INSALATA MISTA

De governeide

Emanuel Segre Amar

Lettera aperta al presidente Conte Giuseppe.

Oggetto: cassa integrazione

Signor presidente,

le scrivo questa mia dopo aver letto che lei ha affermato, in proposito: “Ammetto ritardi, non rispondo su carenze strutturali (?)”.
Le chiedo, signor presidente come giustifica che una operatrice sanitaria, messa in cassa integrazione il 7 marzo, ha ricevuto una comunicazione che la sua cassa integrazione sarebbe stata pagata in settembre.
Le chiedo, signor presidente, come giustifica che un’impiegata romana con 20 anni di anzianità ha ricevuto una cassa integrazione di € 480.- (quattrocentoottanta). Le faccio osservare, signor presidente Conte Giuseppe, che questa italiana deve vivere per un mese, comprendendo tutte le spese, con quanto viene dato in 12 (dodici) giorni come argent de poche ai migranti che, loro, sono mantenuti in alberghi e strutture apposite.
Mi permetta, signor presidente, ma io vedo grosse carenze strutturali.

Con ossequio

Emanuel Segre Amar

Emanuel Segre Amar

Lettera aperta al ministro della Giustizia Bonafede

Gentile signor Ministro,

mi permetto qui di portare alla sua attenzione la necessità che, per il tramite della burocrazia che la circonda, lei si preoccupi di far funzionare i tribunali anche a beneficio del cittadino comune.
Dopo code estenuanti, iniziate ore prima dell’apertura degli uffici del tribunale di Torino (è normale che gli uffici aprano al pubblico alle ore 9.30?) rese necessarie per la disponibilità di ricevere inizialmente solo 10 cittadini, poi cresciuti a 40, sempre troppi pochi, con code organizzate da personale che non conosce gli uffici (sono infatti appartenenti all’arma dei carabinieri), io mi sono sentito rispondere che, per avere una semplice postilla su un documento rilasciatomi in precedenza dallo stesso tribunale, ma che, per essere riconosciuto valido, ha bisogno anche di questo ulteriore timbro, dovevo rivolgermi ad un altro ufficio (gentilmente mi è stato indicato il numero di telefono), al quale non potevo comunque accedere direttamente.
Dopo aver dunque parlato telefonicamente con un’impiegata di questo ufficio, che mi ha detto di chiamare un altro numero, mi sono sentito rispondere: ma chi le ha dato il mio numero? Lei deve inviare una mail e le fisseremo un appuntamento. Lo stesso mi sarà fissato… a fine luglio.
Signor ministro, capisco che questo genere di inconvenienti siano da classificare tra i minori, ma, siccome la Giustizia dovrebbe essere al servizio di noi cittadini, le invio questa mia lettera aperta per invitarla ad utilizzare i suoi ispettori non soltanto per controllare chi libera pericolosi malavitosi con motivazioni non sempre chiare, ma anche a chi non rispetta i diritti di noi cittadini.

La ringrazio per la sua attenzione e le invio distinti saluti

Emanuel Segre Amar

Torino

Rebecca Mieli

Israele è una minaccia nucleare?

No, non l’hanno detto a Teheran, ma a Roma. E non l’hanno detto degli studenti, ma in Senato, contro L’Ambasciatore di Israele.
Il movimento cinque stelle continua imperterrito a collezionare figure di mer*a.
Sarebbe da chiedersi se l’onorevole Petrocelli ha mai avuto la possibilità di apprendere qualche elemento di storia e-o strategia nucleare, o se invece – proprio come la gaffe su Pinochet, o quella su Matera in Basilicata – sia proprio un format dei grillini quello di non sapere assolutamente niente su nessuna area geografica, di ignorare qualsiasi regola del dialogo internazionale, di essere totalmente incredibilmente inetti e inadatti a qualsiasi tipo di ruolo istituzionale.
Speriamo si dimetta. Per la poca credibilità che é rimasta a questo paese.

