POST ESEMPLARE

Comincio con qualche esempio di riduzione in schiavitù
per amore della salute

per amore della sicurezza

per amore della Terra (qualunque cosa significhi) e comunque leggi qui che ti fa bene

per amore del potere, senza più infingimenti

Esempio di omicidio premeditato, sempre per amore della salute

La Stampa  

«Nelle Rsa non si muore più di Covid ma di isolamento. I nostri anziani si stanno lasciando andare perché continuano a non vedere i propri cari». È una denuncia che le associazioni dei familiari delle persone che sono nelle residenze sanitarie assistenziali si sentono ripetere spesso e che sta diventando un problema sempre più pressante. «È tutto bloccato, gli ingressi dei visitatori continuano a non esserci tranne che nelle strutture che hanno la stanza degli abbracci o dietro vetri. Molte Rsa, con la scusa della zona rossa, hanno chiuso di nuovo e anche le videochiamate si sono diradate. Chiediamo al presidente Cirio di intervenire per obbligare le visite. Le linee guida ci sono, non può essere tutto delegato alla discrezionalità dei singoli direttori» tuona Andrea Ciattaglia di Promozione Sociale Onlus, che dal 1970 si occupa dei diritti di anziani, malati cronici non autosufficienti e malati di Alzheimer.
Secondo gli ultimi dati, su 7700 tamponi agli ospiti, i positivi sono 77, lo 0,01% [Beh no, 77 su 7700 sono l’1%: non essere molto portati per la matematica va bene, ma sbagliare del 10.000%?!] e tutti asintomatici o paucisintomatici perché ormai vaccinati. «Se la situazione è questa – sottolinea Ciattaglia – temiamo che le chiusure siano per sempre. In questo momento sono tutti protetti dal virus e quelli che sono infettati hanno sintomi bassi o nulli. Le strutture sono sicure. Non si capisce, il perché. Delle oltre 700 Rsa in Piemonte l’80% sono Covid free. E anche l’adesione al vaccino del personale è molto buona: stiamo parlando di cicli vaccinali conclusi con la seconda dose». I numeri sulla diffusione del siero in queste strutture – il 94,5% dei vaccinati a Torino – è confermato anche dall’Unità di crisi.
Un caso è quello raccontato da Giovanni Battista Palmisano, il figlio della signora Caterina. «Mia madre è in una casa di riposo a San Secondo di Pinerolo. Ha fatto il vaccino a gennaio, ma non riesco a vederla e abbracciarla dal 9 marzo 2020. E non riesco a farle fare alcune visite specialistiche essenziali» spiega. «Capisco tutta la prudenza del direttore – aggiunge – Su di lui sono state scaricate le responsabilità che avrebbe dovuto assumersi il governo o la Regione, ma così non possiamo andare avanti. Mia madre ha già perso un occhio e abbiamo bisogno di programmare visite urgenti. Nonostante sia vaccinata dovrebbe essere trasportata in ambulanza, perché io non lo sono. E poi restare in isolamento per 10 giorni. Il vaccino a cosa è servito?»
Ne parla Claudia Luise su La Stampa

E un esempio, restando in tema, di sopraffina intelligenza accompagnata da inarrivabile astuzia

Ancora un esempio, di giusta precauzione da parte di una casa farmaceutica

Un esempio di omaggio alla lingua più bella del mondo, da parte di una che scrive e pubblica libri in cui insegna a usare correttamente la lingua italiana

Da una scrittrice di prim’ordine:

“Mi urta la mentalità che quella frase e altre simili le partorisce”

Siamo a cavallo, Madonna Grammatica Italiana!

E quest’altro è un esempio di come cavarsela quando non si è sicuri di conoscerla sufficientemente bene

ma per poterlo fare bisogna conoscerla sufficientemente bene da potersi rendere conto delle proprie lacune. In caso contrario la povera lingua italiana se ne va a signorine allegre, come più sopra si è visto. E, per non uscire troppo dal seminato, uno straordinario esempio di competenza nel campo delle etimologie

Infatti, come tutti sappiamo, ius deriva da juice, bevanda notoriamente invisa agli islamici

Un esempio di gratitudine nei confronti dello stato che ti ha accolto e sfamato

(lei la un s’offende miha se la chiamo nanerottolo di merda, vero?)

