso, questa è la dimostrazione che tutta la cortina fumogena innalzata sugli avvenimenti in corso per impedirne una giusta comprensione, sia stata in fondo legittima.
Il nostro ministro degli Esteri italiano Di Maio ha reagito così: “Le dichiarazioni di Medvedev sono molto gravi e pericolose. Sono parole inaccettabili che ci preoccupano molto anche perché provengono dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo. Questo non è un segno di dialogo, non è un desiderio di cessate il fuoco, non è un tentativo di riportare la pace, ma sono parole inequivocabili di minaccia contro coloro che insistono per la pace”.
Di Maio è anche lui un uomo al vertice su cui grava una certa responsabilità, ma allo stesso modo ha definito Putin peggio di un animale.
Funziona così: Putin è costantemente trattato ed indicato come un animale o un sub-umano e così pure cittadini russi, così pure scrittori, intellettuali ed artisti di fama internazionale; al ministro degli esteri russo Lavrov viene precluso il diritto di raggiungere la Serbia in visita diplomatica (cosa che non fu fatta nemmeno durante la guerra del Golfo a Tereq Azziz),  ma se la leadership russa reagisce restituendo pan per focaccia allora, questo è condannabile. Per i media mainstream, ogni occasione è buona per dimostrare la disperazione e la follia che sta accadendo nella Federazione Russa.
E’ chiaro che ogni giorno i media cercano un capro espiatorio, sia pure se si tratta di parole  buttate lì su un social ad uso e consumo del pubblico russo (nessuno se ne sarebbe accorto se non ci fosse stata l’amplificazione mediatica. [Continua]

Visto? Siete delle teste di cazzo.
La seconda riguarda la leggenda che gli idioti di cui sopra stanno diffondendo a tamburo battente, del rabbino capo di Mosca che sarebbe scappato – in Ungheria, precisa qualcuno – perché lo si voleva costringere a sostenere la guerra in Ucraina, ed essendo una persona onesta non poteva ovviamente farlo (e suppongo che si dia per scontato che se si fosse rifiutato e fosse rimasto, ne avrebbe pagato con la vita). Riporto una pubblicazione israeliana con traduttore automatico (che a volte può essere impreciso, ma mai mente di proposito).

Il rabbino Pinchas Goldschmidt è stato rieletto per servire come rabbino capo di Mosca

In una riunione dei membri della comunità di Mosca tenutasi presso la Grande Sinagoga di Mosca, il rabbino Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza rabbinica europea, è stato rieletto a servire come rabbino capo della città

08/06/2022

Il rabbino Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza dei rabbini europei, è stato rieletto ieri sera (martedì) per servire come rabbino capo di Mosca. In una riunione dei membri della comunità di Mosca tenutasi nella Grande Sinagoga di Mosca, si sono svolte le elezioni per le posizioni di leader della comunità. Il rabbino Goldschmidt è stato rieletto rabbino capo per i successivi sette anni, anche se ora è in Israele per cenare con suo padre, in Israele. Il rabbino David Yeshuvayev è stato eletto rabbino ad interim, il dottor Grigory Roitberg è stato eletto presidente e il noto attivista, laureato alla Torat Chaim yeshiva di Mosca, è stato rieletto direttore generale della comunità. [Continua]

Come dicevo, siete delle teste di cazzo (e grazie all’amico Fulvio Del Deo che, a differenza di voi, si è preso la briga di cercare conferme alla “notizia”).

La terza riguarda la leggenda dell’eroica resistenza di tutto l’esercito unito e tutto il popolo unito pronti a combattere fino alla morte per la giusta causa di difendere l’integrità del suolo patrio dall’infame invasore, e non possono non vincere perché loro sono motivati dato che difendono la patria mentre i russi obbligati ad andare lì non sanno neppure per che cosa stiano combattendo.
Buona visione.

