INFORMAZIONI A CONFRONTO 2

Silvio Cerulli, giornalista di Liberazione, ha raccontato ai suoi lettori tutto ciò che egli aveva “visto” coi propri occhi: «A Jenin vi erano esecuzioni e fosse comuni, corpi anneriti e straziati, brandelli di carne umana … 1200 profughi sono ancora dispersi … sono almeno 150 i corpi delle vittime che sono già state identificati. Nessuno conosce il destino dei 500 partigiani che per otto giorni difesero Jenin dallo strapotere militare israeliano. Secondo la gente del campo molti corpi sono stati gettati dai bulldozers nella rete fognaria, altri sono stati bruciati o sepolti in fosse comuni in uno speciale cimitero dove l’Idf seppellisce i corpi di forze nemiche o terroristi».

ANALISI E DOCUMENTAZIONE DELL’OSSERVATORIO ONU DI GINEVRA

Mercoledì 1 maggio 2002, Pubblicazione n 81

Notizie:

La commissione incaricata di indagare su Jenin dell’ex premier finlandese Martti Ahtisaari, dell’ex alto commissario per i rifugiati Sadako Ogata e dell’ex capo della CRI Cornelio Sommaruga è a Ginevra aspettando il raggiungimento di un accordo tra Onu e lo stato di Israele sui termini della missione.

Analisi:
Mentre si continua la discussione politica a New York e i 3 della commissione aspettano a Ginevra, l’ONU è già al lavoro per valutare la situazione a Jenin.
In data 29 aprile 2002 l’ufficio dell’Onu per il coordinamento delle relazioni umanitarie (OCHA) ha rilasciato un resoconto intitolato “Statistiche e informazioni dal campo di Jenin”.
Questo rapporto conferma che il numero delle vittime tra il 4 aprile, quando l’operazione israeliana è cominciata, e il 20 aprile ammonta a 53.
44 palestinesi sono stati uccisi nel campo profughi di Jenin e 9 nella città di Jenin.
260 sono stati feriti.
Quale è la fonte dell’ONU? L’ufficio del governatore di Jenin.
Se i governanti locali palestinesi non sostengono che è stato un massacro e l’Agenzia dell’Onu sul posto conferma questi dati, perché bisogna dare credito alle accuse di Yasser Arafat e dei suoi seguaci su un omicidio di massa?
E per quanto riguarda le accuse palestinesi su centinaia di persone che mancano all’appello e che sono state seppellite in fosse comuni segrete? L’ufficio per il coordinamento per i diritti umani dell’Onu (OCHA) ha riferito la mancanza di 8 persone dal campo profughi e 17 persone dalla città. Qual è la loro fonte? UNRWA, l’agenzia dell’Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi. Il comitato internazionale della Croce e l’UNRWA hanno intervistato 150 famiglie di Jenin. Oltre a questi numeri non risulta mancare nessuno.
L’ONU è attualmente in possesso delle prove che le leggi umanitarie sono state violate dai combattenti palestinesi in Jenin, in specifico con l’uso di mine e trappole esplosive in aree civili densamente popolate. L’ufficio per il coordinamento degli affari umanitari ha documentato i seguenti fatti:
“Ci sono molti ordigni inesplosi e molti ordigni esplosivi improvvisati nel campo (esempio: in 4 giorni sono stati scoperte 285 trappole esplosive) che devono essere urgentemente rimossi”. Alcune squadre internazionali hanno compiuto accertamenti ma questi non potevano ancora essere rimossi. UNRWA ha richiesto all’ufficio del coordinamento per gli affari umanitari di fornire l’assistenza di esperti per sminare il campo profughi. L’ufficio per il coordinamento degli affari umanitari ha creato i contatti con il servizio sminamento dell’ONU per ottenere l’impiego immediato di un esperto (già arrivato sul posto) per provvedere allo sminamento a Jenin.
In particolare è un esperto di trappole esplosive improvvisate.”
Immaginatevi quanto intensamente il campo era minato se l’ONU ha scoperto 285 trappole esplosive e ha richiesto un esperto di trappole improvvisate.
Anche l’agenzia dell’ONU per i bambini UNICEF si trova nel campo.
Loro avevano lo spiacevole compito di informare l’ufficio per il coordinamento degli affari umanitari che un bambino è stato ucciso da una di queste bombe improvvisate. Altri 5 bambini e 8 adulti sono stati feriti da questi ordigni, secondo l’UNICEF.
Hanno inventariato anche le palazzine distrutte e pericolanti e i servizi di acqua, elettricità e le fogne distrutti.
In conclusione le agenzie dell’ONU sul terreno hanno confermato il numero dei morti, dei feriti e dei mancanti, confutando il mito dei palestinesi di un massacro e di fosse comuni.
Il campo di battaglia è stato esaminato e le accuse israeliane di minare massivamente una zona densamente popolata, da parte dei palestinesi è stato confermato.
Mentre si discute ancora sul mandato della commissione, i fatti sul campo sono ormai chiari.

Questo documento lo abbiamo mandato a tutti i giornali: nessuno lo ha pubblicato.

••••••••••

Tornando ai giorni nostri, un’altra notizia che difficilmente i giornali pubblicheranno, è quella relativa all’ospedale che Israele ha costruito a ridosso della frontiera con Gaza per curare gli abitanti di Gaza feriti, i quali però hanno grosse difficoltà ad accedervi perché Hamas lo impedisce: i bambini morti fanno audience, quelli curati da Israele no.

barbara