“In Commissione Affari Esteri al Senato il M5S ha messo in imbarazzo il Paese di fronte a Israele: ieri – nel corso dell’audizione in teleconferenza con l’ambasciatore israeliano – il presidente della Commissione Vito Rosario Petrocelli, forse convinto di non essere sentito, ha ironizzato contro l’ambasciatore perché non aveva risposto ad una domanda provocatoria sul fatto che Israele possa essere o meno una ‘minaccia nucleare’, scatenando le comprensibili ire dello stesso ambasciatore. Purtroppo per lui e anche per i membri della Commissione, visibilmente in imbarazzo per l’accaduto, la teleconferenza era ancora aperta e tutti hanno sentito le parole sgradevoli del presidente Petrocelli. ‘Lasciamo questo incontro senza sapere se Israele è una minaccia nucleare’ – ha chiosato il davvero poco diplomatico presidente 5 Stelle. ‘Questo è il problema dell’Italia – ha risposto l’ambasciatore israeliano -: che deve capire qual è la realtà del medioriente, non è questa la domanda giusta, noi dobbiamo difenderci, questo è il punto, ottanta anni dopo l’Olocausto’. “L’evidente visione ideologica e di parte di Petrocelli – dice Stefano Lucidi, capogruppo della Lega in Commissione Esteri – non può mettere in imbarazzo l’intero parlamento, con una gestione faziosa e antagonista della Commissione. Il M5S si scusi con il governo israeliano e Petrocelli rassegni le dimissioni”. “Siamo stanchi delle gaffe in politica estera dei Cinque Stelle, che guarda a regimi dittatoriali come Cina e Venezuela e che genera continue fratture con partner importanti come Israele”

 

 

De statueide

Giacomo Manzoli

Vorrei lanciare una petizione per una modifica di tutte le statue che raffigurano la cosiddetta “lupa capitolina”. Vorrei fosse chiaro che si tratta di una proposta ragionevole e moderata: non intendo distruggere queste statue, anche perché il messaggio di una lupa che allatta un umano mi pare vada incontro a istanze animaliste senz’altro condivisibili. La proposta è modificare queste statue, rimuovendo uno dei due gemelli, segnatamente Romolo.
lupa
Trovo infatti inaccettabile che si renda omaggio ad un bieco figuro, imperialista, fratricida e predatore sessuale seriale (il ratto delle sabine). Propongo quindi di lasciare la lupa ad allattare il solo Remo, prototipo della vittima innocente. E in questa saggia damnatio memoriae, si potrebbe approfittarne per modificare il nome della Capitale, troppo vicino alla radice del nome Romolo. Basta cambiare una vocale e chiamarla Rema, per ricondurla ad una più consona vicinanza col gemello buono.

De pedo-statueide

Marina Erroi

Quando scopriranno che Jean-Paul Sartre nel 1977 firmò una petizione per legalizzare i rapporti sessuali con ragazzini di 12 anni (petizione che firmò assieme alla sua compagna femminista [Simone de Beauvoir] e a decine di intellettuali progressisti francesi da sempre osannati dalla sinistra) questa statua parigina sarà a rischio?
Sartre
[di aspetto talmente ripugnante che non sono riusciti a ridurne la repellenza neppure nel monumento]
(Tra l’altro, la petizione non fu fine a sé stessa. L’intento principale era quello di salvare il culo ad alcuni amici pedofili in carcere). Grazie a David Barra

De Antirazzisteide

Lorenzo Capellini Mion

Il momento dell’aggressione non provocata alla povera signora Geraldine di 92 anni, per le strade di una New York abbandonata a se stessa.
aggressione
Per la cronaca il criminale è stato identificato, nel passato è stato arrestato 103 volte, a partire dal 2005, per reati minori e violenze sessuali.

Ora invertite il colore della pelle dei due protagonisti e avrete la foto in prima pagina del Giornale Unico, le accuse all’uomo arancione cattivo di alimentare l’odio e la rivolta per le strade.
No, non cambierò idea.

