E LA PRIMAVERA CONTINUA A DARE I SUOI FRUTTI

Egitto: arrestato comico Bassem Youssef per insulti a Morsi

13:36 30 MAR 2013

(AGI) – Cairo, 30 mar. – Le autorità egiziane hanno arrestato il celebre comico satirico Bassem Youssef per insulti all’Islam e al presidente Mohamed Morsi. Lo ha reso noto l’agenzia Mena.
All’inizio del mese Youssef aveva ricevuto un ondata di proteste per il suo show El-Bernameg (Il Programma) in cui aveva affermato, in chiave appunto satirica, che Morsi avrebbe dovuto avere un Oscar come migliore attore, produttore, sceneggiatore e fotografo di scena. Il 4 marzo il procuratore generale egiziano aveva aperto un’inchiesta sul caso sulla base di 12 querele di cittadini che si erano detti “feriti psicologicamente” dalla sua satira politica. Youssef, 38 anni, medico chirurgo, è balzato alla notorietà nel Paese durante la rivoluzione di primavera per essere inizialmente sceso in piazza per soccorrere i feriti. IN quell’occasione pubblicò una serie di video satirici su Youtube in cui ridicolizzava i critici e i persecutori dei manifestanti di piazza Tahrir mettendo in atto una vera e propria ‘rivoluzione con l’humor’, come è stata definita.
(AGI). (qui)

E pensare che quelli che l’avevano iniziata, questa “primavera”, lo avevano fatto per cacciare i dittatori e conquistare la libertà… Lui, comunque, lo aveva messo in conto di fare una brutta fine.

barbara

AGGIORNAMENTO: concessa la libertà provvisoria su cauzione (2200 dollari).
AGGIORNAMENTO 2: foto dello spettacolare arrivo di Bassem Youssef al tribunale.

FINITO IL RAMADAN, APERTA LA CACCIA




La caccia alle donne, come abbiamo appreso in questi giorni, come giusto coronamento per l’evento più religioso, più spirituale, più sublime del calendario islamico. E le femministe tacciono.
Nel frattempo apprendiamo anche che in Inghilterra avvengono MIGLIAIA di mutilazioni genitali ogni anno, senza che la legge intervenga, ossia, sembra di capire, almeno di fatto se non (ancora) di diritto, legalmente. E le femministe tacciono.
E in Iran improvvisamente si scopre che le studentesse hanno risultati migliori di quelli dei loro compagni. Come rimediare a questa ingiustizia che, come si usava dire una volta, grida vendetta al cospetto di Dio? Semplicissimo: le ragazze vengono escluse da buona parte dei corsi universitari. E le nostre femministe, qualcuno le ha sentite fiatare? No, tacciono.
E in Tunisia la nuova costituzione nata dalla meravigliosa primavera araba toglie alle donne quella parità di cui – grazie al presidente-padre-padrone-dittatore Burguiba – godevano da oltre mezzo secolo. Le donne tunisine scendono in piazza per protestare. E le nostre femministe? Tacciono, naturalmente.

barbara