QUESTA, COME HA DETTO QUALCUNO,

greta trattiene
è la faccia di una che sta trattenendo le scorregge per non inquinare.
Questa invece è una che, come tutti noi comuni mortali, quando deve prendere un treno si tiene ben stretto con le due manine un cartello 80X40,
treno
così, per viaggiare più comodi.
E qui è dove ci supplica di smetterla di risaldare il pianeta,
clima
caldo
che tutto questo caldo, oltre a far soffrire orribilmente lei, sta anche provocando disastri immani, guarda per esempio tutte queste chiese che si bruciano per autocombustione, un’altra anche ieri, sempre in Francia, la Notre-Dame-de-Grace ad Eyguières: ha preso fuoco il confessionale, sicuramente, appunto, per via del troppo caldo  (“per il momento, secondo una fonte della polizia, l’origine dell’incendio non è stata stabilita”). La fortuna è stata che si sono immediatamente levate fiamme alte diversi metri che uscivano dalla chiesa: uno che abita lì di fronte le ha viste ed è subito intervenuto facendo accorrere i vigili del fuoco; anche così è andata distrutta una superficie di una ventina di metri quadri, e senza quel pronto intervento sarebbe sicuramente andata distrutta l’intera chiesa. Che uno si chiede, ma il sor Ciccio, che tanto si preoccupa per l’ambiente e il clima ecc. ecc., con tutto il CO2 che viene fuori da un incendio, moltiplicato per tutte le chiese che stanno andando a fuoco (in Medio oriente sono molte migliaia), come mai non ha ancora detto una parola su tutto questo? Mah, misteri della Fede.
Ma tornando alla piccola Greta, una cosa che mi vado chiedendo dal momento in cui la suddetta piccola Greta è salita alla ribalta mondiale per via del vizietto di far sega a scuola con una scusa un po’ più furba di quelle usuali, è: ma veramente questa bambinetta di scuola elementare,
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con un corpo da bambinetta di scuola elementare, una statura da bambinetta di scuola elementare, una faccia da bambinetta di scuola elementare, un’espressione da bambinetta di scuola elementare, treccine da bambinetta di scuola elementare, avrebbe sedici anni? Arimah.
Infine due parole alla mammina: signora, se gliele hanno rifatte così male,
mamma
brutte, asimmetriche e sbilenche, non sarebbe meglio coprirle? Quella volta che le hanno raccontato che più si mostra e più i maschietti si eccitano, non gliel’hanno mica raccontata giusta, sa? Cioè, in linea di massima è vero, ma hanno tralasciato una parte di non trascurabile importanza. E per concludere
3 volte natale
E adesso che hai finito qua, corri a leggere .

barbara

I MISTERI DEL CORPO UMANO

(perché ci sono cose che bisogna proprio raccontare, e questa è una di quelle)

Devo partire da una confessione: mi sono regalata un aiutino. Arrivata a sessanta e passa anni – ma proprio tanto passa, talmente tanto che fra una quarantina di giorni avrò già cominciato a essere più vicina ai settanta che ai sessanta – senza avere mai fatto sport, senza avere mai fatto ginnastica, con una vita scandalosamente sedentaria, col mostruoso ingrassamento che mi è arrivato addosso quando ho smesso di fumare nonostante avessi ridotto di almeno il 90% i miei ingurgitamenti quotidiani eccetera, ad un certo momento mi sono resa conto che ero decisamente molto più sfatta di quanto il mio senso estetico potesse sopportare, e ho deciso di provare a rimediare un po’, e mi sono fatta fare un po’ di massaggi dall’estetista. La maggior parte dei massaggi me li ha fatti S., anche se io preferisco di gran lunga quelli di G. (brava anche S., per carità, ma è più o meno come sentire il concerto per pianoforte di Ciaikovsky suonato da Barenboim

e da un bravo allievo al secondo anno di conservatorio). Bisogna sentirla quando vanta prodotti e trattamenti come se li avesse inventati e fabbricati lei: “C’è una nuova alga per massaggio, che è anche DETOSSINANTE”, che al genio che ha inventato la parola detossinante, secondo me, dovrebbero pagare i diritti d’autore per ogni volta che il furbo di turno aggiunge alle virtù dei propri prodotti o trattamenti il magico “detossinante”. La prima volta che me lo propone, però, non potrò evitare di tenerle una lezione di fuffologia su questa virtù inesistente – mica per convincerla, ci mancherebbe, ma semplicemente per evitare di farmi rifilare a caro prezzo un concentrato di fuffa. Il massimo però lo raggiunge quando spiega che quella data crema contiene una sostanza “con TRIPLO PESO MOLECOLARE, non so se mi spiego, TRI-PLO PE-SO MO-LE-CO-LA-RE!” Prima o poi, lo so, il mio lato perfido finirà per prendere il sopravvento e mi indurrà a interromperla per chiederle: “Che cos’è il peso molecolare?” e godermi la scena dell’asino che casca, anzi, si sfracella proprio. Quando sono andata ieri, dopo un’assenza di tre settimane, l’ho trovata con le tette raddoppiate; deve averle proprio appena fatte, perché continuava a toccarsele e a sistemare il reggiseno, avendo evidentemente a che fare con qualcosa a cui non è abituata. Che tra l’altro le stanno malissimo, perché non ha assolutamente un fisico tale da poter reggere armoniosamente una sesta. Ma questo non c’entra.
I massaggi, dicevo. Il trattamento è durato quattro mesi, durante i quali ho perso tre chili. Merito del trattamento, anzi, esclusivamente del trattamento, secondo S. Voi lo sapevate che i massaggi fanno perdere peso? No? Ebbene sapevatelo, come dice il saggio. Vabbè. L’ultimo l’ho fatto alla fine di agosto; da allora sono passati settembre (uno), ottobre (due), novembre (tre), dicembre (quattro), gennaio (cinque). In questi cinque mesi ho perso altri tre chili e mezzo. Senza massaggi di sorta. Certo, dice S.: perché il corpo sta ancora lavorando sul trattamento che ha ricevuto. Ah, ecco: tipo la memoria dell’acqua, insomma, il nostro corpo – vabbè, non voglio allargarmi troppo, diciamo il mio corpo – è la prova vivente che quella della memoria dell’acqua è una cosa vera.
Ah, dimenticavo: anche nei due mesi trascorsi fra il mio trasferimento qui e l’inizio del “trattamento” avevo perso due chili. Evidentemente il corpo aveva avuto sentore che stava per arrivare il trattamento, e aveva pensato bene di portarsi avanti col lavoro.

barbara