Un esempio di correttezza politica

Perché è chiaro che se dai vocabolari “per la plebe” cancelliamo la parola “figa”, in che modo potrebbe qualcuno trovare il modo di stuprare?

uno di politica corretta (nel senso in cui si parla di “caffè corretto”)

e un esempio di giustizia

e uno di giustizia ancora più giusta

240 euro per ogni anno di persecuzione, 20 euro al mese. E qualcuno, nei commenti al post che lo segnala, ha scritto: “Fammi capire: qual è il problema?” e qualcun altro: “???”

Un esempio di straordinario senso dell’umorismo

Uno di coerenza

e uno di coerenza ancora più coerente

e un esempio che dimostra che anche nei momenti più bui la specie umana riesce a produrre qualche esemplare degno di chiamarsi uomo

E infine un clamoroso esempio di bancarotta fraudolenta

14 mesi di fallimenti nell’emergenza Covid ci ricordano che lo Stato è il problema, non la soluzione

Quattordici mesi di gestione pubblica della pandemia da Covid-19 dovrebbero oramai rappresentare una prova inconfutabile della necessità di sottrarre allo Stato l’innumerevole mole di compiti che si è assunto e che, in un momento particolarmente grave, ha svolto in maniera del tutto fallimentare.
L’insieme delle autorità pubbliche, alle quali consegniamo più della metà di quello che produciamo, nel momento di maggiore necessità per i cittadini ha prodotto risultati catastrofici che sono sotto gli occhi di tutti. L’unica abilità che lo Stato e le Regioni hanno mostrato è stata quella di predisporre ordini liberticidi funzionali a nascondere l’incapacità di gestire e affrontare la pandemia. Ordini che la magistratura italiana, peraltro, sta provvedendo, in molti casi, a tramutare in carta straccia con argomentazioni irresistibili.
Non vi è stato alcun potenziamento del servizio sanitario sufficiente a fare fronte all’aumento intermittente dei ricoveri ordinari e di quelli in terapia intensiva; non è stata messa in campo alcuna operazione di tracciamento in grado di individuare velocemente e isolare altrettanto tempestivamente i soggetti contagiati. La creazione dell’applicazione web Immuni ha rappresentato un inutile dispendio di tempo, risorse ed energie; il funzionamento dei trasporti pubblici non è stato potenziato e modulato in modo da consentire una minore densità dei viaggiatori e una maggiore frequenza delle corse e dei servizi. Non vi è stata alcuna ricerca di soluzioni in grado di assicurare lo svolgimento delle lezioni scolastiche anche con i doppi turni o l’utilizzo di ulteriori e diversi immobili su tutto il territorio nazionale. È stata rifiutata a priori l’idea di proteggere, anche con maggiore isolamento, le fasce della popolazione che le rilevazioni dell’Istituto Superiore di Sanità hanno dimostrato essere maggiormente vulnerabili al virus.
Lo Stato ha deciso di calare dall’alto quelle che ha ritenuto essere le uniche acquisizioni scientifiche valide; ha imposto ai soggetti contagiati e senza sintomi di non curarsi e di aspettare in “vigilanza attiva”; ha vietato l’uso di farmaci che decine di medici di base hanno dichiarato essere efficaci nelle prime fasi della malattia; ha costretto le autorità giudiziarie a intervenire per dare speranza a chi aveva desiderio di curarsi e per svelare le evidenze scientifiche sulla necessità dell’uso della mascherina ai bambini di età compresa fra i 6 e gli 11 anni, nonostante l’OMS avesse sempre espresso parere contrario. I governi hanno fatto orecchie da mercante davanti ad analisi e osservazioni di organismi indipendenti che hanno sconfessato nessi di causalità fra le misure di isolamento sociale adottate e i miglioramenti dell’andamento della pandemia vantati. Solo le autorità giudiziarie hanno dato conto in alcune occasioni della necessità di fondare le decisioni di contrasto al Covid su evidenze quantomeno plausibili, mentre capi di Governo e presidenti di Regione si sono fatti guidare da sensazioni, paure e precauzioni irrazionali.
Lo Stato ha costretto i cittadini a ricorrere ai tribunali per avere accesso ai verbali del Comitato tecnico scientifico che contenevano i pareri sulle misure da adottare con i Dpcm e che hanno ristretto le libertà fondamentali di milioni di individui. Due deputati della Repubblica hanno dovuto chiedere al giudice amministrativo di avere accesso al piano di emergenza nazionale che il Governo non ha loro consegnato.
Le autorità pubbliche hanno deciso di gestire da sole la distribuzione dei vaccini sull’intero territorio nazionale e hanno escluso il prezioso apporto del mondo delle imprese private. L’idea di potenziarne la produzione è sempre di là da venire. Adesso hanno nelle loro mani la vita e la morte di milioni di individui; sono le autorità a decidere chi deve vaccinarsi prima e chi dopo, chi dovrà ancora attendere e affrontare un rischio importante e chi potrà cominciare a dormire sonni tranquilli. E tutto ciò, a quanto pare, a prescindere dal grado di rischio di esposizione al virus di ciascuno di noi. Ci hanno vietato di scegliere come vivere, ci hanno impedito di assumere un rischio con consapevolezza e responsabilità. Ci hanno impoverito e confortato con l’illusione del debito pubblico che a quanto pare nessuno dovrà pagare.
Mai come in questi ultimi mesi lo Stato ha dimostrato di essere il problema e non la soluzione,. Non è solo questione della qualità della classe dirigente nazionale; è l’idea di potere disporre dall’alto della vita di milioni di esseri umani senza mai prendere in considerazione la loro volontà, è l’idea di avere a disposizione tutta la conoscenza e gli strumenti che servono per risolvere problemi che sono troppo grandi e complessi, invece, per qualsiasi mente illuminata, per qualsiasi potere amministrativo. È l’idea che la tua vita è nelle mani di qualcun altro che ne farà ciò che vorrà. E tu non potrai fare nulla.
Rocco Todero, 29 Mar 2021, qui.

