Una notizia straordinaria sul fronte dell’Alzheimer: all’Università di Tel Aviv il team della professoressa Ilana Gozes ha individuato una proteina che è naturalmente preposta alla protezione delle cellule cerebrali. Il suo utilizzo medico per la protezione delle funzioni cognitive, non solo le difende dal degrado, ma è in grado di RIPRISTINARE tali funzioni. Per ora siamo ancora ai topi ma questa ricerca ha tutti gli aspetti di una breccia nei misteri che avvolgono la terribile malattia. (qui l’articolo completo).
Ecco, ora, se lo vengono a sapere gli animalisti, cercheranno come al solito di boicottare la ricerca (non fatevi illusioni: i topi sono infinitamente più importanti, più preziosi, più sacri dei vostri nonni). Parleranno, come al solito – e come sempre del tutto a sproposito – di vivisezione, terribile parola che evoca sangue, cervelli scoperchiati, pance aperte con le budella in mostra, tubi e cavi peggio di una centralina infilati da tutte le parti, tutta la solita paccottiglia di fotomontaggi splatter con cui vogliono colpirci al cuore e impedirci di ragionare. E, soprattutto, cercheranno di convincerci che tutte queste sperimentazioni sono del tutto inutili, peggio: dannose (giuro, l’ho letto: c’è un sacco di gente che muore per colpa delle sperimentazioni animali mentre potrebbero salvarsi con le cure “vere”. Magari quelle di Vannoni, chissà). Intendiamoci, non è che io auguri a tutta questa bella gente di beccarsi qualcuna di quelle malattie che si guariscono con cure sperimentate sugli animali e che loro sicuramente, per coerenza, non cureranno, morendo così con aspri duoli peggio di Bertoldo. Ma se dovesse capitare, non ci si aspetti che io mi commuova.
E, come sempre, FORZA ISRAELE!
(Poi vai a leggere questo. E non azzardarti a non farlo)
barbara