è diffamazione?
“poi lo scafista non é altro che un migrante anche lui che sa pilotare una barca; qualcuno che si mette alla guida e non un negriero.”
“ti pare che un negriero trafficante di persone di metta su una barca pericolante in mezzo al mare, a rischio della vita, assieme ai poveri disgraziati su cui ha lucrato? A questa minima considerazione Meloni e tutti i melonari non c’arrivano?”
“ma qual é la prova del loro crimine? rischiano la vita come gli altri. Certamente non sono loro che lucrano il bottino grosso. Evitano le forze dell’ordine come tutti gli altri clandestini ed emigrano clandestinamente come gli altri. Naturalmente ci guadagnano anche e questo é un reato. I clandestini però non li fermi dando 30 anni allo scafista di turno anche se indubbiamente potrebbe fare da deterrente una grossa pena detentiva.”
Poi qualcuno fa notare che gli scafisti, una volta arrivati a destinazione, non sbarcano insieme ai clandestini da loro portati, bensì tornano indietro a fare un altro carico e poi un altro e un altro e un altro… E naturalmente la testa di cazzo non ha risposto. D’altra parte fin dalla prima riga del primo commento che ho letto di lui, diversi anni fa, mi è stato chiaro che è una testa di cazzo, e ogni altro successivo commento, su qualunque tema, ha continuato a confermarmi quale mastodontica testa di cazzo sia questo individuo.. Ma la risposta migliore gliela danno i clandestini sopravvissuti.
Naufragio migranti, testimone ribalta tutto: “Gli scafisti lo vietavano”
Le dichiarazioni del sopravvissuto alla tragedia di Cutro: “Ho cercato di bloccare gli scafisti prima che scappassero dal barcone”
Mentre, nell’arco delle ultime 48 ore, la Guardia Costiera ha salvato le vite di oltre 1.200 migranti nelle acque del Mar Mediterraneo, prosegue la ricostruzione della tragedia di Cutro. Se, fin da subito, l’opposizione ha puntato il dito contro il governo e la Guardia Costiera, colpevoli di aver ritardato le attività di immediato soccorso, sono le dichiarazioni di alcuni sopravvissuti ad inchiodare quell’ala politica, insieme ad una larga fetta di mainstream, che ha cercato di imputare i morti alle responsabilità di Giorgia Meloni.
Dopo la ricostruzione di Quarta Repubblica, che già a tempo debito aveva mostrato come gli scafisti, in prossimità della costa crotonese, decisero di non raggiungere terra ed anzi cambiare rotta per il rischio di essere arrestati [sì, manca la proposizione principale (oltre al fatto che “a tempo debito” vuol dire tutta un’altra cosa): il “giornalista” è il giovane protetto analfabeta di Nicola Porro, il quale ogni volta che faccio l’elenco delle castronerie che ha scritto, mi cancella il commento. E tanta sollecitudine nel proteggerlo – e il fatto stesso di far scrivere un simile analfabeta – quasi quasi mi induce a pensare male]. Ora, è la giornalista di Adnkronos, Elvira Terranova, ad aver raccolto nuove dichiarazioni dei migranti sopravvissuti. “Gli scafisti impedivano ai migranti, che gridavano per la paura sul barcone in balia delle onde, a pochi chilometri dalle coste di Crotone, di lanciare l’allarme per paura di essere arrestati. Poi, in piena notte, lo schianto sulla secca. E la fuga degli scafisti. Un testimone racconta di avere tentato di bloccarli, senza riuscirci”, afferma la giornalista dell’agenzia.
Ciò vuol dire che, a viaggio ormai terminato, quelle 79 vite spezzate non ci sarebbero state se – appunto – gli scafisti avessero seguito il “protocollo” [gli scafisti seguono un protocollo?], ovvero raggiungendo le coste del crotonese per far sbarcare i migranti a bordo. Ma il racconto non si ferma qui. Nei cinque nuovi verbali, visionati dall’Adnkronos, trasmessi alla Procura di Crotone, che coordina l’inchiesta, si rileva come i trafficanti avessero spento il motore dell’imbarcazione, senza navigare verso territorio italiano. Alle continue richieste dei migranti a bordo, gli scafisti non rispondevano e non chiamavano i soccorsi. Anzi, erano dotati di sistema elettronico che bloccava le linee telefoniche.
“Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio la barca ha cambiato più volte la velocità di navigazione, alcune volte accelerava, poi si fermava. A un certo punto, ho visto delle luci provenienti dalla spiaggia, in quel momento la barca stava navigando ad alta velocità, per poi virare repentinamente. Subito dopo questa manovra, l’imbarcazione si capovolgeva spezzandosi e imbarcando acqua“. Al momento dei segnali provenienti dalla spiaggia, gli scafisti si erano già allontanati dall’imbarcazione con un gommone [? A bordo del barcone c’era un gommone?]. E ancora: “Dopo cinque giorni di navigazione – dice un altro sopravvissuto a verbale – sapevamo di essere in prossimità delle coste italiane, quando ho sentito un forte rumore, e da una falla nello scafo abbiamo cominciato a imbarcare acqua. Il livello di acqua sottocoperta è salito molto rapidamente, generando il caos”.
Ad oggi, sono quattro gli scafisti arrestati, tra cui si riviene [riviene? Ovviamente intendeva dire rinviene, ma anche quello ha tutt’altro significato] un minorenne. Ma è possibile che ce ne fossero altri a bordo, come dimostrano le confessioni dei migranti sopravvissuti, i quali hanno cercato di bloccare e catturare i trafficanti di esseri umani sul barcone. “Quando gli scafisti hanno sentito che chiedevamo aiuto, hanno cercato di fuggire. Io ho provato a bloccarli – racconta un altro testimone – e in particolare ho cercato di fermare un turco, ma questi mi ha strattonato e si è tuffato in acqua. Ho provato la stessa cosa con l’altro turco, ma è riuscito a spingermi tuffandosi in acqua anche lui. I due turchi sono fuggiti a nuoto. Ho provato a bloccare anche il cittadino siriano, ma è sfuggito” [? Ma non erano fuggiti su un gommone?]. Un altro trafficante, invece, è riuscito a raggiungere le coste italiane, cercando di nascondersi in mezzo ai sopravvissuti, per poi essere riconosciuto dagli stessi migranti e segnalato alle Forze dell’Ordine.
Matteo Milanesi, 13 marzo 2023, qui.
Poi, sempre a proposito di teste di cazzo, in un altro post relativo alle colpe attribuite al governo ho scritto questo commento
Ora finalmente sappiamo perché è affondato il Titanic e perché ci sono stati tutti quei morti: Meloni, dimettiti!
e queste sono le prime tre risposte che sono arrivate:
Al paese che non è mio si suol dire: all’asino che non vuol bere è inutile fischiare. Perciò : suicidati che è meglio x l’umanità
Cara Barbara 1 invece di parlare a vanvera informati leggi le carte e soprattutto le dichiarazioni dei superstiti di Cutro. Sai chi è l’avvocato che difende i superstiti? Il compagno della Serracchiani…..
E’ imbarazzante notare come certe persone non esitino a voler comunicare al mondo intero le proprie problematiche mentali. Forse spera nel riconoscimento di una qualche indennità per invalidità manifesta. Evidentemente, se il governo non è di sinistra, per questa tipa, dovrebbe far seguire da una motovedetta, per eventuali soccorsi, ogni natante, sia esso un piccolo gommone o una petroliera. Nel 2012 chiese forse le dimissioni di Monti per la Cosa Concordia? (situazione identica: manovra sbagliata e naufragio).
Poi finalmente è arrivata una persona alfabetizzata:
Scusate, ma l’ironia del commento di barbara 1 v’è sfuggita? Ha tirato in ballo il Titanic, forse doveva farvi scattare qualche campanello …
E poi c’è una cosa che non ho capito: al corteo di Cutro c’era questo signore qui:

Ve lo ricordate? È Mimmo Lucano, condannato meno di un anno e mezzo fa a 13 anni di carcere per tutti gli abusi da lui commessi nella cosiddetta accoglienza dei cosiddetti migranti: cosa ci fa in giro?
Aggiungo una cosa che non c’entra niente ma si tratta di una delle più mastodontiche teste di cazzo in circolazione, e in più cafone, arrogante, sbruffone e con la spiccata caratteristica di non lasciar parlare nessuno, perfino quasi peggio di Pannella, che però almeno non era volgare: parlo dell’ineffabile Parenzo
Secondo me ha fatto male Del Papa a interloquire con lui, ma devo anche riconoscere che riuscire a non rispondere per le rime a un simile rigurgito di fogna richiede doti ultraumane.
barbara