Anzi no, l’«infine» arriva adesso, con una sana lezione di convivenza civile, oltre che di legalità:

Scherzavo, ce n’è ancora uno, ma questo è proprio l’ultimo, giuro, in cui va in scena uno spettacolare esempio di politica intelligente, degna dello stato che ha fatto meglio di tutti gli altri, i quali ci invidiano a morte e ci prendono a modello.

La merceria è aperta, ma è autorizzata a vendere unicamente bavaglini per bambini e altri articoli analoghi. A me, così come al 99% (minimo) delle clienti, serve tutt’altro genere di mercanzia.
SITUAZIONE: io ho bisogno di alcune cose la cui vendita non è autorizzata, il negoziante ha bisogno di mangiare.
SOLUZIONE: il negoziante mi vende di contrabbando la merce che mi serve, e io lo pago in nero, ossia in contanti e senza scontrino, in modo da non lasciare tracce della vendita illegale che, se scoperta, gli costerebbe una multa da lasciarlo in mutande, oltre alla chiusura del negozio (a proposito: quando leggete delle attività chiuse per comportamento illecito, chiedetevi in che cosa sia consistito questo comportamento illecito).
CONSEGUENZE: io non pago l’IVA e il negoziante non paga le tasse, con grande giovamento delle casse dello stato.

barbara

SGANGHERATA MISCELLANEA

Messe a caso, come viene viene.

Parole sante!
materasso bodyform
Questa non è una vignetta satirica: è realmente successo che un incontro antirazzista sia stato vietato ai bianchi
Avete presente i nostri parcheggi sul lungomare? Una fila lungo il marciapiede e fine. Questi sono i parcheggi della spiaggia di Haifa, in Israele.
È vecchia di tre mesi ma l’ho vista solo adesso, e non posso rinunciare a proporla
Per i non tirolesofoni: In Alto Adige ci sono oltre 200 tipi di pane. Il preferito fra tutti è “Questo qui!” seguito di stretta misura da: “No, quello vicino!” (i tedeschi – o almeno i tirolesi – gli altri in effetti non so – fanno un uso spropositato del punto esclamativo, che schiaffano praticamente dappertutto)
Quelli che l’orrendissimo Trump “teneva nelle gabbie“. Ma adesso per fortuna c’è “il nonno giovanile che ora serve all’America”, come l’ha splendidamente definito Beppe Severgnini, e ci pensa lui
E se sui pavimenti delle gabbie non c’è più posto? Niente paura, ci sono sempre i ponti, con degli spaziosi “sotto i ponti” in cui vivere nella massima comodità

E per inquadrare meglio la faccenda, ve lo faccio dire da Giulio Meotti.