De virus-cineide

Niram Ferretti

SALMONE DI GIUGNO

La nuova strategia di disinformatia cinese a proposito dei casi di Covid-19 a Pechino e del rischio di una nuova ondata epidemica è dare la colpa al salmone norvegese.
Si cerca di sostenere che il virus sia stato importato, così come, ci provarono ad attribuirlo agli USA quando cercarono senza molto successo, di sostenere che fosse da attribuire ai soldati americani di stanza in Cina.
Adesso tocca al salmone. Bisogna fare di tutto per salvaguardarsi affinché non si possa dire che il virus, “the Chinese virus” come lo ha definito Donald Trump, sia autoctono.
Il salmone viaggia dalla Norvegia alla Cina contenendo il virus che resta intatto, dormiente, lungo il tragitto e poi, di incanto, si sprigiona guarda caso proprio sul bancone di un mercato di Xinfadi dove lo si tagliava.

De Trumpeide
Black-Trump
«A rivelare cosa pensa davvero la sinistra Usa della minoranza afroamericana è stato proprio il candidato alla presidenza Democratico, Joe Biden, che ha detto testuali parole: “Se un americano di colore vota per Trump allora vuol dire che non è un vero afroamericano”.» [cioè, non è degno del colore che porta, ndb] (leggi il seguito, e anche qui)

De nonsenepuòpiùeide

Arriva una nuova task force, un nuovo branco di esperti. Sì, lo so, sembra un’esagerazione, ma questa è veramente necessaria. Perché voi, non offendetevi, ma bisogna proprio che ve lo dica, non sapete scopare come si deve, e quindi loro vi spiegheranno tutto per benino. No, non è Lercio, è il governo italiano (dovete assolutamente leggerlo).

Lo sapete che cos’è la soluzione finale? Sì, lo so, siete tutti convinti di saperlo, ma la verità è che non sapete un accidente non sapete! E allora ve lo dico io: la soluzione finale è mandare i professori a scuola senza che si sia raggiunto il rischio zero, e magari addirittura senza che gli alunni siano obbligati a portare la mascherina costringendo i poveri insegnanti a passare tutta la mattina in mezzo a gente che sputacchia da tutte le parti: leggere qui nei commenti per credere. Altre perle, sempre nei commenti:

“Non vado in una classe di alunni che mi respirano addosso.”
[a proposito della proposta di chiedere agli alunni di portarla almeno nelle proprie ore] “nelle mie ore??? e nelle altre hanno infettato banchi e cattedra e aria e tutto il resto??? ma sai come si trasmette il virus?”
“Ridotti a cavie”

Gente che finora è entrata in classi con alunni che tossivano a tutto spiano, con influenze che giravano, anche piuttosto toste come la suina, l’aviaria, la SARS, senza battere ciglio. Gente che da sempre usa l’auto, prende l’aereo, attraversa strade, scia magari fuori pista, nuota in mare, prende il sole, fa l’amore – magari anche in rapporti occasionali e non sempre protetti, beve alcol, caffè, fuma, mangia fritti, carni rosse, insaccati, frutti potenzialmente allergenici, si sottopone a interventi chirurgici, prende farmaci… e potrei continuare fino a domani – e improvvisamente qualcuno lancia la delirante moda del rischio zero e di colpo tutti lì bloccati, se non si arriva al rischio zero io non mi muovo. E allora tiratevi una bella pallottola in testa, e lì potete stare tranquilli che da quel momento in poi di rischi non ne correte più.

De sconforteide

Qui. E qui tutti i brani.

barbara

MI CHIEDO 2

Hanno distrutto, annientato, cancellato con un tratto di penna la nostra vita sociale, hanno stabilito chi ci viene graziosamente concesso di incontrare e chi no, hanno decretato che cosa possano fare  due fidanzati quando finalmente dopo due mesi è stato graziosamente concesso loro di incontrarsi (per la precisione: non possono toccarsi), ci hanno vietato di avvicinarci, abbracciarci, toccarci, stringerci la mano – ma veramente esiste qualcuno che creda che ci si ammala abbracciando un amico o stringendogli la mano? E hanno cancellato i nostri volti. Ci hanno trasformati in monadi senza finestre. Ma veramente dopo che tutti questi superesperti non ne hanno azzeccata una che sia una c’è ancora qualcuno disposto a dare loro credito? E, soprattutto, a decidere, sulla base delle fantasie di questi signori, della nostra vita? E io

Mi chiedo

Quousque tandem abutere governo patientia nostra?

