AL LUPO AL LUPO!

al lupo
(rubato qui)
Cheppoi magari alla fine la gente lo ‘apisce ‘e la state un po’ino prendendo pe’ icculo.

Ultima, e poi smetto (forse. Ma poi forse anche no. Anzi probabilmente no): la parola allo psicologo.

Greta che scende in piazza. Greta che parla all’Onu. Greta che raduna le folle. Ormai l’attivista svedese è diventata un simbolo della protesta contro i cambiamenti climatici, ma c’è chi sta iniziando a nutrire qualche preoccupazione per le sorti della ragazzina che potrebbe andare incontro a devastanti conseguenze psicologiche.

A esprimere preoccupazione per la salute mentale di Greta è Michael Carr-Gregg, uno psicologo australiano, convinto che la ragazzina sia solo “una pedina manovrata che necessita di cure”, paragonandola a una stellina della tv per bambini che potrebbe “bruciarsi” dopo essere stata messa sotto i riflettori: «Temo che diventi come una star della TV per i bambini che si esauriscono finendo per dover fare i contri con un esito psicologico disastroso.

Non sono un negazionista del cambiamento climatico. In realtà penso che dobbiamo fare di più per salvare il pianeta, ma sono preoccupato dal fatto che usiamo un bambino che probabilmente dovrebbe essere curato: ha detto di aver avuto l’anoressia, ha detto di avere l’Asperger e ha detto di aver combattuto la depressione. Come genitore, se fosse mia figlia, non sono sicuro che la metterei sul palcoscenico mondiale».

Il dottor Carr-Gregg ha affermato di essere preoccupato per il futuro di Greta, per la sua attuale salute psicologica e per l’impatto che avrà sugli altri giovani. «Invia un messaggio ad altri adolescenti dicendo che possono parlare agli adulti in questo modo molto sprezzante. Sembra essere coinvolta in uno scenario del giorno del giudizio in cui sta ingigantendo enormemente le minacce poste dai cambiamenti climatici.

Provoca tutta questa ansia esistenziale nei nostri bambini. Penso che i bimbi dovrebbero andare a scuola, ma invece si stanno radunando perché sono stati convinti che la fine del mondo sia vicina. Ora si è messa al centro del mondo, c’è una Greta-fobia o una Greta-mania e non credo che una ragazza di 16 anni dovrebbe essere al centro di questa questione».

Il dottor Carr-Gregg ha affermato di non pensare che i bambini debbano essere usati come “oggetti sulla scena politica”. «La mia critica non è tanto su di lei, ma sui suoi genitori e sugli attivisti dei cambiamenti climatici che la usano spudoratamente e penso che la sinistra si stia comportando  in modo ipocrita». Carr-Gregg ha affermato che il resto del mondo deve fare pressione sulla Cina e sull’India, i maggiori inquinatori: «Penso che si stia preparando per una grande delusione.

È il resto del mondo che deve fare pressione su quei paesi, non una sola ragazza di 16 anni». Infine lo psicologo pone anche un’altra questione: l’impossibilità di criticare Greta perché si tratta di una ragazzina di 16 anni: «A nessuno è permesso discutere delle sue opinioni. Dobbiamo solo stare zitti e accettarle». (qui)

Mbè, cosa c’è di strano? Coi messia è così che funziona: o li accetti, e allora entri a far parte del popolo dei santi, o li rifiuti, e allora entri a far parte del popolo dei reietti.

Poi – giusto per disintossicarci un momento – magari sì, ci sono anche altri bambini che si esibiscono in pubblico e fanno cose da grandi…

e sorridono pure…

barbara

E ANCORA

E ancora camminare, per vedere le meraviglie del parco archeologico

e arrampicarmi, per vedere le altre meraviglie lassù

e percorrere strade assolate per vedere il mare, ancora il mare, l’eterno mare dall’alto.




E ho lavorato (sì, anche questo!)

(sono orrenda, lo so, quindi risparmiatevi pure la fatica di dirlo)
E ho riso molto, a qualche volta perfino sorriso, e a volte pianto, di commozione, di emozione, e incontrato visi amici,

e mangiato un sacco di cose buone e parlato e ascoltato e visitato coloratissimi mercati e viaggiato e poi ancora (oh sì, ancora!) notti di musica,

un immortale Luigi Tenco, un imprescindibile Battisti, un ineludibile tocco di Dik dik, l’immancabile cazzeggino che fa tanto bene alla salute…
E poi l’ultima sera, e i canti organizzati per me che me ne andavo, conclusi naturalmente (naturalmente!) con il solito inno, e la bimba più bella del mondo con le manine a conca piene di gelsomini come dono d’addio, e poi baci e abbracci, mi raccomando, ritorna, sì sì, ritorno, altroché se ritorno…
(E la volta che la caviglia mi faceva così male che anche col bastone non riuscivo a camminare, e mi sono aggrappata al braccio di lei e poi lei è scivolata su una pozza di fango e siamo rimaste aggrappate tutte e due al mio bastone, in bilico, fra tutte e due, su una zampa e mezza… e la volta che non trovavo più la stanghetta degli occhiali e poi mi è stata trovata infilata nell’orecchio… e il Poeta dell’Ortigia che ogni tanto mi arrivava con una nuova poesia, ogni volta più erotica, a me dedicata… e l’abbraccio all’aeroporto col groppo in gola… Ma tanto ci torno, il volo è già prenotato, ormai non manca più molto)

barbara