La foto dei bambini migranti sotto un ponte che i media pro Biden non faranno vedere

E’ la foto che non vedremo sui nostri telegiornali e quotidiani. Famiglie di migranti e minori non accompagnati provenienti dall’America centrale in un centro per migranti degli Stati Uniti improvvisato sotto il ponte di Anzalduas a Granjeno, in Texas, dopo aver attraversato il fiume Rio Grande.
Il presidente americano Joe Biden ha scoraggiato gli aspiranti migranti a entrare negli Stati Uniti. “Posso dire abbastanza chiaramente: non venite”, ha detto Biden. “Non lasciate la vostra città”. C’è stato un drammatico aumento nel numero di bambini migranti in custodia negli Stati Uniti. Il segretario per la sicurezza interna, Alejandro Mayorkas, ha dichiarato che “siamo sulla buona strada per incontrare più persone sul confine che negli ultimi 20 anni”. Si sono diretti verso gli Stati Uniti credendo che l’amministrazione Democratica sarebbe stata più accogliente rispetto a quella del suo predecessore, Donald Trump.
Nel 2019, Biden aveva detto: “Le politiche di Trump sull’immigrazione sono un attacco alla dignità umana. Non siamo un Paese che nega ai bambini il sapone e lo spazzolino da denti”. Adesso, racconta la CBS, che non è certo un media trumpiano, “i bambini dicono di essere affamati, che fanno la doccia solo una volta ogni sette giorni e che le condizioni sono così sovraffollate che hanno dovuto dormire a turno sul pavimento”. Le condizioni descritte sono nel centro per bambini migranti a Donna, in Texas.
I bambini migranti in custodia sarebbero 13.000, scrive sempre la CBS. I minori non accompagnati, racconta il Wall Street Journal, “aspettano in celle di detenzione anguste con pavimenti e panche di cemento” e dove le “luci rimangono accese 24 ore”. Che questi bambini dormano per terra lo scrive anche il New York Times, il megafono dei Democratici. 
Nessun moralismo o ipocrisia. Una democrazia che affronta una simili crisi migratoria alle frontiere fa quello che può. Ma ricordiamo nel 2019 quando i media di tutto il mondo e i Democratici parlarono di catastrofe morale e di un nuovo nazismo? Ora che non c’è più Trump, per i migranti non ci sono neanche più telecamere e lacrimucce. Era solo politica.

Naturalmente è sempre stato chiaro che dei cosiddetti migranti, esattamente come dei palestinesi, delle donne, degli omosessuali, dei negri non frega niente a nessuno e che i proclami sono pura propaganda politica, ma non fa male ricordarlo ogni tanto.

barbara

COVID, VACCINI E ALTRE STORIE

Partiamo da Israele.

