BRINDIAMO FRATELLI!

Prendiamo la nostra migliore bottiglia di champagne e brindiamo, che le mura di Gerico sono cadute! Anzi, per la precisione

E la bandiera russa torna a sventolare là dove prima dominava quella nazista

224 giorni: 24 più di quelli della battaglia di Stalingrado. D’altra parte i nazisti attuali, a differenza di quegli altri, hanno molto più sostegno, e armi e aiuti di ogni sorta, e vedi un po’ che cosa bizzarra: allora tutte le democrazie erano coalizzate a combattere contro i nazisti, oggi sono coalizzate per sostenerli, a costo di mandare a picco la propria economia.

E guardate questo spettacolare bombardamento del deposito delle munizioni all’uranio impoverito che avevamo sollecitamente mandato al comico

quel tale con quegli strani problemi al naso

Ora comunque, esattamente come Mariupol un anno fa (clic, clic) (proprio un anno giusto giusto: decisamente la primavera non porta troppo bene ai nazisti, vedi il maggio del ‘45), finalmente Artemovsk tornerà alla vita, le case verranno ricostruite, le sue strade torneranno ad animarsi, i mercati verranno riaperti, magari improvvisati con una coperta sul marciapiede, e i nazisti non vi torneranno più. Mai più. Ah no, scusate, ma che stupidaggini sto dicendo! Adesso arriva la controffensiva!

Nel frattempo, comunque, mentre l’Artemovsk cadeva, l’eroico presidente in mimetica – sempre in mimetica perché è costantemente in prima linea – se ne sta al sicuro a migliaia di chilometri da lì, tra pranzi da nababbi e ricevimenti di gala, stringendo la mano a presidenti e primi ministri, re e principi, e reclamando, con la sua voce da cornacchia, armi e poi armi e poi ancora armi. Per la controffensiva, naturalmente, con la quale in mezza giornata arriverà al Cremlino.

Prima di chiudere, un doveroso pensiero a loro

E infine non può mancare

e poi

e per la speciale occasione, oggi portata doppia

barbara

ANCHE QUESTE SONO SODDISFAZIONI

Valutazioni:

Il BMD misurato a Femore Collo è 0,901 g/cm² con un T-score di -0,7. La densità ossea è fino al 10% sotto il valore normale per giovani. Questo paziente è considerato normale secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il rischio di frattura è basso.

Il BMD misurato a Colonna AP L1-L4 è 1,187 g/cm² con un T-score di 0,1. Questo paziente è considerato normale secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il rischio di frattura è basso.

Il BMD misurato a Femore Intero è 1,032 g/cm² con un T-score di 0,3. Questo paziente è considerato normale secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il rischio di frattura è basso.

Con uno Z-score di 2,1, il BMD di questo paziente è ben superiore alla gamma normale per adulti di questa età.

Con uno Z-score di 1,0, il BMD di questo paziente è leggermente più elevato dei limiti normali per 1’età e il sesso.

Con uno Z-score di 1,6, il BMD di questo paziente è leggermente più elevato dei limiti normali per l’età e il sesso.

La cosa fenomenale è che mentre il femore è rimasto quasi uguale rispetto al controllo fatto cinque anni e mezzo fa, la colonna vertebrale è notevolmente migliorata. Merito probabilmente dei pesi. Anche per il resto tutto sommato non è che possa lamentarmi:

Sì, ok, quella in alto è di sei anni fa e in questi sei anni sono invecchiata di almeno quindici, ma insomma non si può mica avere tutto dalla vita, no?
E vabbè, adesso regaliamoci una bella Sheherazade trasferitasi dalle sabbie del deserto al ghiaccio moscovita

barbara

VI PIACCIONO I FILM HORROR?

Questo è ancora più bello di tutti quelli che avete visto, perché è tutto reale, tutto autentico. E con una dose di delirio che neanche Dario Argento.

