Commenti miei in grassetto.
Dal web
Post di una ragazza di nome Valentina.
“Alcuni si indignano quando si paragona questo periodo ai tempi del nazismo.. ma io faccio una semplice riflessione.
Io non sono vaccinata, non ho intenzione di farlo.
È una tua scelta: essere ebrei non lo è. Ed è, effettivamente, una riflessione “semplice”. Molto semplice.
Mentre cammino per strada ho voglia di un gelato e mi fermo al bar. Ma in questo bar vedo un cartello con scritto “divieto di entrata a chi non è vaccinato”.
Puoi andare a un chiosco. O fare un tampone. Gli ebrei buttati fuori dalle scuole, dagli uffici, dagli studi notarili, non avevano tutte queste alternative che hai tu: il paragone non esiste.
Allora vado più avanti e vedo un paio di scarpe che mi piacciono e vorrei comprare. Provo ad entrare ma una signora mi ferma e mi chiede il “pass sanitario”.
Rinuncio al gelato, rinuncio alle scarpe.
Penso, vado a fare un poco di spesa…
Ma, arrivata davanti al supermercato, vedo lo stesso cartello e due guardie davanti. Non posso entrare. Non posso fare la spesa.
Non mi risulta che qualcuno abbia previsto il green pass per fare la spesa.
Secondo voi, è tanto lontano il sentimento che hanno provato gli ebrei nei primi tempi?
TU cosa diavolo ne sai del “sentimento che hanno provato gli ebrei”?! Cosa ne sanno gli interlocutori a cui ti rivolgi?
Quando ancora potevano camminare liberamente ma piano piano, lentamente, gli veniva tolta ogni libertà?
In quei “primi tempi” gli ebrei venivano insultati e non di rado aggrediti fisicamente per la strada; gli scolari potevano andare a scuola ma erano frequentemente discriminati, insultati, ostracizzati, maltrattati, bullizzati. Altrettanto accadeva a negli uffici e ovunque altrove. Informarsi un po’ prima di sparare idiozie a vanvera?
Io credo che inizialmente, quando non sapevano a che livelli sarebbero arrivati i governanti e la gente del popolo che li appoggiava, credo che si, provavano la stessa cosa che proverei io.
TU NON SAI DI CHE COSA STAI PARLANDO! Quindi lascia perdere di immaginare che cosa stavano provando loro!
Io avrei in più lo spettro di ciò che è accaduto. E allora mi chiedo.. Fin dove pensate di arrivare voi?
Io non potrò entrare nei bar. Non potrò prendere un aereo. Non potrò prendere un treno.
A livello umano.. ditemi. Che differenza c’è tra me e un ebrea nei primi tempi del periodo nazista?
Esattamente quella che ho detto sopra, che tu evidentemente non conosci, e a sparare sentenze su ciò che non si conosce si fanno figure DI MERDA.
Spesso si ha l’idea che il nazismo sia nato e subito abbia fatto l’olocausto. Ma non è stato così.
No cara, nessuno ha questa idea, tranne qualche idiota ignorante come te.
Ci sono voluti ANNI prima che la gente accettasse le teorie naziste. Prima che arrivasse a pretenderle.
Hitler non è piovuto dal cielo: Hitler è stato votato DOPO che aveva fatto conoscere le sue idee, piccola analfabeta ritardata. Hitler è stato nominato cancelliere il 30 gennaio 1933 e il boicottaggio nazista dei negozi ebraici è del 1° aprile 1933: SESSANTA GIORNI DOPO! Sessanta giorni, testa di cazzo, non anni. Dall’inizio del 1933 si è cominciato ad escludere gli ebrei da tutta la vita pubblica: scuole università ospedali avvocatura politica esercito, TUTTO!
Anni di manipolazione mentale, di informazioni false. Anni per mettere gli uni contro gli altri. Per fare sviluppare l’odio tra la gente. Anni.
GIORNI.
Hanno cominciato piano. Lentamente…
HANNO COMINCIATO IMMEDIATAMENTE.
Ripeto. Voi fin dove vi spingerete?
Arriverete a chiuderci in qualche luogo isolato?
Arriverete a farci fare i TSO legandoci alle sedie dopo averci sedato?
Questo ho l’impressione che potrebbe farti solo bene: forse la smetteresti di delirare e di vomitare liquame su chi ha subito l’olocausto e che tu ti permetti di paragonare a chi SCEGLIE di mettersi in condizione di non poter prendere un treno ad alta velocità ed essere quindi costretto ad accontentarsi di un volgare intercity.
Ci impedirete di fare la spesa? Di trovare un lavoro? Di comprare casa? Di partecipare alle feste, di andare al cinema?
Hai ragione: quale differenza ci potrà mai essere fra viaggiare per cinque giorni in ottanta su un carro bestiame senza cibo senza acqua senza latrina e poi essere mandati a lavorare quindici ore al giorno a 20° sottozero o infilati in una camera a gas, e non poter partecipare alle feste o andare al cinema? NOTA: quando tutto è cominciato, NON è stato detto loro o fate questo o vi succede quest’altro. NON c’erano scelte alternative per gli ebrei.
Avete già pensato ai “limiti” delle vostre intenzioni? O non ne avete ancora?
Premetto che ieri, come oggi, non vi era alcuna ragione scientifica, logica, razionale, per privare delle loro libertà altri esseri umani.
Lo premetti sulla base di quali conoscenze scientifiche?
Questo è un concetto basilare di importanza assoluta.
Nessuna ragione scientifica. Solo questione ideologica
Perché un po’ paura la fate eh…
Eh sì, anche i nazisti agli ebrei un po’ paura la facevano, giusto quel po’ da dare quel certo brividino che sa quasi quasi di avventura.
Fin dove pensate di spingervi? Chiedetelo a voi stessi.”
Io invece chiedo A TE fin dove pensi di spingerti coi tuoi immondi paragoni, nei quali non so se sia di più l’ignoranza, l’idiozia o la psicopatia. Ti inviterei a vergognarti, se tu non fossi al di là anche della vergogna. Aggiungo solo due parole: chiunque tu sia, FAI SCHIFO. Anzi no, ne aggiungo un altro paio: fai venire voglia di prenderti la testa e infilartela in una cloaca, almeno cominceresti ad avere un’idea di che cosa significhi vedere la strada che ti si chiude davanti, e di vie di scampo non ce ne sono più. Per esempio così.
Perché scusate, va bene la libertà di scelta, va bene la libertà di opinione, va bene la libertà di parola, va bene tutto, ma sputare, oltretutto dall’alto di una simile vertiginosa ignoranza, su sei milioni di morti, su molti più milioni di deportati, campi, fucilazioni di massa, privazione e perdita di tutto, torture, ferite mai sanate e dichiarare che quelli “si sentivano come mi sento io“ (NOTA: non “mi sentivo come immagino potessero sentirsi loro”, che già sarebbe un’immane mostruosità, no: sono gli ebrei che si sentivano come si sente lei a non poter partecipare alle feste) che a causa delle mie scelte – revocabili in qualunque momento – non posso mangiare il gelato, a me dà il vomito. Voi, vittime del nuovo olocausto, avete mai parlato con un sopravvissuto, passato per anni di ghetto, deportazione, Auschwitz, perdita dell’intera famiglia, marce della morte, altri campi? Io sì. A voi fa paura il governo del green pass? A me fate paura voi. E tanta.
barbara