Sì, siete indiscutibilmente delle mastodontiche teste di cazzo
Concludo con una piccola preghiera. Forse, per almeno una delle richieste, non è ancora troppo tardi.

barbara

LA LEGGENDA DELL’ISOLA FELICE PER GLI EBREI

Le leggende sono belle. Le leggende piacciono. Le leggende hanno successo. Perché? Perché sono più rassicuranti, o più gratificanti della realtà. Non è più piacevole pensare di poter guarire con una semplice imposizione delle mani invece di dover affrontare dolorosi interventi chirurgici e poi pesantissime terapie e poi magari ancora interventi? Non è più simpatica l’idea degli italiani brava gente della realtà che li vede direttamente responsabili della metà dei rastrellamenti e degli arresti che hanno portato i nostri ebrei nelle camere a gas? È per questo che le leggende nascono e fioriscono e prosperano resistendo, non di rado, anche alle documentate smentite che la Storia sbatte loro in faccia. Una di queste è quella relativa a tempi o luoghi in cui si sarebbe manifestato un islam meravigliosamente tollerante che avrebbe consentito una pacifica e armoniosa convivenza con cristiani ed ebrei, come in Spagna, per esempio. Quella che è invece salita in questi giorni all’onore delle cronache è la leggenda del Marocco, presentato praticamente come un nido d’amore per gli ebrei. Ma sarà davvero così che stanno le cose? Cominciamo col dare un’occhiata al passato:

–      700- intere comunità ebraiche vengono massacrate dal re Idris I del Marocco.

–      1033- Fez, Marocco: proclamata la caccia all’ebreo. 6000 ebrei massacrati.

–      1400- Pogrom in Marocco in seguito al quale si contano a Fez solo undici ebrei sopravvissuti.

–      1428- vengono creati i ghetti (mellah) in Marocco.

–      1790-92- distruzione delle comunità ebraiche in Marocco.

–      1912- pogrom a Fez.

Per i tempi più recenti, vediamo questo puntuale confronto fra leggenda e realtà:

Circa 400 anni fa, la comunità ebraica marocchina aveva stretto un forte legame e un’alleanza con la dinastia regnante del paese, gli Alauiti.
È una grossolana semplificazione. Il XIX secolo vide una grande ondata di emigrazione ebraica. I fattori di spinta includono la precarietà e degrado dello status di ‘dhimmi’ e la pressione per la conversione forzata all’Islam.

Nel XX secolo, le persecuzioni in Europa portarono in Marocco nuove ondate di immigrati ebrei che cercavano un rifugio sicuro. La loro speranza non fu stata vana — nel 1940, quando il governo francese in Marocco controllato dai nazisti emanò decreti antisemiti, il sultano alauita Mohammed V rifiutò le leggi razziste. In una storia spesso ripetuta, rifiutò di chiedere ai suoi sudditi ebrei di indossare le stelle gialle. “Non ci sono ebrei in Marocco,” avrebbe detto. “Ci sono solo sudditi.”
‘Ondate’ è un’esagerazione. E che dire dell’esistenza di campi di lavoro sul suolo marocchino in cui prigionieri ebrei venivano torturati a morte? La storia della ‘stella gialla’ è pura leggenda. È semplicemente falso che Mohammed V rifiutò le leggi razziali: egli ha firmato ogni decreto di Vichy.

Oggi in Marocco gli ebrei godono di pari diritti e privilegi. Uno dei consulenti anziani del re Mohammed VI, André Azoulay, è ebreo. Il Marocco ha anche scuole ebraiche finanziate dallo stato e corti religiose ebraiche.
André Azoulay è il capo consigliere PR del re ed è responsabile della creazione di articoli come questo.

Presso i tribunali ebraici, chiamati Bet Din, le cause civili sono sentite e giudicate dai rabbini. Il Bet Din del Marocco è l’unico Tribunale ebraico di questo genere fuori di Israele, ufficialmente riconosciuto come un corpo giuridico alternativo e ospitato all’interno del complesso stesso delle corti islamiche.
Falso: ‘Batei Din’ esistono ovunque ci sia una comunità ebraica.