Consumare di meno e “tutto tornerà come prima” è un castello di carte che crolla

Avendo creato artificialmente una situazione di isteria e fobie di massa nella società, le élite iniziano a pubblicizzare grossolanamente la loro obsoleta “macchina dell’obbedienza” proponendola come una panacea (prima per il covid ed ora per la guerra). Ma come possiamo vedere, i costi dei giochi politici sono così enormi e gli effetti collaterali possono avere un effetto storico così lungo che nessuno è in grado di determinare nemmeno approssimativamente il prezzo che il “mondo civile” alla fine dovrà pagare per tutto questo.
Gli “elitemen “per il momento sono sicuri di essere loro stessi a dirigere il loro grande spettacolo – mentre la logica di questo disgustoso spettacolo li sta controllando sempre più. Il sonno della ragione, come sapete, fa nascere mostri. La pratica storica mostra che i mostri che emergono dall’oscurità sono generalmente molto affamati e completamente privi di sentimenti calorosi per chiunque, compresi i loro stessi creatori. 
Ora stiamo assistendo al lancio non sistematico e ridicolo da parte delle élite di un castello di carte che crolla, che sembrava loro una “nuova realtà” in costruzione.
29/06/2022, Deutsche Welle (DW) Il risparmio energetico è diventato un obiettivo nazionale in Germania, Francia e Giappone.
Cosa serve oggi per sostenere la crescita del PIL? Più risparmio energetico! Questa è la situazione paradossale in cui si sono trovati nel 2022 alcuni dei principali paesi industriali dell’Occidente. Il loro sviluppo è minacciato dall’eccessivo costo dell’energia e l’ulteriore riduzione e la cessazione ancora più completa delle forniture di gas russe potrebbero spingerli in una profonda crisi. Sullo sfondo di una tale minaccia in Germania, Francia e Giappone, sono iniziate campagne su larga scala per risparmiare energia…
Le compagnie energetiche TotalEnergies, EDF ed Engie chiedono ai francesi di risparmiare
A Berlino e Tokyo i governi hanno lanciato un appello alla popolazione e alle imprese per ridurre i consumi energetici, a Parigi lo hanno fatto i vertici delle tre principali compagnie energetiche del Paese, due delle quali sono in parte di proprietà dello Stato francese….
Una pausa nella citazione a questo punto, è appropriata. “Risparmio energetico per sostenere la crescita del Prodotto Interno Lordo” – questa tesi sembra essere una feroce assurdità. In realtà, questa non è una sciocchezza, ma una conseguenza del fatto che il PIL del XXI secolo non ha nulla a che fare con un prodotto realeIl PIL è diventato una cifra di culto che caratterizza la crescita della superficie delle bolle finanziarie gonfiate da emissioni monetarie a tassi di prestito di investimento < 0%. Tassi negativi significano una produttività oggettivamente negativa del sistema economico, che è supportata da un calo dei consumi reali. Un’economia così è capovolta.
Continuiamo a citare DW:
…”L’energia migliore è quella che non consumiamo”, si legge in una lettera aperta pubblicata il 26 giugno sul settimanale francese Journal du Dimanche. È stata firmato rispettivamente da Patrick Pouyanne, Jean-Bernard Levy e Catherine MacGregor, CEO di TotalEnergies, gigante dell’elettricità Électricité de France (EDF) e Engie, partner di lunga data di Gazprom.
Rivolgendosi a “ogni consumatore, ogni impresa”, i capitani delle grandi imprese francesi li esortano a “cambiare linea di condotta e limitare immediatamente il consumo di energia, elettricità, gas e prodotti petroliferi”.Il risparmio energetico è necessario per prepararsi al meglio al prossimo inverno e, prima di tutto, per ricostituire le riserve di gas naturale ( DW).
Questo non sarà raggiunto senza un’azione “urgente, congiunta e su larga scala” da parte di tutti i francesi, sottolineano gli autori dell’appello e avvertono che altrimenti l’aumento dei prezzi dell’energia diventerà una minaccia per la “nostra coesione sociale e politica”.
Lo stesso giorno, il 26 giugno, per la seconda volta questo mese, il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria del Giappone ha emesso un appello per risparmiare elettricità.
La situazione nell’industria elettrica giapponese è già criticacon alcune centrali nucleari ancora chiuse dopo l’incidente di Fukushima nel 2011 e una serie di centrali termiche obsolete chiuse per ridurre le emissioni nell’atmosfera di gas serra dannosi per il clima. Pertanto, già ad aprile, il governo giapponese ha avvertito di possibili problemi con l’approvvigionamento energetico nel prossimo inverno, se il Paese fosse stato coperto da un’ondata di freddo anomalo per il secondo anno consecutivo.
Decine di milioni di tedeschi e francesi seguiranno un percorso simile quest’estate e il prossimo inverno.
Il 23 giugno Robert Habek ha dovuto letteralmente dare l’allarme: a causa di un forte calo delle forniture di gas russo tramite Nord Stream, il suo ministero ha introdotto la seconda di tre fasi di un piano di emergenza in caso di emergenza nel settore del gas. Il 26 giugno la presidente del Bundestag Bärbel Bas ha riferito sul quotidiano Bild am Sonntag di aver incaricato il dipartimento economico del parlamento di presentare il piano di risparmio energetico al più alto organo legislativo del paese  al più tardi entro il 4 luglio. (DW)
37/07/2022 Scholz ha definito “esplosivo sociale” l’aumento dei prezzi in Germania. “Se improvvisamente la bolletta del riscaldamento aumenta di diverse centinaia di euro, allora questo sarà un importo che molti non saranno in grado di affrontare. Questo rappresenta un potenziale esplosivo sociale”, ha detto Scholz su ARD, sottolineando di essere molto preoccupato per l’aumento dei prezzi dell’energia. Per questo il cancelliere ha avviato un dialogo con gli esperti e la Bundesbank, durante il quale verranno discusse le misure per combattere l’inflazione. Tuttavia, al momento, non è stata presa alcuna decisione su ulteriori misure concrete per fornire assistenza. Il Cancelliere ha indicato solo precedenti misure di aiuto per 30 miliardi di euro. (DW)
In effetti, un tale risultato del governo delle élite era evidente 18 anni fa. Non poteva succedere niente di differente, è il non sorprendente esito di questa mentalità irrazionale: le elites amano il potere ma non amano l’occidente.
Patrizio Ricci, qui.

