GLI UCCELLI (12/3)

Queste sono le rotte migratorie degli uccelli
rotte migratorie
Come potete vedere, hanno diligentemente studiato la geografia e sanno quali sono i percorsi che consentono il minimo sorvolo sul mare: un uccellino di cinque grammi, ci ha spiegato la guida, non è in grado di resistere alle raffiche di vento, e un lungo tragitto sopra il mare, senza potersi posare, rappresenterebbe una morte sicura. L’aquila, viceversa, ha ali troppo grandi e pesanti per poterle battere a lungo; per volare come è noto, sfrutta al massimo le correnti, e non può rischiare, nel caso venissero a mancare, di dover percorrere tratti troppo lunghi di volo attivo.
Eilat è dunque uno dei punti di passaggio delle rotte migratorie. In tempi antichi tutta quest’area era coperta da foreste, e dunque luogo ideale per passaggio e sosta durante la migrazione; l’insediamento umano ha portato alla distruzione di questo habitat perfetto, in parte però successivamente ricostruito grazie al KKL: si sono studiate le necessità delle varie specie di uccelli (per una l’acqua, ed ecco quindi il laghetto, per un’altra un determinato albero…) ed è stato riprodotto un habitat adeguato al passaggio delle numerosissime specie di uccelli in rotta dall’Europa all’Africa e viceversa: l’International Birding and Research Center Eilat.
centro Eilat 1
centro Eilat 2
In questo centro, così come nel parco HaYarkon a Tel Aviv, vengono anche “catturati” degli uccelli per inanellarli, prenderne tutti i dati e immetterli in rete, o verificarne e aggiornarne i dati se già inanellati (poi ogni tanto capita che finiscono in qualche Paese arabo e lì vengono arrestati – gli uccelli – come spie del Mossad, e vabbè: sappiamo che al momento della Creazione, l’intelligenza non è stata distribuita in modo uniforme). Il direttore del centro, Noam Weiss, ce ne ha fatti vedere tre. Vengono temporaneamente tenuti in questi sacchetti,
uccelli 1
che non li opprimono e permettono loro di respirare, e dopo esserci stati presentati,
uccelli 2
uccelli 3
uccelli 4
sono stati prontamente liberati.
uccelli 5
Poi abbiamo visitato il centro,
centro
il suo parco
parco 1
parco 2
parco 3
parco 4
parco 5
e il suo lago.
lago 1
lago 2
lago 3
lago 4
lago 5
lago 6
lago 7
lago 8
Due curiosità, a mio avviso particolarmente interessanti. La prima è che tutti gli uccelli, anche i nuovi nati alla loro prima migrazione, sanno che Eilat è l’ultima area di ristoro prima del grande salto per arrivare a un’Africa abitata e in grado di nutrirli, e si fermano qui tutto il tempo necessario per accumulare una quantità di grasso sufficiente a sopravvivere alla traversata. L’altra è che un anno, a fine marzo, è accaduto che l’intera Germania fosse coperta di neve; quell’anno tutti gli uccelli in transito verso il nord si sono fermati in Turchia, e vi sono rimasti per due intere settimane, fino a quando il suolo tedesco non è stato di nuovo sgombro, e in grado di fornire nutrimento: altro che servizio meteorologico dell’aeronautica!

barbara

 

BEMIDBAR 1

BeMidbar, in ebraico, significa “nel deserto” (titolo della prima parte del terzo libro della Bibbia, in italiano “Levitico”), e dato che proprio nel deserto si è svolta una consistente parte del viaggio, il titolo mi sembra decisamente adeguato. E penso che possiamo cominciare con Tel Aviv, che poco più di un secolo fa era così
fond Tel Aviv
(e magari, visto che non hai niente da fare, vai anche a dare un’occhiatina qui). Poi si sono spianate le dune, si sono trasportati milioni di tonnellate di terra, e vi si è costruita sopra la città, e in mezzo alla città ci si è messo un parco, HaYarkon, attraversato da un fiume e arricchito da un laghetto impreziosito da due penisolette. È dotato inoltre di impianti sportivi, giardini botanici, un parco acquatico e due sale da concerto all’aperto (in google, in tre diversi siti, ho trovato le dimensioni, rispettivamente, di 3500m², 3500 dunam, pari a circa 3.150.000 m² ossia 315 ettari, e 3500 ettari, pari a 35.000.000 di m². Una misurazione approssimativa effettuata sulla mappa mi porta a credere che la misura esatta sia quella di 3500 dunam).
HaYarkon 1
HaYarkon 2
In questo parco siamo andati a vedere l’inanellamento degli uccelli: gli uccelli, che passano in gran numero in questa zona, vengono presi e trattenuti per breve tempo: vengono misurati, pesati, e dotati di un anello identitario; tutti i dati vengono poi messi in rete, e aggiornati da chi, in altro momento e in altro luogo, si trovasse ad avere momentaneamente in mano gli uccelli precedentemente schedati.
HaYarkon 3
HaYarkon 4
HaYarkon 5
HaYarkon 6
HaYarkon 7
HaYarkon 8
barbara