Vedo questo grafico
chiusura
in cui leggiamo che dopo la chiusura (fermiamoci per due settimane – tempo massimo di incubazione del virus – così quello non circola più e possiamo riprendere senza rischi) nelle cinque settimane e mezzo successive il numero dei malati è aumentato di 11 volte (1100%, per chi preferisce i dati in termini percentuali); poi dopo che era sceso, tra l’altro in maniera lenta e discontinua, di poco più del 5%, si è deciso di riaprire e lì, indovina un po’, con la riapertura e gli sconsiderati incoscienti che ne approfittavano e si ammucchiavano dappertutto e la criminale movida che tanto ha fatto piangere il povero sindaco Giuseppe Sgabuzzino eccetera eccetera, in venti giorni il numero dei malati si è dimezzato. Ma il governo continua a minacciare una nuova chiusura, una nuova messa agli arresti di 60 milioni di cittadini, pardon, di sudditi, avvertendo che se non obbediamo alla lettera arriva la seconda ondata.  E io

Mi chiedo

Quousque tandem abutere governo patientia nostra?

E a proposito di seconda ondata:

Stefano Burbi

LA SECONDA ONDATA DEL COVID? MA SE NON VEDEVANO NEMMENO LA PRIMA…
piazza deserta
Un anziano seduto su una panchina per riposarsi prima di andare al supermercato in pieno lockdown: multato. Un disoccupato a cena dai genitori percorre 400 metri e sconfina nel Comune vicino: multato. Un operaio, prima di recarsi al lavoro si abbassa la mascherina per fumare una sigaretta all’aperto: multato. Non continuo la lista delle amenità che mettono in dubbio l’intelligenza dell’uomo, ma vi dico che in un altro paese sarebbe scoppiata una rivolta per molto meno e ve lo dice, credetemi, un uomo mite e non violento per principio.
Visto che si sono resi conto dei danni che ha provocato questa chiusura selvaggia e prolungata (fermi lì, non tirate ancora in ballo i morti per covid, perché nessuno li discute), adesso, comprendendo che il gettito fiscale sarà molto povero, le amministrazioni (tutte, nessuna esclusa) vedono nelle multe assassine e vigliacche l’unico sistema per fare cassa. Chi lo nega è in malafede o non si rende conto della realtà (uso degli eufemismi, i termini corretti sarebbero altri).
Non lo fanno certo per il nostro bene o per la nostra salute, e se qualcuno pensa davvero che queste regole siano la panacea di tutti i mali, beh, allora abbiamo un problema grossissimo.
Sarebbe più facile, in realtà, riportare tutto alla quasi normalità, e far ripristinare il flusso degli introiti nell’economia reale, ma prima di rivedere i turisti qui, ben poco vogliosi di venire in un lager a cielo aperto, fatto di regole assurde ed oppressive, credo che passi un bel po’ di tempo, per cui ormai le entrate in Italia, per il 2020, saranno limitatissime, e con esse le tanto amate tasse. (A Firenze il 99% delle prenotazioni alberghiere è stato cancellato, dato ufficiale riportato stamattina da “La Nazione”). Cercare di ripristinare il buon senso, però, sconfesserebbe l’operato di questo governo, che qualcuno addirittura ringrazia (sic!) per quello che ha fatto. Nessuno ammetterà i propri marchiani errori, per cui, non illudiamoci, il regime di terrore che il gregge sta accettando, quasi ringraziando i suoi carnefici, non finirà così presto. Troppo comodo gridare alla “seconda ondata del virus” per tenere tutti sul chi vive (fermi lì, di nuovo, non ho detto che non ci vuole prudenza, ma, appunto, prudenza, mica ossessione), quando gli stessi che allarmano e terrorizzano, non avevano visto nemmeno la prima ondata, che era già vicino a loro. Per quanto mi riguarda, certi personaggi hanno per me credibilità zero. Sto finendo in questi giorni il mio musical sulla “Fattoria degli Animali” di Orwell, in cui la cricca dei maiali si impossessa del potere togliendolo al fattore, il signor Jones, che viene cacciato, ed instaura un vero regime, che ogni tanto le bestiole osano mettere timidamente in discussione, ma che Piffero (o Clarinetto, secondo altre versioni) riesce a difendere sempre così: “Volete discutere quello che facciamo? Volete davvero che torni il signor Jones?”