Nonostante l’atmosfera tollerante, la popolazione ebraica del Marocco è in costante diminuzione. Sebbene gli ebrei marocchini siano in gran parte esenti dalla persecuzione e l’animosità che possono affrontare in altre nazioni musulmane, ci fu una serie di attentati suicidi il 16 maggio 2003 a Casablanca che presero di mira siti della vita ebraica e uccisero tre ebrei.
La diminuzione è non stata costante, ma piuttosto drammatica e ha preceduto gli attentati di Casablanca del 2003 di circa 50 anni.

Ebrei marocchini hanno continuato a fluire in Israele, Europa e nelle Americhe per motivi religiosi, paura di persecuzioni e per migliorare la loro situazione economica. Al suo apice nel 1940, la popolazione ebraica del Marocco superava le 250.000 presenze; oggi ne rimangono solo circa 4.000. La comunità ebraica ha per lo più abbandonato la sua un tempo vibrante esistenza in città marocchine come Tangeri, Fez, Salé e Tetouan. Solo la città di Casablanca mantiene una significativa popolazione ed è ora il centro della vita ebraica marocchina. Casablanca vanta 17 sinagoghe attive, tre scuole ebraiche, un vasto museo ebraico e un centro di comunità che si occupa dei malati e degli anziani. Ma le mellah (quartieri ebraici) di altre città marocchine sono rimaste vuote o destinate ad altri usi.
Una parvenza di verità, finalmente. (qui, traduzione mia)

A questa puntuale confutazione della leggenda del Marocco-isola felice, si può aggiungere un prezioso video di quasi un’ora e tre quarti in cui Georges Bensoussan, ebreo di origine marocchina, provvede non solo a confutare tale leggenda, ma anche a spiegarne le origini e la persistenza: una ragione è il fatto che i “testimoni” sono per lo più appartenenti alle classi superiori, che descrivono il PROPRIO mondo convinti che quello sia IL mondo; inoltre è facile che da vecchi si tenda a idealizzare i tempi della propria giovinezza, smussando, quando non addirittura reinventando, i propri ricordi. Ma la realtà – come raccontato a Bensoussan da Joseph Halevi – è che l’esperienza delle classi non privilegiate negli anni Quaranta era quella di un’ininterrotta sottomissione, di una ininterrotta violenza, di un ininterrotto arbitrio. Del resto analizzando il linguaggio politico arabo si trova che esso è tutto incentrato sul concetto di “diverso”, ossia chi non è musulmano, che deve essere schiacciato. Informa che i cinque Paesi in cui la vita degli ebrei era più drammatica erano la Romania, la Russia, la Persia, lo Yemen e il Marocco. Il motivo del silenzio dell’Occidente che si rifiuta di prendere atto che il mondo musulmano è razzista, antisemita, intollerante, oppressore, colonizzatore, brutale, violento è il senso di colpa derivante dal fatto che il mondo arabo è stato colonizzato, oppresso, e questo lo rende vittima in eterno. La conferenza si conclude con il racconto di un episodio: un uomo fa vedere al padre ottantenne di origine marocchina un film in cui numerosi ebrei marocchini raccontano della meravigliosa vita che si conduceva, tutta amore e armonia, una vera e propria età dell’oro. Fin dalla prima scena del film il padre ammutolisce, e il figlio pensa che sia per la commozione. Poi il film finisce e il figlio chiede: “Allora, papà?” E il padre grida: “Falso! Tutto falso!” A chi ha tempo e capisce il francese, suggerisco di vedere il video.

