IMMAGINIAMO

Rito
Immaginiamo che questo adolescente si chiami Rito.
Immaginiamo che abbia un po’ di peluria sotto al naso e il mono-sopracciglio, che sia un po’ sovrappeso, che non si lavi molto ed emani perennemente odore di ascella.*
E immaginiamo adesso che Rito abbia delle piccole ossessioni, come molti adolescenti: ogni mercoledì si rifiuta di entrare a scuola per protesta, e si siede davanti al suo cancello con un cartello che rivendica un futuro più sano per l’umanità.
Immaginiamo che lui denunci lo scempio della natalità altissima che c’è in alcuni paesi sottosviluppati che, se non si riduce subito, porterà la popolazione del pianeta a 10 miliardi di persone nel 2035.
Immaginiamo che la sua protesta sia contro il nuovo schiavismo che è la regola in molti paesi asiatici come la Cina, ma che si sta importando anche qui in Europa.
Immaginiamo che la sua protesta sia anche contro la tratta di africani che sbarcano in Europa per diventare schiavi, spacciatori o prostitute.
Immaginiamo poi che Rito denunci la discriminazione e la persecuzione delle donne, che avviene legalmente nei paesi islamici perché la legge dello Stato ricalca le farneticazioni scritte nel Corano. E immaginiamo che Rito chieda che, per questa e mille altre ragioni, sia messo ufficialmente al bando l’islam e condannato come crimine contro l’umanità.
Immaginiamo poi che questo ragazzino rivendichi aria pura da respirare, rispetto della natura e dell’umanità, giustizia e uguaglianza in tutto il mondo.
Secondo voi, susciterebbe attenzione mediatica, o lo porterebbero di corsa in una casa-famiglia a Bibbiano, togliendo la potestà ai genitori per non aver fatto rispettare l’obbligo scolastico?

Fulvio Del Deo, qui

* [ma anche dopo due settimane in barca senza doccia e senza bidè, volendo…]

Impostata in modo contrario, ma esattamente sulla stessa linea, ci sarebbe anche questa cosa qui.

barbara

E LA PRIMAVERA CONTINUA A DARE I SUOI FRUTTI

Egitto: arrestato comico Bassem Youssef per insulti a Morsi

13:36 30 MAR 2013

(AGI) – Cairo, 30 mar. – Le autorità egiziane hanno arrestato il celebre comico satirico Bassem Youssef per insulti all’Islam e al presidente Mohamed Morsi. Lo ha reso noto l’agenzia Mena.
All’inizio del mese Youssef aveva ricevuto un ondata di proteste per il suo show El-Bernameg (Il Programma) in cui aveva affermato, in chiave appunto satirica, che Morsi avrebbe dovuto avere un Oscar come migliore attore, produttore, sceneggiatore e fotografo di scena. Il 4 marzo il procuratore generale egiziano aveva aperto un’inchiesta sul caso sulla base di 12 querele di cittadini che si erano detti “feriti psicologicamente” dalla sua satira politica. Youssef, 38 anni, medico chirurgo, è balzato alla notorietà nel Paese durante la rivoluzione di primavera per essere inizialmente sceso in piazza per soccorrere i feriti. IN quell’occasione pubblicò una serie di video satirici su Youtube in cui ridicolizzava i critici e i persecutori dei manifestanti di piazza Tahrir mettendo in atto una vera e propria ‘rivoluzione con l’humor’, come è stata definita.
(AGI). (qui)

E pensare che quelli che l’avevano iniziata, questa “primavera”, lo avevano fatto per cacciare i dittatori e conquistare la libertà… Lui, comunque, lo aveva messo in conto di fare una brutta fine.

barbara

AGGIORNAMENTO: concessa la libertà provvisoria su cauzione (2200 dollari).
AGGIORNAMENTO 2: foto dello spettacolare arrivo di Bassem Youssef al tribunale.

ALMENO UNO GLIELO DEVO DEDICARE

Non sono mai stata una fan di Michele Serra, ma questo pezzo, pubblicato sull’ultimo numero dell’Espresso, merita davvero di essere letto. In rete l’ho trovato qui, pubblicato da una certa Tiziana, che ringrazio per avermi risparmiato la fatica di scannarlo io.

Grillino esperto in chiuse fluviali

La grande novità di queste elezioni politiche sono i parlamentari delle Cinque Stelle. Rappresentano l’avanguardia delle nuove generazioni, i trenta/quarantenni che si sono formati in Rete. Mettiamo da parte ogni pregiudizio e conosciamoli meglio.