Nel Covid hanno trovato un perfetto signor Jones.

P.S. Non ho alcun interesse personale ad esprimermi in questo modo, se non quello di essere di aiuto a far vedere le cose sotto un’altra luce. Ah, dimenticavo, non sono e non sono mai stato un negazionista del virus, ma a tutto c’è un limite.

Nella foto: le piazze come qualcuno le vorrebbe. Ma il cielo è sempre più blu… Auguri.

E io

Mi chiedo

Ma perché siamo sempre i soliti quattro gatti ad accorgerci di ciò che è chiaro come il sole?

E poi ci sono tutte queste orde di paranoici isterici nevrotici ossessionati fanatici che chiedono la chiusura sine die o giù di lì di scuole uffici negozi bar ristoranti pizzerie discoteche cinema teatri palestre piscine eccetera fino a quando non si raggiungerà il rischio zero, e io

Mi chiedo

ma perché allora, se l’obiettivo è il rischio zero, non pretendono l’abolizione di qualunque mezzo di trasporto, dall’aereo al monopattino, di qualunque macchinario artigianale o industriale che possa essere causa di incidenti, di tutti gli elettrodomestici o meglio, per andare ancor più sul sicuro, della corrente elettrica, del fuoco, delle posate (o almeno di forchette e coltelli), il divieto di nuotare, scalare montagne, intraprendere spedizioni speleologiche, distruzione di tutti i farmaci (c’è sempre qualcuno che è allergico a questo o a quello), divieto di avere rapporti sessuali, che potrebbero trasmettere malattie… L’unica sarebbe di riunirsi in qualche caverna isolata, e vivere lì tranquilli al riparo di ogni pericolo. Loro, beninteso: così almeno la finiscono di scassare il biatomico e ci lasciano finalmente vivere in pace.

E poi vedo questo video allucinante

in cui la signora Botteri considera altamente positivo, sia pure con qualche, peraltro abbastanza trascurabile, effetto collaterale, l’enorme campo di concentramento, perfino peggio che ai tempi di Mao, in cui è stata trasformata la Cina, e ci racconta che con questo sistema la Cina ha completamente domato il virus (maavaaa?). E, leggo altrove, l’inviata Rai del Tg1, signora Giovanna Botteri, ha definito i manifestanti di Hong Kong “terroristi secessionisti”. Ricordo anche, la sera del 12 ottobre 2000, a poche ore dal linciaggio di Ramallah – i due riservisti israeliani che avevano sbagliato strada portati in una caserma dell’autorità palestinese, scaraventati giù dalla finestra e fatti letteralmente a brandelli dalla folla sottostante – la signora Botteri parlare in tono esaltato di questi nostri magnifici ragazzi, eroi che resistono al potere sionista… E io

Mi chiedo

Fino a che punto può arrivare l’abiezione umana? Fino a che punto un essere appartenente purtroppo alla specie umana può arrivare a prostituirsi al padrone, senza neppure l’attenuante della fame?

E passando a uno scempio diverso ma dopotutto non molto minore, vedo questa specie di incrocio fra una medusa gigante e un calamaro altrettanto gigante
Leonardo
installato nella piazza del municipio di Pavia e

Mi chiedo

quanta perversione ci vuole per oltraggiare fino a questo punto una delle massime glorie della specie umana? (Ma anche se fosse un anonimo contadino analfabeta, guarda)

E infine, dopo tante schifezze,

Mi chiedo

Quanta passione, quanto impegno, quanta dedizione, oltre a uno straordinario talento naturale, ci vogliono per raggiungere, a undici anni, un risultato come questo?

barbara