barbara

RESTANDO IN TEMA DI IMBECILLITUDINE

Ricorderete sicuramente che quando la stella di Gheddafi era ormai al tramonto, odiato da tutti, abbandonato da tutti, è improvvisamente saltata fuori la leggenda che sarebbe stato ebreo – cosa che, da quelle parti, è molto peggio che essere ladro, stupratore, assassino, e anche tutte e tre le cose insieme. A tirarla fuori, a dire la verità, era stata solo una signora israeliana che raccontava di una bisnonna in comune, che avrebbe abbandonato il marito ebreo per seguire lo sceicco arabo di cui si era innamorata (sceicco? Ma Gheddafi non era di modestissima famiglia beduina, nato in una tenda, talmente abituato a quel tipo di abitazione da preferirla alle abitazioni in muratura e portarsela dietro anche nelle visite di stato?). E pensa un po’: decenni sulla scena e mai nessuno aveva avuto sentore di questa sua ebreitudine, e nel momento in cui cade in disgrazia, improvvisamente salta fuori questa storia bizzarra e, incredibilmente, un sacco di gente se la beve, la pubblicano blog e siti e forum. Dimenticata l’immediata espulsione, subito dopo aver preso il potere, degli ultimi ebrei ancora rimasti in Libia, dimenticata la requisizione di tutti i loro beni, dimenticate le requisitorie contro Israele responsabile di tutti i mali e di tutte le guerre del mondo, evviva Gheddafi ebreo. Qualcosa del genere, se non ricordo male, era venuta fuori anche con Saddam Hussein. Ecco, adesso che il “male assoluto” di turno è l’ISIS, viene fuori questa cosa qua:
isis
che tu ti aspetti che chiunque sia dotato di mezzo neurone, ma anche un quarto, un ottavo, un sedicesimo, un trentaduesimo, reagisca con un pernacchio da fare impallidire quello di Eduardo al duca Alfonso Maria di Sant’Agata dei Fornari. E invece no, giù blog e pagine facebook a rivelare la strepitosa scoperta, raccomandando di diffonderla, perché “i giornali di sicuro non ve lo racconteranno” – tutti in mano alla famigerata lobby ebraica, as you know, quella che seguendo le direttive del primo Rothschild magistralmente spiegate nei Protocolli, adesso stanno organizzando il Nuovo Ordine Mondiale (quello talmente segreto che un miliardo di blog hanno pubblicato i loro “Dieci modi per dominare il mondo”) – ma per noi che siamo infinitamente più furbi dei furbissimi giudei, smascherarli è un giochetto da ragazzi, tzè! Smascheriamo e riveliamo, così come riveliamo che è dal 1931 che è stata scoperta la VERA causa del cancro ma non ve la vogliono dire, così come riveliamo quello che il 90% di voi ignora (che sondaggi precisi, cazzarola!) ossia che l’acqua ossigenata è praticamente la panacea di tutti i mali, raccomandata soprattutto per usi orali (giuro che non me la sto inventando: sta girando in un bordello di blog e pagine FB, con la viva raccomandazione di diffondere perché, appunto, il 90% di voi lo ignora, e dopo che avrà fatto il giro dell’orbe terracqueo, continuerete a leggere che voi ignoranti siete ancora il 90%, fatevene una ragione), e i vaccini che provocano l’autismo e guai a dimenticarsi le scie chimiche. E in mezzo a tutto questo bordello ti casca l’occhio su un post intitolato “Dubbi sulla vicenda del giornalista americano”. Si parla della decapitazione di James Foley, naturalmente, e tu ti chiedi: dubbi da parte di chi? Qualche servizio segreto? Controspionaggio? No, niente, è il titolare del blog che vedendo il video della decapitazione, così, a naso, ha l’impressione che non sia autentico, che ci sia qualcosa di stonato, che qualcuno sicuramente è stato decapitato ma va’ a sapere chi sarà in realtà. E qui mi sa che non basta neppure il pernacchio di cui sopra.
Quanto a quelli dell’ISIS, comunque, ma quali cattivi? Quali feroci? Quali spietati? Ma se li avevano anche avvertiti prima, li avevano!

barbara

AGGIORNAMENTO SULLA BUFALA DELL’ACQUA OSSIGENATA: qui.

