DI COLPO MI È VENUTO IN MENTE

Nel post dedicato al cosiddetto disastro nucleare di Fukushima era riportato questo fantasioso racconto.

Futoshi Toba è il più vecchio tra i condannati a lottare per impedire che la centrale atomica di Fukushima esploda, distruggendo il Giappone. Ha 59 anni, è senza figli, e nella notte di sette giorni fa ha deciso che sarebbe toccato a lui. Giovedì, investito dalle radiazioni, è stato ricoverato in un centro di Tokyo e secondo i medici ci vuole tempo. La scelta dell’operaio Futoshi Toba, rivelata ieri in tivù, ha scosso il Paese come un altro terremoto. A giugno, perseguitato da una violenta bronchite cronica, sarebbe andato in pensione. “Hanno chiesto chi conoscesse il reattore 4 – ha raccontato – e vedendo i ragazzi che avevo vicino, ho risposto che io sapevo tutto. Ho capito che il mio destino era compiuto e che dopo anni vani avevo l’occasione di dare un senso alla mia vita”.

Bene, adesso ascoltate questa:

È andato a pescare la storia da una canzone del 1927! Talmente cialtroni da non sapere neanche fabbricare da soli le proprie stronzate.

barbara

LA ZOLFARA

Quella di Gessolungo, in provincia di Caltanissetta,
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di proprietà del barone Giuseppe Calafato, dove, giusto per dare un’idea, si lavorava così
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che il 12 novembre 1881 uccise sessantasei minatori, fra cui diciannove bambini, e ne rese invalidi altri quaranta (qui notizie dettagliate).
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Poi il 14 febbraio 1958 si mangiò la vita di altri otto minatori (sì, la zolfara, naturalmente, come la curva assassina, la montagna assassina, la nebbia killer. Per non parlare del camion suicida dell’ineffabile Gad Lerner, a proposito della strage di Nizza).

E non dimentichiamo che tanti siciliani c’erano anche quel giorno a Marcinelle, di cui pochi mesi fa è ricorso il sessantesimo anniversario.

barbara