Leggete e inorridite!
Questa caterva di orrende sostanze chimiche, alcune innominabili, altre terrificanti come il radioattivo 40K, si trovano in un prodotto consumato in tutto il mondo e che addirittura trovate in vendita al supermercato: una prova che i governi, in combutta con le lobby farmaceutiche, vogliono controllarci introducendo nei nostri corpi ogni genere di veleno!!1!
Ok, faccio il serio. Quando sento qualcuno dire (e capita troppo spesso, purtroppo) “io non assumo roba chimica” oppure “quel prodotto è pieno di sostanze chimiche” mi parte l’embolo. È vero, non tutti avete avuto la fortuna di studiare chimica a scuola e di apprezzare le meraviglie del mondo a livello molecolare, ma proprio per questo NON DOVRESTE USARE a sproposito termini che non conoscete. TUTTO È CHIMICO: l’aria che respirate, l’acqua che bevete, il cibo che mangiate, lo schermo sul quale state leggendo queste parole. Volete sapere cosa compongono gli ingredienti elencati nell’immagine? Una dannata banana. Sì, quel frutto il cui 1% di acidi grassi è costituito al 30% da, udite udite, acido palmitico, cioè OLIO DI PALMA! Smetterete di mangiare anche le banane adesso?
Le molecole non devono incutere timore solo perché sembrano impronunciabili: per alcune ho volutamente scelto termini non usati ma corretti, come ad esempio il monossido di diidrogeno che sarebbe l’acqua e il D+glucopiranosio che sarebbe il glucosio, per altre ho usato il codice dell’additivo alimentare, che spesso contribuisce a rendere incomprensibile e misterioso un dato ingrediente su una confezione. Il polimero E460 non è altro che la cellulosa, l’E515 è il solfato di potassio che la banana produce mentre matura, l’E300 è la vitamina C, l’E306 la vitamina E, il fillochinone la vitamina K, l’E101 la vitamina B2, l’E160a il betacarotene. Il 3-metilbutanale è un’aldeide che si trova naturalmente in molti cibi e che a livello industriale viene usata come additivo aromatico. Ok, in realtà l’ho evidenziata solo perché mi piaceva il nome allusivo.
E avete letto bene: oltre ad essere alcoliche (contengono etanolo) le banane sono anche radioattive. Il Potassio-40 è un isotopo che contribuisce al 10% della radioattività ambientale alla quale siamo sottoposti. La quantità di radioattività di una banana di 150 grammi, circa 0,1 μSv, è addirittura usata come unità di misura equivalente, ed è l’1% della dose di radiazione naturale giornaliera media: tre banane e mezzo ad esempio corrispondono ad un’ora di fondo di radiazione, 50 banane ad un’ora in aereo in alta quota, 1000 banane una radiografia del torace e così via. Siamo costantemente esposti a radiazioni, anche mangiando il cibo o camminando per strada, eppure leggo di gente terrorizzata del Giappone e di Fukushima dove, come ha rilevato di persona il mio amico Marco Casolino, il fondo di radioattività è più basso di quello che c’è a Piazza di Spagna a Roma.
E ora ditemi la verità: se vi trovaste a dover scegliere tra una confezione di zucchero con scritto “naturale” e un’altra dove c’è scritto “chimico”, quale scegliereste? Non vi vergognate a dire la prima: l’ignoranza purtroppo porta a fare scelte irrazionali. Ma se avete letto bene il mio post, d’ora in poi potete scegliere con questa consapevolezza: tra quello “naturale” e quello “chimico”, comprate quello che costa di meno, tanto sono la stessa identica cosa. (Massimiliano Bellisario, via Buseca)
E giusto a proposito di zucchero, guardiamoci anche questa cosa qui
barbara