PERCHÉ NON MI PIACCIONO GLI EBREI

Sono davvero fastidiosi – lo sono veramente. Loro sono la causa di tutti i problemi del mondo. È vero sapete. Lo leggo in tutti i quotidiani e lo vedo in tutte le proteste in giro per il mondo… Al Jazeera mi ha detto che è vero. Lo stesso ha fatto il The Guardian e la BBC. Voglio dire… sicuramente la maggior parte delle persone al mondo non può sbagliarsi?
Se gli ebrei volessero smettere di essere così ostinati, ci sarebbe pace nel mondo di nuovo. Infatti – il mondo sarebbe un posto incredibile pieno di pace ed armonia. Il mondo è esposto al male e tutto il resto per via degli ebrei.
Non mi piacciono gli ebrei perché non ascoltano i loro amici come l’America, la Gran Bretagna, l’Europa e la Lega Araba che sanno qual è la miglior cosa per loro. Gli ebrei sono così ostinati e rifiutano di ascoltare nonostante i loro amici garantirebbero sicurezza proprio come han fatto un sacco di altre popolazioni in giro per il mondo. Se qualcuno provocasse gli ebrei, il mondo definitivamente interverrebbe per aiutarli – ne sono convinto.
Mi preoccupa che gli ebrei non vogliano ascoltare le Nazioni Unite e l’Organizzazione dei Diritti Umani. Voglio dire suvvia – sono organizzazioni per i diritti umani! Da quando le Nazioni Unite furono fondate, si sono assicurati che nessun genocidio o massacro o violazione dei diritti umani avvenisse. E la cosa più importante è che non sono mai stati parziali – come ho detto, loro sono le Nazioni Unite e rappresentano tutti le nazioni corrette nel mondo. Loro sono decisi con tutti!
Non mi piacciono gli ebrei anche perché sono così aggressivi. Hanno attaccato i palestinesi a Gaza senza motivo. Si stavano soltanto guardando la televisione e custodendo il loro gregge quando gli ebrei li assalirono! Non capiscono che Hamas si prende cura di tutta la sua popolazione? Questi ebrei ostinati non capiscono che gli ebrei possono affidarsi all’unità governativa tra l’Autorità Palestinese e Hamas per prendersi cura dei loro diritti? Voglio dire prima della nascita di Israele, il mondo era bellissimo per gli ebrei! Inoltre non mi piacciono gli ebrei perché hanno pianificato gli attacchi dell’11 settembre. I media arabi hanno detto così e sicuramente non mentono – hanno una buona fama.
E naturalmente sono i responsabili del riscaldamento globale…e mm…del raffreddamento globale. E sono i più grandi comunisti che controllano la Russia e il mondo… inoltre… sono anche capitalisti che controllano l’America… e il mondo… allora… veramente sono la causa. Se Israele non esistesse, i ragazzi del Boka Haram non sarebbero stati costretti a rapire quelle ragazze in Nigeria. E la Siria non avrebbe dovuto combattere una sanguinosa guerra civile. E il Concorde non sarebbe stato fatto saltare. E non ci sarebbero stati terribili terremoti in Cina. E nel 2004 nel giorno di Natale lo Tsunami non sarebbe successo.
Non mi piacciono gli ebrei perché Israele ha fatto conquiste e si è impossessata di nazioni per anni e dovrebbero rinunciare alla loro eccentrica ricerca del dominio mondiale. E ci hanno già provato! E sufficiente riguardo Gerusalemme – non è mai stata ebraica e non c’è mai stato un tempio ebraico – Yesser Arafat lo ha perfino detto a Bill Clinton – e Yesser Arafat ha vinto un premio Nobel per la pace.
E non posso crederci che continuino a ripetersi come un disco rotto riguardo ai tunnel di Gaza! Voglio dire servono chiaramente come sistema di irrigazione e le armi che hanno trovato al loro interno… per favore – tutti sanno che i rischi di imboscate contro i sistemi di irrigazioni sono tanti. Sì, potrebbero inavvertitamente insinuarsi in Israele, ma questo solamente perché Hamas vuole aiutare anche i contadini israeliani, proprio come hanno avuto cura delle serre che Israele ha lasciato per loro a Gaza.
Loro semplicemente non ci arrivano – questi ebrei. ISIS, Al-Qaeda, Boka Haram, Fatah e Hamas sono interessati soltanto ai diritti umani e la dignità araba. Se Israele la smettesse di attaccare tutti i mussulmani al mondo e la finisse di controllare i media in America e in Europa e la finissero di pretendere che gli ebrei vissero in Israele per più di qualche anno e la finissero di appoggiarsi alla loro Bibbia scaduta, perché tutti gli artefatti scoperti e gli scavi fatti in Israele sono pura propaganda – il mondo li adorerà ancora.
Gli ebrei dovrebbero smettere di agitarsi tanto per questi striscioni che vediamo in tutte le proteste per la pace che dicono ‘Uccidere gli ebrei’. Sono soltanto innocui scambi di battute, per l’amor del Cielo! E gli attacchi alle sinagoghe di Parigi, di nuovo – esagerazioni! Sono soltanto ragazzi che vogliono divertirsi – nessun danno. Ragazzi sono solo ragazzi, dopo tutto.
Non mi piacciono gli ebrei, perché proprio non capiscono che il mondo a dire il vero li adora, è soltanto il loro… lo sapete… modo… a loro non piace. Se potessero posare le loro armi a terra e consentire al calore umano e la generosità dell’Islam di raggiungerli, la pace trionferebbe ancora e tutti apprezzerebbero gli ebrei.
Proprio come hanno fatto in passato, il mondo li proteggerà nel futuro. Questa è una garanzia come una botte di ferro, allora uniamo le mani e speriamo che questi sciocchi ebrei finalmente lo capiscano e che rinuncino alla loro nazione inventata, cosicché il mondo possa tornare in un periodo di pace.
Traduzione di Luca Ferrazza, qui l’originale.

