Le scene mostrate nella prima parte del video ricordano le fucilazioni degli ebrei ungheresi avvenute fra il 1943 e il 1944 sulla riva del Danubio a Pest da parte delle croci frecciate (i nazisti ungheresi), i quali erano soliti incatenare tre prigionieri l’uno all’altro sulla riva del fiume e sparare poi a quello in centro in modo che questi, cadendo in acqua, trascinasse con sé anche gli altri.
Nel 2005, ad opera dello scultore Pauer Gyula, nacque sulla banchina di Pest questo monumento,
semplice e sconvolgente allo stesso tempo.
Anche l’ultima parte del video, purtroppo, è maledettamente reale.
barbara