Covid, Israele: vaccini record per la sicurezza di tutti

Ieri Israele è entrato nel terzo lockdown. Dicono sarà l’ultimo, dopo l’avvio della campagna vaccini a ritmo serrato, con l’obiettivo dichiarato di festeggiare senza restrizioni la Pasqua ebraica, a fine marzo. Il via l’aveva dato in diretta televisiva il premier Netanyhau otto giorni fa e, da allora, la prima dose del vaccino Pfizer è stata somministrata ad altri 300.000 israeliani, portando il Paese in testa alle classifiche mondiali per numero di vaccinati. La risposta della popolazione è stata immediata e più entusiastica del previsto: i centralini delle quattro casse mutua sono stati presi d’assalto, con il calendario degli appuntamenti che si allunga fino a marzo, gente che accetta appuntamenti anche in città a ore di viaggio da casa, file che si formano già dall’alba per essere i primi a ricevere l’agognata iniezione.
Al momento possono accedere al vaccino solo i cittadini sopra i 60 anni, persone con malattie pregresse e personale medico, tra due settimane il vaccino verrà esteso ad altre categorie. Ma c’è chi ha scoperto, così ha raccontato un gruppo di giovani, che se si arriva verso la fine del turno degli ambulatori, si può ricevere le dosi avanzate, che non possono essere ricongelate. Le casse mutua hanno arruolato personaggi famosi per invitare la gente a prendere appuntamento. La foto a spalla nuda e iniezione è la nuova moda. Da ieri anche gli ospedali sono coinvolti nell’operazione per alleggerire il carico sulle casse mutua. Alcuni centri hanno iniziato a lavorare non stop, notti e sabati inclusi, con l’imprimatur dato dai rabbini che hanno invitato i fedeli a vaccinarsi «senza perdere tempo, per prevenire il pericolo per sé e per gli altri». Il sindaco di Gerusalemme Moshè Leon ieri si è recato, insieme agli imam locali, in uno degli ambulatori di Sheikh Jarrah, quartiere est della città, per sensibilizzare la popolazione che, stando ai dati finora, è la più esitante a vaccinarsi. Netanyahu ha alzato la puntata annunciando che entro la fine di questa settimana si arriverà a 150.000 vaccini al giorno (ieri ne sono stati somministrati 80.000) e che l’obiettivo è in due mesi vaccinare metà del Paese, che conta 9 milioni di abitanti. Con le quarte elezioni in meno di due anni fissate per il 23 marzo, il premier in carica ha fatto dell’operazione vaccini e della promessa che questo sarà l’ultimo lockdown il proprio cavallo di battaglia. La campagna elettorale si giocherà tutta tra l’uscita dalla pandemia e — sul fronte delle opposizioni, a sinistra come a destra — l’uscita di scena del premier più longevo della storia del Paese.
Sharon Nizza, qui.

Da noi si parla (e sappiamo quanto valgono le parole della feccia che ci governa) di settembre-ottobre. E non mi si venga a dire che loro sono 9 milioni e noi 60: siamo sette volte tanti e abbiamo sette volte tanti medici e sette volte tanti ospedali; l’unica differenza è che noi siamo governati da individui tanto inetti quanto criminali. E veniamo dunque alle cose di casa nostra (o dovrei forse dire di Cosa Nostra, viste tra l’altro le intimidazioni mafiose di certi personaggi quando qualche eroico giornalista osa porre domande scomode?)

Eugenio Capozzi

Secondo uno studio della Società italiana di Cardiologia la mortalità per infarto è triplicata rispetto al 2019. Un effetto evidente della psicosi da Covid che ha bloccato le strutture sanitarie e scoraggiato i pazienti da prevenzione, terapie e interventi per molte patologie.
Questo vuol dire che se il trend continua così a fine anno si conteranno 500.000 morti in più per malattie cardiovascolari. Cinquecentomila. Quasi 10 volte i morti (dichiarati, e che sarebbero tutti da verificare) per il Covid.
È una cifra spaventosa, che parla da sola. E che conferma dolorosamente quello che io e altri pochi matti andiamo predicando nel deserto da mesi: non c’è una emergenza sanitaria Covid, ma un’emergenza politica, quella del regime autoritario sanitocratico; un’emergenza economica, quella dello sfacelo da esso provocata; e un’emergenza psicologica, quella di una società che per la psicosi di salvare a tutti i costi la “nuda vita” la sta perdendo.