Cioè, siccome molti di noi non sono in grado di spendere il doppio, dobbiamo scaldarci la metà, lavarci la metà, cucinare la metà, lavare stoviglie e biancheria la metà. E le fabbriche, naturalmente, dovranno produrre la metà e vendere la merce al doppio per starci dentro, unicamente a una fetta di popolazione in grado di pagare il doppio. E la plebe si fotta. Volete un altro po’ di horror, di altro tipo? Eccovelo.

Donetsk. Assassinata a 10 anni con le armi Nato

Una bambina di 10 anni nel Donbass fatta a pezzi dalle armi mandate dalla NATO all’Ucraina.
Ieri in uno dei tanti bombardamenti del governo ucraino, nel centro di Donezk è rimasta uccisa una bambina di 10 anni che era seduta alle 3 del pomeriggio sulla panchina fuori casa insieme alla mamma, la quale è rimasta viva per puro miracolo. Era l’unica figlia che aveva. Possiamo solo immaginare il dolore di questa donna, il corpo della bambina è stato letteralmente tagliato in due dai proiettili della NATO, altre parti del corpo sono volate intorno, sparse le gambe, lo stomaco .. è fatica pure scriverlo… 
Ieri i nazisti ucraini hanno sparato su Donezk 15 proiettili calibro 155 – Nato, che hanno ucciso altri due civili.
Oggi a Makeevka, rep. di Donezk, i nazisti ucraini hanno sparato di nuovo sui bambini, hanno centrato una piazzola per i giochi, dove giocavano dei ragazzini, due di loro sono morti, tre bambini sono rimasti pesantemente feriti, inoltre ci sono anche due donne ferite.
I paesi occidentali continuano a sponsorizzare il terrorismo ucraino, uccidendo la popolazione inerme del Donbass. Questo è il nazismo ucraino che la Russia vuole sconfiggere, ma invece di aiutarla, l’Occidente aiuta i nazisti. Il governo italiano quando ne prenderà atto e rinsavirà? Zelenskij è da condannare come criminale di guerra, non da glorificare come eroe!
Ieri in totale sono morte ammazzate dalle armi occidentali date a Kiev 6 persone nella Rep. di Donezk, 3 bambini, 3 adulti, 19 civili feriti. E Zelenskij ha così commentato:”finalmente si sente che ha cominciato a lavorare potentemente l’artiglieria occidentale, che abbiamo ricevuto dai partner occidentali. La sua precisione è davvero quella  che ci serve”!
MARINELLA MONDAINI, qui.

Stiamo parlando di civili ucraini assassinati dall’esercito ucraino con le nostre armi. Naturalmente quelli buoni ne saranno fieri. Ma come diceva il buon Tramaglino, c’è giustizia finalmente! Ed ecco, il deposito di armi NATO nel porto di Odessa fatto secco dai russi: centinaia di milioni di dollari di armi mandati in fumo in un attimo, guardate che spettacolo!

Volete ancora un po’ di horror, molto meno sanguinolento (ma non per questo poco schifoso) stavolta? Eccovelo servito.

Valerio Zappi

I rappresentanti americani alla Festa nazionale francese del 14 luglio presso l’ambasciata francese negli USA.
Uno/a è l’ammiraglio transgender Rachel Levine attualmente sottosegretario alla Sanità dell’amministrazione Biden.
L’altro è Sam Brinton, attualmente sottosegretario nell’ufficio dell’Energia nucleare dell’amministrazione Biden.
Chissà come mai NESSUN media mainstream ha osato pubblicare questa foto. Eppure è gustosa: rende perfettamente l’idea di dove vogliono portarvi.
Ma se tu hai dubbi sei un dannato complottista.

