INTERMEZZO

E mi perdonerà il buon Mascagni per il titolo.

E in più ha anche dei piedi molto belli (qualcuno qui mi ringrazierà), cosa estremamente rara anche nelle persone belle (ma faranno poco schifo quei vecchi bavosi?!). Che se poi per caso fosse anche intelligente – cosa che così a naso direi tutt’altro che da escludere – sai che poderoso ceffone in faccia a tutti quelli (e quelleclic, nei commenti) che ritengono le donne belle nient’altro che “apparenza fatua e inconsistente” e “nullità” (e mi viene in mente quella che in un commento in un blog si lamentava degli uomini che corrono dietro alle altre “e a me nessuno mi guarda, con tutta la bellezza interiore che ho!”).

Vabbè, visto che siamo in ricreazione, vi racconto un po’ di fatti miei. Finalmente, con un anno di ritardo causa scellerata gestione del covid, vado a fare la prima cataratta, e stavolta, una volta avviata la cosa, è andato tutto molto veloce: lunedì mi hanno telefonato, mercoledì ho fatto il prericovero, stamattina faccio il tampone (dato che l’orario dell’appuntamento precede l’ora in cui normalmente vado a letto, ovviamente non andrò a letto) e se il tampone è negativo lunedì mi operano, e finalmente non dovrò più aspettare che piova o ci sia almeno il cielo coperto per poter prendere la macchina.
Sempre con quasi un anno di ritardo – sempre per la stessa causa – sono finalmente riuscita a fare anche la risonanza per vedere come si sta comportando il mio tumorino al cervello. Ieri ho scaricato il referto, che dice che si sta comportando bene, quindi vi toccherà tenermi ancora un po’, e tanto peggio per voi.
In compenso sto facendo una serie di infiltrazioni di acido ialuronico alle ginocchia. Nell’ultima qualcosa deve essere andato storto, e sono undici giorni che cammino col bastone (e per non più di qualche centinaio di metri).
Scena in oculistica: infermiera si affaccia alla sala d’attesa, vede una nuova arrivata e chiede: “Lei che cosa deve fare?” “Non so…” Infermiera leva gli occhi al cielo: “Quanto mi piace la gente che arriva qui e non sa perché!” Ogni tanto mi viene da pensare che se raccogliessimo testimonianze da impiegati di posta e di banca, medici, infermieri, commessi ecc., verrebbe fuori un barzellettiere delle dimensioni dell’enciclopedia Britannica.

barbara

RESILIENZA

Vacchi-Resilienza
resilienza
Pescato su FB da mia cugina. A dire la verità non lo so se il termine sia stato coniato in riferimento a quello, ma l’accostamento mi sta bene.

Guarda penso a mia nonna che ha passato 2 guerre la fame perso 5 figli il marito patito la fame e vissuta fino a 90 anni prendendosi la sua felicità… E colei era resiliente o mio fratello con 3 interventi a cuore fermo con metri di cicatrici ecco lui è resiliente. Perciò chi lo dice a cazzo si becca un fanculo

risposta di tale Francesca: Ma pure due!

Del vaccoso signore mi ero già occupata qui.

Di mio aggiungo: resilienti sono le soldatesse curde che combattono l’ISIS

Resilienti sono le donne iraniane che sfidano il governo ballando per strada, sapendo di rischiare frustate e prigione

Resiliente è un uomo che, colpito prima da SLA e poi da un tumore al cervello, continua con fatica e sofferenza ma con indomito coraggio a regalarci la sua arte.

barbara