E alle cause elencate da Capozzi, aggiungerei il sequestro di persona messo in atto dal governo per due interi mesi col divieto di allontanarsi da casa, che ha impedito alle persone consapevoli di essere a rischio di ridurre il rischio stesso con lunghe camminate all’aria aperta. Aggiungerei la depressione causata dal suddetto sequestro di persona e dal conseguente isolamento, che non è certo la migliore difesa della salute. E aggiungerei ancora la criminale complicità dei mass media col criminale governo nel fare del vero e proprio terrorismo sanitario, che su tante persone fragili e su tante menti deboli ha avuto uno spaventoso successo.
E poi c’è quest’altra cosa

Ugo Volli

Appena confermato al tg2: la Germania rompe il patto europeo e compra 30 milioni di vaccini BionTech-Pfizer fuori quota.
Secondo Der Spiegel, l’insufficiente numero di vaccini rispetto all’obiettivo dell’immunità di gregge in Germania e in Europa è colpa dell’atteggiamento della Commissione europea, che sotto la pressione del governo di Parigi avrebbe frenato sugli ordini a BionTech-Pfizer, nel tentativo di proteggere e raggiungere una sorta di parità con Sanofi, il gigante farmaceutico francese alle prese con lo sviluppo di un altro vaccino, che tuttavia, essendo basato su proteine ricombinanti, ha bisogno di più tempo. La Germania punta sia a nuovi accordi anche con Moderna e sia a intensificare la produzione del vaccino BionTech-Pfizer sul proprio territorio nazionale, facilitando l’operatività dei nuovi impianti della fabbrica di Novartis, di recente acquisita da BionTech a Marburg. Fine della storia triste: l’Europa è solo una questione di soldi. Da
Marcella Del Vecchio

Gerardo Verolino

La Germania ha avuto 150 mila dosi. La Svizzera 107 mila. In Israele, un Paese di 9 milioni di abitanti, si sono, già, vaccinati in 300 mila. L’Italia, con appena 9750 striminzite dosi ricevute, è al di sotto anche di Slovacchia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Romania.
È proprio vero che, dopo un anno di politica comunista, a noi ci considerano come un Paese (minore) dell’ex Patto di Varsavia

Un numero simbolico, ha detto quello lì. Simbolo, appunto, per la cricca al governo, da appuntare alla giacca per mantenere ben saldo il tafanario alla poltrona, un po’ come la cimicetta fascista

per conservare i posti ministeriali. Gli altri ordinano i vaccini per trattare i propri cittadini, liberare lo stato e salvare l’economia, questi ordinano un simbolo da rifilare ai sudditi, una cimicetta, per salvare la poltrona.

Un breve salto all’estero, prima negli Stati Uniti

Lorenzo Capellini Mion

Per la cronaca il nostro Presidente preferito ha firmato il Tibetan Policy and Support Act (TPSA) che richiede formalmente la creazione di un consolato statunitense in Tibet nonché la costituzione di una coalizione internazionale per garantire, tra l’altro, che il prossimo Dalai Lama venga nominato esclusivamente dalla comunità buddista tibetana, senza l’interferenza del Partito Comunista Cinese.
Ci fu un tempo in cui la benemerita causa tibetana andava di moda anche a Hollywood, prima che la stessa diventasse provincia di Pechino.
The President of Justice

Donald J. Trump 

#enemedia #KAG #MAGA  

E se non ricordo male, il presidente musulmano si è rifiutato di ricevere il Dalai Lama, al pari del sedicente papa sedicente cattolico, del resto.
E dagli Stati Uniti passiamo all’Onu, che non delude mai:

qui

Chiudo con qualche immagine, per riscaldare l’atmosfera.

barbara

POLITICAMENTE CORRETTO PARTE PRIMA

Perché qui siamo fautori entusiasti del politicamente corretto, fautori ad oltranza, fautori fino alle budella, fautori all’ultimo stadio.

Kelly Carnemolla

Siccome in Italia il virus di Wuhan era stato finalmente arginato e boccheggiava, era necessario accogliere tanti bengalesi e immigrati positivi per poter continuare imperterriti a terrorizzare e controllare i cittadini. Ce ne sono centinaia che scorrazzano ovunque e le forze dell’ordine non possono usare la forza per costringerli alla quarantena (droni, elicotteri, pattuglie e multe erano ovviamente riservati solo agli italiani su cui non c’era nemmeno la prova della positività). Meno male che la carica virale pare al momento ridotta, perché sennò eravamo già tutti di nuovo ai domiciliari.

Naturalmente non è l’unica ad averlo capito, e infatti l’osservazione viene fatta anche da

Enrico Richetti

In Italia l’emergenza è passata. all’estero dilaga. Per prolungare i super poteri di Conte fanno arrivare centinaia di clandestini. Criminali criminali criminali. I clandestini? No, Giuseppe Conte e la sua squadra, dalla Lamorgese in poi.