BERTO ANTONAGNI Trentaseienne, ingegnere idraulico, ambientalista, magro e stempiato, single, onestissimo, è esperto di grate semoventi per chiuse fluviali. Ha deciso di impegnarsi personalmente nel movimento perché i partiti non hanno alcuna competenza di grate semoventi per chiuse fluviali. “Fascismo, comunismo, democrazia – scrive sulla sua pagina Facebook – sono solo pretesti per non occuparsi concretamente della riforma delle chiuse fluviali”. Sul Web è stato animatore di un lungo dibattito, durato mesi, sulle grate semoventi per chiuse fluviali, che gli è valso grande popolarità e autorevolezza. Intende raggiungere Roma su un kajak a due posti lungo il Tevere con la fidanzata Wally, anch’essa deputata delle Cinque Stelle. Al suo esordio alla Camera indosserà eccezionalmente la cravatta sopra la tuta di caucciù da canoista.

WALLY BRUSALBRIGHI Fidanzata di Antonagni, trentaseienne, assistente universitaria alla Facoltà di psicologia di Ferrara, ha pubblicato numerosi studi sulla depressione indotta dalle conversazioni noiose. Non si è mai interessata di politica, anzi la detesta, ma si è ritrovata capolista alla Camera grazie ai suoi amici di Facebook che volevano farle uno scherzo e l’hanno votata in massa alle primarie via Web delle Cinque stelle. Sperava di essersi liberata del fidanzato, eletto deputato, invece si ritrova capogruppo alla Camera. Ha chiesto se è necessaria la presenza a Roma o se si può sbrigare il lavoro via mail.

GIOVANNI STUCHIS Magro e stempiato, questo ambientalista trentaseienne, progettista di un avveniristico sistema di riscaldamento a fiato bovino, è considerato il più autorevole esponente dell’ala dura del movimento. È contro la Tav, contro l’euro, le banche, le caste, l’industria, i surgelati, la plastica, gli assegni, i porti turistici, le autostrade, gli edifici di più di tre piani, le cromature e i pantaloni con il risvolto. Considera oscena ogni forma di  potere e di autorità, e quando ha saputo di essere diventato senatore si è sputato in faccia davanti allo specchio e si è dimesso. Lo sostituirà la trentaseienne Paujjjg56xxk4, prima dei non eletti, i cui programmi non sono noti perché il suo computer ha un virus.

GIANLUIGI BAZZANTIS Incarna l’anima naïf del movimento. Trentaseienne, magro e stempiato, non si è mai occupato di politica ma ha lavorato molto nel sociale come accompagnatore in rete di disabili. Non esce di casa dal 2004. Per recarsi al seggio a votare si è fatto accompagnare dalla madre. È tra quelli che hanno messo in Rete la foto che li immortalano mentre votano. Non sapeva che fosse reato, anzi era convinto che il voto fosse valido solo se veniva mipiacciato in rete. È rimasto molto sorpreso quando ha saputo che gli italiani avevano già votato in precedenti occasioni, e dunque questa non era la prima volta che si andava alle urne. Non sa se andrà in Parlamento perché è rimasto molto scosso dalla notizia che ci sono anche deputati di altri partiti.

GAVINO MIRTILAO Questo trentaseienne della provincia di Oristano, magro e stempiato, è diventato celebre in Rete con il suo blog “mandiamoli tutti a casa”, nel quale chiede che vengano immediatamente destituiti tutti i parlamentari e i sindaci, magistrati, carabinieri, poliziotti, primari, medici ospedalieri e ostetriche, arbitri di calcio, farmacisti, commercialisti, veterinari. Una volta azzerati tutti gli incarichi, Mirtilao e i suoi amici provvederanno ad amministrare il Paese grazie a una nuova app per smartphone di sua invenzione, “Et voilà!”, un sistema facile e divertente per regolare la vita sociale di sessanta milioni di italiani nei ritagli di tempo.

Concediamoci questo attimo di cazzeggio, che fra un po’ saranno cazzi per davvero. Perché quello ha veramente intenzione di farcelo così: a noi, alla democrazia, alla giustizia, all’onestà, alla civiltà.
beppe-grillo-enna

AGGIORNAMENTO: questi invece sono quelli veri (e fanno quasi rimpiangere quelli di Serra…)

barbara