Vedete quante buone ragioni abbiamo di essere antisem antisionisti?

barbara

APPELLO URGENTE

CERCASI CON LA MASSIMA URGENZA CONSISTENTE STOCK DI PRESERVATIVI PER UNA POVERA MAMMA SFINITA CHE NON NE PUÒ PIÙ
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È venuto su quello del piano di sotto, che aveva da chiedermi un favore. Poi, siccome ci trovavamo proprio davanti a una bandiera israeliana (in effetti in casa mia è praticamente impossibile non trovarsi di fronte o di fianco a una bandiera israeliana) mi fa: “Visto che a lei interessano gli ebrei, come è andata a finire con Priebke?” Si parla un po’ della questione, io dico che secondo me la cosa migliore sarebbe stata di fare come con Eichmann (anche se va detto che Eichmann non aveva un avvocato adoratore pronto a muovere mari e monti pur di suscitare il massimo clamore intorno a lui e a ogni cosa che lo riguardasse); si parla un po’ di Eichmann e dell’operazione del Mossad per catturarlo (lui è italo-argentino, la cosa in qualche modo lo tocca abbastanza da vicino), e di Peron e dell’assistenza da lui fornita ai nazisti. Mi dice che Peron alla fine della guerra ha firmato personalmente quarantamila passaporti in bianco perché venissero consegnati ai criminali nazisti in fuga (mai sentito che di firmare i passaporti si occupino presidenti e affini, ma insomma vabbè). E poi mi fa la grande rivelazione: “C’è mio figlio che è in Inghilterra e ha letto un articolo proprio l’altro giorno, non so se l’ha sentito anche lei (più o meno in questo tono qui), che hanno scoperto che Hitler non è mica morto nel bunker: hanno scavato un tunnel e da lì l’hanno fatto scappare, l’hanno imbarcato su un sottomarino e lo hanno portato in salvo in Argentina. Lo sapeva lei?” Ho detto ah sì, ne girano tante di queste leggende, ogni tanto ne inventano una nuova. Mi ha guardata come voi guardereste un quarantenne convinto che la Befana scenda ogni anno dal camino per appendere la calza coi dolci.
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barbara