A proposito dei quali clandestini, poi:
nazionalità
E c’è chi osa andare anche oltre.

Piergiorgio Molinari

“Inoltre, penso che Conte, il PD e i Cinque Stelle debbano essere trascinati a processo per i loro crimini.” Contemplavo poco fa l’onirica astrazione del plenilunio all’alba, e mi chiedevo per quale motivo fossi costretto in un sogno tanto stupido. Perché non è possibile che nessuno ricordi cosa è avvenuto non più tardi di quattro mesi fa, quando:

– il sanguinario regime comunista cinese nascondeva la diffusione di un virus forse da esso stesso creato; [questo sappiamo per certo essere falso: i virus fabbricati in laboratorio sono chiaramente riconoscibili per il fatto che sono stati “montati” con parti di virus esistenti, e quindi conosciuti, mentre questo era totalmente sconosciuto. E non trovo sia una cosa sana insistere con questi ridicoli complottismi, che secondo me hanno l’unico effetto di distogliere l’attenzione dai reali crimini della Cina]
– Conte andava in televisione con la tinta fresca ai capelli, l’abitino della festa da bifolco arricchito e la pochette cafonetta a dire che eravamo “brontissimi”;
– il governo PD/Cinque Stelle mandava in onda spot con anziani rintronati al ristorante cinese per dire che “il contagio è molto difficile”;
– i virologi di partito sconsigliavano vivamente l’uso della mascherina perché inutile;
– il PD organizzava manifestazioni sardinesche contro il razzismo e diceva no alla chiusura di frontiere;
– il governatore PD della Toscana Rossi (nomen omen) irrideva i primi contagiati affermando che era solo un “virus fascioleghista” ;
– il segretario PD Zingaretti organizzava spritz ai Navigli per dimostrare che non c’era alcun pericolo, e poi confessava di essersi ammalato di Coronavirus;
– il sindaco PD di Milano Beppe Sala (quello che legge i propri stessi libri), il sindaco PD di Bergamo Giorgio Gori e altri si facevano fotografare tronfi, tonti e progressisti nei ristoranti cinesi;
– il “popolo di sinistra”, dopo essersi tolto le magliette rosse e i Rolex, si faceva ritrarre con libri mai letti (e se letti, mai capiti) al posto delle mascherine affermando che l’unico virus era il razzismo;
– i formigli, gli pseudointelettuali, e quelle che ora si inginocchiano per praticare nuove fellatio ideologiche, ingollavano avidamente involtini primavera in diretta per sfottere chi chiedeva di mettere in quarantena i viaggiatori provenienti dalla Cina;
– Di Maio inviava gratuitamente in Cina tonnellate di materiale sanitario che poi la Cina ci ha rivenduto a prezzo pieno;
– infermieri e medici venivano lasciati senza mascherine né camici, né indicazioni chiare – così poi una volta morti ne avremmo potuto fare degli eroi – e intanto Conte si faceva un ospedale privato per sé e gli amici;
– quando la gente ha incominciato a morire, la Consip iniziava a fare le gare d’appalto per l’acquisto urgente di attrezzature sanitarie, e ancora non ha finito di farle;
– Conte, sostenuto da PD e Cinque Stelle, si arrogava i pieni poteri e sospendeva dall’oggi al domani i diritti costituzionali con un semplice atto amministrativo di quelli con cui al massimo si organizzano i turni dell’umido;
– imponevano la raccolta figurine delle molteplici versioni di “autocertificazione”, necessarie anche per andare a fare la spesa;
– facevano inseguire podisti e multare pisciatori di cani, vecchi sulle panchine, eremiti in riva al mare nonché accompagnatori di disabili, usando anche droni ed elicotteri;
– alla gente ormai alla canna del gas promettevano una “botenza di fuogo” da 750 miliardi che si è dimostrata essere un petardo bagnato;
– cercavano di svendere il paese alle care amiche jene della UE in cambio di un posto da usciere a Bruxelles;
– Come risultato, dopo aver imposto il lockdown più lungo, rigido e insensato di tutto il mondo, riuscivano a fare dell’italia uno dei paesi con più vittime e a distruggere un terzo delle attività economiche / produttive.