Il fatto è che mentre parecchi travestiti hanno oggettivamente lineamenti abbastanza femminili, segno che se i cromosomi sono quello che sono, gli ormoni invece qualche bizzarria in senso femminile la dimostrano, questi due di femminile non hanno proprio niente di niente, sono due uomini fatti a forma di uomini (uno dei quali anche decisamente brutto, e se è brutto come uomo, figuriamoci come donna). E sono stati mandati come rappresentanti ufficiali della prima (per ora) superpotenza mondiale a una importantissima manifestazione internazionale. Avessero mandato due tenutarie di bordello avrebbero fatto migliore figura.

Ultima della serie, tutto sommato abbastanza in tema nella serie horror: qui in tutta la provincia ci sono tre “pazienti covid” in terapia intensiva: nessuno malato di covid. L’ultimo dei tre è stato portato dentro l’altra sera per emorragia cerebrale. Fatto come d’obbligo il tampone e risultato positivo, è stato ricoverato come paziente covid e aggiunto alle statistiche degli “allarmanti ricoveri in aumento” che presto costringeranno a imporre nuovamente delle restrizioni. Se non dovesse farcela, lo troveremo nei prossimi giorni fra i morti per covid.

E dopo tanto horror, raccontiamoci almeno una bella fiaba per addormentarci, come questa danzata al grande ballo di beneficenza degli ufficiali di Sebastopoli.

Di Sheherazade mi ero già occupata qui.