Non mi aspetto, come pure sarebbe auspicabile, di scorgere folle febbrilmente impegnate a erigere patiboli per queste carogne criminali. Ma non posso neppure credere che dopo 34.000 morti, e mentre ancora ci costringono all’oscena pagliacciata della mascherina e del “distanziamento sociale” perché hanno capito che solo un’emergenza ormai fittizia può giustificare la loro permanenza al potere, tutto questo (e molto altro) sia già stato dimenticato. Devono renderne conto, e devono pagare le loro colpe.
Pertanto, come Catone il Censore riguardo alla distruzione di Cartagine, da questo momento in poi concluderò tutti i miei post con questa frase:
“Inoltre, penso che Conte, il PD e i Cinque Stelle debbano essere trascinati a processo per i loro crimini.”

Attentato alla Costituzione, attentato alle istituzioni dello Stato, violazione dei diritti umani e delle libertà costituzionalmente garantite, strage colposa, non so se rientri nell’interesse privato in atti d’ufficio il vero e proprio ospedale che si è fatto in casa, addirittura con defibrillatori, bombole di ossigeno, respiratori, mentre mancavano i dispositivi perfino ai medici ospedalieri, ma da qualche parte sicuramente rientrerà: ce n’è abbastanza per un bell’ergastolo?

Poi c’è questo signore qui
B.I.D.E.N.
di cui già più di una voltami sono occupata, e ci metto il video segnalatomi dall’amico Myollnir

a cui aggiungo i suoi commenti

non solo gli piace che i negretti gli saltino in grembo [in relazione a un passaggio del post precedente], gli piace anche che gli accarezzino i peli delle gambe.
Per non parlare dell’uso del termine “cockroaches” (scarafaggi) in quel contesto!

Avrai notato che il discorso è completamente sconclusionato e balbettante, sembra una parodia ma non lo è. Cosa avrà voluto dire con il riferimento agli scarafaggi? E chi lo sa, nessuno lo ha capito, come spesso gli succede. Come quando ha detto ad una sua sostenitrice: “You’re a lying dog-faced pony soldier”: l’epiteto non ha alcun senso in nessuna lingua conosciuta.

E poi ci metto questo NOTA: il sito israeliano che ha pubblicato la foto, ha pubblicato solo quella; la scritta è stata aggiunta in seguito in altra sede.

E questo augurio, che condivido:
augurio
Poi questa è tanto carina
sciocchiamericani
e a proposito di comici, sembra che ogni primo ministro abbia il comico che si merita
Churchill Chaplin
conte grillo
Sempre che non siano i comici a scegliersi i primi ministri alla propria altezza.

E adesso questo

30 gennaio 2020 “Siamo prontissimi, abbiamo adottato misure cautelative all’avanguardia rispetto agli altri, ancora più incisive.”

10 luglio 2020 “Alcuni esperti ragionano sulla possibile nuova ondata di contagi, è un dibattito pubblico. Io non so se arriverà, anche perché non sono uno scienziato, e mi pare capire che essendo questa pandemia un nuovo virus le previsioni son difficili. Dico solamente che se ci dovesse essere una nuova ondata l’Italia è attrezzata per mantenerla sotto controllo”. (qui)

L’ho già detto in più di un’occasione: l’invidia del pene è un puttanata inventata da uno psicopatico col cervello spappolato dalla cocaina, e se anche esistesse sarebbe davvero l’ultima cosa che potrebbe venirmi in mente di invidiare. Chiarito questo, devo confessare che in questo momento un paio di pendagli – cinque secondi, eh, mica di più – da toccare per scaramanzia mi farebbero comodo. (“essendo questa pandemia un nuovo virus”. Non so se mi sono capita)

Aggiungo questa
I'm offended
che spero tanto che sia ironica, ma di questi tempi la mano sul fuoco non ce la metterei. E infine, dato che nella vita ogni tanto ci vuole anche qualcosa di bello, vi offro l’uomo più intelligente del pianeta.
voglia di te
barbara