barbara

LA STORIA DELLA CAPRA TURCA E DELLA GAZZELLA TIBETANA

Ovvero: la vera storia di Sheherazade

Dai tempi più remoti si narra la leggenda della principessa Sheherazade, che narrando storie per mille e una notte si guadagnò dal suo crudele marito il diritto a vivere. Ma la storia non era andata così. O meglio, questa è solo una parte della storia. Ora vi racconto la vera storia che ha dato origine a quella leggenda.
Giunse dunque alla principessa Sheherazade la notizia che il sultano l’aveva scelta come sua sposa. Grande fu la disperazione della giovane e bellissima principessa: era infatti noto a tutti come il crudele sultano, terrorizzato dall’idea che le sue spose potessero essergli infedeli, fosse solito farle uccidere dopo la prima notte di nozze. Che fare? Rifiutarsi di sposare il sultano? Impensabile! E che altro dunque? Sheherazade chiese consiglio alla vecchia madre, donna saggia e prudente, che le suggerì di consultare la maga che viveva nella grotta sulle soglie della grande foresta. Quella maga era molto vecchia, chi diceva avesse mille anni, chi diecimila, chi ancora di più, nessuno sapeva quanti anni veramente avesse, si sapeva solo che anche i più vecchi del regno l’avevano sempre vista vecchia, e che questi narravano di aver sentito dire dai loro nonni che anche loro l’avevano sempre vista vecchia. Decise dunque Sheherazade di seguire il consiglio della sua saggia madre e durante la notte, coperta da un grande mantello nero, si recò alla grotta della maga.
“Maga, saggia e sapiente maga – disse – io …”
“Lo so, figliola – rispose la maga – so tutto. So quale tormento ti porta da me. Siediti e vediamo cosa si può fare. Dunque, tu vuoi sopravvivere alla prima notte di nozze, e anche alle altre finché la tua natura ti concederà di vivere. Ebbene, è molto semplice: la sera, quando tu e il sultano vi troverete nell’alcova, dovrai cominciare a raccontargli una bellissima, meravigliosa storia, e quando la storia sarà giunta al suo punto culminante, fingerai di cedere al sonno e di addormentarti. Il sultano allora ti lascerà vivere fino al giorno dopo per poter sentire la fine della storia. La sera seguente tu finirai la storia del giorno prima e poi ne comincerai subito un’altra, che al punto culminante si interromperà perché tu ti addormenterai e così via, sera dopo sera, per cento volte, per mille volte, continuerai finché il sultano non deciderà di concederti di vivere. Semplice, no?”
“Maga! – gridò atterrita Sheherazade – ma dove troverò cento e mille storie da raccontare? E come farò a sapere quale sarà il punto culminante in cui interrompermi? Racconterò una storia brutta e stupida e noiosa, e il sultano mi farà uccidere prima ancora che la notte sia finita!”
“Non ti agitare – disse la maga – metterò al tuo fianco qualcuno che ti aiuterà e ti consiglierà”.
Aprì la piccola gabbia del suo furetto preferito e gli sussurrò all’orecchio un misterioso incarico. Il furetto sparì, rapido come il lampo, e dopo qualche tempo riapparve, seguito da due personaggi: un giovane turco e una bellissima fanciulla tibetana. Erano due persone molto speciali, come la maga raccontò a Sheherazade: avevano vissuto molte vite, sempre sfiorandosi, qualche volta incontrandosi, ma senza mai poter fermare le loro vite, le loro vicende, l’uno accanto all’altra. Ora, finalmente, per la prima volta, si erano riuniti, e speravano che fosse per sempre.
“Ecco – disse la maga – questa donna è stata dotata dal fato di una fantasia sconfinata; inoltre nelle sue numerose vite ha visto accadere tante vicende quante ne può contenere la volta celeste: lei ti suggerirà le storie da raccontare. E quest’uomo è il più saggio che la terra abbia mai ospitato: lui ti consiglierà le cose giuste da fare per salvare la tua giovane vita dalla crudeltà del sultano”.
“Ma maga – obiettò Sheherazade – come potrei mai introdurre due estranei alla corte del sultano? E un uomo per giunta!”
“A questo si può porre rimedio. – disse il turco – Basterà che la maga ci trasformi in due animali. Al sultano racconterai che te li donò tuo padre prima di morire, raccomandandoti di non separartene mai, affinché mai tu ti possa separare dal ricordo di lui. Neppure il sultano oserà disobbedire alla volontà di un padre morente”.
La maga si grattò perplessa il mento rugoso.
“Tu sai, amico mio – disse – che i miei poteri sono grandi, ma non illimitati. Così ha stabilito la divinità, affinché troppo non montasse la mia superbia credendomi onnipotente. Io posso dunque trasformarvi in animali, ma non posso poi ritrasformarvi in esseri umani: se diventerete animali, animali dovrete restare per sempre”.
L’uomo e la donna si guardarono negli occhi per un istante: non avevano bisogno di parole per comprendersi.
“Va bene – disse la donna – accettiamo di restare animali per sempre. In cambio chiediamo di poter vivere per sempre, e per sempre insieme”.
“Sì, questo posso farlo” rispose la maga, e procedette subito alla trasformazione. L’uomo fu trasformato in una capra turca e la donna in una gazzella tibetana: la maga aveva scelto di incarnarli in due specie molto simili, affinché una troppo grande diversità non impedisse le loro unioni. Per consolare la donna della perdita dei suoi meravigliosi capelli, le donò un sofficissimo vello, che nessun altro animale al mondo possedeva.
“Bada – disse all’uomo-capra – un giorno uomini malvagi cercheranno di ucciderla per rubarle il suo vello: dovrai proteggerla, non allontanandoti mai dal suo fianco.”
Sheherazade tornò a casa accompagnata dai suoi due protettori e consiglieri. Nei giorni che mancavano alle nozze imparò la loro lingua, affinché solo lei, e non il sultano, potesse comprendere i loro suggerimenti, e dopo le nozze, come la maga aveva previsto, le storie meravigliose raccontate dalla donna-gazzella e riferite da Sheherazade, interrompendole nel momento in cui l’uomo-capra suggeriva di farlo, finirono per indurre il sultano a fare grazia della vita alla sua ultima sposa.
Finito il loro compito, la capra e la gazzella se ne andarono. Presero congedo prima da Sheherazade, che pianse molte lacrime al momento della separazione, e poi dalla maga. Se ne andarono lontano, dove nessuno poteva conoscerli, dove nessuno poteva cercarli. Se ne andarono sulle alte cime del Tibet, e da allora è possibile vederli pascolare su quei verdi prati, sempre insieme. I monaci, perplessi, si domandano: ma cosa avranno mai da dirsi quella capra turca e quella gazzella tibetana? Se potessero comprendere la loro lingua, li sentirebbero dire: “ … e ti ricordi quella volta al mercato degli schiavi?”, “ … e quella volta nel ghetto …”, “ … e sul lago Tana?”, “ … e quella volta sulla terrazza?” “… e Simurgh …” “… e la caverna ai confini del Messico …” “… e la perla dell’ostrica …” Forse, tendendo bene le orecchie, tra una rievocazione e l’altra, potrebbero cogliere anche qualche sommessa risatina …

NOTA per il lettore: la gazzella tibetana sono io, in una delle mie numerose incarnazioni.

barbara